la nascita dei tdG e del fondamentalismo americano è proprio il frutto di un certo razionalismo scettico di cui Ravasi e Martini hanno talora interpretato solo la parte più soft....
prima di citarti la prefazione agli "Studi sulle Scritture" di Russel, permettimi di augurare ogni bene a te e soprattutto alla tua signora
I cristiani si stanno ridestando sempre piú al fatto che una enorme corrente d’incredulitá invade la Cristianitá; non giá l’ateismo blasfematorio proclamato da Tommaso Pain e da Roberto Ingersoll, bensí una specie di ateismo colto rappresentato dalla erudizone odierna; il che rende il pericolo tanto più insidioso.
Non soltanto i grandi Collegi e Seminari stanno scalzando la fede delle persone piú colte, ma i libri delle Scuole Publiche (e specialmente quelli usati nelle “Alte Scuole”), alla loro volta, inculcano la sfiducia nella Bibbia e la contraddizione dei suoi insegnamenti. Il licenziato di qualche Collegio odierno che proclamasse la sua fede nell’ispirazione della Scritture si attrarrebbe il disprezzo beffardo di tutti i suoi compagni – disprezzo che pochi vorrebbero affrontare, o potrebbero sopportare. Tutt’al più se ne potrebbero trovare pochi che pretendono di credere che Gesù Cristo ed i suoi Apostoli erano sinceri, quatunque abbiano errato nel citare dall’Antico Testamento come da un libro ispirato.
Tale una fede in Cristo e nei suoi Apostoli, non è fede affatto; poichè se gli “alti critici” odierni sono sapienti abastanza da conoscere dove e quando il nostro Signore ed i suoi Apostoli errarono nelle loro citazioni dell’Antico Testament, essi sono le nostre proprie guide, – piú ispirati di Cristo e dei suoi Apostoli.
Ecco il pensiero che ci muove: Come Cristiani, uomo o donna, voi avete dei figli, dei parenti o vicini od amici sotto alla vostra influenza – forse, anzi, persone che ricorrono a voi per consigli – domandando: “Come possiamo noi sapere che viè un Dio?” oppure: “Quale prova abbiamo noi della ispirazione della Bibbia?” Nonè cosa savia il continuare a dire che queste sono domande sciocche, o il rispondervi col domandare: “siete vol’ dunque un incredulo?”
Per quanto competente possiate essere nel preparare risposte a queste e a moltissime altre domande, vi puó mancare il tempo e l’opportunitá di farlo. Quanto comodo sará il prendere nella vostra scansia lo studio appropriato al soggetto, e dire alla persona bramosa d’investigare; Siedi, leggi questo breve studio, e tutta la quistione ti apparirá chiara e risolta in modo soddisfacente; e se avessero a risorgere altri dubbi, torna e leggi di nuovo.
Russel, Studi sulle Scritture, Prefazione[Modificato da domingo7 12/09/2009 19:58]