A proposito di elezioni

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mauro.68
00domenica 21 giugno 2009 18:10
Girando in internet ho trovato questa notizia.

La giornalista Rosaria Capacchione, il magistrato Raffaele Cantone e Roberto Saviano sono oggetto di una lettera intimidatoria firmata dai boss casalesi Francesco Bidognetti e Antonio Iovine (latitante da 12 anni) letta ieri dai loro avvocati durante un’udienza dell’appello al “processo Spartacus“.

L’astensione è comportamento esemplare del testimone di Geova. Se proprio vuole, può
annullare la scheda elettorale scrivendo «sono per il regno di Dio». Tutto il resto è segno di debolezza dello spirito, di non conformità alla legge divina, di propensione agli umani compromessi. Il testimone di Geova non vota, né negli States né in Italia. Tranne che a Casal di Principe, provincia di Caserta.
Dove la regola è stata infranta in almeno un’occasione: al ballottaggio per l’elezione del sindaco, il 10 giugno del 2007. Quel giorno disertarono la sala del Regno e contribuirono a far lievitare l’affluenza alle urne, che superò quella del primo turno. Votarono in cinquanta, un quarto della comunità casalese, o almeno così dicono gli elenchi. Ma loro, i diretti interessati, smentiscono. Certificato elettorale alla mano, ancora vergine, stanno sfilando negli uffici della Dia di Napoli per dimostrare che mai hanno tradito la loro fede e che qualcuno, quindi, usò il loro nome per scegliere tra Cipriano Cristiano - poi uscito vincitore - e Sebastiano Ferraro, i due candidati approdati al secondo turno delle comunali. Le convocazioni stanno arrivando in queste ore, a gruppi di dieci. Sono testi in un procedimento ancora in fase embrionale, nato da alcuni esposti anonimi arrivati in prefettura, a Caserta, all’indomani dello spoglio e da quell’ufficio girati alla Dda. Un’indagine conoscitiva, con l’obiettivo di verificare se davvero quella domenica qualcuno truccò i risultati, se i brogli denunciati durante e dopo il voto effettivamente ci furono, se ancora una volta la camorra - come dicono gli anonimi - garantì pacchetti di preferenze saccheggiando tra gli elettori-fantasma: testimoni di Geova, immigrati con diritto al voto amministrativo, emigrati che in paese non si vedono da decenni. I primi accertamenti sembrerebbero dimostrare il contenuto delle denunce. Condizionale tassativo, suggeriscono negli uffici della Dia, perché non va dimenticato che il testimone di Geova che contravviene al comandamento dell’astensione elettorale, specie se con incarichi di vertice nella comunità religiosa, va incontro a sanzioni, dalla rimozione dall’incarico all’ostracismo. Più complesso sarà contattare e convocare gli immigrati, molti dei quali all’oscuro della possibilità di partecipare al voto amministrativo ma non tutti effettivamente domiciliati a Casal di Principe. L’inchiesta comunque va avanti, anche perché l’esposto non dice nulla che non sia stato già detto in passato: chiacchiericcio post-elettorale ma anche dichiarazioni di collaboratori di giustizia che del falso voto dei testimoni di Geova avevano parlato anni fa. Per esempio, Franco Di Bona, che aveva raccontato come, nel 1995, fu boicottata l’elezione di Renato Natale - primo sindaco dopo il commissariamento antimafia - alla Regione e di Pasquale Corvino al Comune, citando casi simili e specificando che l’apporto percentuale può anche essere significativo, visto che nell’agro aversano esiste una delle più forti comunità della Campania, se non d’Italia, con alcune migliaia di aderenti. Uno dei quali, Angelo Riccardo, vittima innocente di una faida di camorra: fu ammazzato una domenica di luglio, nel 1991, a San Cipriano d’Aversa. Stava andando alla sala del Regno, si trovò al centro di una sparatoria e fu colpito da un proiettile vagante. Per la cronaca, il disimpegno civico dei testimoni di Geova ha fatto sì che mai la famiglia Riccardo partecipasse attivamente al processo per l’omicidio o alle iniziative anticamorra. Per non inchinarsi, come dicono loro, a un’autorità diversa da quella divina, all’«immagine eretta da Nabucodonosor».

Da “Il Mattino”, 14.3.2008.

www.nazioneindiana.com/2008/03/14/testimoni-di-geova/
testone.
00domenica 21 giugno 2009 19:28
Re:
mauro.68, 21/06/2009 18.10:

Girando in internet ho trovato questa notizia.

Condizionale tassativo, suggeriscono negli uffici della Dia, perché non va dimenticato che il testimone di Geova che contravviene al comandamento dell’astensione elettorale, specie se con incarichi di vertice nella comunità religiosa, va incontro a sanzioni, dalla rimozione dall’incarico all’ostracismo.
Da “Il Mattino”, 14.3.2008.



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Lo stato Italiano è al corrente mediante suoi uffici che il TDG che vota, va incontro a sanzioni, dalla rimozione dall'incarico all'ostracismo!

E non prende posizione alcuna?

[SM=g1537154]


mauro.68
00domenica 21 giugno 2009 19:56
Re: Re:
testone., 21/06/2009 19.28:

mauro.68, 21/06/2009 18.10:

Girando in internet ho trovato questa notizia.

Condizionale tassativo, suggeriscono negli uffici della Dia, perché non va dimenticato che il testimone di Geova che contravviene al comandamento dell’astensione elettorale, specie se con incarichi di vertice nella comunità religiosa, va incontro a sanzioni, dalla rimozione dall’incarico all’ostracismo.
Da “Il Mattino”, 14.3.2008.



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Lo stato Italiano è al corrente mediante suoi uffici che il TDG che vota, va incontro a sanzioni, dalla rimozione dall'incarico all'ostracismo!

E non prende posizione alcuna?

[SM=g1537154]






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