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eccomi qui...

Ultimo Aggiornamento: 10/10/2006 12:48
07/10/2006 11:30
 
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Se fosse una favola comincerebbe con le parole "c'era una volta, tanto tempo fa..."
Ma non è una favola: è la storia della mia vita, e io non "c'ero": ci sono ancora (fortunatamente) anche se per molti non è così.

Come molti di voi anche io sono una nata-cresciuta-indottrinata-istruita-rincoglionita "nella verità", il tutto cominciò da una tizia che avvicinò mia madre (femminista-fumatrice-filantropa) e la trasformò... io non ho avuto l'onore di conoscere quella mia vecchia-madre (sono nata che il suo processo di indottrinamento era già bene avanzato), però mi ci riconosco: postfemminista, moderatamente fumatrice, amante dei rapporti umani.

Fino alla fatidica età dei 14 anni ero un vero esempio nella congregazione: una povera ragazzina con il padre "incredulo" (ma non oppositore) che si impegnava in tutte le attività teocratiche. Battezzata alla tenera età di 11 anni (ma all'epoca ero fermamente "convinta"... ma questo è un argomento troppo ampio, che non posso risolvere in queste righe) ero attiva in tutto: predicazione, pioniera ausiliaria durante le vacanze estive (mentre le mie compagne di classe erano in campi studio a Londra... e vabbè!), pulizia della sala a cadenza anche settimanale, aiuto alle sorelle anziane, ottima scrittrice di sermoni (ho continuato a scriverne, per mia madre e alcune vecchiette semianalfabete che vogliono continuare a salire sul podio... anche una volta fuori!!!), commentatrice entusiasta e spirituale in ogni adunanza... beh, ci siamo capiti, no?!

Ma a 14 anni, nella vita di ogni ragazzino/a accade il passaggio fondamentale: dalle scuole medie alle scuole superiori!
E questo per me voleva dire anche il passaggio dal paesino di cinquemila abitanti.... ALLA CITTA'!!!

La città proprio non si poteva evitare (evvai!) ... ma restava il problema di scegliere la scuola più adatta alle esigenze NON mie, ma della mia personalità cristiana, forgiata secondo le giuste dottrine bibliche. E in quel periodo ognuno fu prodigo di consigli nei miei riguardi:

a) potresti scegliere ragioneria, no? così a 19 anni sarai in grado di trovarti-un-lavoro-che-ti-mantenga & finalmente iniziare-il-servizio-di-pioniera-ausiliaria... d'altronde è il tuo desiderio, no???
b) potresti fare come tutte le tue coetanee della congregazione e frequentare quella scuola professionale così un domani sarai una sarta senza né arte né parte, disoccupata ma felice per aver glorificato geova (badate che non ce l'ho con le sarte, ma con chi mi dava quei consigli idioti)
c) questo è il migliore, mi è stato dato da un amorevolissimo anziano: con le tue capacità (ero un po' secchiona, sì) potresti abbandonare gli studi, dedicarti a tempo pieno alla predicazione e magari aspirare anche ad andare alla betel o, che so, a galaad (!!!)

Fortunatamente alle scuole medie avevo una professoressa di lettere che ha contribuito notevolmente alla mia crescita culturale: mi ha fatto scoprire l'amore per i greci, per i latini, per gli autori russi, per... la fi-lo-so-fi-a!!! Chiaramente erano passioni che tenevo per me e per la mia stanza, mai parlarne ad altri che avrebbero di certo condannato tali letture (come quella volta che a 10 anni piansi per avere una maglietta dei take that... ci pensò mio padre, a passarmela sottobanco... che grand'uomo!)... beh, grazie all'amore per la letteratura e lo studio dei classici, mi imposi e riuscii a frequentare il LICEO CLASSICO!

Dicevo, per me non si trattava solo di andare alle scuole superiori, ma anche di affrontare la città e tutto ciò che comporta: non essere riconosciuta per strada come "la predicatrice", conoscere persone nuove, ambienti nuovi... insomma ero eccitatissima e spaventata, molto spaventata.

Ricordo che la sera prima di iniziare quest'avventura mi promisi che avrei detto a tutta la classe che ero una testimone di geova e messo subito in chiaro i miei futuri rapporti con loro... la sera stessa "dimenticai" di fare la preghiera serale al signore.

Beh il primo giorno di scuola coincise anche con la mia prima parolaccia!!! Mentre parlavo con la mia compagna di banco dissi proprio "c*z*o" e... non me ne pentii affatto, anzi, nei giorni seguenti continuai... inutile dire che avevo "dimenticato" di dire a tutti che ero una testimone di geova.

Fu così che, nel giro di pochi giorni, iniziò un capitolo nuovissimo e totalmente differente da quelli precedenti, della mia vita. Per raccontare cinque anni di scuola non basterebbero tutte le pagine di questo forum, perciò mi limiterò ad elencare gli episodi salienti e le mie nuove scoperte (non necessariamente sono accaduti nell'ordine in cui li scrivo):

[SM=g27818] ho iniziato a dire (molte) parolacce
[SM=g27818] ho iniziato a marinare a volte la scuola (ma questo era un costume tipico degli adolescenti della mia congregazione... figli di anziani marinavano la scuola e non veniva detto loro niente, mi dissi, che potranno dire a me che ho anche il papà incredulo?! e invece le vie del signore sono infinite, perché dovetti restare un mese senza fare commenti in sala... che culo, eh?)
[SM=g27818] mi sono innamorata perdutamente (di un "incredulo" chiaramente... più che altro ero io l'incredula... non capivo affatto cosa stesse accadendo al mio corpo, ai miei pensieri, alle mie emozioni...)
[SM=g27818] ho iniziato a fumare (in cinque anni ho fumato tutto il fumabile: sigarette, tabacco, oppio, marjuana, hashish, cocaina...)
[SM=g27818] ho iniziato ad interessarmi di politica e sono entrata nelle file dei giovani disobbedienti (chi meglio di me, vero??!)
[SM=g27818] ho iniziato a frequentare (ma qui ero già arrivata ai 17-18 anni) posti... come dire... poco spirituali come centri sociali, manifestazioni antiproibizioniste, festival di musica (uh... l'alternativa era andare a vedere eros ramazzotti o claudio baglioni o nek con "i fratelli e le sorelle spirituali" che approfittavano di tali concerti per stare al buio e poter approcciare fisicamente il tipo o la tipa -rigorosamente fratello o sorella- di turno... io preferivo andare ad arezzo o al pistoia blues o al rototom... de gustibus!)
[SM=g27818] ho perso la verginità (questa me la ricordo bene: due giorni dopo l'assemblea internazionale tenuta a roma nell'agosto 2001... chi di voi c'era?)
[SM=g27818] ho iniziato a dire un mare di bugie ai miei genitori... all'inizio erano bugie inutili, come per andare al cinema (!!! al cinema sì, mica a ballare) con i miei compagni di classe.... poi mano a mano più grandi (con l'età crescevano anche le esigenze, no?)... questo è l'unico punto che mi fa male ricordare, considerando che solo ora (ho 23 anni) riesco ad avere un confronto onesto con i miei genitori, con mio padre in particolare.

Il tutto, per chi non l'avesse ancora capito, essendo ancora una brava testimone quando ero a casa, alle adunanze, e in paese.

La cosa buffa è che non mi sentivo in colpa, non sentivo di vivere quella "doppia vita" dalla quale tanto mi reguardivano infiniti discorsi dal podio, il fatto è che io mi sentivo davvero un'altra quando ero con i miei amici, con i compagni di partito, con il mio ragazzo. La ragazza che in città conosceva tutti ed era estremamente socievole, non era la stessa ragazza che in paese a mala pena parlava con i suoi vicini di casa.
Probabilmente in questo modo sto solo cercando di giustificare una codardia di fondo... ma io davvero non ritenevo applicabili sulla mia persona le conseguenze previste per chi conduceva questa aberrante "doppia vita".

Il mio problema era (è) l'amore smisurato che nutro per mia madre. Tale amore mi ha impedito di dirle a 15-16 anni "mamma, io non voglio più venire in sala" e anche ora mi impedisce di dirle "mamma, guarda che io non credo in dio"... perché? perché so che ne soffrirebbe, che le si spezzerebbe il cuore.

Beh però un ultimo grido da parte della mia coscienza (che poi quella non è coscienza, sono solo anni e anni di spietato lavaggio del cervello) l'ho avvertito la notte successiva al mio primo rapporto sessuale. Allora pregai geova e gli dissi che se mi avesse mandato anche solo un segno (sono un po' ricattatrice, anche con dio, eh?!), avrei purificato il mio cuore e avrei confessato tutto agli anziani. Il segno, ammesso che ci sia stato, fu che la mattina seguente mi svegliai senza il minimo rimorso: io amavo profondamente quel ragazzo, e lui amava me, cosa poteva esserci di tanto sbagliato?!

Allora decisi che era giunto il momento di chiudere una volta per tutte la porta ai testimoni di geova e al loro assurdo modo di concepire la vita ma, ancora una volta, le lacrime di mia madre quando le accennai a un 'possibile' ripensamento mi fecero desistere.

E così mi diplomai e cominciai l'università (inutile elencare tutte le visite pastorali che mi invitavano a desistere dal continuare gli studi... ma io il liceo per che cavolo l'ho fatto???!!!)

Fu la vita, il destino, chiamatelo come volete, a scegliere per me: un bel giorno, mentre ero dal videotecaro, mia madre frugando nella mia borsa (donna dai modi spiccioli ma efficaci) trovò per l'ennesima volta un pacchetto di marlboro. Quella volta dissi davvero basta: non mi inventai alcuna patetica bugia su come fossero finite lì ma anzi le dissi che finalmente aveva capito da sola ciò che tentavo di dirle da anni. E così smisi di frequentare le adunanze, di uscire in servizio, di fingere, di dire bugie.

Da un anno circa sono fuori casa, in un'altra regione, per motivi di studio (a proposito, la mia "demoniaca" carriera universitaria va a gonfie vele, mi sono laureata e ora seguo un corso di specializzazione in una delle migliori facoltà d'Italia). Nel momento in cui mi trasferii giurai a me stessa che mai a nessuno avrei fatto neanche un accenno alla mia "precedente vita".
E invece due settimane fa ho deciso di riaprire quel capitolo, non so per quale motivo e mi sono confidata con due ragazze che ritengo davvero amiche (una blasfema anticlericale e una filosofa atea... che siano le c.d. "cattive compagnie"?!) e da allora ho cominciato un percorso a tratti anche sofferto di schiodamento totale dai più reconditi legami che ancora, a livello inconscio (e a volte anche onirico), mi tengono ancorata ai quei lunghi 19 anni trascorsi nell'organizzazione. Ora sto leggendo un testo molto interessante di uno studioso francese, Bernard Blandre, dal titolo "La storia dei Testimoni di Geova" al quale aggiungerei il personalissimo sottotitolo "tutto ciò che mai leggerete sulla Torre di Guardia".

A differenza di molti altri, le cui esperienze ho letto sul sito di Achille, io non voglio più avere a che fare con alcun tipo di religione.
Io non so se dio esiste, e sinceramente sono propensa verso una risposta negativa. Ma se anche esistesse di certo non vorrebbe un servizio reso in maniera ipocrita e con 'il mal di pancia'.

Fino a due anni fa mi capitava di dire ai miei amici "io so che quella E' la religione giusta... solo che io non la voglio seguire".
Ora invece mi domando se lo è davvero.


Grazie per avermi ascoltata.

Elena
La religione è l'oppio dei popoli
07/10/2006 11:34
 
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ah... volevo infine dire ad achille che gli ho inviato un'e-mail molto interessante, e che dovrebbe leggerla :-)

l'oggetto era "piccolo sfogo"
La religione è l'oppio dei popoli
07/10/2006 11:53
 
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mi piaci bimba. [SM=g27811]

sembri me al femminile......

mi vuoi sposare...... [SM=g27820]:
se cerchi una mano disposta ad aiutarti, la trovi alla fine del tuo braccio."
07/10/2006 12:02
 
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Ciao Elena


Grazie che hai raccontato la tua storia

l'ho letta con grande interesse.


Sono contento che hai cominciato a vivere senza rimorsi di coscienza.
Mi fa molto piecere vedere come persone riescono ad essere cosi forti da uscire dalla WT senza traumi.
Chiaro i ricordi rimarrano per sempre, ma ci fanno apprezzare le scelte prese ora e la libberta conquistata.

Tieniti cura ma goditi la vita.... che quella hai.. ed é la tua [SM=g27811]


dpower500
07/10/2006 13:03
 
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La vita spesso ci presenta un destino, a volte infelice, poi tocca a noi fare in modo di cambiarlo!
Tu col tuo carattere ci sei riuscita, senza farti condizionare da nessuno, anche se ci va comunque del tempo per disintossicare completamente al 100% il cervello dalle manipolazioni WTS!
Sono felice che da oggi ci sei pure tu a farci compagnia!!!!
[SM=x570864] [SM=x570885] [SM=x570885] [SM=x570885] [SM=x570885]
Dario Piraino




Le religioni che chiamiamo false erano una volta vere.

Ralph Waldo Emerson

07/10/2006 13:30
 
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ciao elena..concordo pienamente le tue idee!!non so se hai letto la mia esperienza ma siamo simili in molte cose....(anche se io la verginità ce l'ho...ma non ancora per molto [SM=g27828] )
Tu magari sei cresciuta senza un padre "spirituale" invece io il padre l'ho completamente perduto ed è stata una brutta botta per me(che ho 19 anni), anche perchè non ho ricevuto neanche il minimo aiuto che mi avevano promesso i fratelli!! Infatti è per questo soprattutto che ho perso la fiducia nei loro confronti...
Anche il fatto dei concerti o della musica in generele non lo condivido affatto: vorrebbero solo che ascoltassimo la solite canzoncine che piacciono tanto alle 13enni!!!!Col cavolo, a me più mi dicono che una cosa è sbagliata più la faccio!!!!
Riguardo alla filosofia sai quali sono i miei filosofi preferiti??Nietsche, Marx e Froid, quindi ti lascio ad immaginare quali sono le mie idee...Continua a scrivere!!! [SM=x570893] [SM=x570892]
Quello che conta non è tanto l'idea ma la capacità di crederci fino in fondo
07/10/2006 13:59
 
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Sei splendida, Suami.

Assolutamente splendida. [SM=g27822]

Detto da un Cattolico Romano, profondamente diverso da Te, ma sinceramente vicino a Te.

con affetto

Michele [SM=g27822]

[Modificato da Elrond di Gran Burrone 07/10/2006 14.00]

"Conosco la metà di voi soltanto a metà; e nutro, per meno della metà di voi, metà dell'affetto che meritate". (Bilbo Baggins)


07/10/2006 14:21
 
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Suami ciao!

E' bello che tu abbia ritrovato la tua dimensione, il tuo spazio, la tua vera identità. Sono contento per te. Ognuno di noi, nel proprio cammino, deve essere libero di scegliere la propria strada(anche spirituale), senza influenze da parte di nessuno! Nessuno deve rubarci i migliori anni della nostra vita. Questa si chiama libertà, La libertà è un valore assoluto, un diritto che tutti dovrebbero avere e che tu hai conquistato alla Grande!

Saluti

Valantine

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Errare humanum est, perseverare autem diabolicum!

La fede non si compra e non si vende!


[Modificato da valantine 07/10/2006 14.22]

07/10/2006 15:11
 
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PERBACCO

sembra la mia storia!!!!!!!!!!!!!!!!! Direi anzi che è proprio la mia....

Forse la differenza sta al momento del distacco (il mio sta avvenendo in modo un pò più bellicoso...sebbene sia già dissociato...)

Altre differenze magari riguardano l'atteggiamento attuale verso Dio e quello verso il fumo... sebbene nei momenti di "ribellione reattiva" non posso negare che anche il fumo sia servito per sottolineare l'individualità in risposta al piatto conformismo tdG...

Bene, piacere di aver fatto la tua conoscenza, benvenuta nel forum! [SM=x570864]
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Gianluca
07/10/2006 19:41
 
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i miei piu siceri complimenti [SM=x570864] ad una ragazza coraggiosa e tenace come te [SM=g27811]

..ah dimenticavo BENVENUTA tra noi [SM=x570889]
07/10/2006 20:03
 
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ciao Elena voglio dirti quanto ti ammiro,perche nonostante eri molto giovane hai scelto sempre tu cosa fare della tua vita e ti sei trovata avanti!leggendoti mi dicevo....ma non potevo essere anche io piu padrona della mia vita?...ciao elena un bacione! [SM=g27822]
08/10/2006 00:25
 
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Carissima, ho letto con molto interesse la tua esperienza.
Ti rinnovo il mio benvenuto nel forum.

Adriano (cattolico, bigotto, rompiscatole, ex-agnostico, ex-anticlericale)

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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

08/10/2006 12:44
 
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Adriano (cattolico, bigotto, rompiscatole, ex-agnostico, ex-anticlericale


Trianello..sempre piu spiritoso..mi sei sempre piu simpatico [SM=g27828]
08/10/2006 22:04
 
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Ciao Elena...............
Dio c'è... tu ne sei la prova........... [SM=g27836]
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Alex - Cristiano evangelico

[Modificato da alex.kirk 09/10/2006 16.39]

09/10/2006 04:55
 
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Beh, tra tanta "complicità" sperata e ottenuta"...
...una spezzatina di lancia per qualche puntino sulle "i" non dovrebbe guastare.

Io penso che gli Anziani potrebbero utilmente scaricare e fotocopiare questa lettera autobiografica di Elena per distribuirla come prova scientifca della validità dell'insegnamento geovista, relativamente all'influsso delle cattive compagnie.
Diabolicamente almanaccando si potrebbe anche ipotizzare che la Elena-Story sia stata inventata di sana pianta dai nemici della religione geovista per ridicolizzarla, sia agli occhi di laici e relativisti sia a quelli credenti molto irenici e tolleranti nei confronti della trasgressione (se non erro ho letto solo applausi senza nessuna eccezione che almeno accennasse a certi disvalori esaltati dalla scrivente).

La cosa più sicura infatti è che, tra le tante "cavolate" del geovismo, c'è una verità-ricchezza indiscutibile che consiste in una fortissima, anche se con atteggiamenti patologico fondamentalisti, fede in Dio. E che quando si perde non ne segue un arricchimento. Esattamente come è accaduto all'Occidente laicizzato, di fronte al quale l'Islam (senza alcuno sconto per il suo inaccettabile fondamentalismo) ha al suo attivo proprio l'aver mantenuto il legame con l'Eterno e la volontà di indirizzare le proprie scelte di vita sotto il Suo sguardo benedicente.

L'abbandono della fede, da parte di Elena è stataovviamente vissuta psicologicamente come una ovvia "liberazione". La vedrei anch'io come tale se, perdendo la fede, mi sentissi "libero" di fare cose che la fede mi impedisce da sempre (compreso il rigare la fiancata a un deficiente-arrogante condomino che parcheggia di traverso occupando di proposito con strafottenza due posti). Ma a ben vedere questo abbandono in Elena si è risolto nella sottomissione a nuove forme di schiavitù.
E non parlo così perché faccio la parte del vecchio barbogio. Sia perché non sono né vecchio né barbogio nonostante i miei 128 anni telematici. Io ho ragionato così anche a 30 anni quando, riempita la testa di Elen-cavolate (anche se non geoviste) mi sono iscritto all'università ma senza lasciare la mano di Dio, senza perdere la verginità, senza fumare droga, e senza dire parolacce che tuttora detesto perché insudiciano la realtà più bella e sacra che Dio ha inventato - l'amore -, strumentalizzandone i riferimenti anatomici al fine di dare peso ad affermazioni che tradiscono la propria insicurezza.
So che i giovani lo fanno per rassicurarsi della propria virilità. Io l'ho fondata proprio sulla capacità di mantenere il rispetto di me stesso, oltre che degli altri.

Auguro pertanto ad Elena - dal mio punto di vista, confermato, oltre che dalla benedizione del Vangelo, da una vita molto ben riuscita e serena, diversamente dai miei antichissimi compagni di strada che due su tre non sembra abbiano trovato l'amore nonostante le loro disinibizioni sessuali e sregolatezze varie - di rivedere criticamente certe sue posizioni ora lodate.

Tra un TG imbranato ma sinceramente religioso che lotta per essere virtuoso e la scelta di Elena io preferisco il Testimone.
Con il massimo rispetto per la persona.
Auguri, bambina. Non volermene. Ti voglio bene.
Bery

[Modificato da berescitte 09/10/2006 5.07]

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est modus in rebus
09/10/2006 09:39
 
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per berry
caro berry, lungi da me difendere l'indifendibile, ed il giustificare atti biasimevoli, vorrei dirti che tra i giovani d'oggi, in special modo quelli dei centri sociali, l'uso di sostanze stupefacenti è una cosa normale, come lo è anche il percorso che li porta a riflettere sulla vita, sulla politica, sulla comunità etc....
lo sò perchè anche io ne ho fatto parte, (solo in parte).

comunque per i tg giovani che escono dalla dalla madre religione dove tutto gli è proibito e condannato in egual modo, non vi è differenza tra usare droghe e dire una parolaccia, (esempio limite), tra l'avere una certa acconciatura di capelli, e l'essere definiti eccentrici......
in tutti i casi si viene isolati, e se non mostri la dovuta umiltà ed il dovuto cambiamento, vieni espulso.
il mio concetto è molto ampio, e mi sforzero per renderlo il più semplice e conciso possibile.

in una famiglia cattolica tipo, i genitori insegnano ai loro figli i valori della famglia, del lavoro, dello studio etc...

in una famiglia di tg, idem.

ma dove sono le differenze che permettono ad un ragazzo cattolico di fare delle scelte e di evitare di cadere vittima delle più banali vicessitudini della vita?
o meglio degli errori di gioventù?

se un ragazzo cattolico, cade nelle spire della droga, in primis non viene emarginato assolutamente, ma viene aiutato da amici e parenti, ci sono centri di recupero ai quali può fare affidamento.
la sua vita gli rimane, e le persone che lo amano gli si stringono tutte intorno a lui.
( parlo per esperienza personale... un mio stretto parente)

un ragazzo tg, che cade in queste, in primis viene disassociato.
(parlo per esperienza personale) poi dopo essersi disintossicato DA SOLO, deve fare la marionetta per un anno andando in sala, subendo una forma di punizione suplementare, per riottenere la propria vita.

ma vorrei citare parte del tuo commento per approfondire certi punti;

L'abbandono della fede, da parte di Elena è stataovviamente vissuta psicologicamente come una ovvia "liberazione". La vedrei anch'io come tale se, perdendo la fede, mi sentissi "libero" di fare cose che la fede mi impedisce da sempre (compreso il rigare la fiancata a un deficiente-arrogante condomino che parcheggia di traverso occupando di proposito con strafottenza due posti).


il grassetto è mio.
come ho esresso sopra, tra i tg, non vi sono grandi differenze tra un peccato ed un altro, si finisce sempre per la stessa punizione.
è un pò come se si attuasse una singola punizione per svariati reati, il che rende i reati, benchè diversi, alla stessa stregua.


Ma a ben vedere questo abbandono in Elena si è risolto nella sottomissione a nuove forme di schiavitù.



è vero, ma sono forme di "schiavitù", scelte e non imposte, e se vuoi liberarti da loro, sei libero di farlo senza alcuna controindicazione.


E non parlo così perché faccio la parte del vecchio barbogio. Sia perché non sono né vecchio né barbogio nonostante i miei 128 anni telematici. Io ho ragionato così anche a 30 anni quando, riempita la testa di Elen-cavolate (anche se non geoviste) mi sono iscritto all'università ma senza lasciare la mano di Dio, senza perdere la verginità, senza fumare droga, e senza dire parolacce che tuttora detesto perché insudiciano la realtà più bella e sacra che Dio ha inventato - l'amore -, strumentalizzandone i riferimenti anatomici al fine di dare peso ad affermazioni che tradiscono la propria insicurezza.
So che i giovani lo fanno per rassicurarsi della propria virilità. Io l'ho fondata proprio sulla capacità di mantenere il rispetto di me stesso, oltre che degli altri.



il fatto che tu abbia avuto una raltà cosi solare, è solo a tuo vantaggio, e in un certo senso ti invidio, ma la frase da me postata in grassetto, non la definirei a 360° corretta, diciamo che a parer mio vale nella stragrande maggiornaza dei casi, in altri casi, almeno nel mio, non hanno bisogno di rassicurarsi della propria virilità, ma per contrastare il senso di solitudine, oppure, per cercare di autoannientarsi.
un ex tg che vive con dei sensi di colpa spesso e volentieri inutili, e che non ha il coraggio di farla finita con le proprie mani, lo vuole fare in modo silenzioso e senza dare fastidio a nessuno. ( anche questo è stato il mio caso).

in ultima analisi, caro berry, lo sai perchè a molti piace l'esperienza di elena?

perchè nonostante tutto, ha raggiunto dei traguardi importanti.
inoltre perchè ha il coraggio di raccontarsi in modo autoironico nonostante le sofferenze ed il disagio interno.

un abbraccio
se cerchi una mano disposta ad aiutarti, la trovi alla fine del tuo braccio."
09/10/2006 11:27
 
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Vero, Stefano, ma non esporti a farti tirare la "barba" facendo il "papà" di un papà 128enne!
>non la definirei a 360° corretta,

R- Neanche io. In effetti la trasgressione ha molteplici aspetti psicologici, oltre quello da me citato a mo' di pezzo del campionario.

>caro berry, lo sai perchè a molti piace l'esperienza di elena?
perchè nonostante tutto, ha raggiunto dei traguardi importanti.

R- Non lo nego. Io sono rimasto addolorato del lato negativo della cosa che, se neanche riceve una nota di "non placet" potrebbe significare plauso e approvazione senza riserve. Da qualcuno perlomeno mi aspettavo sul tutto un "placet iuxta modum".
E' un fatto sperimentale: se tutti insistono nel dire una cosa storta e nessuno la contrasta, molte menti che pensavano che era storta, per modestia, si dicono "me sa che me sbajavo" e si allineano.
E' una applicazione del classico "se non si vive come si pensa si finirà per pensare come si vive".
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est modus in rebus
09/10/2006 12:27
 
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piccoli chiarimenti
Dunque, ho letto con estremo interesse le critiche rivoltemi... anche perché sono la prima a fare della sana autocritica. Ci sono cose, esperienze, e avvenimenti riguardanti quei cinque anni dei quali non vado affatto fiera. Ma non li rinnego, perché mi hanno fatta crescere, come ogni avvenimento della mia vita.

Ora, a posteriori, ritengo che quelle scelte siano state dettate da due motivi di fondo:

Il primo è che in realtà io non ho mai avuto la vera Fede in dio (altrimenti ora non potrei definirmi 'semiatea')... il mio era uno studio profondo della bibbia, sì, ma solo a livello "culturale"; è per questo che parlavo di sensi di colpa che non sentivo (sul vivere la doppia vita) o di 'ricatti' verso dio... ma per questo ritengo che nessuno possa obiettarmi qualcosa perché la Fede la sia ha o non la si ha. Non esistono "fedi raffreddate" come ci vogliono far credere... lo studio della bibbia non può da sé far sorgere dal nulla la Convinzione dell’esistenza di dio, della nascita dal nulla dell’universo o della discesa del figlio di dio sulla terra. E’ come per i gusti culinari (perdonatemi l’esempio poco attinente… ma l’ambiente della cucina mi ispira sempre molte metafore) : io non amo i carciofi, anzi, li detesto proprio. Potreste stare ore a spiegarmi quanto siano buoni, quanto facciano bene alla salute, farmi vedere che tutto il mondo mangia carciofi… ma io non li amerò mai! Se anche cominciassi a mangiarli (anche per spirito di imitazione, mettiamola così) dentro di me sentirei sempre e comunque il gusto orrido che hanno (per la mia bocca). Ok, la Fede non ha un gusto ‘orrido’, ma io non ce l’ho, e non credo affatto a chi dice che la Fede “si costruisce giorno per giorno”. Io ci ho provato, ci ho provato seriamente, ma non l’ho costruita. Non ho mai visto nella mia mente il paradiso terrestre, non l’ho mai neanche sognato; non riesco ad immaginarmi armaghedon e, anzi, mi fanno sorridere quelli che vivono allegramente nella speranza che ‘anche domani possa arrivare’… macchè! Io penso che domani devo pagare l’affitto o andare a lavoro per pagare le tasse universitarie.

Il secondo motivo riguarda l’atmosfera che si respirava all’interno della mia congregazione. Per quel che ne so io, anche ora, l’ambiente è marcio. Parlo di ipocrisie, bugie, rancori, scandali -quasi tutti di natura sessuale- che mi hanno fatto riflettere a lungo: cos’è che ci distingue tanto dai cattolici? Cos’è che rende le famiglie Tdg così diverse dalle altre? Dov’è questa “fratellanza mondiale” che tutti millantano se, quando mia madre viene ricoverata con il pericolo che si tratti di tumore al cervello… io mi precipito a casa (450 km) e scopro che in sala non avevano fatto neanche l’annuncio??? (ah sì, poi l’hanno fatto: ma lei ormai era già bella e a casa –e fortunatamente la diagnosi era negativa-) Se ci sono anziani (sposati) che vengono disassociati perché hanno baciato una ragazzina, se ci sono famiglie disgregate perché dopo 15 anni si scopre la non paternità biologica della figlia (ma era figlia di un altro “fratello”… cioè era una nipote???), se il mio migliore amico viene disassociato perché “ha atteggiamenti troppo femminili” (solo io so quanto abbia combattuto contro la sua omosessualità… non è stato disassociato per atti impuri, o fornicazione… ma non bastava: doveva essere più mascolino)… beh, mi dite cos’è che rende queste persone “elette e pure agli occhi di dio”?

Ora, fare di tutta l’erba un fascio è molto facile, e altrettanto stupido. Io non lo faccio: conosco tante persone che servono fedelmente dio (e lì c’è la Fede di cui parlavo prima), che sono infinitamente buone, che rispecchiano davvero lo spirito del cristianesimo. Ma il più delle volte queste stesse persone –che meriterebbero molto, ma molto di più-, non hanno posizioni “di privilegio” all’interno della congregazione. Anzi.
E chi c’è a parlare dal podio? Persone vuote che, dal mio misero punto di vista, non hanno capito nulla, proprio nulla del cristianesimo vero. Il loro unico scopo è essere visti, essere scelti per parlare dal podio di un’assemblea, avere il Rispetto da parte della congregazione e non essere SERVITORI DELLA CONGREGAZIONE…

Beh, tutto ciò non giustifica gli errori che ho commesso (e che continuerò a commettere: errare humanum est) ma può essere una motivazione: io desideravo ardentemente distaccarmene e, non avendo la forza o coraggio o come cavolo vi piace chiamarlo, di andarmene fisicamente dalla congregazione… evadevo in altri termini.

Ora che il mio bisogno di distaccarmi ‘fisicamente’ dalla organizzazione si è esaurito, sto accontentando un altro bisogno, che è sorto proprio in questi giorni – come ho già detto – ed è quello di scollegare ogni sinapsi che ancora oggi a un livello più profondo, mi tiene imprigionata (per dirla francamente: io vorrei tanto ridere quanto sento una barzelletta sui Tdg e non sentire un groppo in gola!!!). E cerco di raggiungere questo obiettivo studiando analiticamente, minuziosamente e, soprattutto, laicamente la storia dei testimoni. Ora sono ancora alla fase russel-rutherford e non so dove mi porteranno queste infinite ricerche, ma so per certo che è quello di cui ho bisogno.
La religione è l'oppio dei popoli
09/10/2006 17:01
 
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Sul fatto che la “fede” dei TdG sia improponibile da un punto di vista razionale non ci piove. Basta aver studiato un po’ di logica e di filosofia per accorgersi di come le argomentazioni delle pubblicazioni della WTS siano spesso assurde. Questo non significa che l’idea di Dio sia irrazionale (ci sono molti filosofi, infatti, che non la pensano così) o che non ci siano delle forme di fede di cui si possa rendere ragione (Tommaso d’Aquino scrisse “La somma contro i gentili”, ad esempio, proprio per dimostrare come molte delle verità cristiane siano raggiungibili anche solo tramite l’uso della ragione e come anche le verità rivelate non vadano affatto contro di questa). Tu dici che credere in Dio significa credere che l’universo sia “nato” dal nulla, in verità è proprio il contrario: credere nel Dio dei cristiani significa credere che l’universo sia stato “tratto” dal nulla, ma che abbia Dio come causa efficiente; sono gli atei, invece, che pensano ad un mondo senza fondamento, ad un mondo che si “regge” sul nulla, involgendosi così in una catena di speculazioni contraddittorie (e queste cose te le scrive uno che per anni è stato un antimetafisico ed un agnostico convintissimo, uno che aveva fondato addirittura un’associazione per la diffusione del dubbio).
Sulle critiche da te rivolte all’Organizzazione dei TdG, ovviamente, mi trovi in gran parte concorde. Quello che mi sento di consigliarti, se il tuo studio delle Scritture è avvenuto sempre e solo per tramite delle pubblicazioni della WTS, è di dare un’altra possibilità alle medesime, magari con l’ausilio di strumenti più validi, frutto del lavoro di biblisti di formazione accademica e di nota fama (potrei suggerirti diversi titoli a tale proposito).
Un’ultima cosa:ì. Dici che i TdG non ti sembrano migliori dei cattolici, segno evidente che non stimi molto i cattolici, forse in ragione del fatto che risenti ancora dei pregiudizi anticattolici instillati in te dalla “benemerita” Società Torre di Guardia. Io, se fossi in te, un’altra possibilità ai cattolici gliela darei (io stesso sono un cattolico “convertito” e non mi reputo, anche se forse immodestamente, un completo imbecille)

[Modificato da Trianello 09/10/2006 17.02]


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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

10/10/2006 12:48
 
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Romani 1:19
poiché quel che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, avendolo Dio manifestato loro;
infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue;


Per te cara Elena


Ti voglio bene... ma Dio ti ama.

[Modificato da alex.kirk 10/10/2006 12.49]

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