Mauro di Arcisate ha scritto:
come ben tutti sappiamo ?
a me pare che il loro sia un consiglio che molti di loro seguono.
Seguire o meno un semplice "consiglio" non dovrebbe comportare alcun genere di sanzioni.
Invece, nel caso un o una TdG decidesse di fidanzarsi o di sposare un "incredulo" subirebbe il provvedimento della "segnatura" (nel caso fosse un semplice fedele) o della rimozione, nel caso fosse un "nominato".
Ci sono istruzioni specifiche nelle circolari della WTS.
Per esempio, in questa lettera del 16/9/1985 la WTS risponde in questo modo alla domanda di alcuni "anziani" se un "Servitore di Ministero" può fare da testimone di nozze in un matrimonio del genere:
«Se il fratello, che è un SM, farà da testimone al fratello in fede che sposa una ragazza del mondo, è una sua questione personale. Per quanto riguarda l'esempio che dà alla congregazione e se i suoi requisiti possono essere messi in discussione, è una questione che dovete valutare localmente. Con questa azione darebbe l'impressione che non tiene in alta considerazione il consiglio divino di sposarsi solo nel Signore? Il fratello che si è fidanzato con una persona del mondo, secondo le istruzioni,
dovrebbe essere segnato. Le
Scritture indicano che si dovrebbero evitare i contatti sociali con le persone segnate. Se il fratello SM parteciperà quindi al matrimonio come testimone, non violerebbe questo consiglio? Pertanto sarete voi che dovete valutare questo problema alla luce delle norme teocratiche e prendere le vostre decisioni personali. (SCC:SSC 16.9.85)
In un'altra lettera simile, del 26/10/1990, si danno istruzioni analoghe:
«Il matrimonio è un'istituzione di Geova, unica e speciale. Partecipare o no alla cerimonia nuziale è una questione personale. (Gal 6:5) Forse un fratello potrebbe decidere di andare alla cerimonia nuziale e non al pranzo o a tutte e due. In ogni caso ognuno valuterà la questione alla luce dei princìpi legati al fatto che
chi si sposa è un segnato. Il fratello nominato, parente del segnato, dovrà personalmente soppesare le cose per poi prendere la propria decisione e quindi agire secondo coscienza. Il matrimonio è un dono di Dio. Però forse se egli partecipasse potrebbe verificarsi la situazione che nella congregazione alcuni o parecchi inciampino, mormorino, come forse no. E' importante che un nominato non perda la libertà di parola. Nel prendere la sua decisione vorrà tener conto dei sentimenti e mostrare considerazione per la congregazione Infatti è eccellente e appropriato che un nominato prenda la sua decisione serenamente dopo aver preso in considerazione anche la coscienza degli altri - 1 Cor 10:23». (SCA:SSA 26.10.90).
Non mi risulta che nelle Scritture si dica che chi non seguiva il "consiglio" di sposarsi "solo nel Signore" venisse sanzionato dagli Apostoli o dalla comunità.
E' vero che la "segnatura" non è la disassociazione, ma, come dicevo sopra, se si trattasse di un semplice
consiglio non dovrebbe esistere nessun genere di sanzioni per chi sceglie di non prestarvi ascolto.
Saluti
Achille