perchè questo sacrificio? Poteva perdonare e basta no?
Dio ha perdonato i nostri peccati. La questione è che il peccato di Adamo ed i nostri peccati sono reali, sono veri peccati... e Dio, che è la Verità, non poteva far finta di nulla, limitandosi ad ignorarli. Il perdonare, infatti, non ha nulla a che vedere con il condonare. Tutti noi, ad esempio siamo invitati a perdonare chi ci fa del male, ma questo non significa che chi fa il male non debba pagare il fio della propria colpa (poiché questo sarebbe contrario alla giustizia). Ecco, allora, che Dio nella sua amorevolezza e giustizia, si è fatto uomo e, con il proprio sacrificio, ci ha firmato un assegno in bianco per la nostra salvezza, pagando Lui per noi un “debito” che nessuno di noi avrebbe mai potuto pagare per proprio conto. Egli ha amorevolmente deciso di subire l'ingiustizia degli uomini per renderli giusti: ha usato il nostro stesso peccato per liberarci dal peccato.
La dottrina dei TdG sul sacrificio di Cristo (uomo perfetto) che avrebbe “pareggiato i conti” con il peccato di Adamo (uomo perfetto) è illogica proprio perché non tiene conto dell'infinita sproporzione della dignità del Creatore rispetto a quella della creatura. Per intenderci, nell'esercito un soldato semplice che dia un pugno ad un altro soldato semplice sarà spedito in cella, mentre un soldato semplice che dia un pugno ad un generale, per esempio, finirà davanti alla corte marziale. Questo perché, per la funzione che il generale ricopre nell'esercito, questi gode di una “dignità” enormemente superiore a quella di un soldato semplice. Allo stesso modo, l'offesa fatta dall'uomo a Dio è meritevole, di per sé, di una pena infinita, perché infinita è la dignità dell'offeso. Solo il sacrificio dello stesso Dio (nella persona del Figlio) a nostro favore ha sovrabbondantemente ripagato i nostri peccati, tanto che, incorporandoci a Cristo (per tramite della Chiesa che egli ha istituito sulla terra, che è il suo corpo mistico), possiamo usufruire del suo merito ed essere liberati dalla colpa ereditata dai nostri progenitori e da tutte le nostre colpe personali.
Ma perché il sacrificio di Cristo è valso un merito tale da sopravanzare infinitamente il peccato di Adamo e tutti i nostri peccati? Perché, mentre Adamo, quale creatura (che tutto da Dio aveva ricevuto) era tenuto a sottomettersi al suo Creatore (noi tutti siamo dei servi inutili di Dio, dice la Scrittura), il Verbo, in quanto Dio, non era tenuto a nulla. Per cui, la sua volontaria sottomissione al Padre ha comportato un merito vero ed infinito (per via della dignità infinita di Dio) di cui tutti noi possiamo usufruire “gratuitamente”. Questo non sarebbe valso se Cristo fosse stato solamente un angelo “incarnato”. In tal caso, infatti, in quanto creatura, anche lui sarebbe stato ontologicamente tenuto ad ubbidire al Padre e, nel caso in cui lo avesse fatto compiutamente, questo sarebbe valso per lui salvezza (proprio come è successo in Cielo per quegli angeli che, a differenza di Satana, si sono mantenuti fedeli al loro Creatore), ma non sarebbe servito a ripagare il peccato di Adamo, il quale sarebbe comunque rimasto infinitamente scoperto.