A CHI il sacrificio di riscatto?

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Elyy.
00giovedì 28 agosto 2008 11:41
Mi è sorta una domanda

Leggendo le varie argomentazioni inerenti la trinità, è sorto un punto di domanda sulla mia testa che mi fa chiedere:

Se Gesù e Dio sono uguali, cioè, figurativamente parlando sono angoli dello stesso triangolo, quindi uguali nel pensare, nell’amore, nei principi ecc… Perché è stato necessario l’incarnazione di Cristo per poi offrirsi in sacrificio a favore del genere umano?

Un sacrificio A CHI visto che Lui e Dio hanno lo stesso amore, comprensione e consapevolezza che noi umani siamo come polvere??

Grazie, Ely

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Trianello
00giovedì 28 agosto 2008 22:22
Il Verbo si è incarnato, come recita il Credo, “per noi uomini e per la nostra salvezza” (Mt 1,21). Gesù ci ha liberato dai peccati e, soprattutto, dal peccato originale.

L’umanità, per via del peccato originale, era esclusa dalla visione di Dio. Essa era una massa condannata alla perdizione (massa peditionis, come dice S. Agostino). Dio ha comunque deciso di intervenire per salvare le sue amate creature da questa triste condizione. Certamente, però, Dio non poteva fare come se il peccato non ci fosse: Egli infatti è assoluta verità e l’esistenza del peccato è una verità. Dio avrebbe potuto offrire ad ogni singolo uomo la grazia del pentimento, dando così ad ognuno la possibilità di redimersi. In questo caso, però, il peccato non sarebbe stato adeguatamente riparato. Il peccato, infatti, ha una gravità infinita (sul piano morale), in quanto offesa a Dio, la cui dignità è infinita, mentre le opere buone delle persone umane (nel caso di eventuali opere compiute per riparare al peccato) hanno sempre un valore finito. Pertanto, anche se pentito e desideroso di riparare al peccato, l’uomo non sarebbe mai stato in grado di soddisfare adeguatamente l’offesa fatta a Dio.

Il sacrificio di Cristo, in quanto Dio incarnato, invece ha ripagato in maniera sovrabbondante il peccato di Adamo e tutti i peccati degli uomini.

Per comprendere la dinamica della cosa, però, bisogna sempre tener conto che per quanto identiche per sostanza le Persone del Padre e del Figlio sono distinte. Per cui è stato Dio, nella Persona del Figlio, ad offrirsi in sacrificio a Dio, nella Persona del Padre. Dio stesso si è sacrificato per noi, ma è stata la Persona del Figlio ad incarnarsi ed a patire sulla croce, in obbedienza alla Persona del Padre.
..Anna..
00giovedì 28 agosto 2008 22:42
Re:

Trianello


Per comprendere la dinamica della cosa, però, bisogna sempre tener conto che per quanto identiche per sostanza le Persone del Padre e del Figlio sono distinte.



Distinte per cosa?


Per cui è stato Dio, nella Persona del Figlio, ad offrirsi in sacrificio a Dio, nella Persona del Padre. Dio stesso si è sacrificato per noi, ma è stata la Persona del Figlio ad incarnarsi ed a patire sulla croce, in obbedienza alla Persona del Padre



Una interpretazione cervellotica. Il dogma della Trinità l'ho sempre trovato davvero bizzarro.
Elyy.
00giovedì 28 agosto 2008 22:58

Non è molto facile da capire...

Comunque grazie per la spiegazione, pensavo che nessuno fosse in grado di darne.

[SM=x570864] Ely

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Trianello
00venerdì 29 agosto 2008 11:56

Distinte per cosa?



Per relazione. Il Padre è tale perché genera il Figlio, il Figlio è tale perché generato dal Padre, lo Spirito è tale perché “spirato” nell’amore dal Padre attraverso il Figlio.


Una interpretazione cervellotica.



Una spiegazione complessa, ma coerente. Così come la interpretano i TdG, invece, la dottrina del riscatto non ha senso alcuno. Se la dignità di Dio è infinitamente superiore a quella delle creature (le quali tutto devono al Creatore), non c’è azione creaturale che possa colmare un’offesa fatta a Dio. Ergo, se Cristo era solo una creatura (sia pure un angelo) il suo sacrificio non può aver ripagato i nostri peccati (nemmeno quello di Adamo), ma, al massimo, è servita esclusivamente a garantire la sua salvezza (visto che, data la natura miracolosa del suo concepimento, Gesù è nato senza la macchia del peccato originale).
Trianello
00venerdì 29 agosto 2008 11:58
Re:
Elyy., 28/08/2008 22.58:


Non è molto facile da capire...

Comunque grazie per la spiegazione, pensavo che nessuno fosse in grado di darne.

[SM=x570864] Ely

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Per ciò che concerne la teologia trinitaria, un libro molto chiaro e scorrevole è questo:



Titolo Dio uno e trino. Rivelazione, esperienza e teologia di Dio
Autore Coda Piero
Prezzo € 14,00
Dati 2000, 296 p., 3 ed.
Editore San Paolo Edizioni (collana Universo teologia)
35.angelo
00venerdì 29 agosto 2008 12:18

da quel che ho capito...

Dio anzichè essere solo uno spettatore delle nostre sofferenze e della nostra morte è sceso e a partecipato alle nostre stesse sofferenze e alla nostra stessa morte.

Invece di mostrarsi a noi mediante l'onnipotenza a preferito abbassarsi a noi per riattirarci meglio a Lui mediante l'amore e non mediante la sola potenza.

Nei tempi antichi usò la potenza per costruire attraverso il seme di Israele la grazia e la dolcezza sel suo sacrificio.

Sè avesse sacrificato il Figlio al tempo di Noè oppure al tempo di Mosè ,quel sacrificio sarebbe passato inosservato da tutti venendo meno al suo scopo istruttivo.

(Isaia 53:5) ...Ma egli era trafitto per la nostra trasgressione; era schiacciato per i nostri errori. Il castigo per la nostra pace fu su di lui, e a causa delle sue ferite c’è stata per noi guarigione.


angelo








cavdna
00venerdì 29 agosto 2008 17:49
Re:
vio saluto in CRISTO SIGNORE

mia cara sorella "Elyy" che scrivi :



Elyy., 28/08/2008 22.58:


Comunque grazie per la spiegazione, pensavo che nessuno fosse in grado di darne.

[SM=x570864] Ely

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R I S P O S T A

mia cara sorella


io credo che in questo spazio virtuale sarà sempre più improbabile il non poter trovare risposte

ovviamente si può anche non condividere ciò che si riporta, ma le risposte non credo che siano mai mancate.

e concedimi questa esternazione di compiacimento per le tue RIFLESSIONI [SM=g1537145]




Elyy., 28/08/2008 22.58:


Non è molto facile da capire...




R I S P O S T A

mia cara sorella

infatti la TRINITA' non è cosa di facile "assorbimento"
specie quando si proviene da certe scuole

l'importante che il tuo Spirito rimanga sempre nella "ricerca"e

se il caro fratello in CRISTO "Adriano"
mi pemetti, vorrei aggiungere al suo dire :

trianello, 28/08/2008 22.22:



Il sacrificio di Cristo, in quanto Dio incarnato, invece ha ripagato in maniera sovrabbondante il peccato di Adamo e tutti i peccati degli uomini.




lo aveva anticipato il profeta Isaia 38, 16 – 17 :
16 Signore, in te spera il mio cuore;
si ravvivi il mio spirito.
Guariscimi e rendimi la vita.
17 Ecco, la mia infermità si è cambiata in salute!
Tu hai preservato la mia vita
dalla fossa della distruzione,
perché ti sei gettato dietro le spalle
tutti i miei peccati.


ma come si può identificare un “dietro” l’INFINITO / DIO?
i peccati del genere umano vengono buttati dietro le spalle di DIO
(ovvero PERDONATI = DONO PER = AMORE)

ed E’ un AMORE che giunge sino al legno della CROCE
(Agnello immolato)
e per AMORE - totale COMUNIONE del PADRE - versa il suo sangue per una Nuova ed Eterna ALLEANZA

il peccato dell’uomo non viene più imputato all’uomo ma viene caricato al vero “capro espiatorio” = Agnello immolato = CRISTO REDENTORE = DIO CON NOI
(già anticipato negli Scritti della Antica Allenza)


infatti
le parole di Giovanni il Battista nel riconoscere il MESSIA dal Vangelo di Giovanni 1, 29:

“Ecco l’agnello di DIO, ecco colui che toglie il peccato del mondo”

grazie [SM=x570865] [SM=x570890] [SM=x570864]

vi saluto in CRISTO RISORTO




.
Elyy.
00venerdì 29 agosto 2008 18:02


Grazie Michele e ancora a Trianello per l'indicazione del libro che spero al più presto di trovare.

Ora mi sembra di aver capito meglio infatti la mia preplessità derivava dal fatto di associare il sacrificio del Cristo A DIO PADRE, ma se Cristo è Dio, anche se non il Padre ma uguale al Padre, perchè questo sacrificio? Poteva perdonare e basta no?

Comunque ora mi avete chiarito un pò le idee.
Vi spiego cosa ho capito, ma non mi sgridate se vi accorgete che non ho capito niente eh!

Allora: il peccato del genere umano è impagabile, cioè niente e nessuno avrebbe potuto coprire la "colpa" dell'uomo, quindi, per renderci avvicinabili a Dio, Dio stesso si è sacrificato a noi, cioè ci ha procurato un sacrificio eccelso tramite Suo Figlio e in base a questo sacrificio noi possiamo essere perdonati.

Ho sbagliato?



Ely

peraskov
00venerdì 29 agosto 2008 18:17

da quel che ho capito...

Dio anzichè essere solo uno spettatore delle nostre sofferenze e della nostra morte è sceso e a partecipato alle nostre stesse sofferenze e alla nostra stessa morte.

Invece di mostrarsi a noi mediante l'onnipotenza a preferito abbassarsi a noi per riattirarci meglio a Lui mediante l'amore e non mediante la sola potenza



Non avrei saputo trovare parole migliori di queste.

PFrancesco
00sabato 30 agosto 2008 17:49
Re:
35.angelo, 29/08/2008 12.18:


da quel che ho capito...

Dio anzichè essere solo uno spettatore delle nostre sofferenze e della nostra morte è sceso e a partecipato alle nostre stesse sofferenze e alla nostra stessa morte.

Invece di mostrarsi a noi mediante l'onnipotenza a preferito abbassarsi a noi per riattirarci meglio a Lui mediante l'amore e non mediante la sola potenza.

Nei tempi antichi usò la potenza per costruire attraverso il seme di Israele la grazia e la dolcezza sel suo sacrificio.

Sè avesse sacrificato il Figlio al tempo di Noè oppure al tempo di Mosè ,quel sacrificio sarebbe passato inosservato da tutti venendo meno al suo scopo istruttivo.

(Isaia 53:5) ...Ma egli era trafitto per la nostra trasgressione; era schiacciato per i nostri errori. Il castigo per la nostra pace fu su di lui, e a causa delle sue ferite c’è stata per noi guarigione.


angelo












Infatti Dio si è fatto uomo affinchè l'uomo possa "farsi" Dio. Direi inoltre che Dio "ci attira a Lui" mediante la Potenza dell'Amore.

Shalom

wolfstenio
00sabato 30 agosto 2008 18:08

il peccato dell’uomo non viene più imputato all’uomo ma viene caricato al vero “capro espiatorio” = Agnello immolato = CRISTO REDENTORE = DIO CON NOI
(già anticipato negli Scritti della Antica Allenza)


infatti
le parole di Giovanni il Battista nel riconoscere il MESSIA dal Vangelo di Giovanni 1, 29:

“Ecco l’agnello di DIO, ecco colui che toglie il peccato del mondo”

ESATTAMENTE QUELLO CHE VOLEVO DIRE IO, E AGGIUNGEREI CHE ALL'ULTIMA CENA GESU' FA RIFERIMENTO AL SUO SACRIFICIO DICENDO IN MATTEO CAP.26 VER.26-28( MENTRE CONTINUAVANO A MANGIARE,GESU' PRESE UN PANE E,DOPO AVER DETTO UNA BENEDIZIONE,LO SPEZZO'E,DANDOLO AI SUOI DISCEPOLI,DISSE:PRENDETE,MANGIATE.QUESTO SIGNIFICA IL MIO CORPO.E PRESE UN CALICE E,AVENDO RESO GRAZIE,LO DIEDE LORO, DICENDO:BEVETENE, VOI TUTTI;POICHE' QUESTO SIGNIFICA IL MIO SANGUE DEL PATTO,CHE DEVESSERE VERSATO A FAVORE DI MOLTI PER IL PERDONO DEI PECCATI).
cavdna
00domenica 31 agosto 2008 16:11
Re:
vi saluto in CRISTO SIGNORE

mia cara sorella "Elyy." che scrivi :


Elyy., 29/08/2008 18.02:



Grazie Michele e ancora a Trianello per l'indicazione del libro che spero al più presto di trovare.

.........Comunque ora mi avete chiarito un pò le idee.
Vi spiego cosa ho capito, ma non mi sgridate se vi accorgete che non ho capito niente eh!




R I S P O S T A

mia cara sorella


scusami per la momentanea assenza, ma anche in questo fine settimane il tempo è ridotto al minimo, ed il poco tempo ha disposizione l’ho concentrato ad altro spazio virtuale
(non me ne volere……)

(non me ne voglia anche il caro fratello in CRISTO “Adriano” se mi permetto di parlare anche a nome suo )

perché mai parli di : “ma non mi sgridate se vi accorgete che non ho capito niente eh”?
quali sgridate….?
io non ho mai letto sgridate per domande ragionevoli come le tue
anzi, io ti ho detto che E’ lodevole la tua ricerca e di non mollare mai!
(io poi sono un semplice utente al pari di te)



Elyy., 29/08/2008 18.02:


Allora: il peccato del genere umano è impagabile, cioè niente e nessuno avrebbe potuto coprire la "colpa" dell'uomo, quindi, per renderci avvicinabili a Dio, Dio stesso si è sacrificato a noi, cioè ci ha procurato un sacrificio eccelso tramite Suo Figlio e in base a questo sacrificio noi possiamo essere perdonati.

Ho sbagliato?

Ely





R I S P O S T A


nel merito al tuo dire….
(credo che come inizio (antiTRINITARIA a TRINTA')ci siamo)

infatti il caro fratello in CRISTO “trianello” scriveva :
“……..Dio avrebbe potuto offrire ad ogni singolo uomo la grazia del pentimento, dando così ad ognuno la possibilità di redimersi. In questo caso, però, il peccato non sarebbe stato adeguatamente riparato. Il peccato, infatti, ha una gravità infinita (sul piano morale), in quanto offesa a Dio, la cui dignità è infinita, mentre le opere buone delle persone umane (nel caso di eventuali opere compiute per riparare al peccato) hanno sempre un valore finito. Pertanto, anche se pentito e desideroso di riparare al peccato, l’uomo non sarebbe mai stato in grado di soddisfare adeguatamente l’offesa fatta a Dio.”

Giustamente per poter vincere il peccato (gravità infinita) era necessario l’intervento sovraumano infatti sempre “trianello” scriveva:
“Il sacrificio di Cristo, in quanto Dio incarnato, invece ha ripagato in maniera sovrabbondante il peccato di Adamo e tutti i peccati degli uomini.”

e la Scrittura ci insegna :
“con e in CRISTO, nella PIENEZZA dei TEMPI, tutto viene RICAPITOLATO, sia nei cieli che sulla terra.

in LUI siamo stati prescelti sin dalla creazione, benedicendoci di ogni benedizione spirituale.


DIO – TRINITA’ – AMORE INFINITO, che “in principio” ha “ordinato” tutte le cose (Create),
le ha “ordinate” (Genesi…“……e lo spirito di DIO aleggiava sulle acque….” con l’ESSERE del Padre, per mezzo del FIGLIO e con l’azione dello Spirito e dalle acque si da forma e VITA al Creato ) attraverso la sua GRAZIA.

DIO Crea l’uomo, non per ricavarne dei “profitti” o per metterlo alla prova

ma solo per avere qualcuno a cui donare/infondere il SUO AMORE.

AMORE totale e incondizionato.

infatti la “GLORIA di DIO”
cosa altro non E’ se non la RIVELAZIONE della sua GRAZIA = AMORE INCONDIZIONATO?

Amore che si attua attraverso i tempi e la storia - che costituiscono “l’economia del MISTERO della SALVEZZA”
ovvero
Creazione (forma e VITA), caduta (peccato – primo Adamo), INCARNAZIONE REDENTRICE (CRISTO Agnello immolato – nuovo Adamo), Santificazione (volgersi al legno della CROCE ), Glorificazione (Comunione TRINITARIA = 1 Cor. 15, 28 “…..perché DIO sia TUTTO in tutti”).

ed il Sacrificio di CRISTO cosa E’ se non la vittoria sul Peccato:
infatti sempre l’Apostolo delle genti, 1 Corinti 15, 54 – 58 :
54 Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d’incorruttibilità e questo corpo mortale d’immortalità, si compirà la parola della Scrittura:

La morte è stata ingoiata per la vittoria.
55 Dov’è, o morte, la tua vittoria?
Dov’è, o morte, il tuo pungiglione? ”


grazie [SM=x570864] [SM=x570865] [SM=x570890]

vi saluto in CRISTO RISORTO





.

Elyy.
00domenica 31 agosto 2008 20:27


Grazie per gli ulteriori approfondimenti, Michele, non potevi essere più chiaro.

[SM=g1537159] Ely


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!Freddie!
00domenica 31 agosto 2008 23:36
Integrazione...
Perché è stato necessario l’incarnazione di Cristo per poi offrirsi in sacrificio a favore del genere umano?

Perchè dopo aver inviato vari profeti ad annunciare la Sua Parola, Dio si è reso conto di essere ancora lontano dall'uomo e dal suo cuore. Dio ha scelto di salvare l'Umanità condividendo la miseria dell'uomo. Gesù è il segno di questa solidarietà di Dio con noi; egli prende sopra di sè i nostri peccati, si sottomette al nostro destino di sofferenza e di morte, rinuncia a difendere e ad affermare se stesso rispondendo con l'obbedienza al Padre. Dio ha inviato suo Figlio perchè ci insegnasse ad amare e ci aiutasse a ricordare come si ama. Ma l'amore è dono completo di sè; un dono che porta anche alla croce e Gesù ha adempiuto al compito affidatogli dal Padre fino alla fine proprio perchè ha amato in modo pieno e totale. La croce non era il traguardo ultimo, scontato (il Vangelo - la Buona Novella - avrebbe potuto essere annunciato e diffuso anche se Gesù fosse morto comodamente nel suo letto, attorniato dagli apostoli e dai suoi discepoli con uno stuolo di scrivani pronti a vergare sulla pergamena le sue ultime parole), ma rappresenta la prova, il segno della completa ubbidienza di Gesù al Padre (cioè, di amare fino in fondo donando tutto sè stesso). [SM=x570897] [SM=x570899]
Gesù è lo specchio in cui gli uomini vedono riflesso ciò che dovrebbero essere e questo li urta perchè dal confronto si scoprono egoisti, fallaci, miseri, piccoli. Agli uomini, quindi, non piace ciò che lo specchio riflette e, similmente a chi si scopre brutto specchiandosi, loro intenzione è quella di romperlo, mandarlo in frantumi...ucciderlo, magari appendendolo ad una croce..... [SM=x570882].
Eppure, da quella posizione alquanto scomoda Gesù salva tutti noi invocando, come uno scaltro avvocato, la semi infermità mentale
(Padre, perdona loro perchè non sanno quello che fanno). [SM=g27823]

Un fraterno saluto. [SM=x570892]

Freddie
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Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco.
Trianello
00martedì 2 settembre 2008 02:02


perchè questo sacrificio? Poteva perdonare e basta no?



Dio ha perdonato i nostri peccati. La questione è che il peccato di Adamo ed i nostri peccati sono reali, sono veri peccati... e Dio, che è la Verità, non poteva far finta di nulla, limitandosi ad ignorarli. Il perdonare, infatti, non ha nulla a che vedere con il condonare. Tutti noi, ad esempio siamo invitati a perdonare chi ci fa del male, ma questo non significa che chi fa il male non debba pagare il fio della propria colpa (poiché questo sarebbe contrario alla giustizia). Ecco, allora, che Dio nella sua amorevolezza e giustizia, si è fatto uomo e, con il proprio sacrificio, ci ha firmato un assegno in bianco per la nostra salvezza, pagando Lui per noi un “debito” che nessuno di noi avrebbe mai potuto pagare per proprio conto. Egli ha amorevolmente deciso di subire l'ingiustizia degli uomini per renderli giusti: ha usato il nostro stesso peccato per liberarci dal peccato.
La dottrina dei TdG sul sacrificio di Cristo (uomo perfetto) che avrebbe “pareggiato i conti” con il peccato di Adamo (uomo perfetto) è illogica proprio perché non tiene conto dell'infinita sproporzione della dignità del Creatore rispetto a quella della creatura. Per intenderci, nell'esercito un soldato semplice che dia un pugno ad un altro soldato semplice sarà spedito in cella, mentre un soldato semplice che dia un pugno ad un generale, per esempio, finirà davanti alla corte marziale. Questo perché, per la funzione che il generale ricopre nell'esercito, questi gode di una “dignità” enormemente superiore a quella di un soldato semplice. Allo stesso modo, l'offesa fatta dall'uomo a Dio è meritevole, di per sé, di una pena infinita, perché infinita è la dignità dell'offeso. Solo il sacrificio dello stesso Dio (nella persona del Figlio) a nostro favore ha sovrabbondantemente ripagato i nostri peccati, tanto che, incorporandoci a Cristo (per tramite della Chiesa che egli ha istituito sulla terra, che è il suo corpo mistico), possiamo usufruire del suo merito ed essere liberati dalla colpa ereditata dai nostri progenitori e da tutte le nostre colpe personali.
Ma perché il sacrificio di Cristo è valso un merito tale da sopravanzare infinitamente il peccato di Adamo e tutti i nostri peccati? Perché, mentre Adamo, quale creatura (che tutto da Dio aveva ricevuto) era tenuto a sottomettersi al suo Creatore (noi tutti siamo dei servi inutili di Dio, dice la Scrittura), il Verbo, in quanto Dio, non era tenuto a nulla. Per cui, la sua volontaria sottomissione al Padre ha comportato un merito vero ed infinito (per via della dignità infinita di Dio) di cui tutti noi possiamo usufruire “gratuitamente”. Questo non sarebbe valso se Cristo fosse stato solamente un angelo “incarnato”. In tal caso, infatti, in quanto creatura, anche lui sarebbe stato ontologicamente tenuto ad ubbidire al Padre e, nel caso in cui lo avesse fatto compiutamente, questo sarebbe valso per lui salvezza (proprio come è successo in Cielo per quegli angeli che, a differenza di Satana, si sono mantenuti fedeli al loro Creatore), ma non sarebbe servito a ripagare il peccato di Adamo, il quale sarebbe comunque rimasto infinitamente scoperto.
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