Cari foristi, ex-TdG, Atei; Cattolici, Protestanti e altro, sapete che per quanto risulti odioso a voi tutti, l'atteggiamento dottrinale dei TdG sulla questione delle trasfusioni di sangue a fini terapeutici, questo ha determinato anche un fortissimo impulso all'analisi della pratica e della problematica, anche all'interno del mondo medico? Un amico angio-chirurgo, che aveva avuto con me i primi contatti con i TdG, mi diceva che i rischi collegati con l'uso delle trasfusioni, erano stati riconsiderati anche per la "polemica" diffusa dai TdG. Anche tutta la ricerca sui sostituti sicuri del sangue, nei casi possibili, moltissimi, e' stata pure motivata dal volere comunque dare cure e assistenza ai tdG, come le pratiche di "recupero" del proprio sangue durante un'operazione e tutti i progressi della chirurgia sulle tecniche operatorie tese al rispoarmio di sangue perso e quindi da somministrare dall'esterno. Insomma e' innegabile che tanti testimoni di Geova sono morti per rifiuto volontario delle trasfusioni di sangue ma, per onesta', bisogna dire anche delle numerosissime vite salvate e non rovinate da gravi malattie di chi ha seguito la pratica dei TdG. Non entro nella dottrina ma solo nella considerazione quantitativa danno/benefici. Per questo aggiungo questo link, nevio63.
http://www.adnkronos.com/IGN/Altro/?id=1.0.2169649337 Lo scritto:
Oltre 50% trasfusioni fa più male che bene Roma - Oltre il 50% delle trasfusioni "fa più male che bene. Tanto che i pazienti sottoposti a un intervento chirurgico possono andare incontro a rischi di morte sei volte superiori proprio per via delle trasfusioni". L'avvertimento proviene dai National Institutes of Health (Nih) statunitensi. "Non sono sicure - spiega Bruce Spiess, cardiologo anestesista alla Virginia Commonwealth University di Richmond - in una percentuale che oscilla tra il 40% e il 60%. E non soltanto per il pericolo di contrarre infezioni, ma perché la procedura di trasfusione in sé rappresenta un pericolo per la salute".
L'ipotesi più accreditata è che il sangue delle sacche, in quanto 'vecchio' perché conservato, potrebbe non mantenere inalterate le sue qualità. E cioè non trasporterebbe in maniera sufficiente l'ossigeno ai tessuti e agli organi vitali. Oltre a innescare problemi al sistema immunitario. La questione è sempre più all'ordine del giorno in tutto il mondo, tanto che molti medici consigliano di fare ricorso al sangue delle sacche solo come 'ultima spiaggia', raccomandando gli ospedali di essere più selettivi sull'individuazione dei pazienti candidati alla trasfusione.
Guardate anche questo:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica?query=sangue+infetto&view=video&fromdate=1984-01-01&todate=2009-07-02&mode=simpleany&author=
e qua. http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=16033
[Modificato da nevio63 02/07/2009 08:40]