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"Come l'Acqua" di Valeria Mucedero

Ultimo Aggiornamento: 24/08/2009 18:18
24/08/2009 18:18
 
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Ho appena finito di leggere questo libro ("Come l'Acqua"), forte di contenuti, di difficoltà, di voglia di vivere... chi l'ha scritto ha percorso una strada volta a conquistarsi, capirsi e viversi con coraggio... Lo consiglio ad ogni donna del forum, ma anche ai maschietti... a chi uscendo dai TDG sta provando a ricostruirsi, un po' come me, offre molti spunti di riflessione!

Recensione di Come l’acqua

Il cammino interiore di una donna per ritrovare se stessa , la sua anima, la sua vita o meglio più che ri-trovare, per trovare quel punto luminoso dentro, capace di rischiarare il sorriso del cuore che, ancora, non le era stato dato di conoscere.
Una strada difficile, a tratti tanto sconnessa da farle perdere il coraggio e la determinazione per proseguire, così irta di insidie, dietro l’apparente uniforme asfaltatura, da farle venire meno la fiducia nella sua capacità percettiva e così solitaria da farle stringere una sua mano con l’altra, sua mano, per sentire un po’ di calore e compagnia.
E’ questa la strada che Valeria si accinge a percorrere, la strada del suo dolore, per comprenderlo e superarlo.
Quel dolore che, finito il tratto più duro del percorso, scaglierà, affidandolo a dei sassi, dentro il torrentello di montagna che attraversa il suo rifugio segreto e che l’acqua, imperturbabile nel suo scorrere, cantando, si porterà via.
E proprio come l’acqua, che dal monte, scendendo a valle, non si ferma di fronte a nessun ostacolo, ma lo aggira, lo sommerge, ci si uniforma, questa donna coraggiosa saprà superare i suoi ostacoli, le sue paure, i suoi sensi di colpa, facendo diventare reali i suoi sogni così da sentirsi partecipe, con pieno diritto, alla vita e quindi viverla, non sfiorarla per consentire agli altri di vivere.
Accompagnano Valeria lungo il tragitto della rinascita, persone che, sia in positivo che in negativo, hanno fatto parte della sua vita e della sua anima, dapprima Andrea, il marito alcolista, col quale, dopo un periodo splendido che vide trionfare il loro amore, vive un rapporto sempre più difficile che sfocerà nella separazione, nonostante le reticenze di lui che non si rassegna a perdere, in lei, il suo punto di appoggio.
Ma per Valeria, Andrea non è stato mai un punto di appoggio, lasciandola troppo spesso, spiritualmente sola, così perso nelle sue vaghezze esistenziali chiuse in una bottiglia, come sola è stata sempre lasciata dal padre, altra figura importantissima, altro ostacolo da superare.
Un padre che non è mai stato capace di darle quell’amore per farla sentire, lei ancora bambina, figlia amata e partecipe nella famiglia, un padre che si è sempre adagiato dietro le decisioni di una madre troppo rigida e moralista, circondata da impalcature insormontabili fatte di stereotipi e pregiudizi da tarpare le ali a quella figlia vogliosa di libertà, tanto da non farla vivere.
Errore che Valeria cercherà di non ripetere con i suoi figli con i quali, giunta all’altro capo della strada, riuscirà a recuperare un rapporto bellissimo, di fiducia e di affetto, sia per lei che per loro.
Di valido aiuto, soprattutto per darle la mano e guidarla a superare quei tratti di strada infidi e dissestati che sarebbe stato pericoloso percorrere da sola, è la terapista che finirà per diventare sua amica sincera così da compensare il vuoto lasciato da coloro che si proclamavano amici ma che, dopo la separazione, finiranno per vederla sotto una luce diversa e si allontaneranno.
Le ultime pagine del libro, scritto sotto forma di diario, ci mostrano una Valeria serena, realizzata nel sogno del lavoro che aveva sempre avuto in animo di svolgere e nel sogno di poterlo scrivere e vederlo esternato in parole al di fuori di lei, questo sogno, una Valeria appagata negli affetti, recuperati nella comprensione, con la speranza, anche, che una nuova luce d’amore possa tornare, un giorno, ad illuminare la sua anima e il suo cuore.
E’ un bel libro, scorrevole la prosa, espressa con una accurata scelta lessicale da renderne facile la comprensione e capace di far sentire palpabile l’intensità del dolore di questa donna, sempre troppo sola, che ha dovuto affrontare un’esperienza non indifferente prima di arrivare alla determinazione di lasciarsi andare e, come l’acqua, scorrere e plasmarsi agli eventi.
Pagine molto belle in cui, chiunque abbia vissuto i giorni bui del male dell’anima, potrà ritrovarsi.
“Come l’acqua” è la prima opera letteraria di questa scrittrice, complimenti e auguri."
[Modificato da _mackenzie_ 24/08/2009 18:19]
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