1pi 3:18

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andreiu2
00mercoledì 22 giugno 2005 17:28
1 Pi 3:18: quale è la traduzione più corretta? "quanto allo spirito" o "per lo Spirito"?

Grazie
Polymetis
00venerdì 24 giugno 2005 20:59

1 Pi 3:18: quale è la traduzione più corretta? "quanto allo spirito" o "per lo Spirito"?



Ciao
Scusa il ritardo di questa mia risposta ma ero in vacanza.
In greco non c'è né "quanto allo" né "per lo", bensì il semplice pneuma in caso dativo (pneumati). Non essendoci alcuna preposizione, per rispondere alla bisogna considerare l'ampio spettro sintattico del dativo in greco. Sono possibili entrambe le scelte che mi proponi:
-"quanto allo spirito", cioè intendere che qui c'è un dativo detto di limitazione in quanto esprime l'ambito di validità di un verbo o di un aggettivo. Se dico "giovane d'età" intendo dire "giovane quanto all'età", "giovane per quanto concerne l'età". Quel "di età" in greco andrebbe appunto in dativo come il nostro pneumati.
-"per lo spirito". L'espressione italiana è ambigua, il traduttore forse voleva rendere un dativo di causa o un dativo strumentale, ossia "per mezzo dello spirito", oppure un tiratissimo dativo di vantaggio....

Per quanto mi riguarda, penso che la soluzione migliore sia in un dativo a metà tra la funzione locativa e di limitazione, ossia “nello spirito”.

Ciao
andreiu2
00domenica 10 luglio 2005 07:52
Re:

Scritto da: Polymetis 24/06/2005 20.59

1 Pi 3:18: quale è la traduzione più corretta? "quanto allo spirito" o "per lo Spirito"?



Ciao
Scusa il ritardo di questa mia risposta ma ero in vacanza.
In greco non c'è né "quanto allo" né "per lo", bensì il semplice pneuma in caso dativo (pneumati). Non essendoci alcuna preposizione, per rispondere alla bisogna considerare l'ampio spettro sintattico del dativo in greco. Sono possibili entrambe le scelte che mi proponi:
-"quanto allo spirito", cioè intendere che qui c'è un dativo detto di limitazione in quanto esprime l'ambito di validità di un verbo o di un aggettivo. Se dico "giovane d'età" intendo dire "giovane quanto all'età", "giovane per quanto concerne l'età". Quel "di età" in greco andrebbe appunto in dativo come il nostro pneumati.
-"per lo spirito". L'espressione italiana è ambigua, il traduttore forse voleva rendere un dativo di causa o un dativo strumentale, ossia "per mezzo dello spirito", oppure un tiratissimo dativo di vantaggio....

Per quanto mi riguarda, penso che la soluzione migliore sia in un dativo a metà tra la funzione locativa e di limitazione, ossia “nello spirito”.





Non potrebbe allora. visto che "pneumati" è la declinazione in dativo di pneuma, rendere la traduzione "dallo spirito"?

Grazie

Ciao

Polymetis
00domenica 10 luglio 2005 11:31
Esiste anche il dativo d’agente o di causa efficiente (di solito retti dall’aggettivo verbale il –téos o dal participio perfetto passivo). Tuttavia qui basta guardare il contesto per rendere il dativo d’agente molto improbabile:

“Poiché anche Cristo morì una volta per i peccati, giusto a favore di non giusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nella carne ma vivificato nello Spirito”.

Ovviamente Pietro sta giocando su una coppia oppositiva “morto nella carne”\“vivificato nello spirito”. Sia carne sia Spirito sono in dativo, ed è evidente che sono costruiti nello stesso modo con un gioco di antitesi. Se dovessimo seguire il tuo suggerimento ne verrebbe fuori: “messo a morte dalla carne ma vivificato dallo Spirito”, il che mi suona alquanto improbabile.

Ciao
andreiu2
00domenica 10 luglio 2005 15:33
Re:

Scritto da: Polymetis 10/07/2005 11.31
Esiste anche il dativo d’agente o di causa efficiente (di solito retti dall’aggettivo verbale il –téos o dal participio perfetto passivo)

.

Infatti, nel testo greco abbiamo l'espressione tanatotheis men sarki (spiriti e accenti non li ho inseriti)ovvero un participio passivo aoristo debole . Come è solito, il "men" greco è collegato al "de" di "pneumati" indicando un contrasto come dici tu. Per quanto concerne l'ultima espressione abbiamo "zoopoietheis de pneumati", ancora un participio aoristo debole unito a un dativo. Perciò, anche da quello che dici tu è possibile un dativo d'agente. E'vero però anche quello che dici tu che "la prima equazione deve essere uguale alla seconda". Ma può anche essere che, nel testo, vi siano due dativi differenti. Cmq è un testo non facile da tradurre, concordi?

Ciao
Polymetis
00mercoledì 13 luglio 2005 19:45
Scusa il ritardo ma non mi ero accorto che avevi risposto.

“Ma può anche essere che, nel testo, vi siano due dativi differenti.”

Non credo. Come hai giustamente sottolineato il versetto è costituito su un’antitesi, il men e il de lo dimostrano. Non c’è motivo di vedere una variatio sintattica.

“Cmq è un testo non facile da tradurre, concordi?”

Io penso che un dativo di limitazione sia la scelta più ovvia ed immediata.

Ciao
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