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Maselli da Fini per parlare di liberta' religiosa

Ultimo Aggiornamento: 03/04/2009 13:57
29/03/2009 00:47
 
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RELIGIONE, EVANGELICI. Maselli da Fini per parlare di liberta' religiosa

www.icn-news.com/?do=news&id=6126

ITALIA, 16:02:00
2009-03-27 ROMA [NEV]

COMUNICATO STAMPA


Chiese e Stato - Domenica Maselli, presidente della Federazione delle chiese evangeliche - Questa mattina è stato ricevuto dal presidente della Camera Gianfranco Fini
Al centro del colloquio il tema della libertà religiosa in Italia
Roma, 27 marzo 2009 (NEV-CS27) - Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha ricevuto questa mattina il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), Domenico Maselli.
Al centro del cordiale incontro che ha rivelato una forte concordanza di vedute, è stato il problema della libertà religiosa in Italia, ed in particolare la questione delle Intese ancora pendenti con lo Stato italiano.
Il pastore Maselli, che è anche presidente della Commissione delle chiese evangeliche per i rapporti con lo Stato (CCERS), all'Agenzia Stampa NEV ha dichiarato: "Ho citato il caso delle sei Intese che, dopo un'istruttoria di parecchi anni - sono state siglate dal secondo governo Berlusconi e firmate dal secondo governo Prodi -, non sono ancora state presentate al Parlamento per la ratifica. Al presidente Fini ho fatto presente che ne auspichiamo un rapido iter parlamentare". Il presidente Fini, al termine del colloquio, ha assicurato a Maselli la sua attenzione in merito.
La procedura di Intesa, così come disciplinata dall'articolo 8 della Costituzione italiana, è parte fondante dell'ordinamento giuridico italiano che garantisce libertà di pensiero, coscienza e religione. Le sei confessioni religiose che tutt'oggi attendono l'approvazione della loro Intesa sono la chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (Mormoni), l'Arcidiocesi ortodossa d'Italia ed esarcato per l'Europa meridionale, la Chiesa apostolica in Italia, l'Unione buddhista italiana, l'Unione induista italiana e la Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova.

Vitale


La giustizia di ogni luogo é l'ingiustizia di ogni luogo.
Martin Luther King
29/03/2009 08:10
 
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Re:
Vitale, 29/03/2009 0.47:


Le sei confessioni religiose che tutt'oggi attendono l'approvazione della loro Intesa sono la chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (Mormoni), l'Arcidiocesi ortodossa d'Italia ed esarcato per l'Europa meridionale, la Chiesa apostolica in Italia, l'Unione buddhista italiana, l'Unione induista italiana e la Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova.



A questo proposito auspico che si facciano indagini approfondite sull'ostracismo e sul divieto di accettare trasfusioni prima di approvare l'aiuto dello Stato per questo MRA, non si può dare libertà a chi la nega.

Gabriella
30/03/2009 12:09
 
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Re: Re:
Vecchia Marziana, 29/03/2009 8.10:



A questo proposito auspico che si facciano indagini approfondite sull'ostracismo e sul divieto di accettare trasfusioni prima di approvare l'aiuto dello Stato per questo MRA, non si può dare libertà a chi la nega.

Gabriella




Condivido soprattutto quanto ho evidenziato in neretto.

Scriviamo a Maselli e mettiamolo a conoscenza dell'ostracismo attuato nei confronti degli ex-tdg,

anche loro hanno diritto alla libertà religiosa, senza subire ritorsioni a livello di rapporti familiari e di amicizia...

[SM=g1543902]

Speranza









"Due cose riempiono l'animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me". (Kant)
30/03/2009 13:36
 
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Re: Re: Re:
speranza!, 30/03/2009 12.09:




Condivido soprattutto quanto ho evidenziato in neretto.

Scriviamo a Maselli e mettiamolo a conoscenza dell'ostracismo attuato nei confronti degli ex-tdg,

anche loro hanno diritto alla libertà religiosa, senza subire ritorsioni a livello di rapporti familiari e di amicizia...

[SM=g1543902]

Speranza





Potremmo semplicemente inviargli la recente sentenza del tribunale Belga relativa all'ostracismo.

Gabriella


[Modificato da Vecchia Marziana 30/03/2009 13:37]
31/03/2009 11:02
 
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Purtroppo si da maggior importanza ai diritti dei gruppi che non a quelli dei singoli individui,


è vero che si entra spontaneamente a far parte di un'associazione
ma spesso una volta entrati ci si trova a subire il potere del gruppo
e i diritti del singolo diventano evanescenti,

è necessaria una maggiore trasparenza degli statuti delle associazioni,
occorre più tutela per chi decide di uscirne.

Lo statuto dei tdg ad esempio dovrebbe dire espressamente che chi lascia spontaneamente la congregazione non sarà soggetto ad alcun provvedimento disciplinare e non avrà conseguenze nei rapporti con gli altri tdg, ognuno deciderà liberamente chi frequentare.

Tale statuto deve essere costantemente esposto nei luoghi di incontro.

[SM=x570893]

Speranza




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31/03/2009 16:40
 
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Re: Re: Re:
speranza!, 30/03/2009 12.09:



Scriviamo a Maselli e mettiamolo a conoscenza dell'ostracismo attuato nei confronti degli ex-tdg,

anche loro hanno diritto alla libertà religiosa, senza subire ritorsioni a livello di rapporti familiari e di amicizia...

[SM=g1543902]

Speranza


Purtroppo Maselli è dalla Loro parte, **sic!**

Vitale


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31/03/2009 17:19
 
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Molti anni fa'quando i TG ricevevano qualche sopruso o ingiustizia da Governi oppure dalla Magistratura ecc. la WTS invitava i proclamatori a scrivere delle lettere alle persone interessate (Capi di stato Magistrati ecc.)
Ricordo di aver scritto anche io, molti anni fa' una lettera all'Onorevole Nilde Jotti allora presidente della Camera, ma purtroppo non ricordo il problema e il perche' ci fecero scrivere quella lettera, oggi potremo fare la stessa cosa anche noi cioe' scrivere delle lettere con le nostre esperienze all'onorevole Fini e al Sig Maselli.
Io lo' buttata la! potrebbe funzionare come no proviamo !
Spero di non aver detto una cavolata: [SM=x570888]
Otello44
31/03/2009 19:33
 
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Nel frattempo a questi pericolosi elementi delle Società italiana quest'anno è stato ripristinato il 5 per mille. (Ma non si era detto il contrario?)

Roba da [SM=x570881] dalla mattina alla sera.

Magari scrivendo a Maselli per l'anno prossimo abbiamo anche l'8 per mille.
Potrebbe pensare: meglio a loro che ai Cattolici.

Forza con le lettere.
[SM=x1061949] [SM=x1061949]
31/03/2009 19:39
 
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Re:
operman, 31/03/2009 19.33:


Forza con le lettere.
[SM=x1061949] [SM=x1061949]



Graziose queste emoticon, dove le trovi?

Gabriella
31/03/2009 19:46
 
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L'altra campana che infastidisce i TDG
Dice Otello:

"Molti anni fa'quando i TG ricevevano qualche sopruso o ingiustizia da Governi oppure dalla Magistratura ecc. la WTS invitava i proclamatori a scrivere delle lettere alle persone interessate (Capi di stato Magistrati ecc.)
Ricordo di aver scritto anche io, molti anni fa' una lettera all'Onorevole Nilde Jotti allora presidente della Camera, ma purtroppo non ricordo il problema e il perche' ci fecero scrivere quella lettera, oggi potremo fare la stessa cosa anche noi cioe' scrivere delle lettere con le nostre esperienze all'onorevole Fini e al Sig Maselli.
Io lo' buttata la! potrebbe funzionare come no proviamo !
Spero di non aver detto una cavolata:
Otello44
31/03/2009 19.33




----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------


NO caro Otello non è per niente una cavolata.!!!

Non vedo perché i governi o i politici, devono acquisire le informazioni solo dalla W.T.

Si deve ascoltare anche chi ha subito gravi danni e gravi torti dalla W.T.

Si deve sentire anche l’altra campana NO. ?

E l’altra campana siamo noi


31/03/2009 19:50
 
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Re: Re:
Vecchia Marziana, 31/03/2009 19.39:



Graziose queste emoticon, dove le trovi?

Gabriella




Li ho prese in prestito dal Forum di Pino Lupo.

Spero che non voglia pagati i diritti.
[SM=x570864]
01/04/2009 11:02
 
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Re: Re: Re: Re:
Vitale, 31/03/2009 16.40:


Purtroppo Maselli è dalla Loro parte, **sic!**

Vitale





Solo perchè, probabilmente, non li conosce bene...

e perchè rispetto al cattolicesimo sono come loro in minoranza,

ma rappresenta un gruppo in realtà molto diverso dai tdg.


[SM=g1543902]


Speranza




"Due cose riempiono l'animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me". (Kant)
01/04/2009 12:02
 
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Fin dall'anno 2OOO, quando i TDG erano vicini ad ottenere l'otto per mille, Maselli era un pò come il loro portavoce, si era accollato, per qualche strana ragione, anche l'onere di farsi paladino della W.T..

Ma quì entra in campo l'enorme contradizione che distingue sempre in tutto i TDG è come, con quale coraggio, con quale mancanza di rispetto verso i poveri seguaci TDG creduloni, si ritengono in diritto di ottenerlo.
Impediscono di votare, di fare il servizio militare, definiscono i politici strumenti di Satana e i governi del mondo, i governi di satana, istigano a rifiutare il sangue, mettendo continuamente a richio la vita dei propri seguaci, quando per tanto temnpo lo hanno fatto anche con i minori, e poi si mettono a piagnucolare perchè non vengono considerati cittadini alla stregua delle altre confessioni.
Ma se sono LORO a dichiarare che non fanno parte del mondo !!!!!!
Ma allora cosa vogliono dal mondo ?

"pecunia non olet".

Quando ci sono gli interessi di mezzo, come si fa presto a scordarsi tutto.
Però non considerano le offese che danno all'intelligenza dei propri seguaci.!!!!!

Cinque per mille,
otto per mille,

Vogliono tutto, dall'Italia il paese del ben godi.
Spero proprio che qualcuno si appresti ad indagare meglio
e un pò più a fondo di come è stato fatto fino ad ora.

Diano pure e giustamente l'otto per mille alle altre religioni,
ma alle religioni,!!!! Non alle Soc. Commerciali multinazionali, tipo la W.T.
01/04/2009 14:01
 
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Solo perchè, probabilmente, non li conosce bene...


A me mi conosce benissimo.
Mi manda regolarmente, auguri e inviti a sue manifestazioni.
Solo che la maggioranza arrivano alla Bufalotta e così...dventano una "Bufala".
Quando riuscirò a scrivere e la testa mi aiuta vi racconterò un pò della mia storia con l'onorevole Maselli (allora del Pds e poi dei DS)
Vi racconterò anche di un mio incontro con il presidente Fini in occasione della commemorazione delle vittime delle Fosse Ardeatine.
Ciao
01/04/2009 23:06
 
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Il meschino IMBROGLIO dell'iscrizione all'Onu


Vedo che con tanti discorsi confusionari viene anche maldestramente allontanato il problema vero che tutti, TDG che ora sono dissenzienti, e tutto il resto del mondo continuano a chiedere a gran voce
Che cosa ci faceva la W.T. con l’iscrizione all’Onu ?
Come si permetteva, anche se fosse stato solo come Loro si difendono, per un facile accesso alle biblioteche, di reiterare l’iscrizione ogni anno alla Bestia scarlatta o selvaggia o come dir si voglia ?

Ma non si vergognano dopo che sono stati scoperti, a mettere in campo giustificazioni o ragionamenti indifendibili ?
Tengono vergognosamente i loro iscritti creduloni, lontani dalla vita politica di ogni paese, per il solo fatto di poter liberamente esercitare su di essi la LORO SOLA ED UNICA DITTATURA.
La malefica dittatura della W.T. mantenendoli ciechi e sordi ad ogni altro tipo di anche pur minimo interesse, per averli completi sudditi.

Però il C.D. dei politici se ne serve eccome,!!!
Dei benefici della politica se ne serve eccome.!!

Poi, i portavoce geovisti fanno finta di meravigliarsi sul come possano essere sufficienti questi argomenti di nascosti imbrogli, nascosti inciuci con le politiche di comodo, a far deludere ed aprire gli occhi ai sinceri ed onesti TDG.

Queste disoneste manovre, queste gigantesche menzogne giocate ai danni dei poveri fratelli fanno RINSAVIRE - FANNO SVEGLIARE ed hanno fatto rinsavire tante persone sincere.
Ed ancora non siamo a nulla ne verranno ancora qui’ su internet, disgustati e delusi a domandare ragione di comportamenti tanto disdicevoli e di come ha giocato la W.T. sui loro sentimenti e sulla loro buona fede.

Altro che otto per mille.

Cari TDG portavoce andate a riferire alla W.T. che i vostri fratelli imbrogliati su tutto e in tutto avrebbero ragione di chiedervi risarcimenti giganteschi.



01/04/2009 23:26
 
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Re:
operman, 31/03/2009 19.33:

Nel frattempo a questi pericolosi elementi delle Società italiana quest'anno è stato ripristinato il 5 per mille. (Ma non si era detto il contrario?)

Roba da [SM=x570881] dalla mattina alla sera.

Magari scrivendo a Maselli per l'anno prossimo abbiamo anche l'8 per mille.
Potrebbe pensare: meglio a loro che ai Cattolici.

Forza con le lettere.
[SM=x1061949] [SM=x1061949]



---------------------------------------------------------------

Per i TDG che hanno dei dubbi sull'organizzazione queste espressioni pseudoironiche li incoraggiano ad allontanarsi ancora di più.

Ne parlavo oggi con un anziano preminente (come si dice) nel distretto e riconosceva che vista la nostra posizione nei confronti del "mondo", non è bene insistere in queste nostre richieste.
Ma noi vogliamo essere come loro, vogliamo gli stessi loro privilegi!

Come organizzazione agiamo così, mentre come singoli siamo indirizzati a mantererci separati e a non "fare appieno uso del mondo".Non ti suona familiare questo detto?

Con affetto, Test
www.randallwatters.com/

Se studiate la storia della società Watchtower, una cosa dovreste aver chiara nella mente: la dottrina è irrilevante. Cambia continuamente, dato che il Corpo Direttivo riscrive la loro storia e si riscrivono nella Bibbia, come se fosse stata scritta per loro e soltanto per loro. Potete studiare teologia finché vi fuma il cervello. Potete conoscere la Bibbia parola per parola. Ma, a meno che capiate come la manipolano per arrivare ai loro fini, rimarrete sprovveduti sul come contrastarli. Vi rideranno in faccia. Se imparate il loro sistema e mettete a nudo il loro metodo, non vi sfideranno più. Come nella novella ‘Il mago di Oz’ fu sorpreso a esercitarsi dietro la tenda, così tireranno la tenda dell’illusione al suo posto. Imparate le loro tecniche piuttosto che la loro teologia. (di Randall Watters, dalla sua esperienza pluriennale alla Betel di Brooklyn)
02/04/2009 00:12
 
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che rabbia!
è vero potremmo scrivere, tutti, delle lettere... o chi è a Roma, andare davanti al Parlamento e cercare di parlare con qualcuno, mettergli nelle mani dei fogli... anche le semplici pagine della torre di guardia dove sparlano male dello stato, dell ostracisto, della non liberta di dubbitare...



[SM=x570868] [SM=x570868] bisogna agire, agire.....
--------------------------------------------------
AVER PAURA DEL DIAVOLO E' UNO DEI MODI DI DUBITARE DI DIO ...
02/04/2009 11:21
 
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Re:

Per Carlomagno che ha scritto:

Mi manda regolarmente, auguri e inviti a sue manifestazioni.
Solo che la maggioranza arrivano alla Bufalotta...

*****

Cosa vuoi dire? Che i beteliti partecipano alle manifestazioni di Maselli?

Si tratta di manifestazioni politiche o della sua religione?

[SM=g1543902]

Speranza





"Due cose riempiono l'animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me". (Kant)
02/04/2009 12:04
 
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Maselli da Fini.
Più di due anni or sono ero andato a Modena dall'on. Giovanardi affinchè non venisse concesso l'8/°°°.
Penso che andrò di nuovo a fare un giretto a Modena.
In quell'occasione mi disse che era già al corrente della richiesta dei tdg e che era nettamente contrario. Parlammo anche dei casi di cronaca nera dove erano coinvolti dei tdg, ad es. il caso del piccolo Tommy rapito ed ucciso.
Mi chiese se potevo raccogliere notizie di cronaca in merito. Se qualcuno può collaborare lo ringrazio fin da ora.
02/04/2009 16:26
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
speranza!, 01/04/2009 11.02:


Solo perchè, probabilmente, non li conosce bene...

Speranza


Li conosce bene... oh!... si, se li conosce bene.

[SM=x570892] Vitale


La giustizia di ogni luogo é l'ingiustizia di ogni luogo.
Martin Luther King
02/04/2009 16:30
 
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Re: L'altra campana che infastidisce i TDG
Daniela47, 31/03/2009 19.46:

Dice Otello:

"Molti anni fa'quando i TG ricevevano qualche sopruso o ingiustizia da Governi oppure dalla Magistratura ecc. la WTS invitava i proclamatori a scrivere delle lettere alle persone interessate (Capi di stato Magistrati ecc.)
Ricordo di aver scritto anche io, molti anni fa' una lettera all'Onorevole Nilde Jotti allora presidente della Camera, ma purtroppo non ricordo il problema e il perche' ci fecero scrivere quella lettera, oggi potremo fare la stessa cosa anche noi cioe' scrivere delle lettere con le nostre esperienze all'onorevole Fini e al Sig Maselli.
Io lo' buttata la! potrebbe funzionare come no proviamo !
Spero di non aver detto una cavolata:
Otello44
31/03/2009 19.33

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

NO caro Otello non è per niente una cavolata.!!!

Non vedo perché i governi o i politici, devono acquisire le informazioni solo dalla W.T.

Si deve ascoltare anche chi ha subito gravi danni e gravi torti dalla W.T.

Si deve sentire anche l’altra campana NO. ?

E l’altra campana siamo noi


Cara Daniela, l'altra (campana) non SIAMO NOI,

sono gli intralazzi (politica compresa), e....
chi più ne HA, ci mette.

[SM=x570890] Vitale


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Martin Luther King
02/04/2009 16:39
 
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Re:
otello44, 31/03/2009 17.19:

Molti anni fa'quando i TG ricevevano qualche sopruso o ingiustizia da Governi oppure dalla Magistratura ecc. la WTS invitava i proclamatori a scrivere delle lettere alle persone interessate (Capi di stato Magistrati ecc.)
Ricordo di aver scritto anche io, molti anni fa' una lettera all'Onorevole Nilde Jotti allora presidente della Camera, ma purtroppo non ricordo il problema e il perche' ci fecero scrivere quella lettera, oggi potremo fare la stessa cosa anche noi cioe' scrivere delle lettere con le nostre esperienze all'onorevole Fini e al Sig Maselli.
Io lo' buttata la! potrebbe funzionare come no proviamo !
Spero di non aver detto una cavolata: [SM=x570888]
Otello44


Scrivere...scrivere...scrivereeeee... all'infinito.

Circa Maselli, ho scritto ancora prima del 2000, con risposta (non la espongo), una ""bufala"".
Intanto [SM=x570894] tranquillo.

Andare al parlamento [SM=x570889] [SM=x570889] [SM=x570889] ... non cambia NULLA.
La Politica sovrasta i Diritti e Doveri.

[SM=g1537332] Vitale


La giustizia di ogni luogo é l'ingiustizia di ogni luogo.
Martin Luther King
02/04/2009 17:14
 
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Più di due anni or sono ero andato a Modena dall'on. Giovanardi affinchè non venisse concesso l'8/°°°.
Penso che andrò di nuovo a fare un giretto a Modena.
In quell'occasione mi disse che era già al corrente della richiesta dei tdg e che era nettamente contrario. Parlammo anche dei casi di cronaca nera dove erano coinvolti dei tdg, ad es. il caso del piccolo Tommy rapito ed ucciso.
Mi chiese se potevo raccogliere notizie di cronaca in merito. Se qualcuno può collaborare lo ringrazio fin da ora.


Il fatto di cronaca al quale ti riferisci non è il caso del povero Tommy.
Il caso riguardava il piccolo Jacopo, il bambino trovato nel cortile e poi deceduto qualche giorno dopo.
Inizialmente si parlò di un neonato abbandonato da una madre extra-comunitaria.
Durante il ricovero del bambino si venne invece a sapere che il bambino era stato abbandonato da una giovane Testimone.
Fu sospettato di essere il padre il figlio, servitore di ministero, di un noto anziano locale.
Ambe due furono rimossi dall'incarico e questo lascia ben intandere che si trattava proprio di lui.
Che cosa ha spinto questa ragazza ad abbandonare il bambino?
La giovane eta?
La paura di essre madre?
Nascondere un peccato suo, e del compagno?
Questo rimane un mistero
Forse quel comitato speciale partito da Roma potrebbe saperne di pìù.
Ma queste sono cose...segrete.
02/04/2009 17:21
 
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Li conosce bene... oh!... si, se li conosce bene.

Prova a vedere su internet e vedrai con chi dibatte e scrive.
Il solito Introvigne.
Sapete chi è Introvigne?
Sono sicuro di si.
Comunque con lui ho presentato il primo convegno a Roma (Campidoglio)
sulla "Giornata della memoria".
Lavorammo molto insieme.
Ci conosce bene... oh!... si, se ci conosce bene.
Gianni.
02/04/2009 21:19
 
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Re:
carlomagno1955, 02/04/2009 17.21:

Li conosce bene... oh!... si, se li conosce bene.

Prova a vedere su internet e vedrai con chi dibatte e scrive.
Il solito Introvigne.
Sapete chi è Introvigne?
Sono sicuro di si.
Comunque con lui ho presentato il primo convegno a Roma (Campidoglio)
sulla "Giornata della memoria".
Lavorammo molto insieme.
Ci conosce bene... oh!... si, se ci conosce bene.
Gianni.


Un piccolo excursus (vario) internettiano,... ma il resto??

I fratelli. Una critica protestante della modernità
www.elledici.org/stampa/comunicati.php?YEAR=2007&ID=14041

Testimoni di Geova
www.theseuslibri.it/product.asp?Id=1044

si discuterà della nuova legge italiana sulla libertà religiosa, in cui il parlamentare Maselli darà forse l’annuncio dell’intesa con i Testimoni di Geova.
www.kelebekler.com/cesnur/txt/avvenire.htm

La Missione Evangelica Zigana: una minoranza italiana
www.alessandroiovino.it/index.php?2&14
Comunicato stampa a presentazione di Cristianità n. 322 (marzo-aprile 2004
Ps. …segnalano il pericolo che il disegno di legge sulla "manipolazione mentale", approvato il 4 marzo 2004, può recare alla libertà religiosa di tutti i cittadini. www.alleanzacattolica.org/comunicati/20040331.htm
Maselli ricevuto al Quirinale da Napolitano www.fedevangelica.it/arch_nev/articoli/NEV_FCEI_777000...

Perché i Testimoni di Geova non hanno
partecipato al Convegno del CESNUR?
kelebek.mond.at/cesnur/txt/hein.htm

Prove generali di esenzione fiscale
…. …
Introvigne: Sì, sì. No, certo.. Qui io credo che l'educazione, forse anche trasmissioni come questa di oggi, possono avere una loro utilità. Direi però che stiamo meglio della Francia dove sì, si parla tanto di laicità aperta, però ci sono casi guiridici di insegnanti escluse da scuola dopo anni di onorata carriera perché sono Testimoni di Geova; o di sale pubbliche negate a gruppi anche cattolici perché sono sulla lista delle 172 sette. Per quanto poi riguarda l'Italia, devo dire che non era mia impressione quella che le intese con i Testimoni di Geova e con l'Unione buddista italiana fossero in dirittura di arrivo, la traevo da un testo dell'on. Domenico Maselli, che è segretario della Commissione Affari Costituzionali della Camera e che è molto attivo in materia di intese che venne letto da lui a un convegno di Settembre organizzato dal Centro Studi sulle Nuove Religioni di cui sono direttore qui a Torino. Può darsi che l'evoluzione della situazione politica rendano il cammino verso queste due intese un pochino più lento di quanto l'on. Maselli prevedesse in Settembre, ma mi sembra che la volontà politica di arrivare a intese con i Testimoni di Geova e con l'Unione buddista ci sia e queste intese sarebbero molto innovative perché, come si diceva, per la prima volta con l'Unione buddista ci sarebbe un'intesa con un gruppo che non è di matrice giudeo-cristiana e in quanto ai Testimoni di Geova, vorrebbe dire che in Italia si superano quelle difficoltà che, invece, per questo gruppo, portano a forme di grave discriminazione, non solo nei paesi dell'est, ma anche in un paese come la Francia che è un paese dell'ovest.
…. …
xenu.com-it.net/txt/lampi.htm

[SM=x570892] Gianni

Vitale




La giustizia di ogni luogo é l'ingiustizia di ogni luogo.
Martin Luther King
02/04/2009 21:51
 
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Intese fatte, quasi fatte e da fare

La Costituzione prevede che i rapporti tra lo stato e le confessioni diverse dalla cattolica siano regolati sulla base di "Intese". Oggi sono legge dello stato solo quelle con varie chiese evangeliche e gli ebrei; buddhisti e testimoni di Geova sembrerebbero vicini. E gli altri? Un convegno di "Confronti".

Eravamo a Palazzo Chigi, nel 1977, per una riunione tra la Commissione del governo e quella della Tavola valdese che stavano discutendo la bozza di Intesa. Faceva caldo, le finestre erano aperte e da piazza Monte Citorio si sentì il canto di un gruppo di Hare Krishna. E Jemolo, il famoso giurista laico che faceva parte della commissione governativa, commentò: “Questi dovranno aspettare ancora molto”. L'aneddoto è di Sergio Bianconi, uno dei giuristi che per conto della Chiesa valdese e di altre denominazioni evangeliche ha seguito varie trattative di Intesa: lo ha raccontato nel corso del convegno "Intese fatte, Intese da fare", promosso dalla nostra rivista e svoltosi presso il Centro congressi di Roma il 28 ed il 29 settembre scorsi.

Quello in neretto lo conosco bene.

Ad "aspettare", come ben prevedeva Jemolo, sono ancora in molti. Le Intese "fatte" sono infatti quelle con valdesi e metodisti (1984), avventisti (1986), pentecostali delle assemblee di Dio in Italia (1986), ebrei (1987), battisti (1993), luterani (1995); quelle "quasi fatte" sarebbero quelle con l'Unione buddhista italiana e la Congregazione cristiana dei testimoni di Geova, che nel marzo scorso hanno firmato una bozza con il presidente del Consiglio di allora, Massima D'Alema. Più difficile dire quante sono quelle "da fare": certamente l'Intesa con i musulmani che premono con forza e che ormai costituiscono la seconda comunità religiosa in Italia; così come quella con gli ortodossi che, con i loro centomila membri, costituiscono una delle comunità di fede storicamente più radicate in Italia. E poi? Varie altre denominazioni evangeliche, alcune delle quali vantano numeri significativi: sabato 30 settembre, ad esempio, la Federazione delle chiese pentecostali – altre dunque rispetto alle Assemblee di Dio che già dispongono di un'Intesa – ha svolto un raduno a Napoli che, nonostante una pioggia torrenziale, ha raccolto oltre settemila persone: in totale queste chiese, sino a ieri indipendenti ed ora "accasate" in una federazione, contano almeno trentamila membri. Nella stessa giornata a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, si inaugurava un grande tempio sikh ed è facile prevedere che anche questa comunità, che mostra una forte voglia di integrazione, potrà a breve reclamare un'Intesa. E poi ci sono i mormoni, le comunità indù e i famosi Hare Krishna. Un'Intesa per tutti? Cento Intese per i cento culti del Belpaese? "Ci sono diverse scuole di pensiero – ha spiegato nel corso del Convegno Gianni Long, giurista e docente alla Luiss. E già negli anni ottanta c'era chi riteneva che, approvate le Intese “dovute” a minoranze a lungo perseguitate come valdesi, avventisti, pentecostali ed ebrei, i rapporti tra lo stato e le altre confessioni diverse dalla cattolica sarebbero stati regolati sulla base di una legge quadro. Altri, però, hanno difeso sin dall'inizio il principio che l'articolo 8 vale per tutti e non prevede limitazioni ed esclusioni". "Le Intese non sono un premio per le confessioni che si comportano bene – ha ribadito Domenico Maselli, pastore evangelico, parlamentare e relatore di un progetto di legge sui culti. – La Costituzione afferma che i rapporti tra le confessioni religiose diverse dalla cattolica e lo stato “sono regolati sulla base di Intese”; non dice “possono essere regolati sulla base di Intese”. Detto questo occorre anche una legge sulla libertà religiosa: la semplice abrogazione della legislazione del 1929 e 1930, infatti, lascerebbe un vuoto legislativo che priverebbe di ogni tutela le diverse confessioni religiose prive o in attesa di un'Intesa".

Un percorso ad ostacoli
Ma come si avviano le procedure per un'Intesa? Non è semplice. "Manca una procedura – ha ammesso Nelly Ippolito Màcrina, la dirigente che per conto del ministero dell'Interno segue le pratiche avviate dalle varie confessioni religiose. – Il nostro compito è verificare la conformità degli statuti delle varie confessioni all'ordinamento giuridico dello stato, ma talvolta ci si pongono problemi di altro genere: ad esempio che cosa sia una confessione. È molto difficile se non addirittura impossibile dare risposte a questi interrogativi. Così come è difficile procedere al riconoscimento giuridico di un ente di culto privo di Intesa quando per ottenere l'Intesa si chiede proprio il riconoscimento giuridico. Vi sono insomma degli ostacoli preliminari che rendono il cammino molto impervio".

Lo sanno bene buddhisti e Testimoni di Geova che, per ragioni diverse, si sono trovati di fronte veri e propri muri. "L'Unione buddhista italiana (Ubi) ha ottenuto il riconoscimento giuridico nel '91 – ha ricordato la presidente Mariangela Falà, – quindi è partita la richiesta di Intesa; siamo stati convocati per la prima volta nel 1997 e quindi riconvocati nel 1998. I problemi sono stati immediatamente evidenti: il buddhismo è una confessione religiosa titolata a stipulare un'Intesa? È un culto, per come lo si definisce nell'ordinamento italiano? Il buddhismo, come noto, è soprattutto pratica e raccoglie al suo interno tradizioni molto diverse; in nessun modo, cioè, si configura come una Chiesa. Tutto questo non ha impedito che all'estero fosse riconosciuto come una religione in senso proprio. Nel corso della trattativa con le varie commissioni governative ci è voluto un po' per spiegarlo finché, finalmente, il Consiglio di stato ha dato una risposta a questi interrogativi favorevole al riconoscimento dell'Ubi come ente di culto". Nulla di nuovo sotto il sole: "Problemi analoghi si posero già per l'Intesa con gli ebrei – ha ricordato Ugo Limentani, responsabile giuridico del Consiglio dell'Unione delle comunità ebraiche. – Fu molto difficile far valere la specifica natura dell'ebraismo, che non è solo religione: solo impropriamente, ad esempio, i precetti possono definirsi "religiosi"; così come è stato difficile spiegare la specificità del sabato ebraico che non è una semplice festività".

Problemi diversi quelli esposti da Daniele Gabriele, dell'Ufficio legale della Congregazione dei Testimoni di Geova: "Nel nostro caso, i principali ostacoli sono derivati dall'azione dei gruppi antisette sostenuti dalla Chiesa cattolica, che hanno avuto grosso credito sia a livello parlamentare che di uffici dello stato. Hanno anche promosso una petizione per rallentare o fermare l'Intesa". Così come sono riusciti a premere su alcuni parlamentari perché presentassero un'interpellanza parlamentare in cui, ancora una volta, si sosteneva che i testimoni non sono una confessione religiosa ma una società commerciale che persegue finalità tutt'altro che religiose sviluppando "i caratteri propri di un'associazione segreta che disconosce lo Stato, le leggi e diritti della persona".

A giustificare le ricorrenti campagne contro i testimoni di Geova sono state addotte, come noto, principalmente due questioni: le emotrasfusioni e il rifiuto del servizio militare. "Ma nell' Intesa siglata con il governo D'Alema non vi è aha aflcun cenno né alla prima né alla seconda di queste questioni – fermato Sergio Rosati, anch'egli esponente della Congregazione – e comunque noi distinguiamo tra maggiorenni e minorenni. La legge garantisce agli adulti libertà di scelta e ad essa si appellano i testimoni che non intendono subire emotrasfusioni. Quanto ai minorenni, è ormai consolidata la prassi che, in assenza di una alternativa alla trasfusione e di fronte a una ingiunzione del magistrato, i genitori membri della Congregazione accettano l'intervento. Per quel che riguarda il rifiuto del servizio militare, oggi possiamo affermare che i testimoni hanno avuto un ruolo importante nello spingere la legislazione italiana verso l'accettazione di principi di libertà di coscienza già consolidati e tutelati nel resto dell'Europa".

L'intesa più difficile
Tra i risultati più importanti del convegno promosso da Confronti, vi è quello di essere riusciti a mettere attorno allo stesso tavolo esponenti delle diverse associazioni islamiche presenti in Italia: l'Unione delle comunità e degli organismi islamici in italia (Ucoii), rappresentata dal suo presidente, Nour Dachan; la Comunità religiosa islamica (Coreis), presieduta dallo sheikh Abd Al Wahid Pallavicini, e la Lega islamica mondiale-Italia, presente nella persona del suo presidente, l'ambasciatore Mario Scialoja. Al convegno sono intervenuti anche alcuni musulmani indipendenti, veri e propri "free lance" come Mahmoud Salem Elsheikh, noto sia per il suo impegno culturale per un islam "laico" che per la sua partecipazione alla commissione intercultura costituita presso il ministero per le Pari opportunità. A completare il quadro, erano presenti anche due autorevoli esperti di islam: Francesco Castro, direttore dell'Istituto per l'Oriente, e Stefano Allievi, il sociologo che da anni indaga il mondo dell'islam italiano. "Due ebrei, tre opinioni" dice un antico proverbio mediorientale, ma con ogni evidenza i musulmani non sono da meno. Il Convegno ha infatti dovuto registrare una secca e difficilmente riducibile diversità di orientamenti e strategie tra le diverse componenti dell'islam in Italia.

"Tutti vogliono che la rappresentanza dell'islam sia unica – ha affermato il presidente dell'Ucoii, Dachan. Ma non è stato così per le varie confessioni evangeliche: infatti vi sono Intese con valdesi e battisti, pentecostali e luterani. Perché solo ai musulmani si chiede di mettersi d'accordo per stipulare un'unica Intesa?". "Molte Intese con l'islam? Teoricamente è possibile ma non c'è nessun precedente in Europa" ha risposto pronto Allievi, tracciando il quadro dell'islam continentale: "Dopo quella cristiana, l'islam è la seconda presenza religiosa in Europa – ha aggiunto – e questo è un dato di fatto di fronte agli occhi di tutti, anche di chi critica la presenza islamica e vorrebbe respingerla oltre le frontiere: chi vuole mandare i musulmani “a casa loro” dovrebbe ricordarsi che per 4 o 5 milioni di essi, casa loro è qui, in Europa. Ma il problema dell'islam è anche quello degli “inquinamenti semiotici”, delle idee sbagliate e pregiudiziali che vengono inserite nei circuiti della comunicazione e alimentano un'immagine sbagliata. Si insiste ad esempio sul carattere integralista dei musulmani immigrati mentre, dati alla mano, il tasso di frequenza alla moschea è più basso in Europa che nei paesi islamici o, per quel che riguarda il nostro paese, della frequenza alla messa o al culto domenicali".

Ma quante sono le Intese sul tappeto? Il dossier dedicato all'Intesa con l'islam è senza dubbio il più spesso di quelli che giacciono presso la presidenza del Consiglio. Il Consiglio islamico d'Italia (Cii), è nato dall'accordo tra Ucoii, moschea di Roma e Lega islamica mondiale-Italia proprio per avviare una trattativa d'Intesa da posizioni di forza ma, ad oggi, non ha ancora elaborato una bozza; mentre circolano ancora quella dell'Associazione musulmani italiani (Ami), oggi poco visibile e presente nella scena pubblica, quella originaria dell'Ucoii e quella della Coreis. Sarà possibile arrivare a una bozza unica? "È per questo che abbiamo deciso di costituire il Consiglio islamico d'Italia – risponde l'ambasciatore Scialoja. – Non è un'organizzazione chiusa, deve essere un'organizzazione aperta ad altri contributi e presenze". Più facile a dirsi che a farsi. Tra l'Ucoii e la Coreis, ad esempio, sembra resistere un vero e proprio muro: "Siamo i più vicini alla dottrina islamica – ha affermato lo sheikh Pallavicini – ligi all'ordinamento dello stato e fermi oppositori di quelle tendenze fondamentaliste che sono presenti e tollerate in Italia". "In Italia non vi è chiara distinzione tra islam ed islamismo – ha rincarato la dose Ahmed Vincenzo, anch'egli della Coreis – e cioè tra un approccio religioso alla tradizione ed alla fede, e la sua dimensione politica e ideologica. Tutti i paesi europei stanno lavorando per riportare l'islam nella sua cornice propriamente religiosa ed evitare gli inquinamenti politici. Ma attenzione: l'Italia rischia di andare nella direzione opposta". A complicare il quadro ci si mettono anche dei musulmani che rifiutano l'Intesa, come Mahmoud Salem Elsheikh: "perché l'articolo costituzionale che la prevede è figlio del Concordato con la Chiesa cattolica. E la logica del rapporto tra stato ed islam non può essere ricalcata sul modello delle relazioni tra lo stato ed il Vaticano. Meglio, molto meglio una buona legge quadro come quella in discussione nella commissione Affari costituzionali della Camera".

L'importanza del confronto
Una nota di ottimismo viene dal professor Castro, una vita spesa nello studio del diritto islamico e una lunga frequentazione di paesi arabi. "Molti problemi sono di fatto risolti grazie a semplici circolari ministeriali – ha affermato: di fatto è già consentita la macellazione rituale, le ragazze musulmane che lo vogliano possono utilizzare sui loro documenti foto che le ritraggano con il foulard, né più né meno come accade con il velo delle suore. Qualche problema resta per quel che riguarda l'inumazione ma occorre affermare che ci sono diverse tradizioni anche all'interno dell'islam. Insomma non ci sono problemi insolubili. Quanto agli altri problemi, le Intese già fatte ci danno delle indicazioni relative al diritto di famiglia; per quel che concerne gli istituti religiosi – nomina degli imam, loro formazione, processi decisionali all'interno delle moschee – occorre più fantasia e determinazione nel sottolineare che l'islam non ha un clero: il riconoscimento dei ministri di culto, quindi, non può avvenire con procedure a ricalco di quelle riconosciute per altre confessioni di fede. Con un po' di pazienza, in conclusione, una commissione mista potrebbe affrontare tutta una serie di problemi ed arrivare a stipulare una Intesa in tempi rapidi. L'unica questione è quella della rappresentatività: più forte è l'integrazione tra le diverse associazioni islamiche, più vicina è l'Intesa".

Il clima generale
Tira una brutta aria riguardo alle Intese "quasi fatte" ed ancora peggiore riguardo a quelle "da fare". Il cardinale Biffi ha menato colpi pesanti all'idea che il pluralismo religioso sia in sé un valore e che la presenza islamica in Italia sia una "risorsa culturale" che ci avvicina ad altri paesi europei. Sul fronte laico il politologo Giovanni Sartori gli ha dato man forte con un libro che tenta di dimostrare scientificamente i danni prodotti dal "multiculturalismo"; su quello politico, le Camere vivono l'ansia preelettorale e le questioni della libertà religiosa e delle Intese non costituiscono di certo una priorità politica. La paura è che salti tutto, anche l'accordo già raggiunto con buddhisti e testimoni di Geova.
Se ne è parlato nella tavola rotonda conclusiva del convegno, con Magdi Allam, di Repubblica, Raffaele Luise, vaticanista del Gr Rai e il già citato Allievi. "Al cardinale Biffi vorrei ricordare che l'identità nazionale non è un processo statico – ha affermato Luise – è una realtà dinamica nella storia, negli equilibri culturali e sociali; vorrei anche dire che non esiste un solo islam, esistono vari islam, e non tutti fondamentalisti, anzi il fondamentalismo è una minoranza. Faremmo bene a ricordarci, infine, che l'integralismo non è una prerogativa islamica. La sfida per l'islam ma anche per tutte le altre comunità di fede è una sola: essere pienamente se stessi e pienamente cittadini dell'Europa". In totale sintonia Magdi Allam: "Un recente sondaggio pubblicato dall'Espresso indica che il 71% degli intervistati non condivide le preoccupazioni del cardinale Biffi e che il 45% degli italiani accetta immigrati di tutte le religioni. Biffi fa il suo mestiere, è lo stato che deve fare il suo. Il rischio è, semmai, che all'integralismo di Biffi se ne contrapponga un altro speculare. Varie inchieste dimostrano che il 75% degli immigrati vuole integrarsi pienamente nella società italiana. È da questo dato che bisogna partire, con realismo".

Più ottimisti altri interventi come quello di Pupa Garribba che, da ebrea, ha ricordato come le minoranze possano molto quando unificano i loro sforzi e si impegnano a difendere con determinazione i loro diritti; o di Dora Bognandi, intervenuta a nome degli avventisti italiani, che ha invitato "chi ha ottenuto qualcosa, a cercare di aiutare anche gli altri, in uno spirito di pluralismo e di laicità che giova a tutte le comunità di fede presenti in Italia".

"Tuttavia mi preoccupa il clima generale – insiste Maselli. – Alla Camera è giunta la richiesta di istituire una commissione di inchiesta sulle sette: è molto pericolosa, rischiamo un clima di “caccia all'untore”. Al contrario, per dirla con un grande liberale del Risorgimento, Pasquale Stanislao Mancini, dobbiamo difendere il tema più prezioso per la vita democratica di un paese, la libertà di culto. Le istituzioni di un popolo, infatti, si misurano con la libertà che garantiscono, e quella religiosa è una libertà fondamentale. Molti oggi dichiarano di possedere la Verità e nel nome di questo possesso escludono la libertà di altri – ha voluto così concludere il pastore e deputato. – Come evangelico posso solo dire di possedere una parte della verità o, meglio ancora, di esserne posseduto".

Paolo Naso
03/04/2009 00:30
 
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Re:
carlomagno1955, 02/04/2009 21.51:

Intese fatte, quasi fatte e da fare


Intervista a Valdo Spini sull'approvazione di nuove intese fra Stato e confessioni religiose - 13 marzo 2007

www.radioradicale.it/scheda/220372/intervista-a-valdo-spini-sullapprovazione-di-nuove-intese-fra-stato-e-confessioni-r...



La giustizia di ogni luogo é l'ingiustizia di ogni luogo.
Martin Luther King
03/04/2009 13:30
 
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Per Carlomagno1955
03/04/2009 13:57
 
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Per Carlomagno1955
Continuo a fare errori col pc e mi partono messaggi vuoti.
Inoltre riesco a vedere i messaggi successivi al mio solo in e-FFZ e non sul forum (ma non tutti).
Volevo confermare che parlavo proprio del piccolo Tommaso Onofri, rapito qui a Parma e non sapevo nulla di Jacopo.
La Questura di Parma ritenne "basista" del rapimento un certo Pasquale Giuseppe Barbera, e ne chiese ripetutamente l'arresto (senza ottenerlo) ed il rinvio a giudizio. Il Barbera é stato assolto in primo e secondo grado (in passato sarebbe stato assolto con formula dubitativa).
Il Barbera fornì, per la sera del rapimento, i seguenti tre alibi (riporto notizie di stampa che al momento non ho sottomano ma posso facilmente procurarmele):
1) ero nella sala del regno, alibi smentito da un Anziano della sua congregazione;
2) ero ad arbitrare una partita di calcio, alibi smentito dai diigenti delle dua squadre;
3) la moglie, improvvisamente, si ricorda che quella sera era in casa, ma la cosa strana é che i due si erano telefonati coi cellulari (stando in casa?) tanto che un quotidiano di Parma aveva ironizzato su questo particolare. [SM=x570872]
Il Barbera era il capomastro responsabile della ristrutturazione della casa degli Onofri, quindi doveva ricordare bene, anzi benissimo, cosa fece quella sera, senza dare varie versioni. Io ricordo perfettamente quella sera visto che anch'io conosco bene la madre e gli zii del bambino. La notizia del rapimento aveva sconvolto tutta la città.
Successivamente, grazie alla richiesta di un forista (a quel tempo non ero nel forum, ci sentivamo per telefono), abbiamo appurato che anche Mario Alessi, condannato in primo grado quale esecutore materiale dell'infanticidio, e la di lui convivente, Antonella Conserva, frequentavano la sala del regno. Questo però non é apparso sui giornali.
Al processo di appello a Bologna il Barbera si é presentato, stando alla stampa, con in mano la Torre di Guardia [SM=x570896]


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