Cari foristi,
da un po’ di tempo desidero condividere con voi alcune riflessioni su questo tema a mio avviso significativo per tutti coloro che hanno vissuto l’esperienza dell’adesione e della “fuoriuscita” da un culto distruttivo come quello dei Tdg. Purtroppo ultimamente benché vi legga spesso non ho moltissimo tempo per partecipare attivamente alle discussioni…così ho rimandato fino ad oggi…ma eccomi dunque.
Quello su cui volevo discutere è semplicemente questo:
che ne pensate della psicologia in generale e dell’utilità di sottoporsi eventualmente ad una psicoterapia? Pensate che un ex membro di un culto distruttivo potrebbe giovarne in qualche modo?
Perché vi faccio queste domande? Il motivo è che una delle idee “distorte” inculcate da molti culti - tra cui anche i Tdg - e atte a mantenere il controllo sugli aderenti, ha a che fare con questo. Viene in modo più o meno esplicito “scoraggiato” il rivolgersi a figure professionali come gli psicologi per affrontare tutta una serie di problematiche personali. Il motivo è che ciò che una buona psicoterapia aiuta a fare è spesso in contrasto con i rigidi dettami del culto (ad esempio l’assoluta obbedienza e sottomissione richiesti; la demonizzazione dell’indipendenza personale ed ideologica; l’assolutismo ideologico: tutto bianco o nero, verità o menzogna ecc.). Più o meno sottilmente viene insinuata l’idea che la psicologia sia una parte della cosiddetta “sapienza del mondo controllato da Satana e dai demoni”. Per cui se dice qualcosa in contrasto con la “verità” insegnata dal culto, allora è ovvio che si tratta di “una menzogna, un inganno di Satana per allontanarci da Geova”, per usare ancora una volta il gergo interno dei Tdg.
Spesso accade che chi riesce ad uscire dal gruppo, tra molti "travagli", non abbia piena coscienza del condizionamento a cui è stato sottoposto. Pur non credendo più “all’organizzazione” ed essendone materialmente uscito, può avvenire che tutta una serie di idee e concetti continuino ad influenzare, anche inconsciamente, la sua vita. Una di queste idee potrebbe appunto essere la diffidenza verso seri professionisti della psicologia che invece potrebbero dare un grande aiuto a chi ha subito un’esperienza di questo tipo. Non c’entra nulla l’intelligenza, lo stato sociale ecc. Abbiamo subito un abuso, e comprenderne le implicazioni sulla propria vita da soli e liberarsene è impresa assai ardua se non impossibile.
Vengo al punto: molti "fuoriusciti" potrebbero forse trarre grande aiuto e giovamento da un consulto psicoterapico volto a comprendere il profondo impatto che ha avuto l’adesione al culto nella propria vita e l’influenza che spesso continua ad avere anche dopo la fuoriuscita. Molti però si trattengono, per sfiducia, per vergogna. Perché magari neppure pensano a questa possibilità.
Penso dunque che discuterne qui in modo libero possa essere d’aiuto a molti. Magari può sfatare alcuni concetti errati e pregiudizi che possiamo avere, anche involontariamente o inconsciamente, su questo tema.
Scusate se mi sono un po’ dilungato per introdurre questo argomento. A voi dunque i commenti.
Saluti a tutti.
Hushai
[Modificato da hushai 12/01/2009 18:44]