Sono diverse le pratiche e le usanze che gli ebrei condividono con le popolazioni non ebraiche dell'antichità. Tuttavia ogni popolo ha offerto a tali usanze un significato profondamente diverso e conforme ai propri principi di fede. La circoncisione era, ed è, diffusa tra molti popoli anche se viene praticata per lo più (come nell’Islam) al momento della pubertà. Se il suo significato originario è ancora oggetto di discussione (di motivazione igenica si è parlato solo in epoca moderna), nella tradizione biblica ebraica essa è diventata comunque segno dell'alleanza con Dio. Si dice difatti "brit milà", "alleanza della circoncisione" e quindi segno fondamentale dell'appartenenza all'ebraismo.
Anche Israele come tutti i popoli dell'antichità era legato ai cicli della vita agricola, e delle stagioni; tutto il ciclo festivo dell'anno ebraico è collegato al ciclo della natura ed è chiaro il significato agrario delle feste come Sukkot, Shavuot, Pesach. Ma a differenza delle popolazioni del Vicino Oriente Antico, per l'ebreo la propria divinità non poteva essere identificato con nessuna forza della natura. Forze della natura onorate e venerate come divinità dai pagani, a cui erano collegate le loro festività agricole.
Queste cose gli ebrei le conoscono perfettamente.