"Perché si diventa TdG"

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Achille Lorenzi
00giovedì 19 ottobre 2006 20:27
Girando per il web ho trovato un opuscolo cattolico in cui hanno pubblicato una pagina del mio sito:

www.montepertuso.it/Giornalino/Giorn_44.pdf

(la pagina del sito è questa: www.infotdgeova.it/perchsi.htm )

Achille
@nounou@
00giovedì 19 ottobre 2006 20:43
hanno messo anche il sito [SM=g27835]

rileggendo la tua testimonianza, sono convinta ancora di più, come detto anche da un amico, che se non c'è qualcosa.. un minimo di dubbio, un qualcosa di inattendibile che faccia aprire una porticina al TdG, difficilmente ne verrà fuori [SM=x570895]
@bigpuffo@
00venerdì 20 ottobre 2006 00:46
Oltre alla solitudine e ricerca di nuove amicizie includo :perdita di una persona cara,depressione,matrimonio instabile,mancanza di dialogo in famiglia e tante altre cose che nel momento in cui conosci i tdg con le loro risposte a tutto,ti rendono assolutamente vulnerabile
Daniela47
00venerdì 20 ottobre 2006 12:03
E' finalmente arrivato il momento giusto!
Vedo che ormai tante porte e portoni si aprono alla giusta informazione.
Per anni abbiamo bussato alle porte delle parrocchie perchè si preoccupasero di questo problema, ma i più trovavano ostacoli che al momento non permettevano di offrire mezzi comunicativi
per arrivare con più efficacia alle persone.
Ora si stanno rendendo conto di quanto pericolo si insinua pericolosamente nelle famiglie quando un T.D.G. suona il campanello di casa.
Speriamo che altre parrocchie seguano questo esempio non dubitino non è guerra di religione ma difesa delle famiglie.
Daniela47
greg.46
00venerdì 20 ottobre 2006 19:24
Re:
Perché si diventa TdG io non lo so, ma in quasi 20 anni di ministero pastorale ho conosciuto un certo numero di persone che hanno cercato di diventare qualcos'altro, o lo sono diventato (io stesso sono nato cattolico e ho cambiato chiesa a 20 anni circa). Penso che le motivazioni per cui uno cambia siano in qualche modo "indicibili", come per ogni conversione; penso però anche che il problema possa nascere quando si cercano troppe risposte assolute a domande colossali: se uno cerca qualcosa che gli dia il "senso della vita" rischia di irrigidirsi sulle risposte più immediate che trova, a costo di fermarvisi per sempre e di negare le contraddizioni che ci sono sempre (e sempre ci saranno, in qualsiasi dottrina troppo precisa).
Alcuni evangelici (tipo Bush, per intenderci) hanno uno slogan: "Cristo è la risposta"; a mio parere si potrebbe ribaltare la questione dicendo che "Cristo è la domanda". E non è detto che la parrocchia a cui fate riferimento sia davvero desiderosa di affrontare il tema...
gabriele traggiai
00venerdì 20 ottobre 2006 21:33

Vedo che ormai tante porte e portoni si aprono alla giusta informazione.
Per anni abbiamo bussato alle porte delle parrocchie perchè si preoccupasero di questo problema, ma i più trovavano ostacoli che al momento non permettevano di offrire mezzi comunicativi
per arrivare con più efficacia alle persone



Penso che l'approccio "aspro e frontale" abbia sempre portato a risultati pessimi, in quanto viene trasformato dalla WTS in "persecuzione" contro i veri adoratori di Dio. E questo ha sempre prodotto una sorta di barriera intorno al TDG.

Invece l'informazione, giusta e senza animosità crea la corretta disposizione mentale affinchè i TDG "con una coscienza davvero sensibile" possano notare tutte le falsità che la WTS insegna.

I tempi sono cambiati, solo 6 anni fa' internet era tabù per la quasi totalità delle persone. Oggi la tendenza è esattamente contraria.


Un saluto
Gabry
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