Re:
harlock1973, 18/06/2009 16.24:
Cosa c'è di anomalo in un riconoscimento religioso?
E' stato fatto in tutti gli stati in cui i Testimoni possono
riunirsi legalmente e liberamente.
Non significa essere connessi con la politica o Babilonia l.G.
per il semplice fatto di essere intervenuti come rappresentanza per tale riconoscimento
mi sembra che stiamo tirando fuori le travi dall'occhio di una pulce...
cè quasi puzza di intollerante razzismo...;)
Caro Harlock,
quell'incontro tra maestranze politiche e capi religiosi non c'entra con il riconoscimento religioso che i Testimoni hanno ottenuto un mese fa in Austria.
Intendo dire che non era un incontro con il primo ministro finalizzato a ottenere il riconoscimento, casomai una conseguenza degli impegni presi per ottenere il riconoscimento.
E' stato un incontro di natura politica-religiosa finalizzato a promuovere
integrazione e collaborazione tra i rappresentanti di organismi sociali.
Precisato questo aspetto, dico per inciso che sarei molto contento se i Testimoni si aprissero davvero in direzione di una maggiore integrazione sociale.
Ma non posso non rilevare che, al momento, sedersi ad un tavolo di dialogo interreligioso va in conflitto con le loro dichiarazioni di essere
separati dal mondo e di non partecipare al mercimonio tra politica e religione.
Se desideri che io ti citi le pubblicazioni , dove esprimono con molta chiarezza la loro
intolleranza verso le altre confessioni religiose, nonchè vero i governi politici, fammelo sapere.