Trianello, 15.03.2009 21:45:
Secondo la dottrina del doppio effetto, che è una delle dottrine fondamentali dell'etica filosofica così come si è venuta configurando in questi ultimi venticinque secoli, non si è moralmente responsabili di un atto previsto, ma non voluto (da qui la liceità, per esempio, della legittima difesa). Ergo, se la madre ed i bambini fossero morti, sarebbe certamente stato un evento terribile (su cui versare tutte le lacrime di questo mondo), ma nessuno ne sarebbe stato moralmente responsabile (se non, indirettamente, lo stupratore della bambina). In questo caso, infatti, non si sarebbe configurata alcuna “omissione di soccorso” in quanto l'unica forma di “soccorso” possibile era la deliberata (illecita) soppressione di due innocenti.
Per dirla in termini kantiani, ogni essere umano deve essere considerato quale un fine in sé e mai come un mezzo, uccidere un bambino per salvare sua madre è pertanto un atto illecito, in quanto riduce il primo ad un mero mezzo di sopravvivenza della seconda.
Dimmi se ho capito bene.
Dal momento che qualsiasi azione si compia, qualcuno ci rimette...
meglio lasciare che la tragedia si compia senza intromissioni in modo di avere la coscienza pulita.
In questo caso, fossero morti madre e gemelli, sarebbe stata fatta la volontà di Dio.
Massimo
Le religioni? Un'abbagliante strada a senso unico. (Max Cava)
" Permettetemi di emettere e gestire la moneta di una nazione,
e non mi importerà di chi ne fa le leggi" (Mayer Anselm Rothschild)