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Non parlare agli sconosciuti

Ultimo Aggiornamento: 18/05/2009 10:01
18/05/2009 08:43
 
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Inizialmente mi era venuto in mente di commentare la notizia del bimbo ucciso a calci e pugni dai genitori. Lascio perdere perchè non c'è nulla da commentare di fronte a una simile tragedia.

Però mi è venuta in mente una riflessione che mi gira per la testa da qualche anno, nonostante ormai, alla mia età non dovrei stupirmi più di niente e invece, guarda un po', mi stupisco sempre di più di un certo tipo di violenza.

Una volta la mia mamma mi diceva di non parlare con gli sconosciuti.

Gli attentati alla mia incolumità li immaginavo attribuibili solo ad estranei. E da bimba mi terrorizzava "l'uomo nero", l'orco cattivo che si poteva nascondere dietro il volto o il fare gentile di qualsiasi sconosciuto. Vedevo la mia casa come un rifugio sicuro.

Poi sono cresciuta e ho imparato a leggere. E mi sono stufata di leggere di violenze familiari.

Genitori che massacrano i figli.
Figli che uccidono i genitori.
Fratelli che si scannano.
Uomini che uccidono le ex compagne perchè le ritengono una proprietà e non tollerano che la relazione possa finire.
Familiari (e qui non c'è limite al peggio) che violentano i figli, i nipoti, che li vendono, che li fanno prostituire, che li cedono in cambio di favori..

Inutile che ce la stiamo a raccontare. La percentuale maggiore delle violenze avviene all'interno delle famiglie.

Oggi come oggi forse mi sentirei più sicura conversando con il primo che passa. Scambiando due chiacchiere con l'edicolante dove ho comprato un quotidiano..

Insomma mi sentirei più sicura tra sconociuti perchè almeno lì non abbasserei la guardia e qualche attentato alla mia sicurezza lo metterei in conto e starei attenta. Cosa che non faccio con chi conosco. E ancora meno faccio con i miei familiari.

E' questo l'errore? Pensare che può accadere agli altri ma mai a noi?


Aboliamo il luogo comune "Non fidarti degli sconosciuti" e sostituiamolo con "Guardati le spalle da chiunque perchè non si sa mai". E' brutto da dirsi ma è così. C'è una sola persona al mondo dalla quale non dobbiamo guardarci le spalle e quella persona siamo noi stessi.





18/05/2009 09:19
 
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Non credo che le cose siano molto cambiate dai tempi andati.
Ad es. qui a Parma il giornale locale, ogni tanto, ha una sezione dove vengono riportate le notizie di 100 anni fà. E ci trovo, ovviamente descritte col linguaggio dell'epoca, le stesse notizie di oggi, buone e cattive.
Per quanto riguarda le violenze all'interno delle famiglie, bisognerebbe sapere se da allora sono aumentate o diminuite. C'erano allora come ci sono adesso. Ma considerando tutte le famiglie, qual'é la % dove si commettono nefandezze? Se i mass-media danno eccessivo risalto alla notizia, saremo portati a credere che ciò avvenga in tante famiglie.
La differenza é da come si fà informazione.
Prestare attenzione va bene, ma non va bene vivere guardandosi sempre alle spalle.
18/05/2009 10:01
 
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Re:


93969157=barfedio, 18/05/2009 9.19

Per quanto riguarda le violenze all'interno delle famiglie, bisognerebbe sapere se da allora sono aumentate o diminuite. C'erano allora come ci sono adesso. Ma considerando tutte le famiglie, qual'é la % dove si commettono nefandezze? Se i mass-media danno eccessivo risalto alla notizia, saremo portati a credere che ciò avvenga in tante famiglie.



Vado di fretta, scusa la risposta veloce, magari dettaglieremo più avanti.

Oltre a leggere quotidianamente notizie di cronaca sulla violenza familiare e oltre che aver lavorato per 2 anni in una comunità dove la metà degli utenti aveva subito violenze in famiglia, alcuni altri dati che ho trovato, sicuramente più attendibili dei miei che si basano solo sull'osservazione, sono questi

Delitti in famiglia: un omicidio
su tre avviene tra le mura domestiche
Secondo il rapporto Eures 2007, presentato a gennaio 2008 a Roma e relativo all’anno 2006, i delitti compiuti tra le mura domestiche e all’interno dello stesso nucleo familiare sono infatti al primo posto con il 31,7% del totale nazionale, con 195 casi registrati su un totale di 621 nel 2006. Il fenomeno è in netto aumento (+12,1% "solo" 174 casi nel 2005) e continua a caratterizzare principalmente il Nord (94 vittime, pari al 48,2%), seguito dal Sud (62 vittime, 31,8%) e dal Centro (39 vittime, 20%).

Fonte


IL 70% DEGLI ABUSI SESSUALI SUI MINORI AVVIENE IN FAMIGLIA
FONTE


Istat: Più di un milione le donne vittime di violenza in famiglia

Sono 74 mila le donne, tra i 16 e i 70 anni, che negli ultimi 12 mesi hanno subito uno stupro o un tentato stupro, di cui il 69,7% da partner o ex partner.
Complessivamente, circa 1 milione di donne italiane ha subito nel corso della sua vita uno stupro o un tentato stupro. E' quanto emerge da un'indagine svolta dall'Istat per il ministero delle Pari opportunita', presentata oggi in una conferenza stampa a palazzo Chigi con il ministro Barbara Pollastrini e il direttore generale dell'Istituto di statistica, Luigi Biggeri.
FONTE



C'è anche da considerare che chissà quante altre violenze dello stesso tipo rimangono sommerse perchè non denunciate.


La differenza é da come si fà informazione.
Prestare attenzione va bene, ma non va bene vivere guardandosi sempre alle spalle.



Il guardarsi le spalle non lo intendo certamente rappresentato dal girare per casa guardinghi con una mazza da baseball in mano pronti a difendersi. [SM=g27823]

Ciao






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