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tolta la scomunica ai Lefebvriani

Ultimo Aggiornamento: 01/03/2009 15:40
28/01/2009 16:32
 
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ho letto il manifesto; in effetti fa molto riflettere; la cosa che domando è questa: abbiamo visto che il papa ha cambiato l'atteggiamento verso i giudei; ma questi ultimi, che atteggiamento hanno verso i cattolici ed il papa ?

gli attuali Lefebvriani non possono vedere i giudei ed i massoni; in un thread ( di un loro forum ) in cui ho parlato loro dei catecumeni si sono scatenati quando hanno fatto vedere le foto di Giovanni Paolo II assieme ai giudei; oddio, loro non possono vedere neanche la Chiesa a partire dal Concilio Vaticano II che definiscono "modernista" ( nel senso negativo del termine ) .



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La buona notizia è che Dio esiste; quella buonissima è che quindi c'è speranza per tutti quelli che lo vogliono
28/01/2009 17:03
 
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Re:
alenis, 28/01/2009 16.32:

gli attuali Lefebvriani non possono vedere i giudei ed i massoni; in un thread ( di un loro forum ) in cui ho parlato loro dei catecumeni si sono scatenati quando hanno fatto vedere le foto di Giovanni Paolo II assieme ai giudei




tempo fa c'era su internet un forum
di "cattolici fedeli al Magistero"
che ha chiuso, disgustato,
quando il Papa ha riconosciuto
il movimento neocatecumenale.

[SM=x570867]

28/01/2009 17:06
 
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Carissima Topsy
Carissima

sono Enrico...

tutto quello che dici è giusto e pienamente condivisibile
spero anche io che Williamson si ravveda con sincerità

quanto alle scemate che da decenni molti tradizionalisti scrivono e dicono .....forse sarebbe il caso di stendere un pietoso velo....

il fatto è che molti di quelli che dicono certe cose spesso non sono né tradizionalisti né cattolici e tentano di pescare consensi dove la chiesa è più debole e divisa, magari nascondendosi all'ombra di Cristo e della tradizione .....

Bastonare gli erranti non ha mai premiato e le scomuniche hanno quasi sempre fatto crescere il male, invece di arginarlo....

molte persone attaccate e contraddette, invece di rientrare nella logica e nella ragione, evidenziano una specie di delirio persecutorio...esasperando le proprie argomentazioni e ragionando per assurdo e per paradossi....

Con questo non dico che non si deve separare dalla chiesa chi non è degno di appartenervi nè che si deve lasciar predicare dai pulpiti ogni sorta di vaccate......

ma colpire nel mucchio tutta una frangia così eterogenea del cattolicesimo ....non mi sembra che abbia finora pagato....

Comunque un po' di penitenza ed un esamino di coscienza ai tipi come Williamson....sarò ripetitivo....ma non penso che farebbe male...

enrico


[Modificato da domingo7 28/01/2009 17:13]
28/01/2009 17:30
 
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Re: Re: Carissimi
Topsy, 28/01/2009 12.33:




Salve Enrico, ogni comunità religiosa è chiamata a decidere chi sta dentro e chi fuori, chi si possa recuperare e chi no, relativamente a questioni di fede e dottrine. Quando tuttavia si accolgono vescovi che rilasciano interviste come quelle del signore in questione, permettemi di esprimere le mie fortissime perplessità.
Mi auguro davvero che le istanze antisemite promosse da certi movimenti in seno al cattolicesimo non contamino il resto della Chiesa. Quanto diffuso nei volantini dell'86 a Roma dalla "Fraternità Sacerdotale San Pio X", oggi te lo ritrovi in tutti i siti e forum cattolici "tradizionalisti" che simpatizzano per questo movimento, e non è gran cosa, credimi.




Proprio oggi la Fraternità ha dichiarato ufficialmente di dissociarsi da quanto espresso dal Vescovo Williamson, il quale ha parlato solo a titolo personale. La Fraternità ha sottolineato il fatto che non appartiene ai fini della medesima l'esprimere giudizi di carattere storico.

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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

28/01/2009 17:33
 
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Oggi il Vaticano ha dichiarato che la revoca della scomunica per i vescovi appartenenti alla Fraternità è da intendersi come un atto di misericordia cristiana, teso a recuperare alla piena comunione con il Corpo Mistico di Cristo di quei fratelli che, a questo punto, dovranno dimostrare nei fatti di meritarsi un tale gesto.
[Modificato da Trianello 28/01/2009 18:20]

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Concilio di Trento:
Se qualcuno dirà che il rito della chiesa Romana, secondo il quale parte del canone e le parole della consacrazione si profferiscono a bassa voce, è da riprovarsi; o che la messa debba essere celebrata solo nella lingua del popolo; o che nell’offrire il calice non debba esser mischiata l’acqua col vino, perché ciò sarebbe contro l’istituzione di Cristo, sia anatema.



Chi ha scritto questo intervento è evidentemente uno a cui piace aprire bocca per dargli fiato. Il decreto del Concilio di Trento non dice che la Santa Messa debba essere celebrata SOLO in latino, ma che questa può essere celebrata ANCHE in latino. Ora, si dà il caso, che il rito riformato introdotto dal Concilio Vaticano II non ha eliminato la messa in latino (tanto è vero che il Papa, ad esempio, ha sempre continuato a celebrare la messa in questa lingua, che, lo ricordiamo, è la lingua ufficiale della Chiesa Latina) , ma ha semplicemente SOSPESO l'utilizzo del Rito Tridentino (il quale, a differenza del nuovo Rito, contempla solo ed esclusivamente l'uso del latino) al fine di permettere al nuovo Rito di attecchire nelle parrocchie. Era comunque possibile ottenere una dispensa da tale sospensione, dispensa che è stata più volte richiesta e concessa. Proprio di recente, poi, passati alcuni decenni dalla riforma liturgica ed essendo venuta a mancare la necessità di succitata sospensione, questa è stata revocata ed il Rito Tridentino è stato liberalizzato.

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Re:
alenis, 28/01/2009 16.32:

ho letto il manifesto; in effetti fa molto riflettere; la cosa che domando è questa: abbiamo visto che il papa ha cambiato l'atteggiamento verso i giudei; ma questi ultimi, che atteggiamento hanno verso i cattolici ed il papa ?




Dipende dal Papa. Di Papa Giovanni Paolo II, del suo operato nei loro riguardi, e del Concilio Vaticano II, pensano bene. Alcuni assieme ai cattolici, si sono impegnati ad aderire e partecipare ad associazioni come quella a cui risulto iscritta anche io, l'AEC, Amicizia Ebraico Cristiana. Ma l'ebreo medio, non è necessariamente portato a partecipare in massa, a questo genere di incontri. Molti non sono interessati. Desiderano semplicemente dedicarsi ai loro studi di Torah. Non fanno proselitismo (è vietato) e alcuni sono più preoccupati di recuperare gli ebrei che rischiano l'assimilazione, che non osservano più le mitzvot. Le comunità italiane più piccole ad esempio stanno sparendo. I giovani emigrano verso Israele. Qui in Italia non vi sono circoli di ebrei oltranzisti e ultra-orotodossi che si possano incontrare in alcuni quartieri americani o di Gerusalemme, i quali sono troppo impegnati ad osservare in modo maniacale i loro precetti, e seguire pedissequamente il loro anziano rebbe, chiusi nel loro piccolissimo ed inacessibile mondo, piuttosto che inter-agire con gli altri ebrei (figurarsi con i non ebrei).
Questi, Baruch Hashem, hanno pocoa che fare con il rabbinato ortodosso.
28/01/2009 19:40
 
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Re:
Trianello, 28/01/2009 18.10:

Chi ha scritto questo intervento è evidentemente uno a cui piace aprire bocca per dargli fiato. (...)




non so chi abbia scritto quell'intervento,
non sono riuscito a trovarlo,
ma mi faccio una domanda piu' importante,
ossia i vescovi "tradizionalisti" hanno capito
quanto scritto nel Concilio di Trento
e che il detto concilio non esclude la lingua vernacolare ?
Comincio ad avere il sospetto che questi "tradizionalisti" leggano pure loro la affermazioni del "sia anatema" sorvolando pero' su alcune parole al fine di arrivare alle loro tesi.
Ossia lo stesso ma opposto comportamento di altri.


www.monasterovirtuale.it/Concili/trentos1722.html


[Modificato da Mauro di Arcisate 28/01/2009 19:44]
29/01/2009 10:44
 
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Io credo che, al di là di posizioni personali, nella sostanza la Chiesa non potrà mai più tornare indietro sulla questione dei rapporti con gli ebrei.
C'è però da dire che, in questa, così come in tante altre occasioni, Benedetto XVI ha dimostrato uno scarso senso diplomatico. Riabilitare i tradizionalisti proprio il giorno della memoria non è stato il massimo dell'eleganza...
29/01/2009 10:57
 
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Re: Re:
Mauro di Arcisate, 28/01/2009 19.40:

Trianello, 28/01/2009 18.10:

Chi ha scritto questo intervento è evidentemente uno a cui piace aprire bocca per dargli fiato. (...)




non so chi abbia scritto quell'intervento,
non sono riuscito a trovarlo,





in questa pagina:

www.tradizione.biz/forum/viewtopic.php?t=10007

l'ultimo intervento di quella stessa pagina; il bello è che dopo dicono che è indiscutibile quell'affermazione
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29/01/2009 11:07
 
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A me sembra che gli manchi proprio un certo tipo di "sensibilità".

A partire dalla liberalizzazione del messale romano preconciliare fino ad arrivare a quest'ultima faccenda il "mastino della fede" nella sua lotta al relativismo si muove come un elefante in un negozio di cristalli.

Ciao,
Bruno
29/01/2009 11:07
 
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Re: Re:
Mauro di Arcisate, 28/01/2009 19.40:

Trianello, 28/01/2009 18.10:

Chi ha scritto questo intervento è evidentemente uno a cui piace aprire bocca per dargli fiato. (...)




ossia i vescovi "tradizionalisti" hanno capito
quanto scritto nel Concilio di Trento
e che il detto concilio non esclude la lingua vernacolare ?
Comincio ad avere il sospetto che questi "tradizionalisti" leggano pure loro la affermazioni del "sia anatema" sorvolando pero' su alcune parole al fine di arrivare alle loro tesi.
Ossia lo stesso ma opposto comportamento di altri.


www.monasterovirtuale.it/Concili/trentos1722.html





quale è la parte interessante ?

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03/02/2009 21:03
 
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AVER PAURA DEL DIAVOLO E' UNO DEI MODI DI DUBITARE DI DIO ...
04/02/2009 21:36
 
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Ma chi glielo ha fatto fare al Papa di inoltrarsi in un simile ginepraio, e proprio in questo momento in cui le tensioni con le organizzazioni religiose (e non) ebraiche, sono per svariati motivi, già abbastanza cresciute per la Chiesa romano-cattolica (rispetto ai tempi di Giovanni Paolo II)?
E circa la Fraternità mi pare che, al di là delle questioni pseudo-storiche sollevate da tale Williamson, proprio circa i rapporti fra cristianesimo ed ebraismo (con annessi e connessi), vi siano valutazioni, ad oggi, ancora abissalmente distanti fra Vaticano e "tradizionalisti".

Shalom
[Modificato da PFrancesco 04/02/2009 21:36]
****************************
"Fiume inesauribile della grazia, Spirito Santo, Tu che rimetti i peccati, ricevi la nostra preghiera per il mondo, per i credenti e gli increduli, come per i figli della rivolta: e conducili tutti nel regno eterno della Santa Trinità. Che sia vinto da Te l'ultimo nemico, la morte, e che il mondo, rinascendo attraverso il fuoco purificatore, canti il cantico nuovo dell'immortalità: Alleluya!"
06/02/2009 11:57
 
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Rime lefebbriane ahhhhh ahhhhh


Benedetto Lefebvre
di Carlo Cornaglia


Benvenuti lefebvriani!
Quattro similtalebani
anni fa scomunicati
sono stati perdonati

e ritornan sotto il tetto,
grazie a Papa Benedetto.
Li cacciò vent’anni fa
dalla cattolicità

per dissidi a tutto spiano
sul Concilio Vaticano
di Giovanni ventitré
che a Lefebvre non piacque, ahimé.

Per costui Papa Giovanni
rivestì i suoi bianchi panni
infiltrato dai giudei.
Arrivato agli apogei

degli ebrei grazie al complotto,
col Concilio ha poi prodotto
la rovina della Chiesa
come da Lefebvre intesa,

quella tradizionalista,
cupa, truce, oscurantista.
Così per l’ebrea congiura
nacque la fatal frattura.

E poi cosa capitò?
Han capito che sbagliò
Lefebvre con la sua eresia?
Videro la retta via?

Niente, ahimé, di tutto questo.
Han con le preghiere chiesto
sul Concilio marcia indietro
all’erede di San Pietro.

Sono andati in processione
a Lourdes con più d’un milione
di rosari benedetti:
“Madre Santa, cosa aspetti

a concederci il tuo aiuto?
Poco tempo e ha provveduto.
Per il rito tridentino
con gli ebrei ci fu casino

perché al Santo Venerdì
or si può pregar così:
“Cristo, illumina gli ebrei
e convertili…”. I cortei

coi rosari aumentan e
una nuova grazia c’è:
“Per Pio dodici beato
il processo è accelerato,

anche se a quei tempi là
non si oppose alla Shoah.”
La crociata dei rosari
ebbe effetti straordinari,

l’ultimo di questi giorni.
“Non son mai esistiti i forni,
lo dimostran forma e altezza…
Il tiraggio? Una schifezza.

I porton? Per nulla stagni.
La si smetta con i lagni,
la Shoah non c’è mai stata.
Sei milioni? E’ una sparata

che Israele di rifila,
ma son sol trecentomila
gli ebrei morti, forse meno!”,
dice Williamson, sereno

vescovo scomunicato.
Ipso facto perdonato
come gli altri lefebvriani.
Son misteri vaticani

per i qual Sua Santità
sembra ormai un ayatollah.
La scomunica vien tolta,
la congrega viene accolta

fra le braccia della Chiesa.
La realtà che si appalesa
dal papal capolavoro?
I pentiti non son loro,

ma la Chiesa ed il Papato
che al Concilio han rinunciato.
E di Benedetto al canto
Lefebvre sarà fatto santo.

(29 gennaio 2009)


Fonte Micromega.net


[SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052]


omega [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]
[Modificato da =omegabible= 06/02/2009 11:59]
06/02/2009 14:31
 
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“La scomunica vien tolta,
la congrega viene accolta”

La fraternità sacerdotale di San Pio X non è stata affatto riaccolta nella chiesa, semplicemente sono state tolte le scomuniche a quei 4 vescovi nella prospettiva di un percorso di riavvicinamento con la Fraternità stessa, percorso ancora da fare.

“ma la Chiesa ed il Papato
che al Concilio han rinunciato.”

Dove di grazia avrebbero rinunciato al Concilio? Potrebbero fare a meno di parare slogan…
---------------------
Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
06/02/2009 17:26
 
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Re:
Polymetis, 06/02/2009 14.31:

“La scomunica vien tolta,
la congrega viene accolta”

La fraternità sacerdotale di San Pio X non è stata affatto riaccolta nella chiesa, semplicemente sono state tolte le scomuniche a quei 4 vescovi nella prospettiva di un percorso di riavvicinamento con la Fraternità stessa, percorso ancora da fare.

“ma la Chiesa ed il Papato
che al Concilio han rinunciato.”

Dove di grazia avrebbero rinunciato al Concilio? Potrebbero fare a meno di parare slogan…





Sei sempre a telefonare!!!! Come puoi cogliere il senso umoristico di una satira???? [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867]

omega [SM=g1543794]



08/02/2009 00:41
 
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aggiornamenti sul caso, un articolo di Tempi.it





3 Febbraio 2009

Non ci vuole molto per capire le mire di chi ha creato il caso lefebvriani


Con le sue chiare parole il Papa aveva placato la tempesta scoppiata sul negazionismo del vescovo Williamson. Ma ecco subito spuntare un altro prete pronto a dubitare della Shoah. E a minare il rapporto tra ebrei e cristiani
di Giorgio Israel
Noi non sappiamo quale sarà la situazione nel momento in cui compariranno queste righe. Ci auguriamo che sia migliore di quel che appare mentre scriviamo. Se così sarà, bisognerà tirare un sospiro di sollievo perché qualcosa di gravissimo sta avvenendo e non c’è bisogno di fare alcuna dietrologia per dire che al centro del mirino vi sono i rapporti ebraico-cristiani. Con tutta evidenza qualcuno vuole scavare un fossato drammatico tra ebrei e cristiani. E al centro del mirino c’è anche Benedetto XVI. Sembrava che le parole chiare e inequivocabili pronunciate dal Papa potessero spazzare via le nubi che si erano addensate attorno alla vicenda del vescovo lefebvriano Williamson che ha negato l’esistenza delle camere a gas e ha ridotto il numero degli ebrei sterminati a 200 mila, 300 mila al massimo. Il Papa ha espresso «piena e indiscutibile solidarietà con i nostri fratelli destinatari della prima alleanza», ha rivolto un monito non soltanto contro il “negazionismo” ma anche contro il “riduzionismo” e ha sottolineato che il ritorno dei lefebvriani nel seno della Chiesa non può che avvenire nella cornice del Concilio Vaticano II e quindi del rapporto con l’ebraismo istituito dalla Nostra Aetate. Il rabbinato israeliano ha accolto le parole di Benedetto come un «grande passo avanti», «una dichiarazione molto importante per noi e per il mondo intero». Questo intervento del Papa ha spazzato via le critiche di chi aveva accusato le proteste di parte ebraica di essere esagerate, irrispettose e ingiuste. Già la Chiesa svizzera aveva esplicitamente detto che tali proteste erano invece pienamente giustificate e il portavoce della Chiesa tedesca era stato ancor più netto definendole «comprensibilissime». Il Papa non ha mostrato minimamente di sentirsi offeso o colpito da quelle critiche. Egli ha parlato con una chiarezza morale che si è elevata di molte spanne al di sopra di tanti altri interventi avari o equivoci. Non era possibile che la vicenda si chiudesse sulla base delle scuse rivolte al Papa dalla fraternità San Pio X, che si limitava a definire «inopportune» le dichiarazioni di Williamson. Come se si trattasse di una mera questione di opportunità e non di verità… Sono stati usati aggettivi reticenti per criticare quelle dichiarazioni: “infondate”, “immotivate”, eccetera. Soltanto il Papa ha saputo usare il linguaggio giusto e ha mirato al cuore della questione.
Ma proprio questo isolamento era singolare e inquietante. Ed ecco che, mentre si sperava che con quelle parole si fosse rimosso un masso dal cammino, un prete di Treviso, tal Floriano Abrahamowicz – che viene definito lefebvriano ma che pare sia sull’orlo dello scisma dalla fraternità di San Pio X – riapre la questione con un’intervista in cui rincara la dose dicendo che delle camere a gas si può dire soltanto che siano servite a «disinfettare». Non soltanto: il monsignore dice di non volersi addentrare neppure sulla questione del numero delle vittime della Shoah, che potevano anche essere più di 6 milioni, ma aggiunge semplicemente che «il genocidio è un’esagerazione»… A questo punto, è impossibile considerare quel che sta accadendo come una coincidenza. Siamo di fronte a un’esplosione improvvisa di rigurgiti di fogna che smuovono – come già si constata – un fondo limaccioso di odio che un quarantennio di dialogo aveva lavorato a smaltire. Il Papa si trova solo di fronte a una situazione ingovernabile. Il mondo ebraico viene ripetutamente preso a schiaffi. C’è certamente una persona che può rallegrarsi di tutto questo: il presidente iraniano Ahmadinejad, massimo negazionista vivente.


fonte:
www.tempi.it/opinioni/005274-non-ci-vuole-molto-capire-le-mire-di-chi-ha-creato-il-caso-lef...






"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
"Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

Ezechiele



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Dichiarazione del Vescovo “lefebvriano” Richard Williamson

CITTA' DEL VATICANO, giovedì, 26 febbraio 2009 (ZENIT.org).- Pubblichiamo di seguito il testo di una dichiarazione del Vescovo “lefebvriano” Richard Williamson, divenuto noto di recente per le sue affermazioni negazioniste dell'Olocausto, inviato a ZENIT dalla Pontificia Commissione Ecclesia Dei.




* * *

Il Santo Padre e il mio Superiore, il Vescovo Bernard Fellay, mi hanno chiesto di riconsiderare le dichiarazioni da me rilasciate alla televisione svedese quattro mesi fa, per il fatto che le loro conseguenze sono state così gravi.

Tenendo conto di queste conseguenze, posso affermare in tutta sincerità che mi rammarico di aver espresso quelle dichiarazioni, e che se avessi saputo in anticipo il danno e il dolore che avrebbero arrecato, soprattutto alla Chiesa, ma anche ai sopravvissuti e ai parenti delle vittime che hanno subito ingiustizie sotto il Terzo Reich, non le avrei rilasciate.

Alla televisione svedese ho solo espresso l'opinione (... “Credo”... “Credo”...) di un non-storico, un'opinione formatasi 20 anni fa sulla base delle prove allora disponibili, e da allora raramente espressa in pubblico. Ad ogni modo, gli eventi delle ultime settimane e il consiglio dei superiori della Fraternità San Pio X mi hanno convinto di essere responsabile della pena che ne è derivata. Chiedo perdono davanti a Dio a tutte le anime che si sono onestamente scandalizzate per ciò che ho detto.

Come ha affermato il Santo Padre, ogni atto di violenza ingiusta contro un uomo ferisce tutta l'umanità.






"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
"Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

Ezechiele



27/02/2009 23:11
 
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La Santa Sede considera insufficienti le scuse del Vescovo Williamson
Alcuni rappresentanti delle comunità ebraiche in Italia e Germania si sono uniti alle critiche giudicando insufficienti le scuse espresse da monsignor Williamson.

www.zenit.org/rssitalian-17358






"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
"Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

Ezechiele



01/03/2009 15:40
 
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Le scuse del Vescovo sono chiaramente insufficienti. Egli, infatti, si scusa praticamente solo per l'effetto creato dalle sue dichiarazioni, ma non per il contenuto delle medesime!!!

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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

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