15/02/2009 20:40 |
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Vecchia Marziana, 12/02/2009 19.31:
Scusate ma non sono d'accordo.
Ma come, siamo tutti consapevoli del danno che provocano i comitati giudiziari, li condanniamo e poi, quando si presenta una caso che, a parer mio, andrebbe risolto con metodi urbani e civili, proprio da noi viene il consiglio di usarli?
Non ci capisco più niente.
Se la ragazza disturbatrice non fosse TdG, cosa consigliereste?
Un comitato di parenti?
O non è solo questione che chi avrebbe la responsabilità di dirimere la vicenda (il ragazzo), la sta delegando ad altri?
Gabriella Prosperi
In effetti le tue perplessità sono più che legittime: il consiglio però di gestire la questione con gli strumenti dei TG scaturisce dal fatto che è l'interessata stessa ad ipotizzarlo. Personalmente avevo già suggerito che fosse il ragazzo a dover risolvere il problema per rispetto verso sè stesso (se è un vero uomo) e verso la sua attuale compagna (se la ama come può minimizzare il disagio e la tensione che la terza incomoda crea?)
E' lui, con tutto il rispetto, che deve usare...gli attributi.
Sinceramente non capisco l'atteggiamento indifferente e quasi apatico del ragazzo, per quanto può essere "buono d'animo", ma se nel mio cuore c'è spazio solo per una donna e, per amore e rispetto della donna che amo, l'incomoda sarebbe già sparita da tempo come neve al sole.
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