Indipendentementa dall'essere pro o contro Barack Obama, c'è chi ha una visione bigotta dell'esistenza e della vita sociale, politica e morale e chi no.
Un capo di stato o un governo deve garantire la libertà di tutti i suoi cittadini che, ovviamente, hanno orientamenti religiosi differenti e nessuno, anche se lo pretenda, ha il monopolio della verità in tutti i campi dello scibile umano.
Il presidente degli Stati Uniti d'America, come il nostro Premier, Berlusconi (e il suo governo), possono emanare leggi che salvaguardino il diritto dei loro cittadini. Le chiese restano comunque libere di catechizzare i loro fedeli secondo le loro specifiche dottrine.
Un determinato governo che sancisse delle libertà che contrastano con determinati ideologie religiose non obbliga nessuno a comportarsi contro la propria coscienza. Per esempio, la libertà (comunque condizionata) di abortire non obbliga i bravi fedeli cattolici ad agire contro coscienza. La Chiesa Cattolica può, ed ha il diritto, di chiedere ai propri fedeli d'essere ligi e coerenti alle proprie direttive ecclesiastiche, ma non può pretendere che tali direttive coinvolgano anche chi cattolico non è: gli atei,i protestanti e tutti quelli che hanno una concezione differente dell'esistenza umana. Soprattutto in questioni suscettibili di interpretazione soggettivistica.
Un bravo fedele di una determinata chiesa dovrebbe sentirsi libero di fronte a qualsiasi legge; in effetti, nessuno lo obbliga a comportarsi diversamente da quelli che sono i dettami della propria coscienza. Nè dovrebbe coltivare sentimenti di superiorità pensando che coloro che si comportano diversamente dalla sua siano degli immorali e degli assassini. La storia, purtroppo, è zeppa di episodi di fanatismo ed intolleranza religiosa che ha provocato stragi e vittime incalcolabili, sempre con l'appoggio del potere secolare. Una delle grandi conquiste moderne è la separazione del potere politico da quello religioso. Nessun modello umano è o sarà mai perfetto, ma personalmente preferisco avere il diritto di scegliere senza che con questo leda lo stesso diritto di scelta di un altro individuo. Personalmente preferisco vivere in un Paese in cui viga tale modello. Personalmente giudico il modello politico occidentale superiore a quelli integralisti orientali, per esempio.
Non è una battuta, leggendo un giornale online proprio ieri, qualcuno faceva osservare che se in Italia la maggioranza dei cittadini fosse della religione dei testimoni di Geova, che cosa ci si potrebbe aspettare, che le trasfusioni di sangue andrebbero proibite per legge? Così parrebbe. Perché, dunque, uno dovrebbe comportarsi secondo i dettami religiosi della maggioranza dei cittadini di una nazione? E perché pretendere, ancora oggi, che il capo di una nazione ritagli le leggi dello stato sulla misura di quelle di una determinata religione?
Agabo.
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"Beati coloro che sanno ridere di se stessi perchè non smettono di divertirsi."
[Modificato da Agabo 30/01/2009 12:18]
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"Non spetta alla chiesa decidere se la Scrittura sia veridica, ma spetta alla Scrittura di testimoniare se la chiesa è ancora cristiana" A.M. Bertrand