nevio63:
Si', Ancientofdays, mi hanno ripetutamente detto, e lo considero normale, che certe ricerche e certi dubbi,
sebbene leciti e comprensibili, non dovrebero influenzare quelli maggiormente esposti, perche' sensibili al
problema. E' la logica di qualsiasi gruppo (non solo quelli chiusi) ed e' un modo di proteggersi. Anche nelle
altre chiese, penso, si farebbe lo stesso. Ricorda i cartellini alle porte, promossi dal prete locale, con l'invito
perentorio a non bussare, rivolto di cattolici ai tdG, e i roghi di libri di
ogni epoca
Come avrai notato dalle innumerevoli risposte "amorevolmente" correttive, hai pigiato il tasto stonato.
Sono sicuro che il tuo sofisma sia involontario. Mi spiego.
Il paragone fra un testimone che ha dei dubbi e a cui viene vietato di parlare con i membri dello stesso gruppo,...
va fatto con un cattolico (l'esempio più vicino, ma va bene anche evangelico, comunista, ateo) che avendo dei
dubbi, gli viene impedito di parlare con i suoi fratelli in fede.
Ti risulta questo?
L'esempio che tu fai, dei cartellini alle porte, (tralascio i roghi che non ci "scoppa niente come dicono i giovani),
non calza, perchè è un tentativo di difesa da un attacco esterno e non interno ;
difensiva questa normale in ogni gruppo, orientata ai soggetti deboli) dall'ideologia avversa.