"Sarebbe pericoloso..."

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Achille Lorenzi
00domenica 5 novembre 2006 16:28
Giorgio Fenech presiede la commissione di inchiesta parlamentare sulle sette ed i minorenni
"Sarebbe pericoloso riconoscere i testimoni di Geova come culto"
mercoledì 1° novembre 2006

I testimoni di Geova pretendono sempre di essere riconosciuti come culto.
Così, non dovrebbero pagare imposte sulle donazioni che percepiscono, e non dovrebbero rinunciare ai 45 milioni di euro che devono al fisco.
Presidente della commissione di inchiesta parlamentare sulle sette ed i minatori, Giorgio Fenech, deputato (UMP) del Rodano, deplora "la grande ambiguità amministrativa" nei confronti dei testimoni di Geova.

L'udienza da parte della commissione del capo dell'ufficio centrale dei culti al ministero dell'interno, Didier Leschi, ha rilanciato la polemica sullo statuto dei testimoni di Geova. Perché?
Non esiste una definizione giuridica della setta nel diritto francese. Per il momento, sul piano nazionale, i testimoni di Geova sono un'associazione disciplinata dalla legge 1901. La legge del 1905, relativa alla separazione delle chiese e dello Stato, non è stata a loro riconosciuta dall'ufficio dei
culti. Tuttavia, un numero consistente di tribunali amministrativi e di prefetture ha riconosciuto loro questo statuto unicamente in relazione alle tasse fondiarie. I loro luoghi di culto sono dunque esonerati dalle tasse fondiarie. Questa è una grande ambiguità amministrativa. Di qui la proposta di Didier Leschi di riconoscere i testimoni di Geova come un culto.

Voi siete contrari?

Sarebbe pericoloso e siamo stati sorpresi da quest'interpretazione. Poiché, per essere considerato come culto, occorre esercitare un culto in modo esclusivo, senza attività commerciale o culturale parallela, ed occorre che quest'esercizio non costituisca un disordine all'ordine pubblico.

Perché ciò sarebbe pericoloso?

Perché hanno alcune pratiche contrarie alle leggi repubblicane che possono costituire un disordine all'ordine pubblico. Nel 1985, una decisione del Consiglio di Stato ha ritenuto che il rifiuto di trasfusione sanguigna, anche in caso di rischio per la vita, costituisse un disordine all'ordine pubblico. Non è l'unico ostacolo al loro riconoscimento come culto. Secondo le udienze effettuate dalla commissione, esiste nei testimoni di Geova una sorta di maltrattamento psicologico dei bambini. Sono educati nel timore dell'Apocalisse. Sono vietati i compleanni; gli adulti non hanno il diritto di andare votare. È una sorta di isolamento sociale.

Fonte: www.liberation.fr/actualite/societe/214258.FR.php

[Modificato da Achille Lorenzi 05/11/2006 16.28]

irias
00domenica 5 novembre 2006 17:24

Nel 1985, una decisione del Consiglio di Stato ha ritenuto che il rifiuto di trasfusione sanguigna, anche in caso di rischio per la vita, costituisse un disordine all'ordine pubblico


Con riferimento alla nostra Costituzione l'art. 32 c. 1 dice
"La repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'indivisuo e interesse della collettività..."
per cui i nostri parlamentari faranno bene a tenere conto anche di questo per la firma dell'Intesa.
Siria [SM=x570892]
.@()lidia()@.
00domenica 5 novembre 2006 17:52
Re:

Scritto da: Achille Lorenzi 05/11/2006 16.28
Non è l'unico ostacolo al loro riconoscimento come culto. Secondo le udienze effettuate dalla commissione, esiste nei testimoni di Geova una sorta di maltrattamento psicologico dei bambini. Sono educati nel timore dell'Apocalisse. Sono vietati i compleanni; gli adulti non hanno il diritto di andare votare. È una sorta di isolamento sociale.

Fonte: www.liberation.fr/actualite/societe/214258.FR.php

[Modificato da Achille Lorenzi 05/11/2006 16.28]


[SM=g27811] perfetto non aggiungo altro, sono contenta che il mondo si sia accorto di tutto questo
Lidia
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