29/05/2009 18:01 |
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| | | Post: 497
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L’altra sera ho partecipato ad un incontro vicariale dei catechisti ed è stato presentato un progetto di formazione teologica e pedagogica. Molto interessante..... ma quello che mi ha maggiormente colpito è stato che il mio parroco ad un certo punto ha anche spiegato che, riferendosi alla preparazione biblica dei cattolici, in una proposizione del Sinodo dei vescovi dello scorso ottobre si sia anche parlato delle sette ed in particolare in questa:
Proposizione 47
La Bibbia e il fenomeno delle sette
Sperimentiamo una profonda preoccupazione riguardo la crescita e mutazione del fenomeno delle sette. Le sette di diversa origine, di fatto, sembrano offrire un’esperienza della vicinanza di Dio alla vita della persona e promettono una illusoria felicità tramite la Bibbia, spesso interpretata in modo fondamentalista.
Proponiamo di:
- mediante una corretta ermeneutica vitale delle pagine bibliche, intensificare l’attività pastorale per provvedere il cibo della Parola ai fedeli che la cercano;
- imparare dalla ricca esperienza dei primi secoli della Chiesa che pure conobbero fenomeni analoghi (cf. 1 Gv 2, 19; 4, 2-3);
- conoscere meglio le caratteristiche peculiari, le cause e i promotori delle sette così come oggi si presentano.
- aiutare i fedeli a distinguere bene la Parola di Dio dalle rivelazioni private.
-incoraggiare gruppi di condivisione e di meditazione per contrastare l’attrazione delle sette e del fondamentalismo.
È necessario che i sacerdoti siano adeguatamente preparati per fronteggiare queste nuove situazioni, rendendoli capaci di proporre una animazione biblica della pastorale, adatta ai problemi sentiti dalla gente di oggi.
Chiediamo alla Santa Sede di studiare, in collaborazione con le Conferenze Episcopali e le competenti strutture delle Chiese Orientali Cattoliche, il fenomeno delle sette nella sua ampiezza globale e nelle sue ricadute anche locali.
Molto molto interessante……………
Che ne dite?
Ciao
Rasima
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29/05/2009 19:03 |
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| | | Post: 77
| Registrato il: 10/03/2008
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Ciao , Io direi MEGLIO TARDI CHE MAI .
Il problema è la applicazione , non ci sono molti preti e quelli disponibili per eventuali corsi , su base volontaria , spero riescano a trovare il tempo necessario all'espletazione di questo compito aggiuntivo .
Efffettivamente potrebbo contare molto su diaconi e persone cattoliche competenti.... ma la concorrenza è spietata .... gli ALTRI ti vengono a casa !!!
Prima o poi assisteremo alla "caccia all'adepto" ? |
29/05/2009 19:28 |
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| | | Post: 5.840
| Registrato il: 23/01/2006
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Non possiamo pretendere i sacerdoti spendano un sacco del loro tempo a studiare in modo approfondito i MRA, questo perché i loro compiti pastorali già li impegnano tantissimo. Quello però che si può fare è sensibilizzare i suddetti al problema dei MRA ed informarli rettamente sull'esistenza di associazioni cattoliche che, come il GRIS, si occupano della materia ed alle quali, in caso di necessità, potranno rivolgersi, anche solo per organizzare degli incontri di catechesi specifica nelle parrocchie.
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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)
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29/05/2009 20:37 |
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| | | Post: 2.746
| Registrato il: 13/07/2005
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La capillarità d'azione delle "sette" le rende poco contrastabili. Infatti i loro gruppi (chiese?) sono molto piccoli, quasi sempre sotto le 100 unità. Invece una comunità cattolica spesso annovera tra le sue file centinaia di fedeli.
Solo da questi dati si evince la difficoltà, da parte dei parroci, nel seguire in modo attento ogni parrocchiano.
Gabry |
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