«Satana tra i banchi di scuola»

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Achille Lorenzi
00mercoledì 25 aprile 2007 13:43
«Satana tra i banchi di scuola»
L’osservatorio diocesano: tra i giovani cresce il proselitismo
Torna nel mirino della curia la New Age le cui pratiche sono uscite dall’ambito privato e adesso vengono anche pubblicizzate
Il diavolo in classe
Circa diecimila i veronesi attratti da sette e altri movimenti Don Contri: «C’è allarme anche da un punto di vista sociale»

di Giancarlo Beltrame

C’è preoccupazione nell’osservatorio diocesano sulle sette per la diffusione tra i giovani delle scuole veronesi di fenomeni di proselitismo satanico. «Abbiamo ricevuto alcune segnalazioni», dice Antonio Fasol, presidente del Gris (Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa) di Verona, di cui è responsabile e coordinatore dal 1986, «circa la nascita di piccoli gruppi in ambito scolastico. Bastano cinque adepti, per formare un gruppo e spesso, a partire dall’imitazione di fenomeni di moda, alcuni ragazzi si trovano imprigionati in un meccanismo dal quale non sanno poi più come uscire».


«Spesso tutto inizia con dei pendagli appesi al collo che richiamano rituali satanici», spiega Fasol, «croci rovesciate, stelle a cinque punte con o senza il 666, poi si passa a oggetti capaci di evocare il Maligno, che vengono tenuti da chi le possiede come reliquie. La pressione psicologica è tale che anche volendo, questi ragazzi dalle personalità fragili si trovano all’interno di una spirale dalla quale non sanno più come uscire».
È di pochi mesi fa, poi, l’allarme lanciato da don Luigi Maffi, parroco di Torre d’Isola, un comune alle porte di Pavia, sulle troppe immagini sataniche sui telefonini dei ragazzi. Il sacerdote aveva sottolineato come il culto del demonio si sta diffondendo tra i giovani attraverso immagini che spesso vengono scambiate fra loro tramite i telefonini, quasi come una volta venivano collezionate le figurine dei calciatori.
Ma il Gris, come ha sottolineato l’attuale segretaria e coordinatrice Beatrice Marazzi, laureata in pedagogia con indirizzo filosofico-religioso presso a Verona e in filosofia della religione a Padova, insegnante, che ha svolto studi specialistici nel campo dei movimenti di origine induista e sul satanismo e si occupa della produzione di materiali specialistici a carattere divulgativo e didattico sui movimenti religiosi alternativi, monitora costantemente anche le altre sette. «Il bacino potenziale di utenza di tutte», sottolinea, «è del tre per cento della popolazione, anche se gli adepti veri e propri si possono considerare un migliaio di persone. Ciascuno di essi, però, è poi in grado di coinvolgerne almeno un’altra decina».
Quindi dovrebbero essere circa diecimila i veronesi attratti dalla cinquantina di movimenti religiosi o spiritualisti più diversi presenti nel nostro territorio. Un fenomeno che preoccupa a livello sociale, non solo religioso, «tanto che da qualche mese», dice don Contri, «in questura è stata creata una speciale Sas, ossia una squadra anti sette, si cui è responsabile il capo della Mobile Marco Odorisio».
Il Gris di Verona, che proprio quest’anno festeggia i vent’anni di attività, è attivo con incontri nelle scuole su occultismo, paranormale e magia, e con decine di interventi e conferenze nelle parrocchie e in centri culturali su movimenti New Age, satanismo, esoterismo, movimenti del potenziale umano, e tutto l’ampio spettro di religioni alternative. Inoltre il suo centro di ascolto riceve circa 250 telefonate all’anno, con una decina di casi seguiti poi individualmente e attività di consulenza e supporto anche nelle province limitrofe.
L’«anagrafe settaria» del Gris, poi, registra un aumento dei movimenti religiosi a Verona, in particolare per il ritorno di fiamma della New Age, di cui stati individuati ben 14 gruppi. «Mentre all’inizio degli anni Duemila», evidenziano Fasol e Marazzi, «essi si diffondevano in forma privata, anche se capillare, in forme non istituzionali o ufficiali, e quindi erano difficilmente rilevabili, negli ultimi due anni la spiritualità e le pratiche New Age sono uscite dall’anonimato e hanno preso forma di associazioni, centri culturali e attività di vario tipo, con una organizzazione e una struttura pubblica ufficiale, tanto che compaiono persino sull’elenco telefonico».
Altrettanto numerosi sono i gruppi «cristiani», ossia quelli nati negli ultimi due secoli, che offrono letture o riletture del cristianesimo, dai Testimoni di Geova agli Apostoli della fede della missione divina, dai mormoni della Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni alla Chiesa del Regno di Dio.
Grande diffusione, sono una decina, stanno avendo pure i movimenti orientali, diversi dall’Unione Buddhista italiana, che è riconosciuta anche dalla Chiesa e partecipa al dialogo interreligioso. Sei sono i gruppi considerati esoterici e otto infine quelli del potenziale umano e psicospiritualistici, che vedono in una meglio identificata «energia» l’origine di tutto.

Fonte: www.larena.it/ultima/oggi/cronaca/Aaf.htm
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