11/05/2009 17:25 |
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milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_maggio_11/testimone_geova_trasfusione_forzata_ospedale_condanna-15013435401...
Ospedale dovrà risarcire 20 mila euro
I sanitari ebbero l'ok della Procura, ma il tribunale civile ritiene siano stati violati i diritti del paziente
MILANO - Per avere sottoposto a trasfusione un paziente, che per motivi religiosi l'aveva rifiutata, un ospedale, il San Carlo di Milano, dovrà risarcire il danno alla moglie di R. L., ministro del culto per i testimoni di Geova. L'uomo, affetto da neoplasia gastrica, si era opposto al trattamento, ma i sanitari avevano avuto l'approvazione della Procura per il trattamento sanitario obbligatorio. Il tribunale civile ha ritenuto esistente una violazione dei diritti del paziente e ha riconosciuto alla moglie dell'uomo deceduto a causa della malattia di cui era affetto un risarcimento morale di 20 mila euro.
Isaia 29:13...‘Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è molto lontano da me. Invano continuano ad adorarmi, perché insegnano dottrine e comandi di uomini’”...
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11/05/2009 17:53 |
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Ognuno che sia adulto, capace di giustificare le proprie decisioni, scegliera' di essere curato come crede. Nessuna autorita' puo' imporre un trattamento terapeutico a chi e,' per qualsivoglia ragione, convinto della sua inutilita' o danno alla propria salute fisica, psichica o spirituale.
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11/05/2009 18:04 |
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| | | Post: 1.117
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questo succede perche con un paziente testimone, non si capisce se è veramente la sua volonta, o dettato da qualcun altro!
forse se era un paziente "normale" nel senso non tdg, non avrebbero fatto la trsfusione violando un diritto.
pero sono sicura che se non l avevano fatto, venivano denunciati lo stesso! --------------------------------------------------
AVER PAURA DEL DIAVOLO E' UNO DEI MODI DI DUBITARE DI DIO ... |
11/05/2009 19:40 |
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omissis
[Modificato da involtino.primavera 11/05/2009 22:55] |
11/05/2009 20:03 |
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| | | Post: 2.823
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Mi pare, tempo fa, di aver letto qualcosa sull'argomento.
Se è lo stesso caso, ricordo d'aver provato indignazione per la violenza esercitata su quel paziente.
Non sta all'autorità stabolire se una persona cosciente rifiuta un trattamento sanitario perchè convinto o sobillato.
La volontà va rispettata in ogni caso.
Diverso è il trattamento verso i minori, ma questa è una lunga storia.
Gabriella |
11/05/2009 21:23 |
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boh, non vorrei mai trovarmi in una situazione simile; vedere un uomo che affonda nelle sabbie mobili e scongiurarmi di non salvarlo perchè la religione "CaioSempronio" glielo sconsiglia amorevolmente.
mi sentirei co-responsabile della sua morte. |
11/05/2009 21:33 |
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IL discorso non e' solo sul sangue e i TdG, ma anche su altri tipi di trattamenti come i chemioterapici dove io pretendo di decidere da solo, di curarmi, eventualmente sotto la supervisione di personale medico ma consentendo solo certi trattamenti e al limite decidendo io quando e come morire. Condivido al 101% quello che ha detto la meravigliosa Gabriella.
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11/05/2009 21:34 |
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Interessante il commento di un lettore de "Il Messaggero":
« Badate bene...il risarcimento è per la moglie !
Allora, se capisco bene : il malato, testimone di Geova, è in fin di vita e preferisce morire a causa della sua fede piuttosto che ricevere la trasfusione; la moglie, ministro dello stesso culto è d'accordo che il marito muoia, i medici che, per legge debbono proteggere la vita e la salute del paziente, probabilmente comatoso e non in grado di dare un consenso od un dissenso VERO e non compilato PRIMA di trovarsi a tu per tu con la morte certa, sono dubbiosi e quindi segnalano la cosa la alla Procura che ordina la trasfusione. Il paziente muore lo stesso (lo deduco dal fatto che il risarcimento è per la moglie e non per il paziente) e quindi per il Tribunale Civile deve essere pagato il danno morale. Avremo modo di leggere la sentenza e quindi il suo filo logico (se esiste) ma certo il fatto la dice lunga sulla confusione che regna nel nostro Paese».
Link: www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=57801&sez=HOME_INITALIA (il secondo commento).
Achille |
11/05/2009 21:40 |
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| | | Post: 404
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Stavo leggendo sulla stessa sentenza qui:
Corriere della sera
Trasfusione forzata a testimone di Geova
Ospedale dovrà risarcire 20 mila euro
I sanitari ebbero l'ok della Procura, ma il tribunale civile ritiene siano stati usati metodi di contenimento illegittimi
MILANO - Per avere sottoposto a trasfusione un paziente, che per motivi religiosi l'aveva rifiutata, un ospedale, il San Carlo di Milano, dovrà risarcire il danno alla moglie di R. L., ministro del culto per i testimoni di Geova. L'uomo, affetto da neoplasia gastrica, si era opposto al trattamento, ma i sanitari avevano avuto l'approvazione della Procura per il trattamento sanitario obbligatorio. Il tribunale civile ha ritenuto esistente una violazione, non della trasfusione che è stata invece ritenuta legittima, ma per i metodi di contenimento che l'hanno resa possibile. Alla moglie dell'uomo, deceduto a causa della malattia di cui era affetto, è stato riconosciuto un risarcimento morale di 20 mila euro.
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Un saluto a tutti
MoltoDelusa |
11/05/2009 21:55 |
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| | | Post: 2.182
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Carissimi,
milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_maggio_11/testimone_geova_trasfusione_forzata_ospedale_condanna-15013435401...
MILANO - Per avere sottoposto a trasfusione un paziente, che per motivi religiosi l'aveva rifiutata, un ospedale, il San Carlo di Milano, dovrà risarcire il danno alla moglie di R. L., ministro del culto per i testimoni di Geova. L'uomo, affetto da neoplasia gastrica, si era opposto al trattamento, ma i sanitari avevano avuto l'approvazione della Procura per il trattamento sanitario obbligatorio. Il tribunale civile ha ritenuto esistente una violazione, non della trasfusione che è stata invece ritenuta legittima, ma per i metodi di contenimento che l'hanno resa possibile. Alla moglie dell'uomo, deceduto a causa della malattia di cui era affetto, è stato riconosciuto un risarcimento morale di 20 mila euro
Quindi, per la legge: trasfusione legittima, ma metodo (immagino fisicamente coatto) illegale.
Indipendentemente dal caso TdG, essere costretti con la violenza ad un trattamento sanitario non e' una procedura che mi piaccia tanto.
Matisse
PS: OOps, scusami moltodelusa, mentre scrivevo mi hai preceduto. Ciao
[Modificato da Muscoril 11/05/2009 21:58] La verita' non danneggia mai una giusta causa. M. K. GANDHI |
11/05/2009 21:57 |
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| | | Post: 190
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Art. 32.
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
Mi sembra molto strano che sia successo questo, visto che la disposizione di legge era stata ottenuta.....mah.....
e se nel caso non l'avessero fatta la trasfusione,ma invece tentato altre strade...e il paziente sarebbe morto lo stesso?
Poteva la moglie accusare i sanitari di aver lasciato morire il marito, e quindi renderli perseguibili di negligenza?
A voi l'ardua sentenza..... [Modificato da Trottola31 11/05/2009 21:59] |
12/05/2009 12:01 |
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| | | Post: 1.581
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A proposito di confusione... Se io, Testimone, intento causa allo Stato per risarcimento dovuto, in ultima analisi, alla questione della trasfusione di sangue la quale, A SUA VOLTA, è forse la pregiudiziale più importante della negazione ai tdG italiani del Concordato, non mi sto dando la classica "zappata sul piede"?
Agabo.
VISITA: Visita:
"MA COME UN'AQUILA PUO' DIVENTARE AQUILONE? CHE SIA LEGATA OPPURE NO, NON SARA' MAI DI CARTONE " -Mogol
"Non spetta alla chiesa decidere se la Scrittura sia veridica, ma spetta alla Scrittura di testimoniare se la chiesa è ancora cristiana" A.M. Bertrand |
12/05/2009 12:54 |
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Muscoril, 11/05/2009 21.55:
non della trasfusione che è stata invece ritenuta legittima, ma per i metodi di contenimento che l'hanno resa possibile. Alla moglie dell'uomo, deceduto a causa della malattia di cui era affetto, è stato riconosciuto un risarcimento morale di 20 mila euro
Come ha sottolineato giustamente Muscoril, qui non è in discussione la trasfusione, ma i metodi coercitivi adottati per eseguirla.
Sono, quindi, stati calpestati i diritti di questo cittadino indipendentemente dal credo religioso.
Non sono un legale, ma credo che la sentenza sia basata proprio su questo fatto.
Gabriella
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