13/01/2009 13:20 |
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Bhe, è normale, non poteva essere diversamente.
Fino a che lo "studente" critica l'operato di Dio, l'"insegnante" è soddisfatto perchè,:
I°- si rende conto dell'ignoranza religiosa del suo interlocutore e questo gli mette a disposizione un "campo vergine" da seminare
II°- gli potrà facilmente dare ad intendere tutto quanto, a sua volta, gli è stato inculcato.
Quando però lo "studente" critica la "fonte" di tali dottrine, l'"insegnante" fiuta il pericolo di uno "spirito indipendente", poco propenso a farsi indottrinare, anzi, peggio, sente il pericolo di vacillare lui stesso, se queste critiche poco poco, si avvicinano a dubbi che segretissimamenta ha avuto lui pure.
Gabriella Prosperi |
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