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| Registrato il: 17/10/2004
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Dice Achille:
"Ricordo che avevi parlato di questo episodio, di come i TdG, infastiditi dalla vostra presenza, avessero chiamato le forze dell'ordine.
A me queste sembrano manifestazioni di intolleranza.
Se la stessa cosa capitasse ai TdG - come è avvenuto in passato ed avviene ancora in certi posti - scatenerebbero un putiferio e si appellerebbero a gran voce alla (loro) libertà di espressione e alla (loro) libertà di religione.
Queste reazioni intolleranti rivelano anche quello che molti TdG pensano e come sono abituati a comportarsi nel loro mondo: come non consentono alcuna forma di dissenso pubblico nelle loro congregazioni, sono enormemente infastiditi se qualcuno dissente pubblicamente al di fuori delle loro congregazioni. Solo che in questi casi non possono "disassociare" i dissidenti per metterli a tacere. E allora cosa fanno? Minacciano l'intervento della forza pubblica (il braccio secolare) Ma dov'è la tanto decantata "tolleranza" di cui i TdG spesso parlano nelle loro riviste? Ah già, dimenticavo, si tratta di mostrare rispetto e tolleranza verso di loro, non certo verso che la pensa diversamente da loro e si permette addirittura di parlarne pubblicamente.
Achille
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Hai parlato molto chiaro Achille !
I TDG esigono da tutti gli altri una tolleranza, dico ----esigono------ che LORO sono ben lungi dal
provare in ogni circostanza.
Il fatto è che ormai il territorio di pubblicità, di volantinaggio o predicazione è divenuto LORO esclusiva prerogativa.
Si sentono in diritto, un diritto che mai nessuno in tutto questi anni si è mai sognato di intralciare, di non avere il minimo ostacolo, altrimenti si attaccano alla strategia delle povere vittime, e dei perseguitati.
Quante volte è stato detto LORO di non tornare più a fare visita ad una determinata famiglia, perché la stessa non desidera essere infastidita e dover dare delle spiegazioni o un ascolto di cui non sentono affatto il bisogno.
Ma loro lasciano passare qualche mese e poi ritornano ostinatamente all’attacco.
Allora anche in quel caso la famiglia dovrebbe rivolgersi ai carabinieri, perché se in precedenza hanno manifestato il desiderio di non essere importunati, dovrebbero avere l’educazione di non tornarci più.
Dico questo perché a volte in ufficio le colleghe mi chiedevano se per favore attraverso mio marito facevo pervenire il messaggio che non gradivano la visita dei TDG, per motivi LORO che possono essere i più svariati, e che nonostante con educazione si fossero pronunciati in tal senso durante queste loro visite, i TDG avevano continuato imperterriti a suonare gli stessi campanelli..
Perché gli altri si debbono sorbire la loro insistenza , mentre la controinformazione, che poi non è controinformazione, ma il mettere sull’avviso chi non conosce i pericoli di queste dottrine, deve essere una forma di intolleranza ?
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