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Natale, festa pagana?

Ultimo Aggiornamento: 12/01/2009 12:50
05/01/2009 21:26
 
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da cristianesimo.it

NATALE - festa pagana legata al solstizio invernale, godeva di grande importanza in tutto l'Impero Romano.
Ricordiamo che il solstizio invernale è il giorno più corto dell'anno, e cade intorno al 21 dicembre. In questo giorno, tra l'altro, il sole tocca il punto più basso rispetto all'orizzonte.
Il 25 dicembre la durata del giorno rispetto alla notte ricomincia a crescere in modo evidente (in base alle osservazioni empiriche fatte dagli antichi) come anche la sua altezza.
Ovvio che per le popolazioni antiche tale evento astronomico fosse visto come un rinnovamento della speranza, una festa della luce, una possibilità di sopravvivenza, pertanto fu mitizzato come nascita del Dio-Sole, partorito dalla Dea-Vergine (personificazione della notte). Tale mito prese varie forme religiose: Horus partorito da Iside in Egitto, Thammuz partorito da Mylitta, o Ishtar, nelle religioni iranico-caldee, ecc.
La tradizione giunse fino a Roma nella forma del culto di Mitra ed entrò nelle abitudini dei romani.
Quando il cristianesimo iniziò a diffondersi, dovette venire a patti con queste tradizioni molto radicate, per cui la Chiesa tentò, tutto sommato con successo, di "appropriarsi" della festa del Natale, proponendo Gesù Cristo come "vero sole divino" che nasce di notte da una vergine.
Questo accomodamento contribuì in modo determinante a modificare la teologia cristiana nel senso di una progressiva "divinizzazione" di Gesù.
Fu Costantino a ufficializzare il giorno 25 dicembre come "nascita di Cristo", all'inizio in aggiunta, e non in sostituzione, del natale di Mithra.
Volendo cristianizzare il paganesimo, alla fine si giunse al risultato opposto, ovvero di paganizzare il cristianesimo.


Perchè i cattolici non ci trovano nulla di strano a festeggiarlo??? [SM=x570868] [SM=x570872]

Un caro saluto

bye bye

sono particolarmente interessata a discutere in modo critico le dottrine dei TdG
05/01/2009 21:41
 
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CIAO ASILANNA.
un'informazione a riguardo:



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il dio Mitra e il Natale.:



Diversi critici atei insegnano che la teologia del Cristianesimo trarrebbe origine dai culti pagani, in particolare da quello di Mitra (o Mithra). Il dio pagano Mitra era venerato nell'antica Roma specialmentre tra i militari, e tra l'altro era considerato "figlio di Dio", nato da una vergine, morto in croce e poi risorto. Pertanto, secondo i critici, il Cristianesimo avrebbe attinto la figura di Cristo da tale culto.Mitra era uno dei molti dèi del paganesimo indo-iraniano; il più antico documento in cui viene citato il suo nome risale al 1400 a.C.Secondo il mito pagano, Mitra era un dio pacifico, che donava la pioggia, la vegetazione e la salute. Era il mediatore tra Ohrmazd e Ahriman (rispettivamente il dio del bene e il dio del male del dualismo Zoroastriano).Per molti secoli il mito di questa divinità rimase essenzialmente invariato. Nel primo secolo a.C. Mitra era ancora associato al sole assieme agli dèi Apollo e Mercurio. Dunque, è evidente che non esiste quella continuità con il mitraismo romano ventilata da alcuni scrittori atei. Il mitraismo romano era mitraismo solo nel nome, era "una nuova creazione che usava vecchi nomi e dettagli iraniani per dare il giusto aspetto esotico ed esoterico al culto dei misteri"Il Mitra dei romani era dunque molto lontano dal Mitra iraniano; non esistevano connessioni tra i due culti, fatta eccezione per il nome del dio, alcuni termini, e i riferimenti astrologici che furono largamente importati nell'Impero Romano da Babilonia.Gli Atei dicono: Mitra sarebbe nato da una vergine il 25 dicembre in una grotta, e alla sua nascita avrebbero assistito dei pastori.La verità è un'altra: Mitra non nacque da una vergine in una grotta, ma (secondo il mito) nacque "DA" una roccia, presumibilmente lasciando una grotta dietro di sè. La roccia non può certamente essere definita "una vergine", e inoltre Mitra nacque già adulto.Rimane da affrontare il discorso dei pastori, e anche questo non ha niente a che fare col vangelo, in cui i pastori non assisterono al parto. I pastori del mito di Mitra, invece, presenziarono alla sua nascita, e fecero anche di più: lo aiutarono a "uscire" dalla roccia, e gli offrirono alcuni elementi dei loro greggi.Si consideri poi che la nascita di Mitra avrebbe avuto luogo quando gli uomini non erano ancora stati creati. Come potevano allora esserci dei pastori ad aiutarlo a nascere?In realtà queste idee, come praticamente tutti i presunti "paralleli cristiani" presenti nel mitraismo romano, è nata almeno un secolo dopo la stesura del Nuovo Testamento, dunque troppo tardi per dire che il Cristianesimo abbia "preso in prestito" qualche idea dal mitraismo, ed è invece estremamente probabile che sia vero il contrario.Gli Atei dicono: Mitra avrebbe avuto 12 compagni o discepoli.Quest'affermazione viene fatta molto spesso, e quasi sempre senza alcuna documentazione che possa sostenerla.Il Mitra iraniano aveva un solo compagno, Varuna. Il Mitra romano invece aveva due aiutanti, due piccole creature simili a lui e che forse simboleggiavano l'alba e il tramonto, o la vita e la morte.Mitra aveva anche una quantità di animali suoi compagni: un serpente, un cane, un leone, uno scorpione - ma non erano affatto 12, e non erano persone.Alcuni atei affermano che durante l'iniziazione a Mitra, i devoti romani si vestivano secondo i segni zodiacali e formavano un cerchio attorno all'iniziato. Quest'idea non proviene dalla letteratura mitraica, e nessuno studioso di mitraismo ha mai confermato queste idee. Esse provengono dalle affermazioni di un singolo occultista (Godwin). E in ogni caso, si tratterebbe ancora di insegnamenti introdotti nel mitraismo molto tempo dopo che il Cristianesimo era nato.Gli Atei dicono: Ai seguaci di Mitra veniva promessa l'immortalità e la salvezza.Il mitraismo prometteva agli iniziati solo la "liberazione dal fato che attende tutti gli uomini" L'unica idea di una "salvezza" è un affresco del 200 d.C. su cui è scritto che Mitra avrebbe salvato gli uomini versando il sangue del toro che, secondo il mito, Mitra avrebbe ucciso. Questa "salvezza", secondo l'interpretazione mitraica "astrologica", non indica l'immortalità ma solo un livello di iniziazione più elevato.Anche qui, si tratta di un'idea di ben due secoli successiva al Cristianesimo, e quindi è chiaro che il mitraismo ha copiato il concetto dal Cristianesimo.Gli Atei dicono: Mitra avrebbe sacrificato se stesso per la pace del mondo.Secondo il mito, Mitra non sacrificò se stesso, ma piuttosto compì il gesto eroico di uccidere il "grande toro del Sole". Non esiste niente nella letteratura mitraica che giustifichi l'idea che Mitra si sia sacrificato. E non è neanche possibile paragonare la morte di un toro "per la pace del mondo", con Gesù Cristo che venne nel mondo dando la sua vita per salvare gli uomini dal peccato (e non per la "pace").Lo studioso Punkish ha commentato che l'autore che sostiene questa tesi, O'Hara, non era affatto un'autorità o uno studioso, ma era un gran sacerdote wicca (un culto stregonesco neopagano che avversa il cristianesimo).Gli Atei dicono: Mitra sarebbe stato sepolto e sarebbe risorto dopo 3 giorni.Nella letteratura mitraica non esiste alcun riferimento né alla morte né alla sepoltura di Mitra. Lo studioso Gordon dice apertamente che nel culto di Mitra non esiste "nessuna morte di Mitra" , dunque non si può neppure parlare di resurrezione.Il mito non dice affatto che Mitra risorse. Dice piuttosto che non Mitra, ma gli dèi, dopo aver cercato gli umani, salirono al cielo, e Mitra attraversò l'Oceano con il suo carro. L'Oceano cercò di inghiottirlo e fallì, e infine egli raggiunse la dimora degli immortali.Altri dicono che gli iniziati credevano alla risurrezione di Mitra, e per dire questo si basano sulle parole di uno scrittore del IV secolo dopo Cristo. Ancora una volta, dunque, si parla di idee che i sacerdoti di Mitra introdussero nel loro culto copiandole dal Cristianesimo che già esisteva da ben quattro secoli.Gli Atei dicono: Mitra sarebbe stato considerato "la via, la verità e la vita", il "messia", e il "mediatore".Nelle opere degli studiosi di mitraismo non c'è alcun riferimento a questi titoli. Sono titoli di Gesù, e non sono mai stati attribuiti a Mitra.L'unico titolo che ricorre anche nel caso di Mitra, come abbiamo visto precedentemente, è "mediatore", ma non nel senso cristiano (Cristo è mediatore tra noi e Dio), bensì nel senso di mediatore tra "il dio del bene e il dio del male".Gli Atei dicono: Il giorno sacro di Mitra era la domenica, e la festa principale era quella che oggi cade di Pasqua.Al Mitra iraniano si offrivano delle celebrazioni speciali: un festival l'8 ottobre, un altro tra il 12-16 settembre, e uno il 12-16 ottobre. In primavera esisteva solo un festival, all'equinozio, per un totale di quattro festival, uno per stagione.Riguardo alla domenica, è vero che esso era il giorno sacro per Mitra ma solo nel mitraismo romano, che, come abbiamo visto, attinse diverse idee dal Cristianesimo.Gli Atei dicono: Mitra avrebbe insegnato la "cena del Signore" (eucarestia) con i segni del pane e del vino, proprio come Cristo.Quest'idea si basa su un testo medievale (dunque scritto moltissimo tempo dopo la nascita del Cristianesimo), che peraltro non riguarda Mitra, ma Zarathustra!La cosa che più si avvicina (solo lontanamente) a una "cena" nel mitraismo, era una comunissima celebrazione di un pranzo che gli iniziati facevano insieme. Non era una pratica unica del mitraismo, ma una pratica comune in tutto il mondo romano dell'epoca.IN CONCLUSIONEIl Cristianesimo non attinge né è influenzato da alcun altro culto, poiché tutte le sue dottrine sono presenti nell'Antico Testamento delle Sacre Scritture (affidato al popolo giudeo), compilato molto tempo prima della nascita di Cristo - tra il 2000 a.C. e il 400 a.C. - e la cui autorevolezza storica è confermata da solide prove archeologiche.L'Antico Testamento racchiude sotto forma di simboli la dottrina Cristiana spiegata nel Nuovo Testamento, e contiene oltre 330 profezie su Gesù Cristo, il figlio di Dio (Zac. 12:10) che sarebbe venuto nel mondo nascendo da una vergine (Is. 7:14), crocifisso (Sal. 22), risorto (Sal. 16:10), ecc. Ogni particolare della sua vita fu profetizzato molti secoli prima della sua nascita, e si è verificato con assoluta precisione. È impensabile parlare di adempimento "casuale" delle profezie bibliche: lo studioso Roger Liebi fa notare che esiste, al massimo, una sola possibilità su 2,187 x 1099 (10 seguito da 99 zeri). Per farsi un'idea di quanto sia smisurata questa cifra, si consideri che si calcola che l'intero universo conosciuto contenga 1080 elettroni.Non fu dunque il Cristianesimo ad attingere ad elementi pagani, ma il contrario: diversi culti pagani, tra cui il culto di Mitra, durante il loro sviluppo nel 1° e 2° secolo, cominciarono ad adottare vari elementi della teologia cristiana, per facilitarne la diffusione tra i cristiani. Lo stesso avvenne nel 9° secolo per il culto di Zoroastro.R. Nash, nel libro Cristianesimo e Mondo Ellenistico, spiega: "Le asserzioni di una dipendenza del Cristianesimo dal Mitraismo sono state rigettate per diversi motivi. Il Mitraismo non aveva concetti di morte e risurrezione del suo dio e in esso non aveva luogo il concetto di rinascita - almeno durante le sue fasi iniziali... Inoltre, il Mitraismo era essenzialmente un culto militare. Pertanto, bisogna guardare con scetticismo all'idea che esso possa essere stato accolto da persone pacifiche come i primi Cristiani".B. Wilson aggiunge: "Sebbene vi siano diverse fonti che suggeriscono che il Mitraismo includesse la nozione di rinascita, esse sono tutte post-Cristiane. La più antica risale al secondo secolo d.C."Michael Grant conferma: "I metodi critici moderni non danno sostegno alla teoria del 'Cristo mitico' [Osiride, Mitra, ecc.]. Tale teoria è stata ripetutamente ribattuta e demolita da studiosi fra i più eminenti".Pertanto, considerando che il Nuovo Testamento fu redatto da Ebrei che rigettavano le filosofie pagane, e che l'Antico Testamento conteneva già tutte le nozioni del Cristianesimo molti secoli prima del Mitraismo e della venuta di Cristo, è evidente che furono i culti pagani ad attingere alla teologia Cristiana per poter resistere durante il periodo di nascita ed espansione del Cristianesimo.




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[SM=g1543902] e una stretta di [SM=x570864]



Pierino




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05/01/2009 22:55
 
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.Pertanto, considerando che il Nuovo Testamento fu redatto da Ebrei che rigettavano le filosofie pagane, e che l'Antico Testamento conteneva già tutte le nozioni del Cristianesimo molti secoli prima del Mitraismo e della venuta di Cristo, è evidente che furono i culti pagani ad attingere alla teologia Cristiana per poter resistere durante il periodo di nascita ed espansione del Cristianesimo.




Quindi vorresti dire che "prima" dell'antico testamento, non esistevano altre religioni?


[SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867]


Non mi risulta, a meno che, non fai come i tdg, che negano l'evoluzione della specie, allora si spiegherebbe quest'ultimo tuo intervento.


[SM=g27823] [SM=g1558696] [SM=g1558696] [SM=g1558696] [SM=g1558696] [SM=g1558696] [SM=g1558696] [SM=g1558696] [SM=g1558696] [SM=g1558696] [SM=g1558696] [SM=g1558696]


Paxuxu


05/01/2009 23:39
 
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Re:
vi saluto in CRISTO SIGNORE

mia cara sorella "asilanna" che scrivi :

asilanna, 05/01/2009 21.26:

da cristianesimo.it

NATALE - festa pagana legata al solstizio invernale, godeva di grande importanza in tutto l'Impero Romano...............
........................
....................................Fu Costantino a ufficializzare il giorno 25 dicembre come "nascita di Cristo", all'inizio in aggiunta, e non in sostituzione, del natale di Mithra.
Volendo cristianizzare il paganesimo, alla fine si giunse al risultato opposto, ovvero di paganizzare il cristianesimo.


Perchè i cattolici non ci trovano nulla di strano a festeggiarlo??? [SM=x570868] [SM=x570872]

Un caro saluto

bye bye






R I S P O S T A

mia cara sorella


io non credo che sia una festa di per se ad essere pagana, ma il modo in cui la si festeggia.

un pò come dire che il coltello serva solo per far del male/uccidere/ferire ectc. etc...
no il coltello serve anche per dividere un gran bel pezzo di torta [SM=g1697622] per esempio!


e comunque l'argomento era giià stato affrontato anche ai seguenti indirizzi :

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8048986

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7070953

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8113374

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8104050

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8134484

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=4596422

buona lettura

e comunque

l'origine del Natale non è per un paganesimo

ma per commemorare un grande evento
un DIO che si fa uomo e viene ad abitare in mezzo a noi.

quindi il Natale (la nascita) è la ricorrenza dell'INCARNAZIONE del nostro SIGNORE.

grazie [SM=x570890] [SM=x570892]

vi saluto in CRISTO RISORTO



.







[Modificato da cavdna 05/01/2009 23:40]
05/01/2009 23:42
 
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Sull'origine della festa di Natale, si veda qui:

www.christianismus.it/modules.php?name=News&file=articl...

-------------------------------------------

Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

05/01/2009 23:55
 
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Anche perchè per i cristiani con il termine "natale" s'intende la nascita del figlio di dio fatto uomo, mentre per l'altre Religioni, il Solistizio d'inverno, si chiama anche la Nascita della Luce, che inizia il 21 dicembre e raggiunge il massimo della nascita il 25 dicembre.

Ed è molto più antico come culto, ancora più antico della nascita dei primi ebrei!


[SM=g27823] [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570880]


Paxuxu



06/01/2009 00:17
 
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cristianesimo e mitraismo: somiglianze e differenze
Visto che è stato sollevato il discorso riporto quanto segue:

Cristianesimo e Mitraismo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
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Il confronto tra Mitraismo e Cristianesimo è molto interessante in quanto esistono diverse somiglianze tra queste due religioni. Il culto di Mitra ha origini molto antiche (intorno al 1400 a.C.), ma si deve distinguere la forma originaria, quella indo-persiana, dalla versione romana, che ne è una rielaborazione originale.
In generale chi sostiene l'unicità del Cristianesimo lo confronta con il Mitraismo romano, mentre chi ne sostiene la similitudine lo rapporta al Mitraismo persiano[1].

Indice [nascondi]
1 Criteri di confronto
2 Somiglianze fra le due religioni
2.1 Visione del mondo
2.2 Battesimo
2.3 Nascita di Mitra e nascita di Gesù
2.3.1 Nascita dalla petra genetrix
2.3.2 Nascita da una vergine
2.3.3 Data della celebrazione
2.4 Giorno santo
2.5 Culto
3 Ricerche storiche
4 Note
5 Bibliografia
6 Voci correlate
7 Collegamenti esterni



Criteri di confronto [modifica]
Il confronto fra Cristianesimo e Mitraismo deve tener conto di una serie di difficoltà:

Con quale mitraismo eseguire il confronto: quello dei Veda (circa 1400 a.C.), quello dall'Avesta, quello degli scritti in lingua pahlavi (IX secolo) o quello di epoca romana (di cui esistono solo resti archeologici e scarne e forse poco affidabili notizie da parte di scrittori cristiani o comunque non aderenti al culto di Mitra)?
Benché "Mitra" sia un nome di divinità molto antico, i manoscritti relativi alla religione persiana e al mitraismo sono tutti molto posteriori a Cristo (il testo dell'Avesta andò perduto in epoca alessandrina e fu ricostruito in seguito tramite la tradizione orale. I manoscritti risalgono al III-IX secolo). Le somiglianze esteriori con il Cristianesimo sono tanto maggiori quanto più recenti sono gli scritti esaminati.
Alcune somiglianze, ad esempio la credenza in un giudizio finale e in una successiva punizione o ricompensa (Inferno e Paradiso), sono comuni a moltissime religioni e la loro presenza in entrambi credo non dimostra influenze reciproche fra Mitraismo e Cristianesimo.
Le eventuali somiglianze di elementi esteriori, come date, liturgie o motivi iconografici non sono necessariamente significative di rapporti profondi. Il Cristianesimo ha seguito una politica di inculturazione verso molti popoli, senza modificare sostanzialmente il proprio contenuto dottrinale.
I confronti dottrinali sono resi difficili dalla scarsità ed eterogeneità delle fonti sul mitraismo.
Per i motivi precedenti occorre mantenere molta cautela di fronte alle tesi di alcuni studiosi, che spesso trascurano di fornire riscontri documentali o di analizzarne l'attendibilità.


Somiglianze fra le due religioni [modifica]

Visione del mondo [modifica]
Ambedue (come moltissime altre religioni) hanno le seguenti credenze sul mondo, il destino, paradiso ed inferno (il primo abitato dai beati, il secondo popolato da demoni), e l'immortalità dell'anima. Le loro concezioni sulla battaglia tra Bene e Male sono praticamente identiche, inclusa una grande e finale battaglia alla fine dei tempi. Tutte e due aspettano il giudizio finale e la resurrezione. L'immagine di Mitra veniva sepolta in una tomba all'interno di una caverna e questa veniva ritualisticamente rimossa ogni anno e si diceva che tornasse alla vita di nuovo. Il trionfo di Mitra e l'ascensione al Paradiso erano celebrati durante l'equinozio di primavera, quando le ore di luce cominciano a prevalere su quelle di buio.[senza fonte]


Battesimo [modifica]
Ambedue le religioni utilizzano il battesimo come purificazione ed unico modo per entrare a far parte della comunità. I due riti però sono completamente diversi: il battesimo romano di Mitra si esprime nel rituale della tauroctonia, consistente nel disporre il fedele in una cavità sotterranea, chiusa in alto da una grata, sulla quale è condotto e sgozzato un toro; il fedele viene così coperto dal sangue ancora caldo dell'animale. Il battesimo cristiano avviene per immersione in una vasca d'acqua, senza alcun sacrificio animale e senza sangue. Non si hanno invece notizie circa il battesimo mitraico iraniano.[2]


Nascita di Mitra e nascita di Gesù [modifica]

Ci sono due leggende legate alla nascita di Mitra:


Nascita dalla petra genetrix [modifica]
L'iconografia romana rappresenta Mithra, che nasce già fanciullo da una roccia, la petra genetrix (forse un simbolo della materia cosmica primordiale), e venerato dai pastori recanti doni. Nel Vangelo secondo Luca, Gesù è un neonato e i pastori non assistono direttamente alla nascita, ma vi si recano in seguito.

La presenza dei pastori alla nascita di Mitra è contestata da altri studiosi. Si tratterebbe infatti semplicemente di rappresentazioni di Cautes e Cautopates, i due assistenti mitologici di Mitra. In ogni caso le immagini nonconsentono di dedurre che i cosiddetti doni siano oro, incenso e mirra, i doni recati a Gesù dai Re Magi.


Nascita da una vergine [modifica]
Secondo una leggenda iranica Mitra sarebbe nato da una una donna vergine, come Gesù. Il tema della nascita delle divinità da vergini è presente in moltissime religioni antiche (un altro caso è quello di Horus). In alcune culture il calendario cominciava originariamente nella costellazione della Vergine, pertanto il Sole sarebbe "nato da una Vergine".[3] Altri racconti iranici vogliono che il dio sia nato da Arədvī Sura Anahita, che tradotto dalla lingua iranica significa «Arədvī la Maestosa e Immacolata», una divinità elamitica e mesopotamica delle acque, estranea ai culti solstiziali, che avrebbe generato Mitra per partenogenesi.

Per quanto riguarda il cristianesimo nel vangelo di Matteo[4] la nascita verginale di Gesù è messa in relazione con un brano del profeta Isaia[5] (tratto dalla Bibbia detta dei Settanta, una versione in lingua greca composta intorno al II secolo avanti Cristo e in seguito la più diffusa in ambiente cristiano). Isaia rivolto alla «casa di Davide» annuncia di una vergine che concepirà un figlio, il quale sarà chiamato Emanuele, ovvero dio è con noi, per la liberazione dal peccato e dal male in cui era caduto Israele. La nascita verginale di Gesù, raccontata da Matteo, è funzionale a dimostrare che la profezia di Isaia si era avverata.

Un'altra analogia è riscontrata nel fatto che Mitra è uno yazata (divinità minore o angelo) che nasce da una vergine per combattere il male, nella lotta finale col bene, per il dominio del mondo, creato originariamente da Ahura Mazda. Sull'origine divina di Gesù poi e l'ordine che gli spetterebbe nella creazione e i rapporti di questo con il Dio padre le prime chiese cristiane non erano concordi, prima dell'elaborazione teologica nicena, e alcune delle dottrine considerate oggi eretiche presentano maggiori affinità con il mitraismo.

Sia la nascita di Mitra che quella di Cristo sono celebrate il 25 dicembre, data comune alla nascita di altri personaggi divini o semi-divini come Shamash, Tammuz, Horus e altre divinità "solari". Il solstizio d'inverno per il suo carattere simbolico di vittoria sulla tenebra diventò un riferimento alla vittoria del bene sul male. Non stupisce che questo simbolo sia stato adottato da molti sistemi religiosi. Molti studiosi, quindi, hanno suggerito che la data del 25 dicembre per la nascita di Cristo sia stata stabilita convenzionalmente. Dato che i vangeli non specificano in modo esplicito la data, molti cristiani hanno accettato questa interpretazione. Ad esempio nella rivista Famiglia Cristiana del 1° dicembre 2002, leggiamo:

« La celebrazione del 25 dicembre, come commemorazione della nascita di Gesù Cristo, è attestata per la prima volta nel Cronografo romano del 354, redatto sotto papa Liberio, che fa riferimento ad un elenco di feste compilato originariamente nel 336. Questa data, di cui non si trova traccia nei Vangeli, fu probabilmente scelta per sostituire la festa del Sole invitto, introdotta a Roma nel 274 dall’imperatore Aureliano »


Recenti studi, però, hanno portato a rivedere queste conclusioni. Si osservi anzitutto che i primi cristiani, soprattutto in Oriente, non celebravano il Natale ma l'Epifania, ritenendola più importante, e la data di celebrazione di questa festa, strettamente correlata alla data del Natale, è attestata circa dall'anno 200 (la celebrazione era fatta dai seguaci di Basilide; altri scrittori di questo stesso periodo che confermano la data del Natale sono Clemente di Alessandria e Ippolito di Roma). Anche i riferimenti evangelici, basati sul turno sacerdotale del padre di Giovanni il Battista, Zaccaria, sono stati interpretati solo recentemente, quando un archeologo israeliano ha trovato fra i manoscritti del Mar Morto l'indicazione della collocazione temporale dei turni sacerdotali entro il calendario ebraico.[6].


Giorno santo [modifica]
Ambedue le religioni considerano la domenica come giorno santo della settimana. Per quanto riguarda i cristiani esso ha origine dal fatto che Gesù sarebbe risorto «il primo giorno dopo il sabato». Originariamente, i 7 giorni della settimana erano chiamati in base ai 7 corpi celesti allora conosciuti (e rappresentanti 7 divinità) e che si pensava ruotassero intorno alla Terra, ovvero Luna, Marte, Mercurio, Giove, Venere, Saturno, Sole . Abbiamo quindi Lunae dies, Martis dies, Mercurĭi dies, Iovis dies, Venĕris dies, Saturni dies, Solis dies. I primi cinque mostrano chiaramente l'origine dell'attuale denominazione dei giorni della settimana in lingua italiana (lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì) e nelle altre lingue (da notare che molte lingue del nord europa hanno mantenuto anche l'originale denominazione per i giorni di sabato e domenica, come ad esempio l'inglese con Saturday e Sunday). Il Solis dies mutò in Dies dominica, il giorno del Signore, mantenendo la sua caratteristica di giornata di festa e di riposo dal lavoro e divenne l'ultimo giorno della settimana ("il settimo giorno"), anziché il primo. Il Saturni dies diventò Sabbatum, derivando dallo shabbath ebraico, probabilmente per coerenza con le scritture, secondo le quali Gesù è resuscitato il giorno dopo lo shabbath.


Culto [modifica]
Molte chiese furono costruite sopra a mitrei distrutti, come per esempio San Clemente a Roma e tante località dell'anacoretismo cristiano potrebbero essere stati originariamente luoghi di culto mitraico in Romagna, nel Lazio, Campania, in Puglia e Calabria (Regio Urbicaria).

Il tema della grotta compare in chiese cristiane dedicate all'arcangelo Michele, che dopo la legalizzazione del cristianesimo divenne il santo patrono dei soldati (vedi la grotta santa nel monte Gargano in Puglia, convertita a santuario in onore di Michele nel 493). Bisogna ricordare che il culto di Mitra era presente soprattutto nella classe militare.

Toro e cripta sono legati anche al culto del martire cristiano San Saturnino, di Tolosa in Francia. La connessione, tuttavia, è molto superficiale dato che in questo caso la vittima era Saturnino e non il toro.


Ricerche storiche [modifica]

La questione dei legami fra Cristianesimo e Mitraismo è molto antica e tuttora molti anticlericali ritengono che il Cristianesimo sia nato dal Mitraismo[7]. L'importanza del mitraismo nel mondo antico fu sottolineata anche da Ernest Renan nel suo libro L'Origine del Cristianesimo, in cui propose l'idea che il mitraismo fosse il primo concorrente del cristianesimo tra il II e il III secolo, tanto che in Marc-Aurèle et la fin du monde antique scrisse "Se il cristianesimo fosse stato fermato alla sua nascita da qualche malattia mortale, il mondo sarebbe diventato mitraico".

Altri studi sostengono che il Cristianesimo avrebbe caratteri del tutto originali rispetto al mitraismo romano. Tutte le somiglianze tra Gesù e Mitra sarebbero, in parte, elementi che gli adoratori di Mitra hanno copiato dal Cristianesimo dal II secolo, ed in parte, arbitrarie speculazioni di tempi recenti. In particolare il mito della morte e risurrezione di Mitra e in genere della resurrezione escatologica dei buoni è completamente ignoto all'Avesta ed è documentato solo in quelli mazdeisti in lingua iranica pahlavi, che sono posteriori al cristianesimo. Questa tesi, elaborata fra gli altri da Ioan Petru Culianu, è seguita da molti studiosi, fra cui:

Lo studioso cristiano Richard Gordon, (membro attuale del Quorum dei Dodici Apostoli della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni) in Image and Value in the Greco-Roman World, dice apertamente che nel culto di Mitra non esiste «nessuna morte di Mitra», dunque non si potrebbe neppure parlare di resurrezione.
Il teologo cristiano Ronald H. Nash sostiene[8]:
« Le asserzioni di una dipendenza del Cristianesimo dal Mitraismo sono state rigettate per diversi motivi. Il Mitraismo non aveva concetti di morte e risurrezione del suo dio e in esso non aveva luogo il concetto di rinascita - almeno durante le sue fasi iniziali... Inoltre, il Mitraismo era essenzialmente un culto militare. Pertanto, bisogna guardare con scetticismo all'idea che esso possa essere stato accolto da persone pacifiche come i primi Cristiani »


L’apologeta cristiano e docente di teologia Josh McDowell riporta ciò che dice il pastore cristiano Bill Wilson[9]:
« Sebbene vi siano diverse fonti che suggeriscono che il Mitraismo includesse la nozione di rinascita, esse sono tutte post-cristiane. La più antica risale al secondo secolo d.C. »


Ora vadoa leggere i link che avete postato. Grazie.
Un caro saluto.
Annalisa

sono particolarmente interessata a discutere in modo critico le dottrine dei TdG
06/01/2009 00:32
 
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Il solistizio invernale si rifà alla religione dei Druidi, dove il Dio Lug (la Luce) inizia a rinascere il 21 dicembre per apparire in tutta la sua magnificenza il 25 dicembre, e non credo che i celti fossero dopo il cristianesimo o l'ebraismo.

Lessico Tre Cani.

Accademia della Crusca.


[SM=g27823] [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867]



Paxuxu


06/01/2009 09:21
 
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Il mio personale pensiero!
il periodo "oggi natalizio" corrisponde ad una festa pagana di tanti secoli fa, ok;
non trovo sbagliata la sostituzione della nascita del sole, stella che illumina, con la nascita del Sole, Colui che porta Luce.
Inoltre festeggiamo la Natività di Gesù,
e non la sua nascita;
il ricordo della sua venuta tra noi per riscattarci dal peccato,
non il suo compleanno;
che può essere stato qualunque altro giorno senza nulla togliere all'importanza di ciò che rappresenta.


Mia madre quando era in vita( ovviamente) mi ricordava sempre che avrebbe desiderato dopo la sua morte, che io continuassi a seguire un qualcosa a cui teneva tanto.
Non credo che si dispiaccia se io oggi oltre a quello specifico, la ricordo anche in altre occasioni: l'anniversario della sua nascita, della sua morte, del suo matrimonio, preparando il suo personale alberello di Natale......ecc;

Credo che maggiormente il nostro Signore abbia altri motivi di dispiacere nei nostri confronti, sicuramente non quello che festeggiamo la sua nascita o che la festeggiamo in un giorno diverso da quello in cui è avvenuta.
[SM=g1543902]
06/01/2009 11:17
 
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NATALE - festa pagana legata al solstizio invernale, godeva di grande importanza in tutto l'Impero Romano.
Ricordiamo che il solstizio invernale è il giorno più corto dell'anno, e cade intorno al 21 dicembre. In questo giorno, tra l'altro, il sole tocca il punto più basso rispetto all'orizzonte.
Il 25 dicembre la durata del giorno rispetto alla notte ricomincia a crescere in modo evidente (in base alle osservazioni empiriche fatte dagli antichi) come anche la sua altezza.
Ovvio che per le popolazioni antiche tale evento astronomico fosse visto come un rinnovamento della speranza, una festa della luce, una possibilità di sopravvivenza, pertanto fu mitizzato come nascita del Dio-Sole, partorito dalla Dea-Vergine (personificazione della notte). Tale mito prese varie forme religiose: Horus partorito da Iside in Egitto, Thammuz partorito da Mylitta, o Ishtar, nelle religioni iranico-caldee, ecc.
La tradizione giunse fino a Roma nella forma del culto di Mitra ed entrò nelle abitudini dei romani.
Quando il cristianesimo iniziò a diffondersi, dovette venire a patti con queste tradizioni molto radicate, per cui la Chiesa tentò, tutto sommato con successo, di "appropriarsi" della festa del Natale, proponendo Gesù Cristo come "vero sole divino" che nasce di notte da una vergine.
Questo accomodamento contribuì in modo determinante a modificare la teologia cristiana nel senso di una progressiva "divinizzazione" di Gesù.
Fu Costantino a ufficializzare il giorno 25 dicembre come "nascita di Cristo", all'inizio in aggiunta, e non in sostituzione, del natale di Mithra.
Volendo cristianizzare il paganesimo, alla fine si giunse al risultato opposto, ovvero di paganizzare il cristianesimo.


Perchè i cattolici non ci trovano nulla di strano a festeggiarlo???



Ho inserito in un altro thread l'articolo di Vittorio Messori che spiega che Gesù è nato davvero il 25 dicembre. Consiglio di andare a leggerlo in Argomenti dottrinali - Perchè i Tdg non festeggiano il Natale (29-12-2008).
Cmq a parte tutto, è una festa pagana celebrare la Natività del Signore, che "si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi"????????
07/01/2009 13:47
 
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Il solistizio invernale si rifà alla religione dei Druidi, dove il Dio Lug (la Luce) inizia a rinascere il 21 dicembre per apparire in tutta la sua magnificenza il 25 dicembre, e non credo che i celti fossero dopo il cristianesimo o l'ebraismo.



Lug non era un Dio (quella degli antichi celti, infatti, non era probabilmente una religione politeista). Delle festività degli antichi celti non sappiamo praticamente nulla. Tutto ciò che sappiamo sui miti e la religione delle popolazioni celtiche (a parte qualche vaghissima informazione che ricaviamo dagli scrittori classici) lo dobbiamo ai testi gallesi ed irlandesi scritti da monaci cristiani a partire dal VI secolo della nostra era.

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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

07/01/2009 19:10
 
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Trianello, 07/01/2009 13.47:


Il solistizio invernale si rifà alla religione dei Druidi, dove il Dio Lug (la Luce) inizia a rinascere il 21 dicembre per apparire in tutta la sua magnificenza il 25 dicembre, e non credo che i celti fossero dopo il cristianesimo o l'ebraismo.



Lug non era un Dio (quella degli antichi celti, infatti, non era probabilmente una religione politeista). Delle festività degli antichi celti non sappiamo praticamente nulla. Tutto ciò che sappiamo sui miti e la religione delle popolazioni celtiche (a parte qualche vaghissima informazione che ricaviamo dagli scrittori classici) lo dobbiamo ai testi gallesi ed irlandesi scritti da monaci cristiani a partire dal VI secolo della nostra era.




Secondo i punti i vista, per me il dio ebraico o cristiano non è un dio, ma i punti di vista vanno rispettati, se sono rispettati da ambo le parti.


[SM=g27823]



Paxuxu




08/01/2009 16:20
 
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Secondo i punti i vista, per me il dio ebraico o cristiano non è un dio, ma i punti di vista vanno rispettati, se sono rispettati da ambo le parti.



Qui non si parla di punti di vista, ma di definizioni scientifiche. Ora, quello celtico non era un politeismo (sul tema il testo fondamentale è costituito dai due volumuni de "Il politeismo" di D. Sabbatucci), di conseguenza, Lug è da considerarsi una figura sovrumana, ma non un dio. Certo, poi ognuno può dare ai termini il senso che vuole, ma la possibilità di essere compresi dagli altri si fonda su delle accezioni condivise per gli stessi, ed in base all'accezione condivisa (in ambito storico-religioso) parlare di Lug come un dio è errato.

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08/01/2009 16:32
 
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A proposito del Mithraismo, è indubbio che questo aveva alcuni elementi, sia dottrinali che rituali, in qualche modo analoghi al Cristianesimo. Questo fatto fu notato già da alcuni dei primissimi scrittori cristiani, come Giustino Martire e Tertulliano. Per molto tempo si è creduto che il culto misterico di Mithra fosse più antico del Cristianesimo e che in qualche modo fosse stato importato a Roma dall'oriente (dove Mithra era una figura molto importante del pantheon iranico). Purtroppo, non sappiamo molto dei “misteri” mithraici, i quali probabilmente contemplavano anche delle scritture sacre che sono andate però perdute, ma oggi la maggior parte degli specialisti è persuasa del fatto che questo culto sia in realtà nato a Roma verso la metà del I secolo d.C. e che molti degli elementi che lo accomunavano al Cristianesimo fossero stati mutuati da quest'ultimo (tutto il contrario, quindi, di quanto molti scrittori anticlericali ancora si ostinano a sostenere). Il culto di Mithra era diffuso soprattutto tra i militari (il che già ci dovrebbe suggerire che, in fondo, non poteva poi essere così simile al Cristianesimo, per quanto sappiamo per certo che anche quest'ultimo abbia goduto di una qualche diffusione tra i legionari dell'Impero) e l'identificazione di Mithra con il Sole Invitto (a cui a Roma erano dedicati due templi pubblici) si verificò probabilmente solo in un secondo tempo.

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08/01/2009 19:11
 
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Solo una riflessione

Se la WT riconosce (e lo fa esattamente citando sia la Piccola treccani che la De Agostini a pag. 11 della Svegliatevi del dicembre scorso) che "i cristiani vollero così opporre e sovrapporre alla festa pagana la festa della nascita del vero sole, Cristo". Vollero "festeggiare, cioè, nei giorni in cui la luce comincia a ricrescere, dopo il solstizio d'inverno, il n. [natale] di Cristo 'sole di giustizia e di verità'..." (ivi)
Se, dico, questa è la motivazione che ha fatto nascere la festa cristiana del Natale, e che la WT accetta documentandola con fonti che essa ritiene autorevoli...
che logica c'è a sostenere, nello ste3sso tempo, che il Natale - intendi la festa cristiana del Natale di Cristo! - sia di derivazione pagana, e pertanto sia da ritenersi una pratica suggerita dal demonio? [SM=x570872]

C'è la stessa logica di chi dicesse che l'ora di adorazione che alcuni istituti di suore fanno durante il Carnevale in riparazione dei peccati, sia una pratica deplorevole suggerita dallo stesso diavolo che anima le licenziosità del carnevale.

E' una logica da neuro... [SM=g27829]
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est modus in rebus
08/01/2009 20:33
 
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Re: Solo una riflessione
berescitte, 08/01/2009 19.11:


Se la WT riconosce (e lo fa esattamente citando sia la Piccola treccani che la De Agostini a pag. 11 della Svegliatevi del dicembre scorso) che "i cristiani vollero così opporre e sovrapporre alla festa pagana la festa della nascita del vero sole, Cristo". Vollero "festeggiare, cioè, nei giorni in cui la luce comincia a ricrescere, dopo il solstizio d'inverno, il n. [natale] di Cristo 'sole di giustizia e di verità'..." (ivi)
Se, dico, questa è la motivazione che ha fatto nascere la festa cristiana del Natale, e che la WT accetta documentandola con fonti che essa ritiene autorevoli...
che logica c'è a sostenere, nello ste3sso tempo, che il Natale - intendi la festa cristiana del Natale di Cristo! - sia di derivazione pagana, e pertanto sia da ritenersi una pratica suggerita dal demonio? [SM=x570872]

C'è la stessa logica di chi dicesse che l'ora di adorazione che alcuni istituti di suore fanno durante il Carnevale in riparazione dei peccati, sia una pratica deplorevole suggerita dallo stesso diavolo che anima le licenziosità del carnevale.

E' una logica da neuro... [SM=g27829]





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Posto le pagine a riguardo:










[SM=x570892] [SM=x570892] con una stretta di [SM=x570864]



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La mia amica tdg mi ha detto di fare una ricerca sulle origini del Natale in quanto festa pagana.
Io le ho risposto che per i cattolici il Natale non ha nulla ha che fare con il paganesimo, perchè in quel giorno si festeggia la nascita di Gesù ed è a lui che l'attenzione e la devozione è rivolta.
Le ho spiegato che anche i nomi dei giorni della settimana hanno un'origine pagana, così come l'usanza di mettere la fede quando ci si sposa e augurare il buongiorno che per gli antichi romani aveva significato augurale e di invocazione alle divinità competenti.
Al giorno d'oggi nessuno si sogna quanda augura il buongiorno di invocare delle divinità così come nessun cattolico si sogna di adorare qualche antica divinità bensì Gesù Cristo:
Ma a quanto pare lei resta ferma nella sua posizione. Ecco cosa mi ha scritto:

I GRANDI uomini sono ricordati di solito per quello che hanno fatto. Perché allora molti ricordano Gesù per la sua nascita anziché per le sue opere? In tutti i paesi della cristianità la maggioranza delle persone conosce gli avvenimenti che si verificarono all´epoca della sua nascita. Ma quanti sono quelli che ricordano e si sforzano di applicare l´eccezionale insegnamento contenuto nel Sermone del Monte?
È vero che la nascita di Gesù fu qualcosa di straordinario, ma i suoi primi discepoli attribuirono molta più importanza a quello che fece e a quello che insegnò. Dio non ha mai voluto che la nascita di Cristo facesse passare in secondo piano la sua vita da adulto. Tuttavia il guazzabuglio di leggende e folclore legati al Natale è riuscito a mettere in ombra la figura di Cristo.
Un´altra preoccupante domanda riguarda la natura delle celebrazioni natalizie. Se oggi Gesù tornasse sulla terra cosa penserebbe dello sfrenato consumismo che contraddistingue il Natale? Duemila anni fa Gesù si recò nel tempio di Gerusalemme e rimase indignato vedendo i cambiamonete e i venditori che approfittavano di una festa religiosa ebraica per far soldi. "Portate via di qua queste cose!", disse. "Smettete di fare della casa del Padre mio una casa di mercato!" (Giovanni 2:3-16) È evidente che Gesù non approvava che si mischiasse il commercio con la religione.
Molti cattolici spagnoli sinceri esprimono preoccupazione perché il Natale diventa sempre più un affare commerciale. Tuttavia questa probabilmente è una tendenza inevitabile, data l´origine di molte usanze natalizie. Il giornalista Juan Arias osserva: "Coloro che, tra gli stessi cristiani, criticano il Natale perché è stato `paganizzato´.
trasformandosi in una festa più consumistica che religiosa, in genere non sanno che già nelle sue origini . . . aveva assimilato molte caratteristiche della festa pagana [del sole], celebrata nell´antica Roma". - El País, 24 dicembre 2001.
Negli ultimi anni molte enciclopedie e molti giornalisti spagnoli hanno fatto commenti sulle origini pagane dei tradizionali festeggiamenti natalizi, oltre che sulle loro connotazioni commerciali. Riguardo alla data del Natale un´enciclopedia dice francamente: "La ragione per cui la Chiesa di Roma decise di attribuire questa data alla festa pare sia la tendenza a sostituire le feste pagane con quelle cristiane. . . . Sappiamo che a quel tempo a Roma i pagani celebravano il 25 dicembre come festa del natalis invicti, la nascita del `sole invitto´". - Enciclopedia de la Religión Católica.
Sullo stesso tono un´altra enciclopedia dice: "La scelta della data del 25 dicembre per la celebrazione del Natale non si basa su un preciso calcolo del giorno in cui nacque Gesù, ma piuttosto sulla cristianizzazione dei festeggiamenti del solstizio invernale che si tenevano a Roma". (Enciclopedia Hispánica) I romani come celebravano il sorgere del sole nel cielo invernale? Con banchetti, gozzoviglie e scambio di doni. Dato che erano restie ad abolire una festa così popolare, le autorità ecclesiastiche la "cristianizzarono" dicendo che era il giorno della nascita di Gesù anziché della nascita del sole.
Nei primi tempi, nel IV e nel V secolo, la gente continuò a essere attaccata al culto del sole e alle sue usanze, tanto che "Sant"´Agostino (354-430) si sentì in dovere di esortare i compagni di fede a non celebrare il 25 dicembre come facevano i pagani in onore del sole. Ancora oggi le usanze che caratterizzavano la festa dell´antica Roma sembrano prevalere.

La festa ideale per divertirsi e vendere:
Nel corso dei secoli vari fattori hanno contribuito in modo determinante a far sì che il Natale diventasse in molti paesi del mondo la festa ideale, la più famosa, per divertirsi e vendere. Inoltre il modello romano ha gradualmente assimilato usanze legate ad altre ricorrenze celebrate d´inverno, in particolar modo quelle dell´Europa settentrionale(come Babbo Natale e l'albero)E nel XX secolo venditori ed esperti di marketing hanno promosso con entusiasmo qualsiasi usanza facesse ottenere profitti da capogiro.

Qual è stato il risultato? Che la celebrazione della nascita di Cristo, anziché il significato di quella nascita, è diventata la cosa più importante. In molti casi perfino la menzione di Cristo è praticamente scomparsa dal Natale tradizionale. "[Il Natale] è una festa di carattere familiare, una festa mondiale, e ognuno la celebra come preferisce", osserva il quotidiano spagnolo El País.
Questo commento rispecchia una tendenza sempre più diffusa in Spagna e in molti altri paesi del mondo. Se da un lato le celebrazioni natalizie diventano sempre più dispendiose, dall´altro la conoscenza di Cristo diminuisce. In effetti questa festa è tornata a essere sostanzialmente quello che era in origine ai giorni di Roma, quando consisteva in banchetti, gozzoviglie e scambio di regali.
Se il Natale non ha molto a che fare con Cristo, i veri cristiani come dovrebbero ricordarne la nascita e la vita? Sette secoli prima della nascita di Gesù, Isaia profetizzò riguardo a lui: "Ci è nato un fanciullo, ci è stato dato un figlio; e il dominio principesco sarà sulle sue spalle". (Isaia 9:6)
Perché Isaia indicò che la nascita di Gesù e il ruolo che avrebbe avuto in seguito sarebbero stati così importanti? Perché Gesù sarebbe diventato un governante potente. Sarebbe stato chiamato Principe della pace, e la pace e il dominio principesco non avrebbero mai avuto fine. Inoltre il dominio di Gesù sarebbe stato sostenuto "mediante il diritto e mediante la giustizia". (Isaia 9:7)
Annunciando a Maria la futura nascita di Gesù, l´angelo Gabriele ripeté quello che aveva proclamato Isaia. "Questi sarà grande e sarà chiamato Figlio dell´Altissimo", aveva predetto, "e Geova Dio gli darà il trono di Davide suo padre, ed egli regnerà sulla casa di Giacobbe per sempre e del suo regno non ci sarà fine(Luca 1:32,3)E' il famoso Regno per il quale Gesù insegno' a pregare nella preghiera modello"Venga il tuo Regno,si compia la tua volontà come in cielo sulla terra....")
È evidente che il significato principale della nascita di Gesù sta nell´opera che avrebbe compiuto come Re costituito del Regno di Dio. Il dominio di Cristo può recare beneficio a tutti, inclusi voi e i vostri cari. Infatti gli angeli indicarono che la sua nascita avrebbe portato "pace in terra agli uomini [che Dio] gradisce!" (Luca 2:14-Nuova Riveduta)
Chi non vorrebbe vivere in un mondo di pace e giustizia? Ma per godere della pace che il dominio di Cristo porterà dobbiamo avere il favore di Dio e una buona relazione con Lui. Gesù disse che il primo passo per avere tale relazione è acquistare conoscenza di Dio e di Cristo. "Questo significa vita eterna", disse, "che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo". (Giovanni 17:3)
Una volta conosciuto meglio Gesù, non c´è più bisogno di chiedersi come vorrebbe essere ricordato. Forse mangiando, bevendo e scambiandoci regali nella stessa data in cui si celebrava un´antica festa pagana? Sembra improbabile. La sera prima di morire Gesù disse ai discepoli quello che preferiva: "Chi ha i miei comandamenti e li osserva, egli è colui che mi ama. A sua volta, chi ama me sarà amato dal Padre mio, e io lo amerò". (Giovanni 14:21)Quindi quello che Gesù teneva che ricordassimo è il giorno della sua morte che significo' il riscatto dell'umanità dal peccato originale di Adamo,ma questo eè un altro argomento...
Ciò non significa affatto che sia sbagliato farsi dei regali,anzi la Bibbia approva che si facciano regali, e Geova stesso è chiamato Datore di "ogni dono buono e ogni regalo perfetto"(Giacomo 1:17)
Gesù indicò che i buoni genitori fanno regali ai figli. (Luca 11:11-13)
Comunque, non c´era bisogno di particolari giorni di festa per fare questi regali, poiché era il cuore che spingeva a farli (2Corinti 9:7)


Io le ho ribadito che tutto questo non ha senso. Non si può mettere in discussione la buona fede di molti nella celebrazione del Natale solo perchè altri fanno del natale una festa che privilegia il consumismo.Le ho riportato come si è espresso il Papa sul Natale, ora attendo una sua risposta. Dite che devo aggiungere altro?

Un caro saluto
Annalisa


sono particolarmente interessata a discutere in modo critico le dottrine dei TdG
10/01/2009 23:39
 
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Re:
Trianello, 07/01/2009 13.47:


Il solistizio invernale si rifà alla religione dei Druidi, dove il Dio Lug (la Luce) inizia a rinascere il 21 dicembre per apparire in tutta la sua magnificenza il 25 dicembre, e non credo che i celti fossero dopo il cristianesimo o l'ebraismo.



Lug non era un Dio (quella degli antichi celti, infatti, non era probabilmente una religione politeista). Delle festività degli antichi celti non sappiamo praticamente nulla. Tutto ciò che sappiamo sui miti e la religione delle popolazioni celtiche (a parte qualche vaghissima informazione che ricaviamo dagli scrittori classici) lo dobbiamo ai testi gallesi ed irlandesi scritti da monaci cristiani a partire dal VI secolo della nostra era.

tanto è vero che recentemente si è meso persino in dubbio l'esistenza dei druidi come sacerdoti e come casta/ordine. Insomma, siamo nella vaghezza più assoluta. Che poi a partire sopratutto dal XVIII secolo vi sia stato un recupero o meglio una reinvenzione del druidismo in chiave esoterica e paramassonica è cosa nota. Soprattutto in Inghilterra, dove le società druidiche ebbero una certa diffusione, tanto che ve ne fece parte pure Churchill.




******************************

"Uomini che cominciano a combattere la Chiesa per amore della libertà e dell'umanità, finiscono col combattere anche la libertà e l'umanità pur di combattere la Chiesa" (G.K. Chesterton)
12/01/2009 12:50
 
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La WTS continua a dire sempre fino alla noia (e alla nausea) che "La Bibbia [alias il CDe solo lui] mostra che Gesù non nacque a dicembre". Questa è una tattica propria della WTS, che continua sempre a riopetere le sue bugie nonostante le smentite da parte di persone autorevoli di tutto il mondo. Cmq se mai dovessero predicare in giro queste cose, dimostrate con l'articolo di Vittorio Messori che ho inserito nel thread in Argomenti dottrinali - Perchè i Tdg non festeggiano il Natale (29-12-2008) che la Bibbia veramente ci dice che Gesù è nato il 25 dicembre. Poi, chi ha orecchi per intendere intenderà. E la WTS? Beh, non ti curar di loro ma guarda e passa...
[SM=x570901] [SM=g1543902]
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