Ho trovato un vecchio articolo in cui si parla di come i TdG dovevano comportarsi nei confronti di un disassociato "buono", cioè di un espulso che continuava ad operare come TdG, per quanto riguarda frequenza alle adunanze e predicazione. L'articolo si trova nella "Torre di Guarda" del 15/08/1952 e riassume il caso in questo modo:
Come si dovevano comportare i TdG nei confronti di questa persona, che non era assolutamente ostile od in qualche modo "apostata"?
Prima di postare il resto dell'articolo vorrei sentire i vostri pareri.
Achille