“Niente sangue per nostro padre”

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Achille Lorenzi
00martedì 3 gennaio 2006 10:56
Dal quotidiano La Repubblica di oggi, 3 gennaio 2006, p.24:

Milano, seguace dei Testimoni di Geova grave per un’emorragia cerebrale. Braccio di ferro coi figli per curarlo.
“Niente sangue per nostro padre” ma il giudice ordina la trasfusione
Salvato dai medici. La famiglia: “Li denunciamo”.

Ecco parte dell’articolo:
È la notte del 31 dicembre quando Rocco arriva al pronto soccorso del Ntguarda di Milano. Sta male, malissimo. I medici decidono subito di ricoverarlo nel reparto di rianimazione neurologica. Fanno tutti gli esami possibili, masi accorgono che le sue condizioni sono drammatiche. La diagnosi è di emorragia cerebrale. Non solo, Rocco assume farmaci arti-coagulanti e la situazione rischia di precipitare. C'è una sola soluzione possibile: la trasfusione di sangue.
Ma ecco che appena i medici ne parlano con i due figli che aspettano davanti alla sala rianimazione, la situazione, se possibile, si complica ancora. «No, niente trasfusione», i due sono categorici. E aggiungono: «La nostra religione ce lo vieta. Non possiamo accettare sangue da nessuno, nemmeno da noi stessi attraverso autotrasfusione». La fede, una questione seria. Da rispettare, comunque. Ma i medici non sanno proprio che cosa fare, sono presi in una morsa: se intervengono c'è il rischio di essere denunciati per lesioni dalla famiglia. Se, invece, non fanno la trasfusione e Rocco muore, rischiano di essere incriminati per omicidio colposo. Il codice in proposito è chiarissimo: «Non impedire un evento che si ha l'obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo», dice l'articolo 40 del codice penale. Ma soprattutto c'è in ballo la vita di un uomo.
Che fare? Non c'è un secondo da perdere. Da una parte i medici, dall'altra i famigliari di Rocco. Alla fine i sanitari decidono di chiedere aiuto, si rivolgono al posto di polizia dell'ospedale Niguarda. E viene chiamato Edi Pinatto, il pubblico ministero di turno. «Signor magistrato, che cosa dobbiamo fare? Qui è una questione di minuti». Tocca allora al pm decidere la sorte di Rocco: il valore, grande, certo, della libertà di scelta e quello della vita in pericolo. La legge sembra non consentire dubbi: il bene della vita prevale. Non è possibile disporre del proprio corpo.
Il giudice ha quindi autorizzato la trasfusione. La tabella riassuntiva della vicenda pubblicata a lato dell’articolo di Repubblica:


Saluti
Achille

[Modificato da Achille Lorenzi 03/01/2006 11.05]

rinata4
00martedì 3 gennaio 2006 11:11
Ogni volta che leggo articoli di questo genere mi vengono i brividi dal male che sento, eppure dovrei averci fatto il callo, ma continuo a chiedermi come si può mettere a rischio la vita di un proprio caro, mi manda fuori di testa questa cosa.
Teo60
00martedì 3 gennaio 2006 11:25
Re:

Non vorrei essere cinico e dare l'impressione di non avere sensibilità, ma io quando leggo ste notizie mi viene da esclamare: "Ma lasciateli morire, d'altronde è una loro scelta"..poi però il buon senso prevale e penso a quei medici che si trovano in quella situazione, tra incudine e martello e qualsiasi decisione prendano andranno incontro a grane giudiziarie. Mi chiedo è possibile tutto questo? E' possibile che da una interpretazione umana vengano messe in discussione vite umane sia dei pazienti che dei medici?...


Shalom
E.A.
00martedì 3 gennaio 2006 11:47
Re: Re:

Scritto da: Teo60 03/01/2006 11.25

Non vorrei essere cinico e dare l'impressione di non avere sensibilità, ma io quando leggo ste notizie mi viene da esclamare: "Ma lasciateli morire, d'altronde è una loro scelta"..



Un giorno potrà essere un mio famigliare in questa situazione.
La fede fa ciechi e non fa pensare cosa sia giusto o no.
Teo60
00martedì 3 gennaio 2006 11:56
Re:

Scritto da: E.A. 03/01/2006 11.47


Un giorno potrà essere un mio famigliare in questa situazione.
La fede fa ciechi e non fa pensare cosa sia giusto o no.



Mi auguro con tutto il cuore che tu non debba trovarti mai in quella situazione.
Io volevo solo manifestare il mio senso di rabbia di fronte a tale notizia. Rabbia non verso chi in buona fede crede di piacere a D-o comportandosi in quel modo, ma rabbia nei confronti di manipolatori senza scrupoli che esercitano il loro potere in nome di un D-o che non sono neanche degni di nominare.

Shalom
Achille Lorenzi
00martedì 3 gennaio 2006 12:39
La notizia è stata ripresa anche da TGcom:
www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo290271.shtml

Testimoni Geova:obbligo trasfusione

Milano, pm decide. Figli: "Vi denunciamo"

E' stato salvato da una trasfusione di sangue. Una terapia decisa non dai medici, ma da un giudice contro la volontà dei figli. E' la storia di un uomo di 68 anni colpito da un'emorragia cerebrale. I medici, capita la gravità, scelgono di procedere con la terapia, nonostante l'uomo sia Testimone di Geova, religione che impone di rifiutare le trasfusioni. L'uomo viene salvato, ma la famiglia avverte i medici: "Vi denunciamo"

E' la sera del 31, il paziente arriva all'ospedale Niguarda di Milano in condizioni gravissime. I medici dispongono il trasferimento nel reparto di rianimazione neurologica: ha un'emorragia cerebrale, e l'unico modo per tentare di salvarlo è fare una trasfusione. Ma l'uomo, così come la sua famiglia, è Testimone di Geova. Motivo per cui i figli, nonostante la situazione seria, sono fermi e decisi: "Non metterete sangue nel corpo di nostro padre".

I medici, così come riporta La Repubblica, si trovano davanti a una decisione difficile: se intervengono c'è il rischio di essere denunciati per lesioni dalla famiglia. Se non fanno la trasfusione e l'uomo muore rischiano di essere incriminati per omicidio colposo.

Ma il tempo stringe e la decisione deve essere presa, senza esitazioni: e così i medici si rivolgono al posto di polizia dell'ospedale. Viene interpellato il pm di turno, Edi Pinatto. E il magistrato non ha dubbi: il bene della vita prevale. Sì alla trasfusione. I medici, intervengono e per ora l'uomo è fuori pericolo. Ora resta solo da vedere se la famiglia, come annunciato, farà un'azione legale contro i medici.

.gandhi.
00martedì 3 gennaio 2006 12:54

Ultimanete ho iniziato a pensare anche ai poveri medici, speriamo non rinuncino a curare i tdg, anche se ne avrebbero il diritto.

Infatti non molto tempo fa i medici di un ospedale hanno esposto la loro preoccupazione circa il fatto che siccome quel ospedale è in grado di svolgere certe operazioni particolari e i medici accettano di operare senza sangue, si sono trovati con tutti i tdg d'italia da loro a chiedere di essere curati.
E si parla di operazioni particolari, molto difficili, che espongono a rischi.

Cari vecchietti di Broklin, ma quando andate in pensione? [SM=g27812]
aramisdherblay
00martedì 3 gennaio 2006 13:18
Sinceramente io se fossi nei figli di questo signore farei i salti di gioia. Loro hanno ottemperato a quanto imposto dal CD; c'è un giudice che ha fatto l'uomo e si è assunto la responsabilità in loro vece; il padre è salvo. Meglio di così....

Sarei curioso poi di leggere la denuncia: noi denunciamo questi medici perché non hanno lasciato morire nostro padre.... Mah
rinata4
00martedì 3 gennaio 2006 13:30
Re:

Scritto da: aramisdherblay 03/01/2006 13.18
Sinceramente io se fossi nei figli di questo signore farei i salti di gioia. Loro hanno ottemperato a quanto imposto dal CD; c'è un giudice che ha fatto l'uomo e si è assunto la responsabilità in loro vece; il padre è salvo. Meglio di così....

Sarei curioso poi di leggere la denuncia: noi denunciamo questi medici perché non hanno lasciato morire nostro padre.... Mah



Infatti
ho letto anche di tdg che hanno deciso di farsi trasfondere perchè hanno ceduto alla paura di morire e pensa poi si sono pentiti perchè rischiavano di essere disassociati...e di cosa di sono pentiti di aver scelto di continuare a vivere?
(milky way)
00martedì 3 gennaio 2006 16:32
Son contenta che la vita di quell 'uomo sia stata salvata dal quel giudice...e poi penso:ma io al posto di quei figli...non avrei deciso per la morte di mio padre...!perche in effetti penso che questo signore era incoscente...posso capire un tg che coscentemente rifiuta una trasfusione ma quando si e incoscenti perche devono decidere i parenti tg?..in qesto caso poi i figli erano piu che decisi a farlo morire!!!non posso crederci!ma adesso secondo voi come andra a finire?i poveri medici coscenziosi si beccheranno una denuncia??come son messi con le leggi italiane?..
aramisdherblay
00martedì 3 gennaio 2006 17:35
Suppongo che avendo ottemperato a un ordine di un magistrato non incorrano in un bel niente.....


brunodb2
00martedì 3 gennaio 2006 18:55
Re:

Scritto da: (milky way) 03/01/2006 16.32
Son contenta che la vita di quell 'uomo sia stata salvata dal quel giudice...

come son messi con le leggi italiane?..



Consiglio di leggere il seguente link nel sito di Achille

www.infotdgeova.it/imposta.htm




Copio e incollo un articolo tratto da:

I TESTIMONI DI GEOVA ED IL PROBLEMA DEL SANGUE
Storia ed analisi di una dottrina tragica
di: S. POLLINA – C. Savasta – T. Conticchio
Opuscolo sul Geovismo 29°
Edito da: Movimento Biblico Cattolico (GRIS) – 70010 CASAMASSIMA (BA)
Stampato: Febbraio 1996 Tipolipo-Linotypia VITO RADIO 70017 Putignano (BA)



pag. 102

LEGGE ASSOLUTA E LEGGE RELATIVA


… … …

E che la legge geovista del sangue sia una legge relativa è dimostrato anche dal fatto che per lo stesso geovismo è stata una legge tante volte vista e rivista in toto ed in parte.
Non solo, ma è una legge che dipende da un’altra legge geovista più importante che va sotto la denominazione “nuova luce”. (grassetto mio).
La quale “nuova luce”, a sua volta, dipende dalla legge ancora superiore detta “canale delle comunicazioni di Geova” (grassetto mio), cioè il volere attuale dei capi della sètta di stanza a Brooklyn.


pag. 103

Per meglio capire, si deve sapere che il geovismo, di fronte ai suoi evidenti errori, insegnati sotto pena di scomunica magari per decenni, si appella alla legge della “nuova luce” proveniente (ai capi della sètta) da Geova per cancellare vecchi dogmi e crearne degli altri esattamente contrari.
Anche in fatto di sangue il geovismo ha fatto ricorso e continua a far ricorso a questa legge per dire e disdire, affermare e negare, permettere e proibire, alleggerire o indurire le vecchie norme.


Si sa all’inizio che del geovismo le trasfusioni erano buone: prima luce. (grassetto mio)
Poi divennero sospette: seconda luce. (grassetto mio).
Nel 1945 furono drasticamente vietate e sottoposte a scomunica: terza luce. (grassetto mio).
Poi il geovismo disse che, obbligati dalle autorità a sottoporsi alle trasfusioni, si poteva rimanere passivi: quarta luce. (grassetto mio).
Poi dissero che in simili casi bisognava sprezzamene tirarsi l’ago fuori dalle vene: quinta luce. (grassetto mio).
Da un po’ di tempo si insegna che il sangue si distingue in elementi buoni ed in elementi cattivi: sesta luce. (grassetto mio).

… … …



Da quanto sopra possiamo notare con “luminosità” che la posizione dei tdG sulle trasfusioni di sangue non deriva da un fatto dottrinale ma dalle capricciose spiegazioni del CD il quale le ha accomodate e le adatta alle esigenze della propria politica. Non è la Bibbia, ma il CD che stabilisce sin dove il proprio affiliato può spingersi nel difendere il suo diritto alla vita. E non finisce qui perché il CD con il tempo ha assunto la funzione di “controllore” organizzando delle equipe per porre sotto sorveglianza gli ospedali di tutto il mondo per impedire che i suoi inconsapevoli membri possano essere trasfusi.

Si noti a riguardo la citazione tratta dalla Svegliatevi! Del 22 novembre 1993 a pagina 27:

*** g93 22/11 p. 27 Testimoni di Geova e medici cooperano ***
Perciò grazie alla disposizione dei Comitati di assistenza sanitaria i testimoni di Geova sono aiutati a ubbidire alla perfetta legge di Geova di astenersi dal sangue (grassetto mio), non facendo compromessi e ottenendo ugualmente le cure mediche necessarie. (Salmo 19:7)


Di quanti altri “delitti” deve ancora macchiarsi la STG prima che intervenga una “NUOVA LUCE” e illumini definitivamente le coscienze di tanti “nostri fratelli ingannati”.


Concludendo, ma solo per chi gli fosse sfuggito, volevo solo ricordare che i seguaci di Russell e Rutherford le trasfusioni di sangue le accetavano.



Ciao

Bruno

power max
00martedì 3 gennaio 2006 19:46
Meno male che la Coscenza e la Legge ancora funziona
Ma i medici non sanno proprio che cosa fare, sono presi in una morsa: se intervengono c'è il rischio di essere denunciati per lesioni dalla famiglia. Se, invece, non fanno la trasfusione e Rocco muore, rischiano di essere incriminati per omicidio colposo. Il codice in proposito è chiarissimo: «Non impedire un evento che si ha l'obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo», dice l'articolo 40 del codice penale. Ma soprattutto c'è in ballo la vita di un uomo.
Che fare?
Per fortuna che il Legislatore non ha la mente ottenebrata dal fondamentalismo religioso della peggiore specie.Cosa doveva fare se non la cosa giusta se non salvare la vita a un pover'uomo che a breve l'avrebbe persa?Forse denunceranno i medici.Sicuramente porteranno a casa il loro padre, non dice la Bibbia che ' i morti non lodano Dio?'Grazie ai dottori.
Teo60
00martedì 3 gennaio 2006 20:50
Re: Re:

Scritto da: rinata4 03/01/2006 13.30
..e di cosa di sono pentiti di aver scelto di continuare a vivere?



Sarebbe da chiedere ai tdg cosa è per loro più disdicevole agli occhi di D-o, Padre misericordioso, se il suicidio immediato (rifiutare una trasfusione è in pratica un suicidio) o accettare una trasfusione per salvarsi la vita che appartiene a Lui.

Shalom
hushai
00martedì 3 gennaio 2006 23:48
Premetto che sono innanzi tutto felice che questa vicenda abbia avuto fortunatamente un esito positivo (almeno dal nostro punto di vista...)

Ma quando ora leggo di fatti come questi non riesco a non arrabbiarmi [SM=x570869] [SM=x570869] . Ma come si fa a dire che i tdg sono una religione normale di fronte a casi come questi?(che purtroppo non sono sporadici e anche se lo fossero sarebbe comunque gravissimo)
E poi chiedono l'Intesa con lo Stato Italiano? [SM=g27833] Certo che ce ne vuole di coraggio! [SM=x570895]

Scusate i toni.
Saluti by Hushai
Vitale
00mercoledì 4 gennaio 2006 00:06
Re:

Scritto da: hushai 03/01/2006 23.48
E poi chiedono l'Intesa con lo Stato Italiano? [SM=g27833] Certo che ce ne vuole di coraggio! [SM=x570895]

Scusate i toni.
Saluti by Hushai


Non é una battuta, ma si dovrebbe analizzare cosa scorre nelle loro vene, la vita o la morte.

Vitale

Vitale
00sabato 7 gennaio 2006 00:23
Nuovo tesserino No Sangue


watchtowerwhy.home.mchsi.com/images/scanbloodcard.pdf

Nuovo tesserino " No Sangue " in lingua inglese.

Vitale

qumram
00sabato 7 gennaio 2006 11:56
questa mattina ,mentre aspettavo mia moglie ,ho visto unatrasmissione della RAI che ora non ricordo il nome ,
ma il conduttore era Corrado Tedeschi
hanno parlato di questo problema e un difensore dei diritti dell'ammalato ha detto che per i medici non esiste il problema ,perchè hanno agito giuridicamente con autorizzazione del giudice,ma lamentava che le strutture mediche si devono adeguare alle nuove esigenze del paese e citava il fatto che molte musulmane desiderano ginecologi donna e che i tdg possono usare sostitutivi del sangue e che quel centro ospedaliero non era attrezzato e non aveva provveduto a questi bisogni conusciuti da tutti


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