Fornire una base teorica per lo sterminio dell'eretico equivaleva a fornire la base teorica dell'eliminazione fisica di ogni avversario dell'assolutismo papal
Dal punto di vista della storia della mentalità la cosa è la medesima. Si tratta sempre del percepire l'eresia come un pericolo materiale per la comunità, in quanto questa comunità ha un collante religioso.
Comunque l'eresia e la disobbedienza al papa sono cose diverse anche per Tommaso, e per altri grandi pensatori come Ockham, specie alcuni esponenti degli ordini mendicanti che poco dopo la morte di Tommaso dovettero vedersela con Giovanni XXII, noto ai più come "la puttana di Avignone". Il dibattito accademico è qualcosa che nasce nel medioevo, e vede spessissimo teologi contrapposti alle indicazioni ufficiali di Roma.
C'è poi una nota interessante. Nel 1277 a Parigi, tra 219 tesi dichiarate eretiche, ce n'erano alcune alcune di Tommaso. Peccato che non fosse lì per difendersi.
Ad maiora
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)