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Uso ed abuso della Bibbia

Ultimo Aggiornamento: 10/09/2009 18:35
04/09/2009 18:53
 
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Re: I vantaggi di leggere la Bibbia.
virtesto, 04/09/2009 18.08:

Certamente non c'era quel divieto preciso di leggere la bibbia. Anche in Spagna fu tradotta in castigliano solamente nel 1700. Il problema lì, come in Italia, era che il 90% erano analfabeti e quel 10% che sapeva leggere conosceva anche il latino.

Ma la rivoluzione avvenne con Lutero e fu un fatto che ha segnato il progresso di alcune nazioni rispetto ad altre.

Lutero tradusse la Bibbia nel germanico parlato allora e disse: è finita con l'intermediazione del sacerdote per avvicinarsi a Dio; il credente instaura un rapporto diretto col divino ma, per farlo, occorre leggere, studiare, consultare la Bibbia. Quindi gli analfabeti tedeschi impararono a leggere per poter consultarer la Bibbia. Questo avvenne in tutti i Paesi europei che poi abbracciarono la fede protestante.

C'è stata quindi in Europa una spaccatura fra i Paesi protestanti e cattolici. I primi si alfabetizzarono prima dei latini e lì arrivò, prima che da noi il progresso economico, sociale, scientifico. E' un fatto incontestabile.





Questa tua visione dei fatti è stata ampiamente smentita dalla ricostruzione che Rodney Stark ha fatto nel suo celebre testo La vittoria della ragione. Forse non te lo ricordi, ma, ad esempio, gli autori della cosiddetta Rivoluzione Scientifica furono principalmente due cattolici come Galileo e Cartesio e non due protestanti. Fu l'idea tutta cattolica di una sostanziale armonia tra ragione e fede (vedi la tesi di Galileo a tal proposito) a stimolare la nascita della scienza, lì dove la grande stagione della filosofia tedesca (nelle terre tradizionalmente protestanti) iniziò praticamente come un riflusso dell'empirismo inglese e dell'illuminismo francese. Questo a prescindere dal fatto che il tasso di analfabestismo nelle nazioni tradizionalmente protestanti non fu molto diverso rispetto a quello delle nazioni cattoliche almeno fino alla rivoluzione industriale. Tanto è vero che la Francia (nell'Ottocento) segna uno sviluppo dell'alfabetizzazione comparabile a quello dei paesi protestanti proprio perché fu, tra le nazioni cattoliche, quella che più risentì della prima rivoluzione industriale. Senza contare che, fino all'invenzione della stampa, il concetto stesso di un libero accesso del popolo a qualsiasi testo scritto sarebbe stata semplicemente utopica.

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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

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