«Entri nella setta lentamente e quando te ne accorgi è ...

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cinuzza
00lunedì 26 novembre 2007 14:52
«Entri nella setta lentamente e quando te ne accorgi è troppo tardi». La signora Maria racconta la sua terribile storia nascosta dentro il paravento. Il nome è di fantasia. La voce tradisce l'emozione, la paura, la difficoltà di riassumere una vicenda che l'ha ferita profondamente, perché si è conclusa con il pestaggio dei genitori da parte di alcuni membri della setta. La sua testimonianza ha animato ieri mattina nella chiesa di Santa Croce a Treviso la 29sima giornata di studio e ricerca sulle sette, promossa dal Gris di Treviso e Vittorio Veneto. La psicosetta a cui fa riferimento è guidata da un "maestro" trevigiano e ha sedi in diverse città d'Italia. Utilizza come veicolo di coinvolgimento alcune tecniche di rilassamento energetiche. Entrata in contatto con il gruppo tramite un'amica, Maria racconta di essere stata colpita da un "bombardamento psicologico sottile". Parla di sedute a base di Reiki, una tecnica di origine cinese basata sui flussi di energia emanati attraverso l'imposizione delle mani. «Ho pagato cifre assurde» confida. Nel frattempo conosce personalmente il capo e scopre che possiede ville e altri beni, mentre le tasche degli adepti si svuotano. Alla fine decide di uscire perché attorno a sè vede persone che vanno in rovina, perdono il posto di lavoro, dedicano tutta la loro esistenza al capo. Ma uscire da questa, come da altre sette non è mai facile. Lo aveva spiegato in apertura di giornata il trevigiano Giuseppe Bisetto, consigliere nazionale del Gris. La signora dichiara di essere stata pedinata, minacciata: «Un giorno sono perfino venuti a casa e hanno picchiato i miei genitori». Maria ha denunciato i fatti alle Forze dell'Ordine e ciò che le resta è «un'amarezza infinita«.
Le psicosette sono una dozzina nel Veneto e trovano terreno fertile nella Marca perché - precisa Bisetto - «è un territorio molto ricco e appetibile». In comune hanno alcuni tratti: usano tecniche psicologiche, chiedono assoluta fiducia, organizzano corsi costosi, creano isolamento attorno agli adepti. Il Gris cita dei nomi: Centro italiano di psicologia e ipnosi applicata, Ergoniani, Archeon, Ldp (Life discovery principles). Tra i movimenti psicoreligiosi nell'occhio del ciclone si è trovato ieri pure Scientology, movimento fondato 50 anni fa in America da Ron Hubbard, attaccato durantemente nel libro scritto da Maria Pia Gardini (salita ai vertici del gruppo e fuoriuscita dopo la morte della figlia) e dal giornalista di Famiglia cristiana Alberto Laggia. «Ci accusate con falsità, noi chiediamo solo libertà di espressione religiosa»: reagiscono così i rappresentanti di Scientology in sala, che hanno faticato a far sentire la loro voce. «State zitti, qui siamo tutti vittime di gente come voi» urlava qualcuno, mentre altre testimonianze, più pacate, miravano a sollevare dubbi sulla effettiva libertà di parola e di pensiero anche da parte di chi la invocava. Scientology invita ad informarsi presso le chiese di Pordenone e Padova, mente d'altro canto il Gris lancia il nuovo gruppo di mutuo aiuto presso la sede in via degli Scaligeri 8 (0422/579716). Primo appuntamento mercoledì 28 novembre alle 20.30.

Laura Simeoni
Gazzettino di Treviso Online
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