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IL CARDINALE CONTRO TESTIMONI DI GEOVA E ANIMA UNIVERSALE
«Diffidate dei falsi profeti dei movimenti religiosi»
Le parole pronunciate a Leinì, terra di esperienze non ortodosse.
Cari fedeli, diffidate dei movimenti che si definiscono cristiani. E attenti a non farvi abbindolare dai loro falsi profeti. Non è un’anatema, né una scomunica, ma certo le parole pronunciate domenica scorsa da monsignor Severino Poletto durante la visita pastorale a Leinì hanno un suono antico. Anche perché i fedeli che lo ascoltavano hanno capito al volo che bersaglio dell’arcivescovo di Torino non era un qualsiasi Ron Habburd, il miliardario americano fondatore della Chiesa di Scientology, ma Testimoni di Geova e Anima Universale, due movimenti religiosi che in questa provincia hanno radici, seguito e, anche se costa ammetterlo, credibilità.
I suoi strali, monsignor Poletto li ha lanciati in una chiesa, la parrocchiale Santi Pietro e Paolo, gremita all'inverosimile. L’alto prelato non cita apertamente i movimenti, ma per i leinicesi non è certo difficile capire a chi si riferisce quando esordisce dal pulpito dicendo: «Ho due spine nel cuore, quando penso alla bellissima realtà parrocchiale di Leinì». Due spine: Testimoni di Geova e Anima Universale, appunto. D’altra parte è difficile dimenticare il crocevia di movimenti religiosi che hanno sede sul territorio, creando, per una piccola comunità qual è quella di Leinì, un caso quasi unico nel suo genere. La Sala del Regno dei Testimoni di Geova rappresenta ormai una consolidata realtà che settimanalmente aggrega in preghiera e discussione numerosi fedeli e migliaia di aderenti, provenienti da tutta la provincia. Altrettanto noto è il movimento Anima Universale che continua a mietere proseliti e raccogliere grande interesse attorno alle sue iniziative e al suo carismatico fondatore, Roberto Casarin. Ad essere precisi esiste anche una sede degli Evangelici e fino a non molto tempo fa un curioso movimento, disconosciuto dalla chiesa, che ogni primo venerdì del mese si ritrovava in preghiera nell'area antistante il santuario. Insomma, a Leinì chiese e movimenti pullulano. Riferendosi soprattutto a coloro che sono così affascinati dai primi due Monsignor Poletto è perentorio: «Queste sono persone che credono di essere inviate da Dio, finti profeti, che volontariamente si sono allontanati dalla liturgia, dagli insegnamenti della chiesa cattolica. Vi invito quindi a prenderne le distanze, a non farvi incantare». Poi ribadisce ancora con estrema chiarezza: «Lì non c'è Gesù Cristo, non c'è la vera Chiesa di Dio. Vi dico queste cose come un pastore che guida le sue pecore, come un padre di famiglia, che ha a cuore il futuro ed il benessere dei suoi figli. E' compito del vostro arcivescovo assumere una grande responsabilità e chiarezza nei confronti di queste cose». Non è certo la prima volta che la Curia di Torino affronta il problema dei movimenti religiosi di Leinì. Già a suo tempo un predecessore di Monsignor Poletto, il Cardinale Anastasio Ballestrero aveva preso duramente le distanze da Anima Universale disconoscendone totalmente il messaggio. «Solo Gesù è la luce del mondo, chi segue lui segue la verità - continua deciso Poletto - tutto il resto è stoltezza o futili fantasie». Alla fine dell'intensa omelia il monito è chiaro e severo: «La verità è unica e si fonda su Dio che si è rivelato agli uomini, attraverso suo figlio Gesù Cristo, che a sua volta ha scelto dodici apostoli per convertire il mondo. Il Papa è il Vicario di Cristo in Terra, mentre i vescovi sono i successori degli apostoli. Cosa voglio dirvi? L'Arcivescovo è solo un padre premuroso che si preoccupa che i fedeli, i suoi figli, non siano fuorviati da mercenari. La Chiesa è Una, Santa, Cattolica ed Apostolica. Non ci sono altre chiese di Gesù Cristo, se non la nostra, a cui appartiene la bella comunità della parrocchia di Leinì». Un'omelia dai toni duri che rispecchia e rafforza la linea già espressa in passato dai suoi predecessori e non lascia spazi ad interpretazioni diverse. Un monito forse anche ad illustri parrocchiani, come ad esempio il sindaco Nevio Coral, che in passato si sono lasciati affascinare proprio da Anima Universale.