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Anima dormiente e anima sveglia!

Ultimo Aggiornamento: 21/08/2009 21:15
19/08/2009 11:26
 
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Ci sono alcune riflessioni che vorrei fare per quando riguarda l`anima.
I tdg come sappiamo hanno definito l`anima = il corpo, quindi significa che quando il corpo umano dorme, dorme anche l`anima.
Secondo le altre religioni che definiscono anima=sentimenti,ricordi ecc.., cosa fà l`anima quando si è in un sonno profondo come la morte? O quando si è sotto anestesia totale?
Forse non ho considerato alcuni fattori, ma sono quì per questo.
Se l`anima non è il corpo, o meglio se l`anima quando si muore continua a esistere (io per anima intendo i ricordi, i sentimenti ma che non possono più mutare), perchè non siamo coscienti quando dormiamo profondamente? [SM=x570868]
A voi le riflessioni?

Sal
19/08/2009 12:00
 
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Re:
Sal80., 19/08/2009 11.26:



I tdg come sappiamo hanno definito l`anima = il corpo,




Quale ex TDG non mi risulta quanto da te affermato!

I TDG considerano l'anima quale essere vivente nella sua totalità!
Compresi sentimenti, la capacità di esercitare il bene e la giustizia in assonanza con l'amore e la libertà.


I TDG, per amore dell'informazione, non riconducono l'anima alla sola vita biologica.

Poi dal dire al fare...., visto come trattano i dissociati o disassociati che non condividono un insegnamento della WTS.


Parlare di un'anima spirituale che prescinde dalla materialità dei corpi dei genitori è pura mitologia.

con affetto





www.randallwatters.com/

Se studiate la storia della società Watchtower, una cosa dovreste aver chiara nella mente: la dottrina è irrilevante. Cambia continuamente, dato che il Corpo Direttivo riscrive la loro storia e si riscrivono nella Bibbia, come se fosse stata scritta per loro e soltanto per loro. Potete studiare teologia finché vi fuma il cervello. Potete conoscere la Bibbia parola per parola. Ma, a meno che capiate come la manipolano per arrivare ai loro fini, rimarrete sprovveduti sul come contrastarli. Vi rideranno in faccia. Se imparate il loro sistema e mettete a nudo il loro metodo, non vi sfideranno più. Come nella novella ‘Il mago di Oz’ fu sorpreso a esercitarsi dietro la tenda, così tireranno la tenda dell’illusione al suo posto. Imparate le loro tecniche piuttosto che la loro teologia. (di Randall Watters, dalla sua esperienza pluriennale alla Betel di Brooklyn)
19/08/2009 12:05
 
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Re:
Sal80., 19/08/2009 11.26:

Ci sono alcune riflessioni che vorrei fare per quando riguarda l`anima.
I tdg come sappiamo hanno definito l`anima = il corpo, quindi significa che quando il corpo umano dorme, dorme anche l`anima.
Secondo le altre religioni che definiscono anima=sentimenti,ricordi ecc.., cosa fà l`anima quando si è in un sonno profondo come la morte? O quando si è sotto anestesia totale?
Forse non ho considerato alcuni fattori, ma sono quì per questo.
Se l`anima non è il corpo, o meglio se l`anima quando si muore continua a esistere (io per anima intendo i ricordi, i sentimenti ma che non possono più mutare), perchè non siamo coscienti quando dormiamo profondamente? [SM=x570868]
A voi le riflessioni?

Sal




Chi ha detto che anche l'anima dorme? Se prendi ad esempio la religione degli aborigeni austroliani, saprai che esiste anche il Mondo dei Sogni e l'anima gira liberamente in quel mondo a riprendersi ed a rinforzarsi.

Se invece prendi i moari della Nuova Zelanda, vedrai che l'anima si trasmette attraverso l'uccisione dei nemici morti e la massima aspirazione è mangiare appunto il cuore dell'avversario ucciso per saziare la propria anima.

Poi, se prendi invece ad esempio la religione cristiana, e la Volta Celeste, ti accorgerai che sia gli Angeli che i Demoni ne sono sprovvisti ed anelano di impossessarsi delle anime dei mortali, per donarli ai rispettivi Capi sia che si chiami Satana o Dio!

E te come la pascoli la tua anima?


[SM=g27823]



Paxuxu







19/08/2009 12:30
 
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C'è una interessante discussione, ma il mio pc fa le bizze e non ti posso segnalare il linck, ma se vai nel motore di ricerca e digiti "anima" la discussione che ti segnalo ha titolo che inizia con "in evidenza..." ed è aperta da Speranza.
Gabriella

PS: per Paxuxu:
troppi bignè, sono i Maori [SM=x570867]
19/08/2009 12:38
 
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Re:
Vecchia Marziana, 19/08/2009 12.30:

C'è una interessante discussione, ma il mio pc fa le bizze e non ti posso segnalare il linck, ma se vai nel motore di ricerca e digiti "anima" la discussione che ti segnalo ha titolo che inizia con "in evidenza..." ed è aperta da Speranza.
Gabriella

PS: per Paxuxu:
troppi bignè, sono i Maori [SM=x570867]



Vabbè siamo lì, ed in effetti scrivere con una sola mano mentre stavo gustandomi un Cono Gelato con Pistacchio e Pinolata mi ha distratto un pò.


[SM=p1541901]


Paxuxu





19/08/2009 18:05
 
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VecchiaMarziana: C'è una interessante discussione, ma il mio pc fa le bizze e non ti posso segnalare il linck, ma se vai nel motore di ricerca e digiti "anima" la discussione che ti segnalo ha titolo che inizia con "in evidenza..." ed è aperta da Speranza.



Grazie Gabriella per il link, l`ho letto tutto, ma il caso mio esposto sopra non è stato sfiorato. In quel topic si parla dell`anima immortale, ma non si accenna alla mia riflessione: Possiamo accorgerci se abbiamo questa anima? Se in noi risiede l`anima, perchè non siamo coscienti nel sonno profondo, (non nella fase R.E.M.)?

Sal
19/08/2009 18:39
 
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Carissimo sal80
Cito da un intervento di un'amica particolarmente estrosa ed anticonvenzionale, spesso presente su un altro forum e spesso in contatto con me....


una risposta che oggi frequentemente circola tra cattolici ed evangelici mi ha fornito un'ipotesi di riflessione meno balorda di quelle che di solito vengono propinate a livello bigotto e divulgativo

Se il cervello è il computer con tanto di memoria, processore ed hard disk, nulla impedisce che esistano supporti rimovibili su cui registrare dati....

Quando il computer si guasta, i CD, le penne usb ed i floppy disk sono rimovibili come software e nulla impedisce al Padre Eterno di archiviarli o di farli funzonare o suonare su altri computer (alla resurrezione) o su più semplici lettori di CD (dopo la morte)



Il supporto rimovibile, secondo l'amica citata, richiederebbe l'intervento divino per funzionare...in altre parole le anime dormirebbero e sarebbero inconsce, a meno che il buon Dio non ne permetta lo stato di consapevolezza e di veglia...

L'amica sta conducendo un po' di ricerca sul pensiero dei Padri della Chiesa e mi ha detto che secondo molti cristiani dell'antichità l'ipotesi dell'anima dormiente sarebbe largamente diffusa, con le uniche eccezioni dei giusti, dei martiri (a cui andrebbe il privilegio dell'immediata visione di Dio) e dei malvagi (a cui sarebbe stata già subito riservata la punizione eterna).

Si tratta effettivamente di un'ipotesi un po' strampalata (che intendo verificare) ma effettivamente qualcosa di vero sul sonno dell'anima è presente negli scritti dei primi secoli del cristianesimo.....


enrico

[Modificato da domingo7 19/08/2009 18:41]
19/08/2009 19:14
 
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Re: Carissimo sal80
domingo7, 19/08/2009 18.39:

Cito da un intervento di un'amica particolarmente estrosa ed anticonvenzionale, spesso presente su un altro forum e spesso in contatto con me....


una risposta che oggi frequentemente circola tra cattolici ed evangelici mi ha fornito un'ipotesi di riflessione meno balorda di quelle che di solito vengono propinate a livello bigotto e divulgativo

Se il cervello è il computer con tanto di memoria, processore ed hard disk, nulla impedisce che esistano supporti rimovibili su cui registrare dati....

Quando il computer si guasta, i CD, le penne usb ed i floppy disk sono rimovibili come software e nulla impedisce al Padre Eterno di archiviarli o di farli funzonare o suonare su altri computer (alla resurrezione) o su più semplici lettori di CD (dopo la morte)



Il supporto rimovibile, secondo l'amica citata, richiederebbe l'intervento divino per funzionare...in altre parole le anime dormirebbero e sarebbero inconsce, a meno che il buon Dio non ne permetta lo stato di consapevolezza e di veglia...

L'amica sta conducendo un po' di ricerca sul pensiero dei Padri della Chiesa e mi ha detto che secondo molti cristiani dell'antichità l'ipotesi dell'anima dormiente sarebbe largamente diffusa, con le uniche eccezioni dei giusti, dei martiri (a cui andrebbe il privilegio dell'immediata visione di Dio) e dei malvagi (a cui sarebbe stata già subito riservata la punizione eterna).

Si tratta effettivamente di un'ipotesi un po' strampalata (che intendo verificare) ma effettivamente qualcosa di vero sul sonno dell'anima è presente negli scritti dei primi secoli del cristianesimo.....


enrico





Comunque sia è meglio credere in un'anima dormiente che in un'anima distrutta, in uno stato di continuazione, piuttosto che in uno stato di inesistenza.

ciao
19/08/2009 19:26
 
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Carissimo Mario70


Comunque sia è meglio credere in un'anima dormiente che in un'anima distrutta, in uno stato di continuazione, piuttosto che in uno stato di inesistenza.



sono d'accordo con te al 100% [SM=x570923]

la teoria dell'amica pare si chiami "psicopannichismo" o del "sonno dell'anima" ed è sicuramente meglio del "tanatopsichismo", la teoria della morte dell'anima fino alla sua resurrezione insieme con il corpo.....pare che verso il 1330 sia stata condivisa pure da un papa cattolico (Giovanni XXII) che poi la ritrattò, dopo esser stato accusato di eresia

Qualche riferimento è comunque reperibile su wikipedia:

it.wikipedia.org/wiki/Psicopannichismo


enrico
19/08/2009 19:29
 
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Una coscienza che non è coscienza in quanto dormirebbe è un non senso... O c'è una qualche attività di quest'anima, come del resto nel sonno umano, oppure un'anima incosciente in quanto "dormiente" sarebbe una contraddizione in termini.
---------------------
Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
19/08/2009 19:41
 
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Re:
Sal80., 19/08/2009 18.05:



ma il caso mio esposto sopra non è stato sfiorato. In quel topic si parla dell`anima immortale, ma non si accenna alla mia riflessione: Possiamo accorgerci se abbiamo questa anima? Se in noi risiede l`anima,





Forse, dico forse, per analizzare la questione bisognerebbe liberarsi dall'errore della prospettiva cattolica tradizionale.

Questa consiste nel pensare dualisticamente e cioè che l'anima è creata direttamente da Dio senza concorso dei genitori. In questo modo si afferma un impianto dualista nel quale la materia e lo spirito appartengono a due dimensioni diverse dell'essere, estranee l'una all'altra.
Noi siamo qualche cosa di più che materia. Da questa materia di cui siamo formati, nascono livelli superiori dell'essere che fanno si che noi risultiamo di più della materia inanimata, infatti siamo animati.

Questo di più in cui propriamente consistiamo in quanto persone umane, come si manifesta?
Cosa ci distingue dalla materia inanimata?

con affetto







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Se studiate la storia della società Watchtower, una cosa dovreste aver chiara nella mente: la dottrina è irrilevante. Cambia continuamente, dato che il Corpo Direttivo riscrive la loro storia e si riscrivono nella Bibbia, come se fosse stata scritta per loro e soltanto per loro. Potete studiare teologia finché vi fuma il cervello. Potete conoscere la Bibbia parola per parola. Ma, a meno che capiate come la manipolano per arrivare ai loro fini, rimarrete sprovveduti sul come contrastarli. Vi rideranno in faccia. Se imparate il loro sistema e mettete a nudo il loro metodo, non vi sfideranno più. Come nella novella ‘Il mago di Oz’ fu sorpreso a esercitarsi dietro la tenda, così tireranno la tenda dell’illusione al suo posto. Imparate le loro tecniche piuttosto che la loro teologia. (di Randall Watters, dalla sua esperienza pluriennale alla Betel di Brooklyn)
19/08/2009 19:41
 
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Carissimo Andrea


Una coscienza che non è coscienza in quanto dormirebbe è un non senso... O c'è una qualche attività di quest'anima, come del resto nel sonno umano, oppure un'anima incosciente in quanto "dormiente" sarebbe una contraddizione in termini.



ma certo.....

anche se nel sonno esiste una coscienza larvata e ridotta...

la chiesa cattolica non ha comunque mai accettato tale tesi

sarebbe comunque interessante esaminare anche la posizione degli ortodossi...

enrico
[Modificato da domingo7 19/08/2009 19:43]
19/08/2009 23:39
 
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.pare che verso il 1330 sia stata condivisa pure da un papa cattolico (Giovanni XXII)



Il pontefice in oggetto, però, chiarì che la sua era una mera opinione personale e che la rimetteva al giudizio dei teologi. I quali, ovviamente, dettero un giudizio negativo sulla medesima.

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19/08/2009 23:49
 
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Re:
Sal80., 19/08/2009 18.05:


VecchiaMarziana: C'è una interessante discussione, ma il mio pc fa le bizze e non ti posso segnalare il linck, ma se vai nel motore di ricerca e digiti "anima" la discussione che ti segnalo ha titolo che inizia con "in evidenza..." ed è aperta da Speranza.



Grazie Gabriella per il link, l`ho letto tutto, ma il caso mio esposto sopra non è stato sfiorato. In quel topic si parla dell`anima immortale, ma non si accenna alla mia riflessione: Possiamo accorgerci se abbiamo questa anima? Se in noi risiede l`anima, perchè non siamo coscienti nel sonno profondo, (non nella fase R.E.M.)?

Sal




Secondo la metafisica tomista (e la teologia cattolica), l'anima è una delle due componenti metafisiche dell'uomo, insieme al corpo materiale. Per ragioni che qui sarebbe troppo lungo articolare, l'anima sussiste nella misura in cui è attiva (l'atto primo dell'anima, la sua esistenza, è vincolata alla sua attività, o atto secondo). Durante il sonno (o durante un coma profondo) l'anima continua a sussistere in quanto il corpo è ancora vivo e, quindi, questa è ancora attiva nei vari processi fisiologici del medesimo. Ora, si dà il caso che la coscienza l'attività che l'anima può svolgere anche a prescindere dal corpo (in quanto si tratta di un'attività spirituale), un'anima incosciente (o dormiente, che dir si voglia) sarebbe pertanto un'anima inesistente.

-------------------------------------------

Deus non deserit si non deseratur
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20/08/2009 12:16
 
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Carissimo Traianello

Il pontefice in oggetto, però, chiarì che la sua era una mera opinione personale e che la rimetteva al giudizio dei teologi. I quali, ovviamente, dettero un giudizio negativo sulla medesima.



Oggi la Chiesa Cattolica ritiene che Giovanni XXII parlò esprimendo un'opinione personale e non ex cathedra....ma moltissimi cattolici lo accusarono addirittura di demenza senile.....

Al suo Pontificato si deve l'introduzione della processione del Corpus Domini e della festa della Santissima Trinità, la prescrizione della recita dell'"Angelus" ogni giorno, al tramonto, in onore della Vergine. Canonizzò San Tommaso d'Aquino ed istituì il tribunale della Sacra Rota.

Dante, nel Paradiso gli mosse l'accusa di scrivere con facilità scomuniche per poi cancellarle dietro donazioni di denaro (Par.XVIII, 130.


enrico
20/08/2009 12:29
 
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Carissimo Traianello

Ora, si dà il caso che la coscienza l'attività che l'anima può svolgere anche a prescindere dal corpo (in quanto si tratta di un'attività spirituale), un'anima incosciente (o dormiente, che dir si voglia) sarebbe pertanto un'anima inesistente.




incosciente è sicuramente assurdo ....dormiente non so....
nel sonno esiste infatti una coscienza larvata e ridotta...


enrico

20/08/2009 13:40
 
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X Trianello

Secondo la metafisica tomista (e la teologia cattolica), l'anima è una delle due componenti metafisiche dell'uomo, insieme al corpo materiale.



In questo non ho dubbi.


Per ragioni che qui sarebbe troppo lungo articolare, l'anima sussiste nella misura in cui è attiva (l'atto primo dell'anima, la sua esistenza, è vincolata alla sua attività, o atto secondo).



Ok, mi pare logico, l`attività dell'anima è dovuta alla sua esistenza.



Durante il sonno (o durante un coma profondo) l'anima continua a sussistere in quanto il corpo è ancora vivo e, quindi, questa è ancora attiva nei vari processi fisiologici del medesimo.



Se ho capito bene, significa questo che l`anima è amalgamata col corpo e che quindi fin quando il corpo procede con la sua attività, l`anima procede con la sua attività nel subconscio? Quindi quando dormiamo, essendo che l`attività del cervello continua (addirittura in alcune aree della corteccia c`è più attività del solito), non si ha abbastanza differenziazione e quindi distacco tra anima e corpo.



Ora, si dà il caso che la coscienza l'attività che l'anima può svolgere anche a prescindere dal corpo (in quanto si tratta di un'attività spirituale), un'anima incosciente (o dormiente, che dir si voglia) sarebbe pertanto un'anima inesistente.



Questo mi è anche chiaro, ma pone d`avanti altri problemi: Quando si ha un trauma, e parte del cervello diventa malato o inutilizzabile e a causa di ciò si perde parte della memoria, dove finisce questa informazione? Ad esempio nell`Alzheimer.
Se il corpo si deteriora, in questo caso il nostro cervello con le sue informazioni perde colpi, l`anima perde anche informazioni? In un nascituro è l`anima uguale a zero coscienza?....

Mi sa che dovrei leggere qualche libro sull`argomento.

Sal
20/08/2009 16:02
 
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Carissimo Sal80


Questo mi è anche chiaro, ma pone d`avanti altri problemi: Quando si ha un trauma, e parte del cervello diventa malato o inutilizzabile e a causa di ciò si perde parte della memoria, dove finisce questa informazione? Ad esempio nell`Alzheimer.
Se il corpo si deteriora, in questo caso il nostro cervello con le sue informazioni perde colpi, l`anima perde anche informazioni? In un nascituro è l`anima uguale a zero coscienza?....



Secondo me l'amica citata ha torto quando si lascia affascinare dalle teorie sul sonno dell'anima......

Quando però sostiene la diffusa similitudine con l'hardware ed il software mi sembra abbastanza convincente......l'anima è il software (come un programma musicale), mentre il cervello è l'harware (come processore, scheda audio, casse...).

Se uno si ammala, invecchia, resta infortunato, va in coma, si becca l'Alzheimer o la demenza senile, il programma musicale o non si sente più o produce musica scadente.....perché è danneggiato il computer, la scheda audio, il processore o le casse....

E' comunque sempre possibile estrarre i files con il software musicale e riprodurli o su un altro computer (il nuovo corpo alla resurrezione) o su un lettore CD (sicuramente nelle mani del Padre Eterno per mantenere vivi i nostri dati musicali)....

E' un esempio grossolano ma non mi dispiace....


enrico

[Modificato da domingo7 20/08/2009 16:04]
21/08/2009 08:54
 
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Se ho capito bene, significa questo che l`anima è amalgamata col corpo e che quindi fin quando il corpo procede con la sua attività, l`anima procede con la sua attività nel subconscio? Quindi quando dormiamo, essendo che l`attività del cervello continua (addirittura in alcune aree della corteccia c`è più attività del solito), non si ha abbastanza differenziazione e quindi distacco tra anima e corpo.



Tu confondi l'anima con la coscienza. L'anima è la forma del corpo (mi rendo conto però che per afferrare il senso del discorso dovresti sapere qualcosa a proposito del cosiddetto ilemorfirmo). Finché l'anima sussiste nel corpo, vale a dire che dà forma al corpo (in parole povere, finché il corpo è vivo), questa sussiste anche a prescindere dalla sua attività cosciente. Per esempio, un uomo con gravi lesioni al cervello (quindi fisicamente incapace di un'attività cosciente) non è che perda la propria anima, ma, più semplicemente, non è in grado di esercitare le sue funzioni intellettive (perché, l'anima, pur essendo spirituale, finché è incarnata non può fare a meno del corpo per esercitare la propria attività). Un'anima disincarnata, però, siccome non ha più un corp "tramite il quale" (per così dire) esercitare la propria attività, per sussistere (in quanto, per definzione, un'anima "inattiva" non è un'anima) non può che esercitare quell'unica attività di cui è capace a prescindere dal corpo, vale a dire l'attività cosciente.


Mi sa che dovrei leggere qualche libro sull`argomento.



Ti consiglio due testi che affrontano l'argomento da un punto di vista prettamente filosofico:

G. Basti, Filosofia dell'uomo, ESD, Bologna, 1995
J. J. Sanguineti, Filosofia della mente. Una prospettiva ontologica e antropologica, 2007, Roma, Edusc

-------------------------------------------

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21/08/2009 09:16
 
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Re:
Trianello, 21/08/2009 8.54:


Se ho capito bene, significa questo che l`anima è amalgamata col corpo e che quindi fin quando il corpo procede con la sua attività, l`anima procede con la sua attività nel subconscio? Quindi quando dormiamo, essendo che l`attività del cervello continua (addirittura in alcune aree della corteccia c`è più attività del solito), non si ha abbastanza differenziazione e quindi distacco tra anima e corpo.



Tu confondi l'anima con la coscienza. L'anima è la forma del corpo (mi rendo conto però che per afferrare il senso del discorso dovresti sapere qualcosa a proposito del cosiddetto ilemorfirmo). Finché l'anima sussiste nel corpo, vale a dire che dà forma al corpo (in parole povere, finché il corpo è vivo), questa sussiste anche a prescindere dalla sua attività cosciente. Per esempio, un uomo con gravi lesioni al cervello (quindi fisicamente incapace di un'attività cosciente) non è che perda la propria anima, ma, più semplicemente, non è in grado di esercitare le sue funzioni intellettive (perché, l'anima, pur essendo spirituale, finché è incarnata non può fare a meno del corpo per esercitare la propria attività). Un'anima disincarnata, però, siccome non ha più un corp "tramite il quale" (per così dire) esercitare la propria attività, per sussistere (in quanto, per definzione, un'anima "inattiva" non è un'anima) non può che esercitare quell'unica attività di cui è capace a prescindere dal corpo, vale a dire l'attività cosciente.


Mi sa che dovrei leggere qualche libro sull`argomento.



Ti consiglio due testi che affrontano l'argomento da un punto di vista prettamente filosofico:

G. Basti, Filosofia dell'uomo, ESD, Bologna, 1995
J. J. Sanguineti, Filosofia della mente. Una prospettiva ontologica e antropologica, 2007, Roma, Edusc




Grazie Adriano sei sempre preciso nelle definizioni.
Perchè l'appellativo "dormiente" non piace molto agli "addetti ai lavori" in riferimento allo stato di coscienza che ha l'anima separata dal corpo? Se essa come hai ben detto tu, non ha fnzini intellettiva, non è molto simile allo stato di sonno?
Mi parli inoltre dello stato di atemporalità dell'anima e di come questo stato si possa conciliare col fatto che essa è stata creata ed ha quindi avuto un inizio temporale?

Ciao




21/08/2009 10:31
 
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Intanto che aspetto anch'io le risposte alle interessanti domande poste da Mario, vorrei sapere se ho capito bene l'attività dell'anima intanto che il corpo è vivo e quando è morto:

Quando il corpo è vivo, l'anima funge come un'accumulatore di memoria in quanto a scelte fatte, attività compiute, qualità negative e qualità positive sviluppate in base al carattere che ci formiamo in vita e le relazioni col prossimo... Tutto questo dev'essere compiuto in maniera cosciente in condizione d'intendere e volere.
Quando non si è in condizione d'intendere e volere, quindi in caso di malformazione celebrale, coma, alzaimer ecc.. l'anima non accumula attività coscienti di cui Dio possa tener conto una volta morti quindi una volta che l'anima diventerà l'unico elemento cosciente, in mancanza del corpo.

Allora, quando si è in vita, l'anima accumula le attività compiute dal nostro corpo in base alle scelte del nostro cervello in grado d'intendere e volere, per questo non ci accorgiamo di averla, il protagonista è il corpo col suo cervello. Alla morte, invece l'anima diventa protagonista, col suo accumulo di attività compiute, scelte coscienti ecc.. Di queste cose Dio terrà conto, e l'anima ne risponderà direttamente.

Ho capito bene?

Grazie, Ely



[Modificato da Elyy. 21/08/2009 10:34]


"Poca scienza allontana da Dio, ma molta scienza riconduce a Lui". (Louis Pasteur)




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21/08/2009 13:32
 
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Mario ha scritto:


Perchè l'appellativo "dormiente" non piace molto agli "addetti ai lavori" in riferimento allo stato di coscienza che ha l'anima separata dal corpo? Se essa come hai ben detto tu, non ha fnzini intellettiva, non è molto simile allo stato di sonno?



Veramente mi pare di aver detto il contrario. Un'anima, per definizione, deve agire in qualche modo per sussistere. Ora, finché l'anima è incarnata, questa fa vivere il corpo e continua a sussistere anche quando, per ragioni fisiologiche, è impossibilitata ad esercitare le sue funzioni intellettive. Un'anima disincarnata, però, non ha che la propria coscienza da esercitare (la coscienza è un'attività immateriale, infatti), quindi non può non essere cosciente. Ergo, palare di un'anima disincarnata dormiente significa parlare di un'anima che non ha alcuna attività e che, pertanto, non è un'anima (significa parlare di un'anima inesistente, se non eventualmente come “informazione” nella “testa” di Dio, ma a tal punto verrebbe meno la continuità sostanziale tra i defunti ed i risorti, come più volte si è fatto notare in questo Forum criticando la posizione di TdG a riguardo).


Mi parli inoltre dello stato di atemporalità dell'anima e di come questo stato si possa conciliare col fatto che essa è stata creata ed ha quindi avuto un inizio temporale?



In primo luogo bisogna togliersi dalla testa l'idea newtoniana (e kantiana) di un tempo assoluto (che, come ci ha dimostrato Einstein, ma come già sapevano i filosofi classici, non esiste). Il tempo è la misura del mutamento secondo il prima e il poi, diceva Aristotele. Il tempo è una forma partecipata dell'eternità di Dio, limitata appunto dall'essere mutevole degli enti materiali. Ora, oltre al tempo c'è un'altra forma di partecipazione all'eternità, più perfetta del tempo, che nella tradizione tomista è detta evo. L'evo è la forma di partecipazione all'eternità divina di quegli enti che sono sostanzialmente immutabili, ma a cui il mutamento può essere annesso. Un'anima disincarnata non è eterna (se non in quanto gode della visione beatifica di Dio e “partecipa” quindi in modo sovrannaturale dell'eternità di quest'ultima), né è soggetta al tempo (perché, nella sua semplicità, non è propriamente soggetta al mutamento). Per noi uomini, essendo l'unica forma di partecipazione all'eternità che conosciamo il tempo, rimane impossibile poter farci un'idea chiara di che cosa significhi sussistere nell'evo, possiamo però “immaginarlo” come una forma analoga di tempo caratterizzata da una sostanziale discontinuità, lì dove, invece la cifra distintiva del tempo è la continuità (e quella dell'eternità è la simultaneità). Nell'anima umana (presa come a sé stante) la differenza tra passato e futuro non è nell'essere, ma solo rispetto alle mutazioni annesse. L'uomo, invece, in quanto ente materiale è un ente temporale. All'anima umana è quindi annesso il mutamento derivante dall'essere incarnata e, quando è disincarnata, dal suo essere comunque legata alla dimensione materiale (anche un'anima disincarnata è, incatti, la forma sostanziale di un determinato corpo, al quale, un giorno, si ricongiungerà con la risurrezione).

Ely ha scritto:


Quando il corpo è vivo, l'anima funge come un'accumulatore di memoria in quanto a scelte fatte, attività compiute, qualità negative e qualità positive sviluppate in base al carattere che ci formiamo in vita e le relazioni col prossimo...



Quando l'uomo è vivo l'anima è ciò che lo fa vivere, ergo l'anima sussiste anche quando l'uomo è uno stato di incoscienza. L'anima disincarnata, invece, non può esercitare alcuna attività fisica, ma solo l'attività spirituale, ergo, per continuare a sussistere deve continuare ad essere cosciente.


Quando non si è in condizione d'intendere e volere, quindi in caso di malformazione celebrale, coma, alzaimer ecc.. l'anima non accumula attività coscienti di cui Dio possa tener conto una volta morti quindi una volta che l'anima diventerà l'unico elemento cosciente, in mancanza del corpo.



L'anima, in quanto forma dell'ente uomo è vincolata alla materia che informa, vale a dire al corpo in cui è “incarnata”. Ecco perché un danno al cervello può impedirci di essere pienamente coscienti e, pertanto, di compiere scelte pienamente libere. L'anima, in quanto sede della coscienza e del nostro libero arbitrio è ciò che ci rende “immagine” di Dio. Ovviamente nessuno può essere ritenuto responsabile di qualcosa che abbia fatto senza piena avvertenza, vale a dire in modo incosciente, senza che l'anima razionale abbia esercitato quella che è la sua facoltà essenziale (non a caso in ambito cattolico si parla di salvezza dell'anima).


Allora, quando si è in vita, l'anima accumula le attività compiute dal nostro corpo in base alle scelte del nostro cervello in grado d'intendere e volere, per questo non ci accorgiamo di averla, il protagonista è il corpo col suo cervello.



Beh... a dire il vero ognuno di noi può rendersi conto di avere un'anima immateriale semplicemente riflettendo sulla natura della propria attività cosciente, la quale, per quanto, per così dire, tragga il proprio materiale dai sensi e funzioni solo attraverso il cervello è in sé un qualcosa di assolutamente immateriale. Le idee prodotte dalla nostra coscienza, per esempio, sono assolutamente immateriali. Infatti, spirituale e immateriale è ciò che non ha materia né quel che consegue alla materia, cioè l'estensione; mentre tutto ciò che è materiale,è per sua natura esteso; ha una determinata altezza, larghezza, spessore, forma e figura.
Orbene, gli angeli per es., quali sono nel nostro pensiero (esistano o meno), non hanno né altezza, né lunghezza, né spessore; parimenti la virtù, la giustizia, la bontà non hanno né forma né figura; le stesse cose materiali nel nostro pensiero vengono smaterializzate, cioè spogliate delle condizioni proprie della materia; l'uomo, quale è nella nostra idea universale, non è né alto né basso, né magro né grasso, né bianco né negro, mentre tutto ciò che è materiale deve avere una determinata forma, grandezza, colore, ecc.
Dunque, le nostre idee di cose spirituali e astratte nonché le nostre idee universali sono spirituali e per conseguenza spirituale deve essere l'anima che ha tali idee. Lo stesso, a maggior ragione, vale per i giudizi e per i ragionamenti, che evidentemente non sono materiali, non hanno estensione o forma, spessore o colore, ma sono immateriali, cioè spirituali, e ci attestano la spiritualità della nostra anima, capace di pensare, giudicare e ragionare.

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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

21/08/2009 15:39
 
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Trianello: G. Basti, Filosofia dell'uomo, ESD, Bologna, 1995
J. J. Sanguineti, Filosofia della mente. Una prospettiva ontologica e antropologica, 2007, Roma, Edusc




Caro Trianello, i testi consigliati da tè purtroppo in Germania sono irreperibili, ho trovato in rete un riassunto del Prof. Basti sull`argomento, e magari troverò qualcosa di simile in lingua tedesca.

Sal
[Modificato da Sal80. 21/08/2009 15:40]
21/08/2009 21:15
 
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Re:
Sal80., 21/08/2009 15.39:



Caro Trianello, i testi consigliati da tè purtroppo in Germania sono irreperibili, ho trovato in rete un riassunto del Prof. Basti sull`argomento, e magari troverò qualcosa di simile in lingua tedesca.

Sal




Credo che almeno il volume di Basti puoi trovarlo per tramite di uno dei tanti siti di vendita on-line di libri (per inciso, io ho ordinato tramite internet anche il volume di Sanguineti). Non so se potrai trovare qualcosa in tedesco che a riguardo dell'antropologia e la filosofia della mente di impostazione tomista (in inglese, invece, qualcosa potrei suggerirti).

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