BISOGNI LOCALI

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elghorn84
00sabato 9 agosto 2008 10:18
Vero spauracchio
Le tre adunanze settimanali erano e sono sempre la stessa solfa: i soliti temi, le solite chiacchiere, le solite considerazioni dalle solite riviste.

In assenza di confronto democratico o di qualsiasi altro fuori dalle righe, una parte come i "bisogni locali" poteva diventare vagamente interessante.

Si teneva, più o meno, una volta al mese. Come la stessa espressione fa intendere, vengono trattate problematiche riconducibili a componenti della congregazione stessa. Una sorta di auto-analisi collettiva.
Ci sono ragazzini troppo vispi? I bisogni locali quel mese saranno: "Servire Geova nel tempo della tua giovinezza", oppure "Giovani fuggite la fornicazione".
Le contribuzioni sono scarse? Il tema sarà "Serviamo l'organizzazione con le nostre cose di valore".
Quando ci sono le pulizie dopo la sala c'è il fuggi fuggi? "Amiamo la casa di Geova anche nelle piccole cose".

Il momento clou era quello in cui veniva annunciato il tema: già dall'annuncio tutti -o quasi- capivano di chi si parlava e perchè. Il sospettato -o i sospettati- venivano così guardati da tutti con la coda dell'occhio, in attesa di qualche reazione (che però non c'era mai). Una volta saputo il tema, se interessante o vagamente scabroso, si stava attenti per capire se dalle parole dell'oratore si potevano intravedere frasi dirette o ammiccanti riguardo al peccato e al peccatore.
Se invece il tema del mese era uno dei soliti inutili ("predichiamo incessantemente nonostante l'estate"; "come migliorare la qualità del servizio"; "mostriamo considerazione a tutti") la gente sprofondava in 20 minuti di noia: segno che all'interno della comunità tutto andava troppo bene. E quindi nessun motivo per sparlare.

a.belmont
00sabato 9 agosto 2008 10:43
Re: Vero spauracchio

Sempre interessantissimi i tuoi racconti, soprattutto per noi che non siamo mai stati TdG, e che quindi abbiamo la possibilità di conoscere, e sempre meglio, il mondo geovista.
[SM=x570905]
Deliverance1979
00domenica 10 agosto 2008 22:34
Elghorn, ti sei dimenticato che a volte venivano trattati dei bisogni locali vaghi, se il corpo degli anziani non voleva alzare un vespaio che poi non poteva controllare....quindi quandi per rito si dovevano fare sti benedetti bisogni locali, vagheggiavano per 20 minuti con i soliti minestroni riscaldati.....

non so se è capitato mai dentro le vostre congegazioni....molte volte si sapevano le tipologie di problemi che c'èerano in congregazione, però se l'anziano che presiedeva non aveva libertà di parola o aveva altarini da coprire si trovavano quesi escamotage molto generici per ovviare al problema e fare buon viso a cattiva sorte.... [SM=g1537154]
rocket74
00domenica 10 agosto 2008 22:45
Re: Vero spauracchio
elghorn84, 09/08/2008 10.18:

Le tre adunanze settimanali erano e sono sempre la stessa solfa: i soliti temi, le solite chiacchiere, le solite considerazioni dalle solite riviste.

In assenza di confronto democratico o di qualsiasi altro fuori dalle righe, una parte come i "bisogni locali" poteva diventare vagamente interessante.

Si teneva, più o meno, una volta al mese. Come la stessa espressione fa intendere, vengono trattate problematiche riconducibili a componenti della congregazione stessa. Una sorta di auto-analisi collettiva.
Ci sono ragazzini troppo vispi? I bisogni locali quel mese saranno: "Servire Geova nel tempo della tua giovinezza", oppure "Giovani fuggite la fornicazione".
Le contribuzioni sono scarse? Il tema sarà "Serviamo l'organizzazione con le nostre cose di valore".
Quando ci sono le pulizie dopo la sala c'è il fuggi fuggi? "Amiamo la casa di Geova anche nelle piccole cose".

Il momento clou era quello in cui veniva annunciato il tema: già dall'annuncio tutti -o quasi- capivano di chi si parlava e perchè. Il sospettato -o i sospettati- venivano così guardati da tutti con la coda dell'occhio, in attesa di qualche reazione (che però non c'era mai). Una volta saputo il tema, se interessante o vagamente scabroso, si stava attenti per capire se dalle parole dell'oratore si potevano intravedere frasi dirette o ammiccanti riguardo al peccato e al peccatore.
Se invece il tema del mese era uno dei soliti inutili ("predichiamo incessantemente nonostante l'estate"; "come migliorare la qualità del servizio"; "mostriamo considerazione a tutti") la gente sprofondava in 20 minuti di noia: segno che all'interno della comunità tutto andava troppo bene. E quindi nessun motivo per sparlare.





Bravo elghorn hai colto il mio pensiero sull'altra discussione!

I bisogni locali erano un momento topico:si parlava delle beghe della congregazione ma allo stesso tempo si parlava di argomenti
abbastanza scottanti senza dire il peccatore ma il peccato si'!!

Una sorta di segnatura soft! [SM=x570867]

Comunque si parlava 3 volte su 4 di denaro [SM=p1543891]
poi si parlava di uscire con i giovani ,di fare serate a dir poco
noiose era un complimento , di coinvolegere i vecchiarelli
e portarli con se ( ce li vedete un settantenne al bowling? [SM=x570868] ).

Poi si parlava di materialismo quando uno si comprava l'ultimo modello dell'Alfa o della GOlf ,pero' se era un anziano a comprarla era un figo.

Si parlava di chi non faceva rapporto a fine mese e bisognava sempre sollecitarlo,si parlava che le comitive del sabato erano sempre snobbate (chissa' perche' [SM=x570867] ).

Si parlava pure di noi ,che essendo fuorisciti alcuni notavano
che si salutavano ancora benche' disassociati [SM=x570889]

Pooi quando c'erano i fidanzati era un continuo ma un vero martello
su come quando uscire e come coinvolgere i "reggimoccolo".

Ce ne stanno una marea di argomenti ,pericolo scampato ora che sono disassociato... [SM=x570894]
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