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Trattato peggio di Fantozzi!

Ultimo Aggiornamento: 21/05/2009 10:52
09/05/2009 09:11
 
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Sveglia e caffe, barba e bidè, presto che perdo il tram!


Continua la mia tragica esperienza


Erano ormai passati due anni da quando avevo iniziato lo studio biblico e da altrettanto tempo cercavo senza successo un posto di lavoro che mi consentisse di fare il bagno geovista, la delusione in me si era accumulata ma invece di individuare come causa del mio malessere il geovismo con i suoi assurdi divieti (“Non sia mai! E’ la verità!”).
Oramai non ero più padrone della mia mente, diedi la colpa alla Finanza col suo militarismo ostinato come causa del mio malessere, finendo per diventare negligente nel lavoro ed ancora più attaccato allo studio biblico, ciò era il classico cane che si morde la coda, studiavo con più impegno il geovismo, ne facevo sempre più ragione di vita e di conseguenza sempre più desideravo il bagno all’assemblea ma, vedendomi impedito dal mio lavoro di finanziere, provavo sempre più astio verso la Finanza diventando sempre più negligente sul lavoro, questo causava le prime sanzioni disciplinari da parte dei superiori e allontanava ancora di più i miei colleghi da me, che così venivo sempre più isolato e questo mi portava sempre più a impegnarmi nello studio biblico!
Insomma ero entrato in un vortice dottrinale con destinazione: inferno!
Mentre tutti in caserma sapevano che frequentavo il geovismo, notavano pure che il geovismo non mi aveva affatto migliorato come persona, ero più nervoso e depresso di prima, inoltre bestemmiavo spesso e (chissà perché) nelle mie imprecazioni me la prendevo con la Madonna, cosa che fanno (vedasi alcune esperienze) anche molti Tdg!
Non volendo, con la mia cattiva condotta personale “gettare discredito sul popolo di geova”, decisi di affittare un mini appartamento e di non alloggiare più in caserma, ma nel lavoro continuavo comunque, con tutti i miei tabù e proibizioni, a dare esempio di negligenza e pure (diciamolo!) di deficienza allo stadio puro!
Ma nonostante tutto il discredito di cui (giustamente, purtroppo!) godevo nel Corpo, il comando regionale mi propose di trasferirmi presso la sede regionale e di prestare un servizio disarmato e senza uniforme presso la “Squadra minuto mantenimento” ed io, oramai allontanato da tutti nel mio reparto, accettai per cambiare aria, eravamo ormai nel 1992.
Il cambiamento si rivelò positivo, osservavo un comodo orario di 8 ore lavorative giornaliere per 5 giorni la settimana (Lun-Ven) e dunque meno stressante della vita che facevo prima, ma per di più, saputo del mio cambio reparto e che non portavo più l’arma, gli anziani della mia congregazione riconsiderarono la mia posizione e mi comunicarono che il mio lavoro non costituiva un ostacolo al mio “battesimo”, perciò mi proposero di iniziare l’attività di “Proclamatore non battezzato” e che in una delle prossime assemblee mi sarei finalmente battezzato, io accettai con entusiasmo.
La mia vita sembrava ormai migliorata ed essersi messa sui binari giusti, facendo il Tdg a 50 Km da dove lavoravo (ero pendolare) non dovevo più di tanto preoccuparmi di essere visto in “servizio” (servizio teocratico, non in Finanza!), perciò vissi finalmente un po’ di serenità, inoltre mi avvicinai ad una sorella della mia congregazione e ci fidanzammo col progetto di sposarci dopo il mio bagnetto, anche se scocciava il dover uscire insieme per lo svago sempre in comitiva, con la conseguenza che rimanevamo sempre dei perfetti sconosciuti, finalmente vedevo i miei sforzi “di piacere a geova” coronati da successo e diventavo sempre più zelante (e stupido!) nella “verità” WTS.
Cominciai così ad uscire in servizio e, avendo amici in sala del regno, non mancavano fratelli disposti ad uscire con me, ma fin dall’inizio cominciai, o perché lo capivo da me o perché spinto da chi usciva con me, a fare le “croste” al rapportino, segnando come servizio (aver citato al barman la scrittura del giorno) le pause al bar, oppure (aver fatto vedere un opuscolo a un paesano) la gitarella fuori porta, insomma mi rendevo conto che il servizio teocratico era pesante e troppo formale (giacca e cravatta), tuttavia non osavo neanche pensare che potessi criticarlo!
Ma il periodo di serenità era purtroppo destinato a durare poco, dopo due mesi infatti fui chiamato dagli anziani che mi comunicarono che “alcuni anziani di altre congregazione non sono convinti della regolarità della tua posizione” dicendomi che alcuni avevano detto: “dove lo mettiamo il principio di Isaia … sul non imparare più la guerra?” (ma si, mettetevelo nel …!)
Insomma la situazione era che (penso adesso) i miei anziani non erano tutti d’accordo sulla mia posizione, perciò passo ad elencare gli anziani della mia congregazione (nomi cambiati):

Salvo: che fu un vero e proprio maestro di cristianesimo per me, che era stato inviato a Napoli come “Pioniere speciale” e perciò non era più nella mia congregazione, era lui a presiedere il collegio degli Anziani che comprendeva, oltre a lui, anche Vincenzo, come “lavoro secolare” faceva l’impiegato presso una grande azienda della zona, fino a quando fu nominato Pioniere speciale;

Collegio degli Anziani 1992:

Giuspino: Inviato dalla società a presiedere la congregazione, faceva bei discorsi dal podio ma aveva un’atteggiamento inflessibile, non tollerava in congregazione le debolezze (altrui) e con lui si era passati da una situazione di amore cristiano ad una più consona ai parametri della società, professione: disoccupato, comunque non se la passava mica male, viveva in una villa e aveva una bella auto e una bella moto, inoltre vestiva bene lui e familiari!

Vincenzo: Unico rimasto dal 1989, persona molto umile ma un po’ rigido nei dettami del geovismo, dovette assistere alla disassociazione della figlia maggiore, mentre gli altri 2, quando mi allontanai, progettavano di “smettere con la verità” non appena si fossero resi indipendenti economicamente, professione: ferroviere;

Saliberto: Servitore di ministero, era stato promosso da 2 anni anziano, insegnante molto gentile e disponibile, ma contava poco tra gli anziani, professione: insegnante di musica;

Alberto: Già anziano in città, rinominato anziano dopo il trasferimento, persona molto alla mano e veramente incoraggiante, peccato solo che contava come il 2 di picche, professione: operaio;

Orberto: Bravo ragazzo neo nominato, ma troppo scarso di cultura per poter servire come anziano, però molto servizievole con gli anziani e per questo, nonostante non godesse di sostegno di tipo nepotistico, riuscì ad arrivare alla nomina di anziano, professione: operaio.

Andavo con tutti d’accordo e ne ho un buon ricordo, tranne purtroppo, proprio con Giuspino che presiedeva, che essendo intollerante nei confronti delle debolezze altrui, ed essendo io molto debole a causa delle continue delusioni, subii da lui molte “lavate di capo” di tipo fantozziano!

Dicevamo: non essendo chiara la mia posizione, gli anziani decisero di chiedere lui alla filiale di Roma, e purtroppo la risposta fu che “essendo pur sempre un militare, impara la guerra e la sostiene”, risultato?
Mi dovettero escludere da “Proclamatore non battezzato” e dovetti tornare alla (infelice) situazione di prima: DOVEVO CERCARMI UN LAVORO!
Insomma, l’incubo ricominciava ed inoltre con la mia fidanzata fummo costretti a metterci in naftalina (lasciarci) in attesa di tempi migliori e che, soprattutto, trovassi quell’agognato lavoro!

continua ...

[SM=g1543902]
Se la sapienza di questo mondo è stoltezza presso Dio, l'ignoranza lo è ancora di più!
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