Già lessi i vostri interventi in risposta al mio post che apre il 3D, man mano che venivano inseriti. Volevo seguire la discussione in maniera attenta, perché, anche se indirettamente, il tema trattato mi coinvolse da vicino. Ora mi son preso la briga di rileggermeli uno per uno, poiché mi preme, a questo punto, fare una riflessione. Partendo dalle esperienze personali che avete menzionato nei vostri post, vorrei tentare una sintesi di come gli aspetti riguardanti il look siano vissuti tra i TDG. Tuttavia, una riflessione che abbia almeno una parvenza di serietà, non può in questo caso non partire da una doverosa premessa: per onestà intellettuale, dobbiamo riconoscere che il campione di esperienze di cui si dispone è largamente non rappresentativo dal punto di vista statistico. Pertanto, tutte le osservazioni che andrò a fare, ammesso e non concesso che siano corrette, saranno da “prendere con le molle”.
Detto questo, mi pare d’aver capito che abbiate sofferto un pochino tutti di queste imposizioni e che, chi più chi meno, ne abbiate colto il nonsenso ovvero il tentativo di controllo psicologico nei vostri confronti. Qualcuno ne ha perfino preso spunto per mettere in dubbio tutta l’impalcatura geovista e la propria appartenenza alla Congregazione; qualcun altro, si sentiva in dovere di conformarsi perché spinto dal bisogno d’appartenenza; altri ancora, hanno vissuto esperienze di “due pesi due misure”, tanto antipatiche e che aggravano l’umiliazione, a mio parere, eccetera. Ancora una volta, come già mi è parso di capire in numerose altre situazioni, molto dipende da chi dirige la congregazione locale, vale a dire anziani e sorveglianti. Ce ne sono di troppo zelanti e allora sono rogne; ce ne sono, invece, di più tolleranti e questo facilita la vita all’interno della congregazione. Se quanto fin qui da me affermato ha un senso (fatta salva la premessa di cui sopra), devo pensare che anche la ragazza a cui mi riferii aprendo il 3D abbia le vostre stesse perplessità. Perché, dunque, anche con una persona di cui si fidava come il sottoscritto, ostinarsi a non ammettere il disagio? Perché cambiare discorso ogniqualvolta si andasse sull’argomento? Paradossalmente, avevo più successo di dialogo quando si affrontavano argomenti come la morte, la resurrezione, Dio sì o Dio no… argomenti ben più spinosi, almeno dal mio punto di vista.
Io mi sono dato una risposta al riguardo ma, scusate se vi tiro ancora in ballo, chiedo a voi gentilmente d’illuminarmi visto che foste protagonisti del mondo di Geova.
Grazie.
[Modificato da edinz 11/04/2009 15:39]
Un saluto a tutti, TDG e non.