Ebbene, io ritengo che cercare nell'anno 2009 di trovare giustificazioni teologiche con i "semplicissimi" e tipicamente evangelici ragionamenti che abbiamo visto, sia come arrampicarsi sugli specchi. La nascita del purgatorio e in generale di questa antropologia ha poco a che fare con la teologia e molto con la politica, il problema è che il cattolico non può mettere in discussione il magistero e quindi bisogna cercare di aggiustare, edulcorare, talora confondere, ciò che ogni persona di buon senso che conosce la storia e la Tradizione difficilmente digerirebbe.
Uhm… sarà, ma a me non è ancora chiaro il nesso inscindibile che tu vedi tra la dottrina del peccato originale e quella del purgatorio. Rimango convinto, infatti, che l’una possa benissimo sussistere anche senza l’altra e sono di questa stessa opinione tutti quei milioni di protestanti (Luterani in primis) che credono fermamente nella dottrina del peccato originale, ma rifiutano quella relativa al purgatorio.
Dipende con quali categorie ragioni. Per il vangelo esistono i santi e i peccatori. Il "buon ladrone" ha vissuto da santo?
No, ma è morto da tale, ma non era questo il punto. Il fatto è che io pensavo che tu intendessi la condizione originaria dell’uomo come una sorta di ipotetica condizione pre-adamitica (in cui l’uomo dovesse decidere di accettare o rifiutare la grazia, in uno stato di libertà intesa come mero arbitrio), e, invece, ora mi rendo conto che tu consideri ciò che per la Chiesa cattolica è la condizione post-adamitica come la condizione originaria. Il fatto è che noi, invece, riteniamo che Dio abbia creato l’uomo in uno stato di grazia (per cui già dotato di tutti gli aiuti possibili per indirizzare la sua liberà volontà al bene) e che l’attuale condizione derivi proprio dalla perdita di questa grazia originaria (perdita a cui, però, soccorre la grazia guadagnataci da Cristo).
Ma questo non dovrebbe stupire, se pensiamo all'insegnamento "ordinario" di Gesù, ad esempio ai lavoratori dell'ultim'ora.
Anche qui c’è una lettura della dottrina del purgatorio che non appartiene alla Chiesa. I lavoratori dell’ultima ora ricevono lo stesso compenso di quelli della prima, ma perché questi sono stati chiamati a lavorare nell’ultima ora e, pertanto, hanno lavorato tutto il tempo per cui sono stati chiamati a lavorare. Ma che mi dici degli eventuali lavoratori che fossero stati chiamati a lavorare fin dalla prima ora, ma che avessero poltrito tutto il tempo per poi mettersi sotto gli ultimi dieci minuti? Non sarebbe il caso di far fare a questi lavoratori qualche ora di straordinario per recuperare il lavoro arretrato?
[Modificato da Trianello 11/04/2009 19:42]
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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)