25/05/2009 12:50 |
|
| | | Post: 225
| Registrato il: 02/08/2007
| Utente Junior | | OFFLINE |
|
Pare che sia prassi offrire un programma di "assistenza spirituale" a coloro che da tanto tempo non frequentano più le adunanze e che sono diventati inattivi.
Il programma include l'offerta di uno studio biblico a cura di un "fratello maturo" che tratterà con l'inattivo uno dei nuovi libri utilizzati per lo studio in predicazione.
Io mi sono detto che accetterei di rifare lo studio biblico . . . a patto che a termine dello stesso io possa di nuovo scegliere se battezzarmi o meno. Altrimenti che senso ha rifare lo studio?
Devo poter provare a me stesso la validità di certi insegnamenti? O accettarli passivamente? Devo accettare o comprenderne la validità?
Devo imparare pappagallescamente nozioni derivate dall'altrui libera interpretazione delle Scritture? Devo dimenticare la mia ragione e buon senso e affidarmi all'altrui ragione e buon senso? Devo vincolare il mio giust'appunto definito "libero arbitrio"? Devo disimparare ad ascoltare il mio cuore perchè ingannevole più di ogni altra cosa e ascoltare il cuore di qualcuno a cui parla senza inganno?
Devo 'giustiziare' ogni senzazione perchè satanica? Ditemi devo morire in quanto uomo?
Devo chiedere asilo all'incoerenza e rimanervi fino ad Armaghedon?
Devo o voglio?
Bio
|
|
|