Russell ai piedi della Grande Piramide
Molti sono al corrente del fatto che Russell considerava la piramide di Giza una profezia in pietra, che permetteva di conoscere date significative come quella del ritorno di Cristo e del giudizio finale.
Nel terzo volume degli
Studi sulle Scritture, (1890) intitolato
Venga il tuo Regno, vi è un intero capitolo dedicato alla Grande Piramide. Fra le cose in esso contenute, vi sono le seguenti dichiarazioni:
Noi ancora crediamo che la struttura di questa Piramide, così diversa da tutte le altre piramidi, sia stata stabilita dal Signore allo scopo di farne una Piramide e un testimone sia in Egitto che ai suoi confini. (Isa. 19:19) ... Mentre l’ulteriore, corroboratrice evidenza provveduta dalla Grande Piramide alla scritta Parola di Dio sarà un motivo in più per far gioire i santi, è chiaro che la sua testimonianza servirà specialmente per il mondo del genere umano durante l’età del millennio.
Sempre nel medesimo libro Russell magnificava questa straordinaria costruzione sfidando gli scettici a dimostrare che non si trattava di un'opera divinamente ispirata:
Alcuni possono dileggiare la testimonianza di questo “Testimone” di pietra, così come dileggiano la scritta Parola di Dio; ma ai loro scherni noi rispondiamo: datemi un’altra spiegazione per questo mirabile intreccio di parallelismi, o spiegatene il significato profetico in altro modo, e vedrete se le vostre profezie si adempiranno. Provateci che ciò che abbiamo fatto non richiede alcuna ispirazione per predire eventi futuri. Mostrateci un esempio di sapienza mondana ... Ogni centimetro di questa enorme struttura è un’eloquente proclamazione della sapienza, della potenza e della grazia di Dio ... La testimonianza di questo “Testimone del Signore nel paese d’Egitto’, come quella della scritta Parola di Dio, indica con precisione solenne e infallibile la catastrofe finale del vecchio ordine di cose nella ‘fossa’ dell’oblìo, e il glorioso stabilimento del nuovo, sotto Cristo Gesù, la Grande Pietra Angolare dell’eterno edificio di Dio”.
La piramide quindi veniva accostata, senza alcuna incertezza, alla stessa Parola di Dio, come una sua "corroboratrice evidenza", che indicava con "precisione solenne" la catastrofe finale di questo mondo.
Questo insegnamento di Russell venne condiviso da tutti gli "Studenti Biblici" per quasi 50 anni, dal 1879 al 1928.
Lo stesso Rutherford sosteneva che la piramide fosse stata divinamente ispirata, come si legge nella
Torre di Guardia del 15 maggio 1925, pagina 148:
«La grande Piramide d’Egitto, eretta come un testimone silenzioso e inanimato del Signore, è un messaggero; e la sua testimonianza parla con grande eloquenza del piano divino. (Isaia 19:19, 20)».
Alla piramide venne dedicato un intero numero della rivista
L’Età d’Oro (oggi
Svegliatevi!), quello del 21 maggio 1924, pagine 519-537, nella quale il “giudice” Rutherford trattava il soggetto della grande piramide ricalcandolo pedissequamente dal 3° volume degli Studi sulle Scritture, (Cliccare sul link per visualizzare una pagina di questa rivista:
www.infotdgeova.it/golden.jpg )
Pochi anni dopo, nel 1928, Rutherford sconfessò completamente queste credenze che erano state condivise da lui e da tutti i TdG fino a quel momento:
Alcuni [si noti questo "alcuni": si trattava di Russell e di Rutherford!, ndr] hanno detto che ‘la grande piramide di Giza è una forte prova a sostegno del piano di Dio esposto nella sua Parola’. Se fosse così questa sarebbe un ammissione da parte di Dio che la sua Parola ha bisogno d’essere integrata e perciò che non è sufficiente di per se stessa [questo era quello che era stato detto dalla WTS fino a quel momento! ndr]... È certo che la piramide di Giza non fu costruita da Geova; né fu costruita per suo comando ... È ragionevole concludere che Lucifero che conosceva le misure della terra e le loro relazioni con le stelle e i pianeti ... abbia usato queste informazioni nella costruzione della piramide ... È più ragionevole concludere che la grande piramide di Giza, così come le altre piramidi e la sfinge, sia stata costruita dai governanti d’Egitto sotto la direttiva di Satana il Diavolo” - La Torre di Guardia del 15 novembre 1928, pagine 341-345.
Da costruzione/insegnamento divino la piramide diventa quindi uno strumento satanico! Non c'è che dire, davvero un notevole "bordeggiamento"!
Alcuni anni dopo, quando molti TdG avevano "dimenticato" questi cambiamenti di vedute, venne pubblicato un articolo sulla
Torre di Giuardia, dove venivano dati dei suggerimenti su come rispondere, nel caso qualcuno dicesse che «le misure della piramide di Giza sono in armonia con le profezie bibliche e che dovremmo studiare per apprendere i propositi di Dio» (Torre di Guardia del 1957, p. 654). Si spiegava in questa rivista che si tratta di un insegnamento sbagliato e che i motivi per rigettarlo sono tanti:
Primo, l’Egitto era una nazione pagana governata dal Diavolo, non un luogo di rivelazioni divine; secondo, Dio non compie la sua opera mediante il lavoro degli schiavi che costruirono le piramidi; terzo, ai Cristiani è detto di vivere per fede, non per visione; e quarto, se la congregazione cristiana avesse dovuto essere ammaestrata dalle misure di questo antico monumento di pietra sia Gesù Cristo che qualcuno degli apostoli ne avrebbero parlato; mentre non lo fecero.
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www.infotdgeova.it/giza57.jpg potete leggere l'articolo originale.
Queste ed altre informazioni sono visualizzabili in questa pagina:
www.infotdgeova.it/piramide.htm
Saluti
Achille
[Modificato da Achille Lorenzi 10/12/2005 17.24]