«...
Tuttavia non pensavo ancora che giocare al calcio fosse incompatibile con l'essere testimone di Geova. ... Tuttavia non volevo rinunciare al calcio. ... Ma nel mio cuore sapevo che i miei giorni di calciatore famoso erano contati. ... Tre settimane dopo, Jean e io fummo battezzati per simboleggiare la nostra dedicazione a Geova. A parte la partita che giocai in seguito per mantenere una promessa che avevo fatto a mio fratello Cyril, non sono più tornato alla mia precedente vita nel mondo del calcio»
(Svegliatevi! 8/3/80, grassetto mio).
Ecco comunque un'altra citazione:
«Un padre dice: "...quando la scuola voleva che nostro figlio entrasse nella squadra di calcio, mia moglie ed io ci siamo seduti insieme a lui e abbiamo considerato perché non sarebbe stata una buona idea, a motivo dei nuovi compagni che avrebbe avuto. Ma poi abbiamo suggerito di invitare altri ragazzi della congregazione e di portarli tutti al parco a giocare al pallone. E questo ha risolto il problema"»
(Felicità familiare, p.96).
I TdG giocano anche a calcio, ma, come si legge in questa pubblicazione, se vogliono essere "esemplari" devono giocare con i componenti della congregazione, evitando ovviamente anche in questo caso lo spirito competitivo.
Nella Svegliatevi! dell'8/11/86, pp. 17-18 si chiedeva:
«Come i cristiani sinceri devono considerare gli sport professionistici? Questi costituiscono una minaccia all’integrità cristiana?».
Risposta: «Anche se non c’è necessariamente nulla di male se i cristiani svolgono attività sportive con moderazione, dobbiamo guardarci dallo spirito competitivo del vincere ad ogni costo così evidente negli sport professionistici. La forte competitività può sfociare nella violenza. ... Perciò un cristiano coscienzioso non si lascerà prendere dal fanatismo per il calcio o qualsiasi altro sport. Dopo tutto, è solo uno sport, un gioco. Un interesse moderato o passeggero può essere innocuo. Come svago, con moderazione, può essere utile».
L'articolo fa comprendere che l'interesse per il calcio o qualsiasi altro sport deve essere moderato e passeggero, uno svago temporaneo, senza spirito competitivo. Quindi come potrebbe un TdG giocare a calcio come professionista? Lo potrebbe anche fare e non verrebbe disassociato per questo, ma non sarebbe considerato un esempio di condotta, in base a quello che si legge nelle succitate pubblicazioni.
Speranza
[Modificato da speranza! 08/05/2009 11:34]
"Due cose riempiono l'animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me". (Kant)