Re:
Grazie Valerio.
Avendone la possibilità, rispondo subito ai tuoi interrogativi.
La Confessione religiosa dei Testimoni di Geova, quella che comunemente viene identificata come la 'religione dei Testimoni di Geova' è qualcosa che mi appartiene, per libera scelta, dal giorno 28/11/81, giorno in cui dedicai la mia vita al sovrano dell'universo il cui Nome personale era e, almeno per me, rimane Dio, Geova, Jehova o Javhè, mi sta bene tutto.
Dopo quattro anni dal mio battesimo, per calcoli di mera politica ecclesiastica che, se sarà il caso, saranno spiegati in separata sede, i vertici nazionali e internazionali dei testimoni di Geova ritennero opportuno costituire a Roma un Ente giuridico (ovvero una Associazione di diritto comune) denominata "CONGREGAZIONE CRISTIANA DEI TESTIMONI DI GEOVA": la sede fu stabilita presso la Betel, Via Bufalotta 1281, Roma.
Dalla data della sua costituzione fino al 18/9/02, Presidente di tale Associazione è stato il mio amico Valter Farneti. Dal settembre 2002, la carica di Presidente appartiene al fratello Roberto Franceschetti di Vicenza, coetaneo di Farneti.
Di tale associazione non ho mai fatto parte perchè, essendo già battezzato da quattro anni, nessuno mi ha mai chiesto di sottoscrivere, a voce o per iscritto, alcun tipo di impegno.
A partire dal mese di maggio 1991, tale Sig. [omissis], un genovese un pò troppo focoso, approfittando della sua carica di sorvegliante di distretto, iniziò a perseguitarmi al motto: "Se non lo fermiamo ora il fratello Pucci, non lo fermiamo più!".
All'epoca servivo in qualità di anziano nella congregazione di Bari Palese. Nel dicembre dello stesso anno 1991, un altro fratello sorvegliante di distretto, un vero papà, si chiama [omissis], fu mandato a correggere le nefandezze di [omissis] e da tale anno, fino al giorno 24/6/95 (data della dedicazione della Sala Assemblee di Bitonto), ho svolto il mio servizio volontario in qualità di anziano e di sorvegliante che presiede, nonchè conduttore dello Studio Torre di Guardia e di uno studio di libro, all'interno della stessa congregazione di Bari Palese. Nelle more, esattamente il 25/11/94, a motivo della forte crescita, dalla congregazione di Bari Palese era nata la congregazione di Bari Santo Spirito, località in cui abito dal 1995.
Come accennavo, -a causa e per effetto di un diktat inaccettabile contenuto in una lettera 'storica' della Congregazione centrale datata 14/6/95- in data 24/6/95, come fulmine a ciel sereno, ritenni doveroso dare le mie dimissioni da tutti gli incarichi di servizio all'interno della congregazione.
Come puoi immaginare, sorsero molte polemiche e strascichi infiniti. I vertici di Roma, infatti, esattamente come il fratello [omissis], non tollerano assolutamente che qualche fratello insista nel pensare con la propria testa e preferiscono attenersi alla lettera della scrittura di Proverbi 14:17b che, testualmente, così si esprime: "CHI HA CAPACITA' DI PENSARE E' ODIATO".
Per tale ragione, dopo la persecuzione religiosa portata avanti da un 'gingillo' chiamato [omissis], sorvegliante di circoscrizione, e da un soldato più che obbediente, [omissis], pioniere speciale a Santo Spirito dal 1/1/97 al 15/6/99, in data 21-22/6/98 consegnai al corpo degli anziani della congregazione di Bari Capruzzi nella quale, insieme alla famiglia (e alla suocera di 84 anni) mi ero riparato per trovare, invano, un pò di tranquillità, una 'storica' LETTERA DI DIMISSIONI ai sensi dell'Art. 5 dello Statuto del citato Ente giuridico Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova.
In seguito, ho avuto il piacere di leggere ne La Torre di Guardia 15/1/01, pagine 28-31, che anche i membri del Corpo direttivo dei Testimoni di Geova, per motivazioni altrettanto plausibili, avevano rassegnato le loro rispettive dimissioni da tutti gli enti giuridici operanti sul suolo degli Stati Uniti.
Mi risulta con certezza che, negli scorsi mesi, anche il fratello Luigi Fallacara di Bitonto/Ba, ed una coppia di fratelli di Roma, hanno fatto lo stesso passo formale, legalmente ineccepibile. Alla loro stregua, io ho sempre professato di essere un cristiano Testimone di Geova con la mentalità aperta al pluralismo.
Il tempo renderà chiaro che sono gli anziani delle singole congregazioni, e non i 31 burocrati (di cui nessuno, peraltro, conosce le esatte generalità) che 'comandano' da Roma, a dare 'assistenza più personalizzata ed efficace' ai singoli fratelli e sorelle che frequentano le congregazioni locali.
Per l'effetto, nel prossimo futuro, si capirà con la massima chiarezza che i provvedimenti di 'espulsione' (Valerio, bada bene: non 'disassociazione') saranno adottati, nei casi più estremi, dai Comitati giudiziari che -di volta in volta- i corpi degli anziani delle congregazioni locali si assumeranno la responsabilità morale e legale di nominare.
Ciò significa che si comprenderà chiaramente che l'eventuale provvedimento estremo di espulsione (o radiazione) dalla congregazione locale avrà efficacia solo ed esclusivamente con riferimento alla congregazione locale di appartenenza. Per l'effetto, non si assisterà più allo scempio del 'mancato saluto' e dell'isolamento perenne e assoluto che oggi, acriticamente, tutti i 'disassociati' subiscono, con danni gravissimi per l'integrità psico-fisica degli stessi e dei loro familiari innocenti.
In altri termini, in un futuro molto prossimo, è facile prevedere la riabilitazione delle migliaia e migliaia di 'disassociati' degli anni passati ed il ritorno della 'Civiltà del saluto'.
Chi si opporrà, sarà passibile di denuncia e di condanna per il reato di istigazione al pregiudizio espressamente previsto e punito dalla recente Legge 205/93 recante "Misure urgenti in materia di discriminazione ... religiosa".
Queste in sintesi, le questioni portate all'attenzione del Tribunale di Bari, Sezione di Bitonto, che tanto stanno facendo discutere il Prof. Colaianni ed i suoi Colleghi docenti di diritto ecclesiastico delle altre Università italiane.
Riguardo alla benemerita Associazione Europea dei Testimoni di Geova per la Tutela della Libertà Religiosa, autrice del celeberrimo Libro Bianco intitolato: "Intolleranza religiosa alle soglie del Duemila" (reperibile presso tutte le Sale del Regno, nonchè presso quasi tutti i Testimoni di Geova più datati), penso sia opportuno rinviare ogni discussione al momento in cui l'Amministratore del Forum (e del Sito web di riferimento) riterrà opportuno pubblicare l'Atto costitutivo 27/1/90 e lo Statuto allegato che, se necessario, mi riservo di trasmettere in copia.
Di nuovo grazie, Valerio, e Saluti
Vito Pucci
[Modificato da =Il Moderatore= 18/12/2005 7.29]