Dal "Resto del Carlino" (
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IL CASO
Il Santone contro Costanzo in tribunale
Il guru della presunta setta di Collina Nuova, il 55enne Leo Antognoli, accusa di diffamazione il popolare conduttore di Mediaset. Ma il giudice rinvia gli atti a Roma e i legali della difesa passano al contrattacco
Fermo, 11 febbraio 2009 - Dopo inchiestre della Procura della Repubblica, denunce, controdenunce, manifestazioni popolari e trasmissioni televisive, è approdata ieri in tribunale la vicenda legata a Leo Antognoli, l’uomo di 55 anni residente a Monte Vidon Combatte, meglio conosciuto come il Guru di Collina Nuova.
Ieri Antognoli, che negli anni era stato oggetto di tre inchieste per diverse accuse relative al suo presunto ruolo di santone all’interno di una setta pseudoreligiosa, è comparso come parte offesa. Una presunta offesa che sarebbe derivata dalle trasmissioni-denuncia realizzate da Maurizio Costanzo su Canale 5 e da tre giornalisti di Odeon Tv.
Non sono però mancati i colpi di scena, visto che il giudice del tribunale di Fermo, Marcello Caporale, ha accolto le eccezioni dei legali di Costanzo, gli avvocati Roberto Ruggiero e Andrea Righi, che hanno chiesto e ottenuto l’annullamento dell’udienza per competenza territoriale e difetto procedurale. Dunque, tutto è stato azzerato e trasferito alla Procura di Roma, dove il caso sarà riesaminato interamente e dove verranno nuovamente vagliate le posizioni delle parti implicate nella vicenda.
Un colpo di scena che è stato accolto con soddisfazione dall’avvocato Ruggiero, che però ora non si accontenta di questa prima vittoria e chiede giustizia: "Vogliamo la verità sulle presunte malefatte di Antonioli. Non ci accontentiamo di un’archiviazione che prosciolga il mio assistito, vogliamo che venga fatta luce fino in fondo. Pertanto stiamo valutando la possibilità di presentare una memoria alla procura di Roma per agevolare la nuova indagine.
Capisco il dolore del Guru, che vede allontanarsi sempre più il miraggio di un risarcimento che a mio avviso non gli spetta, ma io non posso trascurare il mio obbiettivo, che è quello di dimostrare la verità e quindi di dimostrare che quanto denunciato da Costanzo nelle sue trasmissioni è tutto vero".
Si è aperto invece regolarmente il processo a carico di Odeon Tv, ma anche in questo caso non sono mancati i colpi di scena. La donna, chiamata a testimoniare dal pm Lucia Traini, interrogata dal legale degli imputati, l’avvocato Gianfranco Formica, ha raccontato le presunte violenze subìte nel periodo in cui ha frequentato il gruppo di Antonioli: "Sono stata picchiata e costretta ad avere rapporti sessuali con lui perché diceva che era l’unica via per la mia purificazione e per scacciare la negatività che mi aveva rovinato la vita".
Racconto fermamente respinto dal legale di Antonioli, l’avvocato Teobaldo Tassotti, che ha preannunciato un denuncia per diffamazione nei confronti della testimone. Il processo è stato aggiornato al 17 novembre prossimo, sempre che, nel frattempo, non ci siano nuovi clamorosi sviluppi.
Fabio Castori