2005/06 il punto dei Testimoni di Geova

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Francesca Galvani
00lunedì 2 gennaio 2006 12:23
2005/06 il punto dei Testimoni di Geova

CUNEO. "Un altro anno si è concluso lasciando sul suo selciato una serie di drammatici avvenimenti - commenta Piero Vettoni dell'ufficio stampa dei Testimoni di Geova della Granda - “Non c’è nulla di nuovo sotto il sole” così si esprimeva il saggio Salomone. (Ecclesiaste 1:9) Un’ attenta analisi dell’anno appena concluso ripropone un inventario negativo. I problemi si accavallano, coinvolgendo singoli individui, società e istituzioni. "

" Le cose positive, che pure ci sono state, - continua - vengono sopraffate da troppi avvenimenti sgradevoli, alcuni di questi inconcepibili e con contorni oscuri. Davvero difficile essere positivi, e ancor più gravoso riuscire ad evitare l’oggettivo coinvolgimento di assimilazione dettato dalla società troppo arrendevole e assuefatta per mortificare e correggere eventualmente il proprio stile di vita in azioni virtuose e solidali. Eppure la logica individuale sembra indirizzata al miglioramento, alla volontà costruttiva, all’oggettiva fermezza nel sostenere gli alti valori etici. Ebbene, le buone intenzioni rimangono tali, poche però sono quelle che decollano riuscendo a raggiungere l’obiettivo. E’ quindi un non facile impegno riuscire a convivere in questa “distratta società” manifestando nobili valori che, visti alla luce di questa cultura, sembrano essere nientemeno fuori dalla realtà. I Testimoni di Geova guardano in ogni caso con fiducia al futuro anelando l’intervento di Dio come soluzione ai problemi ormai oggettivamente compromessi . Come dice il libro biblico di Rivelazione o Apocalisse, al capitolo 21, versetti 3 e 4, in riferimento al prossimo futuro: “Allora udii un’alta voce dal trono dire: “Ecco, la tenda di Dio è col genere umano ed egli risiederà con loro, ed essi saranno suoi popoli. E Dio stesso sarà con loro. Ed egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e la morte non ci sarà più, né ci sarà più cordoglio né grido né dolore. Le cose precedenti sono passate”."

" Non si tratta quindi di fare specifiche previsioni per l’anno avvenire che, con molta probabilità si uniformerà a quelli passati. - conclude Vettoni - Semmai ci si chiede se abbia ancora un senso l’affidarsi alla cultura materiale inflazionata sul piano etico e gonfiato da comportamenti intrisi di egoismo. Il nostro impegno quali cristiani è e sarà sempre quello di cercare di dare il meglio come uomini che si affidano all’insegnamento divino e, pur con grossi limiti, trasmettere, con il messaggio e con la condotta, gli alti valori morali quale risultato di un attento e costante studio delle Sacre Scritture. E’ con questa assunzione di responsabilità che inizieremo il nuovo anno, auspicando che sia “davvero nuovo”. "

Richy Garino
http://www.targatocn.it/it/internal.php?news_code=18159&cat_code=10
Teo60
00lunedì 2 gennaio 2006 12:31
Re:

Scritto da: Francesca Galvani 02/01/2006 12.23
2005/06 il punto dei Testimoni di Geova

[...]...in riferimento al prossimo futuro [...]




Sarebbe interessante sapere quanto ...prossimo... sia questo futuro!!!! Che dire, il lupo perde il pelo ma non il vizio...di profetizzare!!!

Shalom

Vitale
00lunedì 2 gennaio 2006 14:06
Re: Re:

Scritto da: Teo60 02/01/2006 12.31
Sarebbe interessante sapere quanto ...prossimo... sia questo futuro!!!! Che dire, il lupo perde il pelo ma non il vizio...di profetizzare!!!

Shalom



Inoltre il portavoce asserisce che la società é distratta, dimenticando che la stessa WTS distrattamente deve rettificare i Suoi errori e non del Padre.


Nel giorno decisivo del giudizio dal Signore non sarà tanto: “Sei stato credente?”, quanto piuttosto: “Sei stato credibile?”.

Vitale

hushai
00lunedì 2 gennaio 2006 15:54
...che dire??? [SM=x570868] [SM=x570872]

Un classico. Davvero "niente di nuovo sotto il sole" per i tdg. [SM=g27812] Aspetto con ansia ciò che verrà detto alla prossima assemblea di distretto "La liberazione è vicina". [SM=x570879]

Hushai
nemorino60
00lunedì 2 gennaio 2006 16:41
Un articolo che segue le linee guida del pensiero geovista.
Un introduzione dove si evidenzia l'osservazione di un sostanziale mancato cambiamento. Come poteva essere facilmente previsto non ci si può aspettare nulla di nuovo in questa società maledetta da Dio. A sentire queste parole sembra davvero che non c'è speranza. Si è destinati ad osservare un'inarrestabile declino a tutti i livelli... individui, società e istituzioni.
Poi si passa ad esaminare lo status attuale in cui è difficile essere positivi. In questa aria mortificante salta fuori l'impegno dei Testimoni di Geova come se, calati "realmente" nella realtà, siano gli unici che propongono davvero qualcosa di nuovo e cioè la presa di coscienza da parte di tutti di un necessario e irrimediabile intervento divino.
Attenzione però a fare delle previsioni: "l’anno avvenire... con molta probabilità si uniformerà a quelli passati. - conclude Vettoni ".
L'impegno quindi dei Testimoni di Geova resta confermato. Per il futuro essi propongono quello che hanno sempre fatto. Una visione della società sull'orlo della distruzione e, da parte loro, un'opera basata sull'astensionismo civile (tanto tutto sarà distrutto) e sull'impegno al limite del sacrificio per avvertire tutti del "pericolo" di "soggiornare" in quest'aria mortifera dei tempi odierni (parole tratte da un discorso ad un'assemblea di diversi anni fa!).
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