d.gilmour, 08/05/2009 12.02:
Durante l'assemblea di distretto del 1993, circolava fra i presenti un articolo della Gazzetta dello Sport in cui si dava la notizia che Sabau, giocatore del Brescia e nazionale rumeno si sarebbe battezzato nello stadio di Bergamo, dove aveva fatto un gol da trenta metri.
Qualche mese dopo, sempre sulla Gazzetta, usci un'intervista in cui Sabau si dichiarava Testimone di Geova; in questa intervista il calciatore parlava della sua fede e di come trascorresse il tempo libero in predicazione.
All'epoca lessi entrambi gli articoli, e li ho sempre portati invano come esempio della assoluta mancanza di ragionevolezza degli anziani che credevo tipica della grettezza mentale delle mie zone.
In ogni modo per permettere ai miei figli di fare sport dovetti dimettermi.
Fare sport a livello agonistico, comunque, non impedisce il battesimo ma di fatto non consente di avere privilegi di servizio. Almeno per i comuni mortali è così.
Sabau era già calciatore professionista quando divenne TdG, fu esaminato il suo caso e si ritenne che non fosse necessario chiedergli di lasciare il calcio. In quel caso venne usata molta ragionevolezza.