Aborto e Resurrezione

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Muscoril
00giovedì 7 febbraio 2008 20:18
Carissimi,
E' un argomento che mi ha lasciato perplesso gia' da TdG a suo tempo.
Torre di Guardia del 1/7/1984 pp 30-31.Ho grassettato e sottolineato io parti del testo. Letto oggi, a me sembra ci siano almeno delle contradizioni. Gradirei un vostro parere.

"Domande dai lettori
• Una mia amica ha avuto un aborto spontaneo. Come donna condivido il suo dolore, ma sarebbe giusto incoraggiarla a sperare nella resurrezione?

Fai senz’altro molto bene a darle conforto e amorevole aiuto cristiano. Ma la Bibbia non dà motivo di aspettarsi una risurrezione dell’embrione. La ragione è questa:
Quando una donna concepisce, c’è una sola cellula, un ovulo fecondato. Normalmente quella cellula si divide e si annida nell’utero, l’embrione si sviluppa e infine nasce un bambino, il tutto nell’arco di nove mesi. L’aborto interrompe questo processo naturale, ponendo fine alla vita che aveva avuto inizio e che sarebbe cresciuta fino a divenire un essere umano distinto. Se l’aborto è procurato, ciò contrasta con la santità della vita e col comando di Dio contro l’omicidio. — Esodo 20:13; 21:22, 23; Numeri 35:16-18; I Pietro 4:15.

Il Datore di vita è consapevole della vita che si sviluppa nell’utero, come si comprende da ciò che la Bibbia dice in merito all’embrione che la moglie di Iesse portò in grembo e che si sviluppò, nacque e fu chiamato Davide. (Salmo 139:13-16; confronta Giobbe 31:15). Ma che dire della possibilità di risurrezione nei casi di aborto o di bambini nati morti?

La Bibbia riconosce che un feto o un embrione può morire. Ciò dà luogo a un aborto spontaneo o a un bambino nato morto. — Genesi 31:38; Esodo 23:26; II Re 2:19-21; Giobbe 21:10; Salmo 58:8; 144:14.
Giobbe menzionò vari modi in cui può aver luogo un aborto, e disse che in ogni caso ciò sarebbe stato meglio delle sofferenze che egli provava. Disse che egli sarebbe potuto essere “un aborto nascosto”, uno che ‘non sarebbe esistito, come fanciulli che non hanno visto la luce’. (Giobbe 3:16) Questo potrebbe riferirsi al caso di una donna che abortisce prima ancora di rendersi conto di essere incinta e mentre l’embrione non è in grado di sopravvivere. Il libro “The Body Machine” afferma: “Molti ovuli [fecondati] non si sviluppano normalmente; anzi, sono in numero maggiore rispetto a quelli che hanno uno sviluppo normale. Il 10% circa non si annida e, di quelli che vi riescono, la metà circa viene abortita spontaneamente, di solito all’insaputa della madre”.

Giobbe disse anche che, se ‘le porte del ventre di sua madre fossero state chiuse, egli sarebbe stato nascosto all’affanno’. Sarebbe quindi sfuggito alle sofferenze se ‘fosse morto dal seno’ o “nel seno”. (Giobbe 3:10, 11, “Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture”; “Versione Riveduta”) A volte questo avviene a causa di gravi difetti dell’embrione o del feto. Oppure può essere la conseguenza di anomalie degli organi riproduttivi della madre, di carenze vitaminiche, ormonali o di ossigeno, o di malattie della madre.

Giobbe pensava che, rispetto alle sue grandi sofferenze, tali possibilità sarebbero state migliori. Eppure sua madre ne sarebbe stata addolorata, come avviene oggi alle donne nel cui caso l’imperfezione ereditata si manifesta con un aborto spontaneo o un bambino nato morto. Menzionando quelle possibilità, Giobbe non disse che comunque lo avrebbe atteso la risurrezione. Il vantaggio, dal suo punto di vista, era che sarebbe stato al riparo dagli affanni o indisturbato.

Aggiunse un’altra possibilità: “Perché non uscii dal ventre stesso e quindi non spirai?” (Giobbe 3:11) Se, come a volte succede, Giobbe fosse nato e quindi morto di lì a poco, forse prima ancora di poter essere allattato, quali potevano essere le sue prospettive future? Nel contesto egli non ne parla. Ma in seguito mostrò che, se dopo essere vissuto come uomo, fosse morto e sceso nello Sceol, probabilmente Dio ‘gli avrebbe stabilito un limite di tempo e si sarebbe ricordato di lui’. Il nostro Datore di vita ‘avrebbe chiamato e Giobbe stesso avrebbe risposto’. Sì, Geova Dio poteva riportare in vita Giobbe risuscitandolo. — Giobbe 14:13-15.Questo è conforme a ciò che sappiamo della risurrezione nei tempi biblici. Evidentemente coloro che vennero risuscitati furono riportati in vita com’erano al momento della morte. Cioè, i bambini morti furono risuscitati come bambini, gli adulti come adulti. (II Re 4:17-20, 32-37; Luca 7:2-15; 8:40-42, 49-55; Giovanni 11:38-44) Sarebbe ragionevole pensare che se Giobbe fosse stato “un aborto nascosto”, nel nuovo ordine quell’embrione microscopico sarebbe stato ricollocato nel seno di sua madre perché questa portasse avanti una gravidanza di cui forse non era nemmeno consapevole? Questo non è conforme a ciò che la Bibbia dice in merito alla risurrezione, che ha sempre riguardato persone nate ed esistite come individui distinti davanti a Dio. — Giovanni 5:28, 29; Atti 24:15.
Che dire però se l’embrione fosse più sviluppato, fosse divenuto un feto o fosse giunto quasi al termine della gravidanza? Le situazioni possibili sono molte. Comunque è inutile fare congetture perché oggi ci sono innumerevoli tristi conseguenze dell’imperfezione. Nel Paradiso restaurato il nostro amorevole Padre celeste annullerà la peccaminosa condizione dell’uomo ed elargirà meravigliose benedizioni. Molte persone saranno risuscitate. La responsabilità di decidere come dovrà aver luogo la risurrezione e in che misura spetta a Geova e a Gesù. Possiamo essere certi che tale decisione rispecchierà la perfetta saggezza e giustizia di Geova.
Eliu rassicurò Giobbe dicendo: “Lungi sia dal vero Dio l’agire malvagiamente, e dall’Onnipotente l’agire ingiustamente! Poiché secondo il modo in cui l’uomo terreno agisce egli lo ricompenserà . . . Sì, infatti Dio stesso non agisce malvagiamente”. (Giobbe 34:10-12) Tutti noi, incluse le coppie che hanno avuto la tristissima esperienza di un aborto spontaneo o di avere un bambino nato morto, possiamo trarre conforto dalla consapevolezza che “Geova è buono e retto”. — Salmo 25:8."

Matisse
berescitte
00venerdì 8 febbraio 2008 06:54
Caro Matisse
Per me questo modo di argomentare del CD è il classico "giro di Peppa" per gettare il sasso nello stagno e nascondere la mano. Si fanno un sacco di contorsioni insinuanti e poi alla fine ci si ritira dietro un non sappiamo, aggiungendo la debita fiducia nella saggezza e santità di Geova che si teme sempre di compromettere andando avanti con la logica.
Infatti la logica porterebbe a dire che se si punisce l'aborto volontario come "omicidio" vuol dire che Dio asserisce che il concepito, embrione o feto che sia, è un essere umano e non solo una "vita" (termine che è comune anche alla vita animale). E che quindi se Geova non risuscita questi individui è ingiusto perché fa discriminazione a danno di innocenti.

Perché il CD non ha tirato fuori il Salmo 139 che dice chiaramente che l'embrione è già la persona che nascerà? Eccolo:

"14 Ti loderò perché sono fatto in maniera tremendamente meravigliosa.
Meravigliose sono le tue opere,
Come la mia anima sa molto bene.
15 Le mie ossa non ti furono occultate
Quando fui fatto nel segreto,
Quando fui tessuto nelle parti più basse della terra.
16 I tuoi occhi videro perfino il mio embrione,
E nel tuo libro ne erano scritte tutte le parti,
Riguardo ai giorni quando furono formate
E fra di esse non ce n’era ancora nessuna."

Colui che sta parlando si considera o no già creatura umana, persona, nello stato embrionale? Sta dicendo o no che Dio lo considera tale, distinguendo il suo LUI, la sua identità di persona, dal corpo che si sta formando?

Se vogliamo parlare di saggezza e onnipotenza divina dovremmo dire non che le persone morte allo stato embrionale o fetale saranno escluse dalla risurrezione dei corpi, ma che Dio donerà comunque loro un corpo da adulti, come fece con Adamo ed Eva, invece di essere costretto a reimpiantare l'esserino defunto in un utero per farlo sviluppare fino a maturità.
Io penso che il CD voglia conquistarsi le simpatia degli abortisti che, per sostenere la loro tesi con tranquilla coscienza, si appoggiano sulla supposizione (tanto diffusa quanto gratuita) che l'embrione/feto non possa essere già persona.*
Ed insieme dica così perché si è legato le mani avendo scritto che Geova:
"A quelli risuscitati sulla terra dà un nuovo corpo fisico. Questo nuovo corpo fisico sarà senz'altro simile a quello che l'individuo aveva prima di morire, di modo che questi sarà riconoscibile da chi lo conosceva." (Potete vivere... pag. 174)
Cordialmente
Bery
____________________________________
* E lo fanno infischiandosene di tutte le contraddizioni conseguenti. Per esempio del fatto che la Legge italiana lo ritenga titolare di diritti umani, come quello di ereditare e altri...
Muscoril
00venerdì 8 febbraio 2008 17:15
Caro Bery,
I tuoi commenti mi sono di conforto.
A suo tempo quando lessi l'articolo ebbi perplessita' simili a quanto fai notare nel tuo commento.

Essendo allora ancora TdG, io come tanti altri, avere perplessita', rilevare possibili contraddizioni;, leggere un modo di argomentare contorto e quindi poco comprensibile; ebbene tutto questo lo si superava con quello che chiamo "il sistema WTS", con degli slogan mentali, cosa ormai radicata nel modo di "ragionare" che era venuto a formarsi in noi Tdg.

-"Aspettiamo lo 'Schiavo' (per futuri chiarimenti, o nuova luce)";
-"Se sono perplesso (o che altro) forse non sono abbastanza spirituale";
-"La colpa e' la mia che non riesco a capire, ma se viene dal CD le cose devono essere cosi'".
-Ecc.

Sia per questo argomento per me cosi' doloroso nella sua tratazione WTS, che per altri, il problema e' poter superare queste barriere, o meglio ancora: lasciarsi aiutare a fare cio'. In te, ed in altri amici, ho trovato un grande aiuto per poter rimuovere pregiudizi, falsi insegnamenti, e qualt'altro e' stato frutto negativo della mia esperienza da TdG. Conoscere Dio quale egli e', e non piu' schiavo egli stesso dei legalismi e dei formalismi della WTS e' una gran cosa, la piu' grande.

Matisse






berescitte
00sabato 9 febbraio 2008 08:12
Caro Matisse. Ecce punctum! Tu dici...
>-"Aspettiamo lo 'Schiavo' (per futuri chiarimenti, o nuova luce)";
-"Se sono perplesso (o che altro) forse non sono abbastanza spirituale";
-"La colpa e' la mia che non riesco a capire, ma se viene dal CD le cose devono essere cosi'".
-Ecc.

E io dico che...
Queste remore, di cui parli, sono supportate dalla WT dall'idea di una "luce crescente" di tipo contraddittorio.
Per chi è abituato a "ragionare" con libertà mentale*, l'evidenza che non si tratti di "spiegazioni" accettabili, oltre che dal loro evidente svicolare dal problema posto, risulta dal fatto che sono applicate pari pari anche in altri movimenti religiosi e sette. Esse servono appunto a tenere imbrigliata la luce critica che, dopo aver notato l'incongruenza di cui dici, invece di zittirsi con quelle sciocche "toppe", continuerebbe dicendo che quelle spiegazioni sono a loro volta criticabili e tuttaltro che soddisfacenti.

Sarebbe un po' come quello che in filosofia si chiamava "processum in infinitum" ove si pretende di spiegare il moto dell'ultimo vagone col fatto che è tirato da un altro vagone, e questo, che pure si muove senza motore, da un altro ancora... aggiungendo vagoni all'infinito ma senza porre a capo di tutto il moto la locomotiva.
La potenza della logica intuisce subito che senza una locomotiva all'inizio della serie non ci sarebbe il moto di nessun vagone. E quindi chi pretende di spiegare un problema (nel nostro caso, un'incongruenza, una contraddizione) per mezzo di una spiegazione a sua volta contraddittoria, non mette in pace la mente critica. Essa capisce al volo che quelle spiegazioni sono fasulle e, se l'altro insiste ricorrendo alla intimidazione, ciò non fa che confermare che non esiste spiegazione per quella contraddizione rilevata e che essa, essendo come ogni contraddizione un insulto per l'intelligenza, se si pretende che debba restare comunque in piedi, ci dà dell'idiota.

In breve ce n'è abbastanza per dire che chi sostiene certe "verità", spiegandole con certe "spiegazioni" o non sa ciò che dice, o ci sta imbrogliando.
Per questo Mons. Minuti, sin dall'inizio ha parlato di gente "culturalmente indifesa". Deprivata della sua libertà di ragionare e con tanto di invito a "ragionare", cioè con la beffa aggiunta al danno!...

Ultimamente ho anche notato che questo modo di zittire l'intelligenza, trattandosi di un meccanismo mentale in cui, oltre la contraddizione, interviene l'intimidazione (che si colloca sul piano a-razionale emotivo e inibisce il proseguimento della critica) non può essere risolto solo ragionando. Il TG non potrà mai dare fiducia a uno strumento (la ragione) su cui il CD è riuscito a inculcargli i peggiori sospetti (cf "non siate così presto scossi dalla vostra facolta di ragionare" vero? attenti al "pensiero indipendente" vero?). Perciò ho concluso che "questo tipo di demoni non si scaccia se non con la preghiera e il digiuno".
Sì, come all'inizio della mia conversione dev'esserci stato qualcuno che da qualche parte ha pregato per i peccatori e il buon Dio ne ha fatto scaturire grazie per me che io ho raccolto, così anche ora e sempre, chi ha avuto la luce dovrebbe sentirsi impegnato non solo a ragionare ma anche a pregare (e ohibò, dice il sottoscritto ciccione) e digiunare per ottenere altrettanto a favore dei propri fratelli ancora nelle tenebre.
Amore con amor si paga.
Ti abbraccio.
Bery

PS Ma nun te capita mai de venì a Roma?
_______________________________
* Ma se non si fida delle nostre osservazioni si fidi almeno di Russell e vada a rileggersi il suo famoso esempio di "luce crescente" per capire che il modo in cui la intende l'odierno CD è sbagliato.
Muscoril
00sabato 9 febbraio 2008 11:03
Caro Bery,
Le tue osservazioni non fanno una piega.

E' un vero e proprio disegno diabolico quello denunciato da:
"Mons. Minuti, sin dall'inizio ha parlato di gente "culturalmente indifesa". Deprivata della sua libertà di ragionare e con tanto di invito a "ragionare", cioè con la beffa aggiunta al danno!..."
Funziona purtroppo, e da' una certa sicurezza a chi ne e' vittima.

Un altro punto mi ha "ridimensionato":
"Sì, come all'inizio della mia conversione dev'esserci stato qualcuno che da qualche parte ha pregato per i peccatori e il buon Dio ne ha fatto scaturire grazie per me che io ho raccolto, così anche ora e sempre, chi ha avuto la luce dovrebbe sentirsi impegnato non solo a ragionare ma anche a pregare (e ohibò, dice il sottoscritto ciccione) e digiunare per ottenere altrettanto a favore dei propri fratelli ancora nelle tenebre."
Vivevo il mio essere TdG, spero sinceramente, con "privilegi", e conseguentemente abbastanza coinvolto. La capacita' per essere uscito da una cosi' difficile situazione non potevo attribuirla a me stesso, cosi', presuntuosamente, ho pensato (e scritto) ad un benevolo e diretto interessamento divino; con le mie sole “forze” non sarebbe mai potuto accadere. Spero che il "girone" dei presuntuosi non sia dei peggiori :-( perche' ora mi rendo conto che altri possano preoccuparsi per chi ha questi (o diversi) problemi, ed intercedere a loro favore.
Personalmente in quanto alle preghiere potrei non avere problemi, per i digiuni devo pensarci ancora un po’.

Contraccambio abbracci
Matisse

PS: “PS Ma nun te capita mai de venì a Roma?”:
Ce so gia’ stato: 1969 – Assemblea internazionale; 1972 –Assemblea internazionale; piu’ qualche “discorso speciale” di Knorr, Franz, ecc.
Ciavessi avuto allora l'indirizzo de Bery me sarei risparmiato quarche decennio de anni de “caverna”.



giainuso
00sabato 9 febbraio 2008 19:08
Questi 3d mi coccolano
Pare pare le ragioni che giorno dopo giorno,dubbio dopo dubbio,mi hanno allontanato dai TdG.
Processum in infinitum....adesso posso dargli anche un nome.

Merci beaucoup,
Bruno
berescitte
00mercoledì 13 febbraio 2008 08:58
Continuo perché questo è un punto di psicologia importante. vediamo se vengono conferme
Matisse dice
>Ciavessi avuto allora l'indirizzo de Bery me sarei risparmiato quarche decennio de anni de “caverna”.

Ma io penso che
La cosa non è detto che avrebbe funzionato. A quel tempo il mio intervento (o di altri similari) avrebbe potuto riscuotere appunto un rigetto istintivo. Altra è la tua situazione mentale (che io ritengo "libera") di adesso, plasmata anche dal sito che io ho trovato operante da tempo quando ci sono entrato, altro quella che avevi a quell'epoca.
Un antico adagio latino dice "quodcumque recipitur ad modum recipientis recipitur" (ogni cosa che viene ricevuta viene ricevuta secondo le capacità del recipiente); il che vale per i liquidi ma vale anche per le idee.

Quindi perché avvenga il "miracolo" della illuminazione, con conseguente liberazione, deve esserci... l'uomo giusto al momento giusto; come il rendez vous in orbita.
Biblicando, è sicuro che il povero figlio prodigo ha avuto bisogno del suo momento magico per 1) "rientrare in sé"; 2) "pensare mi alzerò e andrò". Di tempo per far questo ne ha avuto a bizzeffe prima, ma era in mezzo a bagordi distraenti e non lo fece.

E vorrei tanto che questa riflessione venisse colta da chiunque (penso ai miei fratelli volontari del GRIS) si adopera per dare questa forma di aiuto a chi è prigioniero di miraggi, affinché ne ricavino:

- rispetto e delicatezza di intervento (le idee sono da uccidere, le persone da salvare);
- estrema pazienza e progressività, in attesa del tempo dello Spirito;
- preghiera (e digiuno almeno in quaresima) perché si tratta proprio di scacciare diavoli dal cervello;
- accurata preparazione per nutrire la mente offrendole intelligenti motivazioni critiche;
- calore e amicizia, perché, anche se telematicamente, si crei un filo di amicizia che sostenga dalla terribile impressione di restare soli e senza appoggi;
- e altro che con intelletto d'amore si può escogitare...
- comunque sia il Prossimo che il Volontario dovrebbero tenere presente che ciascuno ha una sua parte nell'opera di illuminazione/liberazione; che sono entrambe relative giacché è Dio che "opera in noi il volere e il fare" e tuttavia sono personali perché dipendono dalla propria libertà. Il primo dovrà ricordare che non può essere tirato fuori di peso da altri. Anche con gli aiuti più miracolosi deve convincersi e prendere una decisione personale "mi alzerò". Il secondo dovrà ricordare che è Dio il padrone dei cuori e solo Lui sa come "toccarli". Diciamo quindi che dovrà fare l'impossibile come se tutto dipendesse da lui e aspettarsi il risultato come se tutto dipendesse da Dio, e deve essere disposto a non vederlo.
E' una missione. E il prossimo da soccorrere è Gesù incappato nei ladroni.


E' il mio parere. Siete d'accordo?
francocoladarci
00mercoledì 13 febbraio 2008 17:38
Ogni cosa a suo tempo
Caro Bery,sono pienamente daccordo con il tuo pensiero,mi sono piaciuti i tuoi sei pensieri che farò miei,anche se non'è facile,condivito anche la frase" Quindi perché avvenga il "miracolo" della illuminazione, con conseguente liberazione, deve esserci... l'uomo giusto al momento giusto",ogni persona ha il suo momento chi prima e chi dopo.Ciao
Franco [SM=x570892]
francocoladarci
00mercoledì 13 febbraio 2008 17:56
Per Muscoril
Il CD ha sempre insegnato che il feto,"ma io voglio chiamarlo il Bambino che cammina" nato morto Geova non lo risusciterà,dimostrazione di una grande presunzione,in quando stabilisce a Dio quello che deve fare.
Il CD dimentica che il nascituro E' UNA PERSONA,e che reagisce con l'ambiente che lo circonda,che dire quando spara calci,quando vedi il pancione che si muove a causa della vivacità della futura persona,se non ricordo male nell'antico Israele,chi provocava la morte volontariamente al nascituro,la legge di Dio puniva l'assassino con la morte,questo per capire quanto DIO tenesse alla vita del nascituro.
Come è stato creato Adamo,cosi Dio fornirà un corpo a quel PICCINO che non ha potuto affacciarsi dalla finestra.
Franco
Muscoril
00mercoledì 13 febbraio 2008 18:40
Re: Continuo perché questo è un punto di psicologia importante. vediamo se vengono conferme
berescitte, 13/02/2008 8.58]Matisse dice
>Ciavessi avuto allora l'indirizzo de Bery me sarei risparmiato quarche decennio de anni de “caverna”.

Ma io penso che
...
La cosa non è detto che avrebbe funzionato.
E' il mio parere. Siete d'accordo?
***********
Caro Bery,
Sono completamente d'accordo, anche con la parte "....".

La mia voleva essere una specie di battuta. Finche' non e' arrivato "il mio momento" dubito seriamente sui possibili risultati positivi. Anzi, occasioni di venire a contatto con materiale "apostata" ne ho avute, ma gli esiti sono stati ben diversi da quelli che sono venuti dopo.

In effetti la mia esperienza inzia con la necessita' di smascherare quelle che consideravo falsita' sulla WTS (trovate per caso). I primi elementi che che mi hanno un po' scosso li ho trovati proprio facendo ricerche solo su materiale WTS, poi e' venuto Achille e tutto il resto. Un intervento "esterno" lo avrei decisamente rifiutato. Come capisco i TdG che oggi si comportano come io ero allora, e come sono preziosi i consigli che hai scritto.

Un grande abbraccio a una persona che stimo e ammiro
Matisse




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