Sette religiose, il Senato vuole ripristinare il reato di plagio

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Vitale
00venerdì 17 giugno 2005 17:12

Messaggero 17.06.2005

ROMA - L'aula del Senato inizia l'esame del ddl che prevede il ripristino nel nostro Codice del reato di plagio e subito l'orizzonte si allarga a uno dei temi più drammatici, in sede sociale e anche giuridica, quello delle sette pseudoreligiose e dei relativi “lavaggi del cervello” di tanti giovani che incappano nelle maglie di questi gruppi sempre più presenti nella nostra società. Tanto da spingere il relatore del provvedimento, Guido Ziccone (Fi), a parlarne immediatamente in aula. «Nel corso di questi ultimi mesi - ha detto infatti - sono pervenuti decine di messaggi di associazioni e centinaia, se non migliaia, di altri messaggi di persone e famiglie che, incappate in questa situazione, invocano un rapido esame da parte del Senato. Spero che il Senato voglia approvare questo ddl prevedendo anche quelle eventuali modifiche che possano ulteriormente sconfiggere il pericolo di possibili vagli di illegittimità costituzionale».
Il provvedimento ha preso il via in aula. Il tema rilevante ha destato l'interesse dei senatori. Quello che ha attirato di più l'attenzione è proprio la norma “anti-lavaggio del cervello” da parte di sette o gruppi pseudoreligiosi. Infatti, se il fatto è commesso nell'ambito di un gruppo che promuove attività che abbiano per scopo o per effetto di creare o sfruttare la dipendenza psicologica o fisica delle persone che vi partecipano, le pene già previste sono aumentate di un terzo. Critiche sono venute in aula dal Verde Giampaolo Zancan e da Massimo Brutti, senatore dei Ds.

rambosette
00venerdì 17 giugno 2005 23:52
Caro VITALE

sulla STAMPA di oggi anch'io ho letto l'articolo che riguarda la legge sulla manipolazione dove riferisce che i senatori ds danno contro questa normativa, con molto disappunto leggo che sociologi e esperti della religioni tra cui il sig.Introvigne il sig. Zoccatelli e i maggiori presidenti internazionali che studiano le religioni hanno rivolto un appello perchè la legge non venga approvata, mi domando questi sig. dove vogliono andare a parare, quali interessi si nascondono dietro queste battaglie, da parte mia posso solo augurarle che un dei suoi più cari famigliari ne sia coinvolto
provare per credere [SM=g27826]
inoltre solo un intervento a favore è stato fatto da Patrizia SANTOVECCHI.

RAMBOSETTE

nessuna persona può sentirsi libera se non è padrona di se stesso
Vitale
00lunedì 20 giugno 2005 15:58
Re:

Scritto da: rambosette 17/06/2005 23.52
Caro VITALE

sulla STAMPA di oggi anch'io ho letto l'articolo che riguarda la legge sulla manipolazione ...............
RAMBOSETTE

nessuna persona può sentirsi libera se non è padrona di se stesso


Ciao, cerco di fare una precisazione, ovvero, non è vero che solo la Santovecchi ha fatto un intervento a favore.
Cioè, se tu intendi l'inserimento dell'articolo, Ok.
Per quanto so con certezza, ci sono associazioni che in prima linea si sono adoperate a far presente al Governo italiano la problematica della manipolazione mentale, inviando plichi informativi, ecc.
Con ciò non voglio ne alimentare le iniziative di alcuni e bannare delle altre, sia beninteso. Solo equilibare la il discorso.

Ciao, Vitale
rambosette
00martedì 21 giugno 2005 23:13
precisazione
faccio parte di una di quelle assocazioni che stanno lottando in prima linea per la manipolazione mentale.
per quanto rigurda la Santovecchi facevo solo riferimento all'articolo letto sul giornale, vedo che a volte mi rimane difficile esprimere le proprie idee tramite un pc.[SM=g27822]

un sincero saluto rambosette
Sonnyp
00mercoledì 22 giugno 2005 10:13
Un augurio sincero!
"da parte mia posso solo augurarle che un dei suoi più cari famigliari ne sia coinvolto .... provare per credere!"

Mi associo più che volentieri a questo augurio Rambo....!

Quì non si tratta di puntare questa legge sui tdg, ma su QUALSIASI setta che possa perpetrare il plagio ai suoi adepti!

Non mi meraviglia e mi delude parecchio, (ma me lo aspettavo visto che il sig. Introvigne che ho conosciuto in un dibattito sul "Codice Da Vinci" ha scritto a favore dei tdg) che un professore dotto ed esperto come lui possa opporsi a tale civile, costituzionale interesse popolare!

A questo punto non rimane che augurargli, a lui e chi altri come lui, di avere un parente, famigliare o meglio, una persona cara che possa vivere questa triste esperienza! Provare per credere!

A mali estremi..... estremi rimedi dice il proverbio!

Alle soglie del terzo millenio, che ci siano ancora questa realtà... è davvero deludente! Ma cosa c'insegna la storia?
Barzellette? Non si dovrebbe imparare dagli errori? Ciao,
Vitale
00sabato 2 luglio 2005 16:48
Re:
Avvenire 30.06.2005 http://www.db.avvenire.it/pls/avvenire/ne_cn_avvenire.c_leggi_articolo?id=556862&id_pubblicazione=34

Palazzo Madama, plagio in Aula tra dubbi e critiche

In discussione il disegno di legge per reintrodurre l’articolo dichiarato incostituzionale nell’81. Incognite sull’efficacia

Da Roma Antonio Maria Mira

Una proposta di legge da maneggiare con cura. È l'impressione che emerge dal dibattito nell'aula del Senato sul disegno di legge che vuole reintrodurre di fatto il reato di plagio, bocciato dalla Consulta ventiquattro anni fa, e punta a perseguire la cosiddetta "manipolazione psicologica". Una proposta che, secondo i promotori, intende difendere i cittadini dalla possibilità di essere plagiati mentalmente, facendo soprattutto riferimento a maghi e sette pseudoreligiose. Ma, secondo i critici della proposta, il rischio è che l'indeterminatezza della norma alla fine faccia entrare nel "mirino" anche gruppi, comunità e associazioni religiose, come già avvenuto in alcuni Paesi europei come Spagna, Francia e Belgio.
Il testo, in discussione a palazzo Madama dallo scorso 16 giugno, è il frutto di due proposte, la prima presentata dalla senatrice di Fi Alberti Casellati, la seconda che porta le firme dei senatori Meduri (An), Crinò (Nuovo Psi), Gentile (Fi) e Trematerra (Udc). Intende introdurre nel Codice Penale il nuovo articolo 613bis che così recita: "Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque mediante tecniche di condizionamento della personalità o di suggestione praticate con mezzi materiali o psicologici, pone taluno in uno stato di soggezione continuativa tale da escludere o da limitare grandemente la libertà di autodeterminazione è punito con la reclusione da due a sei anni". Si tratta, di fatto, della reintroduzione del plagio previsto dall'articolo 603 del Codice Penale che puniva chiunque "sottopone una persona al proprio potere, in modo da ridurla in totale stato di soggezione" e che venne dichiarato incostituzionale dalla Consulta nel 1981 in quanto violava, nella sua vaga e nebulosa formulazione, il principio di tassatività vigente in materia penale e lasciava, per questa via, ampio spazio all'arbitrio del giudice.
Sono le stesse accuse che vengono dai critici delle attuali proposte. «Alla fine - accusa il vicecapogruppo ds Massimo Brutti - la soggezione si identifica in un mero stato psicologico e tutto ciò viene denominato "manipolazione mentale", ma una tipizzazione del comportamento, nonostante l'abbondanza delle parole nel ddl, è ben lontana dall'essere raggiunta. Come distinguere suggestione da persuasione?». E il Verde Giampaolo Zancan ha fatto la stessa osservazione: «Come possiamo accettare che ci siano espressioni come "suggestioni praticate con mezzi materiali e psicologici"?». Proprio per questo, secondo il senatore della Margherita Mario Cavallaro, «sarebbe necessario inserire l'elemento del profitto come elemento integrativo forte. Pertanto - ha spiegato - non dovrebbe esistere il reato di condizionamento psicologico, quanto piuttosto quello dell'appropriazione di beni altrui o di abuso della persona, nel caso in cui il plagio abbia finalità sessuali. In questo caso, però, il nostro ordinamento già prevede i reati di truffa e circonvenzione di incapace o violenza privata». Provvedimento superfluo? Il capogruppo dei Verdi Stefano Boco, lancia un avvertimento-provocazione. «Francesco quando, in quel d'Assisi partì per la sua convinzione folle e contaminò le menti di ragazzi che lasciarono tutto, i genitori di costoro cosa avrebbero detto: "mi hanno plagiato il figlio"? "Quel ragazzo pazzo di Assisi ha plagiato mio figlio"?». La replica è arrivata dal relatore del provvedimento Guido Ziccone di Fi, che è pronto comunque a migliorare il testo: «Credo che oggi San Francesco non sarebbe considerato da nessun giudice dello Stato persona incapace di intendere e di volere, o persona che abbia raggiunto il livello dell'incapacità dell'autodeterminazione. Non escludo che il testo possa essere migliorato attraverso ulteriori
elementi che possano dare specificazioni maggiori».
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