«Presepi e musulmani? Altri i problemi»

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Achille Lorenzi
00martedì 14 dicembre 2004 17:38
Dal Gazzettino online (link):

«Presepi e musulmani? Altri i problemi»

I presepi, la sensibilità dei musulmani e la polemica che infiamma il mondo politico? L'ultimo dei problemi, quando si parla di scuola. Le tradizioni non sono acqua, ma è il caso di spostare l'attenzione sui veri problemi che angustiano il mondo della scuola. È questo il pensiero di Gabriella Fabbian e Giorgio Porzionato, dirigente scolastica del comprensivo 10, la prima, braccio destro del dirigente del comprensivo 9, il secondo.Fabbian si scaglia contro quella che definisce pura strumentalizzazione: «Secondo me è stato tutto strumentalizzato. Siamo in clima natalizio e abbiamo delle tradizioni da rispettare. Mi sembra che fare o non fare il presepe debba essere una scelta libera. È da tempo che alcune scuole non fanno il presepe. Ma si tratta, secondo me, di una scelta dettata perlopiù da questioni pratiche. Non si fa in tempo ad allestire il presepe, che subito arriva il periodo di vacanze natalizie per gli studenti. Noi abbiamo deciso di festeggiare con decorazioni più semplici. Questa faccenda di evitare il presepe per non offendere la cultura degli stranieri fa acqua da tutte le parti».
Allo stesso modo interviene Giorgio Porzionato: «Come al solito fa più rumore un albero che cade, che una foresta che cresce. Noi il presepe lo facciamo e lo abbiamo sempre fatto. E festeggiamo il Natale anche con canti e recite. La nostra tradizione è questa ed è giusto rispettarla. Chi bandisce presepi e cambia le parole dei canti natalizi, non sa che anche nel Corano è citata l'annunciazione. Non abbiamo mai avuto attriti con gli studenti musulmani. Qualche problema, caso mai, c'è l'hanno dato atei e testimoni di Geova».
I veri guai stanno, in verità, da un'altra parte: "Non ci vengono date delle direttive chiarificatrici per quanto riguarda l'applicazione della riforma - precisa Fabbian - Finora le supplenze sono state garantite dai docenti in servizio, fino ad un periodo di 5 giorni. Ora il periodo precedente alla nomina di un supplente esterno, sembra essere aumentato, e per gli insegnanti in servizio c'è l'obbligo di coprire le supplenze fino a 15 giorni. Questo metterà a repentaglio l'apprendimento degli studenti».
Anche Porzionato mette l'accento sui veri disagi della scuola: «Nella scuola elementare Zecchetto, manca ancora l'arredo. Si tratta di una cinquantina di banchi. Per ora ci arrangiamo con banchi vecchi trovati in cantina, che sono, però, fuori misura. Mancano inoltre delle lavagne nuove. Quelle che abbiamo risalgono a oltre 20 anni fa: ormai è impossibile scriverci sopra».
Laura Pilastro
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