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Stavolta difendo un'inziativa della chiesa cattolica...

Ultimo Aggiornamento: 30/12/2008 16:19
29/12/2008 09:00
 
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[SM=g1660613] la chiesa abbasso [SM=x570869] Brunetta!


Leggo su "La Stampa":http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200812articoli/39587girata.asp

9/12/2008 (7:52) - INTERVISTA
"La Chiesa? Pensa troppo all'immagine"

Il ministro Renato Brunetta
+ Il Papa: "No al precariato"


Brunetta: "Rispetto il Vaticano ma si poteva fare di più. Quei soldi li dà lo Stato"
RAFFAELLO MASCI
ROMA
Ministro Brunetta, la Chiesa ha aperto un fondo di solidarietà da un milione di euro. Ma, secondo lei, poteva fare di più. Una tirata d’orecchi?
«Io non sono credente. Ho però un grandissimo rispetto per la funzione che la Chiesa svolge a vantaggio dei giovani, degli anziani, dei diversamente abili. E apprezzo anche molto questa iniziativa di istituire un fondo di solidarietà. Mi limito a rilevare che qualcosa in più si poteva fare, dato che quei soldi la Chiesa li riceve comunque dallo Stato. Ognuno, secondo me, dovrebbe tornare a fare il proprio mestiere e la Chiesa il suo lo fa molto bene, ma qualche volta sembra voler investire un po’ troppo su operazioni di mera immagine».

Inedito: un ministro italiano che se la prende con la Chiesa.
«Dico solo l’ovvio, e cioè che non è possibile che lo Stato possa essere il bersaglio di qualunque critica, come se fosse il ricettacolo di tutti i mali, e nessuno possa mai dire alcunché della Chiesa. Adottiamo un criterio di reciprocità, che è poi quello evangelico della pagliuzza e della trave. O no?»

Alla Chiesa non deve essere piaciuta molto la sua proposta di legge sulle famiglie di fatto. A che punto è?
«La proposta non è sulle famiglie di fatto ma sui diritti e doveri dei conviventi. Comunque: ha ricevuto oltre 80 firme in Parlamento, tra cui molte di esponenti dell’opposizione. Come finirà non lo so, perché non dipende più da me».

Passiamo ad altro. Come ripartiranno i consumi se - stando ai dati della Cgil - gli stipendi sono fermi da un anno?
«Secondo la Cgil gli aumenti sarebbero stati azzerati dall’inflazione. Quindi vuol dire che il potere d’acquisto se non è cresciuto non è neppure diminuito. Senza dire che il fenomeno riguarda solo i dipendenti del privato, perché per quelli pubblici un aumento c’è stato. Con questo non voglio dire che il problema non esista, sia chiaro. Anzi, dico che c’è e che ne è responsabile soprattutto la Cgil che, tra i due livelli di contrattazione, nazionale e locale, ha sempre puntato sul primo, quando è del tutto evidente che solo il potenziamento del secondo livello può incrementare produttività e salari».

Sempre la Cgil, ma anche il Pd, propongono un taglio serio della pressione. Le sembra una via praticabile?
«Un taglio delle tasse minimo, avrebbe un costo di almeno 10 miliardi. Questi soldi oggi non ci sono, e se ci fossero sarebbero comunque spesi male. Ciò che deve cambiare è la modalità di erogazione salariale. Serve insomma quel nuovo modello contrattuale a cui la Cgil si oppone».

I soldi non ci sono. Ma altri paesi (gli Usa, ma anche Francia e Inghilterra) stanno pensando a maxi-investimenti in deficit, qui, invece, sembra far premio solo l'input del ministro del Tesoro: conti in riga e basta.
«Il problema non è il deficit, perché in questa situazione, se sforassimo i parametri di Maastricht di qualche decimo non ce lo impedirebbero l’Europa e la burocrazia di Bruxelles, ma i mercati. Con un debito pari al 105% del Pil che costa in interessi 70 miliardi l’anno, che credibilità avremmo se esasperassimo questo fenomeno. Inoltre incontreremmo difficoltà a ricollocare questo debito sul mercato e dovremmo aumentare i rendimenti. La pezza, dunque, sarebbe peggiore dello strappo».

Ma esiste o no una sorta di superpotere del ministro del Tesoro e una conseguente insofferenza di molti suoi colleghi?
«Tremonti ricorda semplicemente una regola sgradevole, ma pur sempre regola, che è quella che ho appena illustrato: i mercati, cioè, non ci consentono leggerezze di sorta. Quanto alle insofferenze di alcuni ministri, queste non sono contro Tremonti, ma semmai contro la burocrazia cieca e sorda della Ragioneria, che agisce in maniera piatta, senza alcuna capacità selettiva».

Si dice che recuperare risorse sia difficile. Ma non si parla più né di abolizione delle province né di tagli alla politica.
«Risorse possono essere recuperate soprattutto dai settori protetti, cioè la pubblica amministrazione e le public utilities (le aziende che gestiscono acqua, gas, luce). La macchina dello Stato vale in Italia quanto il manufatturiero. Ci vuole un piano industriale per il suo rilancio, e in due anni si potrà recuperare il 30-40%. Lo stesso vale per le public utilities. Poi, nella seconda parte della legislatura, quando sarà passato anche il federalismo, si potrà affrontare tutta la filiera degli enti locali. Per il resto, so che togliere soldi ai parlamentari è molto popolare. Ma posso dire una cosa? Il costo annuo del Senato è pari alla liquidazione ottenuta da un giovane banchiere romano».

Lei è diventato molto popolare conducendo una battaglia contro l’assenteismo. Però non ha osato toccare gli statali in divisa. Nelle amministrazioni militari i tornelli ci sono, ma solo per i civili.
«Lo so, e vale anche per le forze dell’ordine e i magistrati. Ci sono settori che avrebbero bisogno di importanti riforme che non ricadono nelle mie competenze. Ad altri spetta metterci mano». Benedetto XVI ha fatto bene a denunciare che il precariato toglie dignità al lavoro. Io purtroppo posso testimoniarlo in prima persona. Adesso, però, mi aspetto che il Santo Padre dia personalmente il buon esempio assumendo tutti quelli che lavorano in nero per il Vaticano».

E' vero che i soldi di cui si parla vengono dallo Stato (non tutti!), ma la CC non era obbligata a farne quell'uso.
In fatto di "esempio", poi, Brunetta sta facendo la figura del ...; forse pensa che lo Stato stia facendo abbastanza in questo frangente...
[SM=x570869]

Agabo.

www.testimonigeova.com

www.sessantottino.altervista.org/ (Vota il sito)



"Beati coloro che sanno ridere di se stessi perchè non smettono di divertirsi."
[Modificato da Agabo 29/12/2008 09:03]
Visita:

"MA COME UN'AQUILA PUO' DIVENTARE AQUILONE? CHE SIA LEGATA OPPURE NO, NON SARA' MAI DI CARTONE " -Mogol
"Non spetta alla chiesa decidere se la Scrittura sia veridica, ma spetta alla Scrittura di testimoniare se la chiesa è ancora cristiana" A.M. Bertrand
30/12/2008 09:09
 
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Brunetta e quelle parole mai dette
Salve Agabo
felice di trovarti qui :-)
intervengo per una smentita dell'ultima ora , della stampa ,per Brunetta.
segue sotto.
www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=317570

Brunetta e quelle parole mai dette

La frase «Benedetto XVI ha fatto bene a denunciare che il precariato toglie dignità al lavoro. (...) Adesso, però, mi aspetto che il Santo Padre dia personalmente il buon esempio assumendo tutti quelli che lavorano in nero per il Vaticano» non è mai stata pronunciata dal ministro Renato Brunetta (nella foto). Peccato però che gli sia stata attribuita in un’intervista alla Stampa. Le parole sarebbero di Valeria Pireddu, lavoratrice precaria in causa con l’Opera Romana Pellegrinaggi, intervistata dal quotidiano torinese proprio «sotto» Brunetta. Per un errore nella versione on line, il giornale attribuiva la frase al ministro anziché alla precaria. Sbaglio ripetuto a catena anche da un’agenzia di stampa nazionale. Che ora chiedono scusa al ministro.





amministratore http://www.facebook.com/pages/coordinamento-fuoriusciti-testimoni-di-Geova/166705070934
30/12/2008 09:29
 
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tratto da
www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=38833&idsezione=4

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Arsena (Fur):LA CHIESA RINUNCI ALLA REGALIE,PRIMA DI PARLARE DI PRECARIATO
(22/12/2008)
La Chiesa piange sui poveri con la bocca piena”. “Quando parla di precariato” spiega Arsena “Ratzinger si metta una mano sulla coscienza, e faccia per primo un’azione concreta. Fuori dagli accordi concordatari, ogni anno ci sono almeno 3 miliardi di euro regalati indebitamente alla Chiesa cattolica dallo Stato italiano, sedicente laico. Con quei soldi sarebbe possibile finanziare adeguati ammortizzatori sociali e sostenere con efficacia precariato e mobilità del lavoro: il Papa rinunci alle regalie e metta a disposizione quei soldi”.
Arsena afferma: “è scandaloso che uno Stato con un deficit pubblico enorme, che non trova i soldi per investimenti strutturali e per rilanciare l’economia”, poi conceda “il lusso” dell’esenzione Ici agli immobili ecclesiastici “destinati ad attività commerciale”, paghi 35.000 insegnanti di religione “che lavorano nelle strutture pubbliche per conto del Vaticano”, finanzi le scuole private e gli oratori “col comodato gratuito di immobili di proprietà degli enti locali”, retribuisca cappellani.
“La Chiesa è già ricca di suo, e beneficia di un Concordato che stabilisce finanziamenti e privilegi. Tutto ciò che esula da questi accordi contribuisce a gravare in modo rilevante sulle tasche sofferenti dei cittadini, su un deficit pesantissimo e sulla debolezza economica del Paese. Il Papa ci pensi, prima di ergersi a paladino del precariato".
amministratore http://www.facebook.com/pages/coordinamento-fuoriusciti-testimoni-di-Geova/166705070934
30/12/2008 10:21
 
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Comunque sono contrario ad ogni forma di precariato , queste leggi dello stato dovrebbero essere abolite , la finanza si dovrebbe impegnare di più è mettere in regola qualsiasi lavoratore cittadino è il lavoro dovrebbe essere tutti a tempo indeterminato.
30/12/2008 10:35
 
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Re:
renato-c, 30/12/2008 9.29:


tratto da
www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=38833&idsezione=4
culture
“La Chiesa è già ricca di suo, e beneficia di un Concordato che stabilisce finanziamenti e privilegi. Tutto ciò che esula da questi accordi contribuisce a gravare in modo rilevante sulle tasche sofferenti dei cittadini, su un deficit pesantissimo e sulla debolezza economica del Paese. Il Papa ci pensi, prima di ergersi a paladino del precariato".



Oh perbacco, che distratta, non mi ero resa conto che la crisi mondiale era colpa della Chiesa.
[SM=x570872]
30/12/2008 14:13
 
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Re: Re:
Vecchia Marziana, 30/12/2008 10.35:



Oh perbacco, che distratta, non mi ero resa conto che la crisi mondiale era colpa della Chiesa.
[SM=x570872]



E' io che credevo fossero i politici a fo---si tutta la nazione [SM=g1543835]
30/12/2008 16:19
 
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Re: Brunetta e quelle parole mai dette
renato-c, 30/12/2008 9.09:

Salve Agabo
felice di trovarti qui :-)
intervengo per una smentita dell'ultima ora , della stampa ,per Brunetta.
segue sotto.
www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=317570

Brunetta e quelle parole mai dette

La frase «Benedetto XVI ha fatto bene a denunciare che il precariato toglie dignità al lavoro. (...) Adesso, però, mi aspetto che il Santo Padre dia personalmente il buon esempio assumendo tutti quelli che lavorano in nero per il Vaticano» non è mai stata pronunciata dal ministro Renato Brunetta (nella foto). Peccato però che gli sia stata attribuita in un’intervista alla Stampa. Le parole sarebbero di Valeria Pireddu, lavoratrice precaria in causa con l’Opera Romana Pellegrinaggi, intervistata dal quotidiano torinese proprio «sotto» Brunetta. Per un errore nella versione on line, il giornale attribuiva la frase al ministro anziché alla precaria. Sbaglio ripetuto a catena anche da un’agenzia di stampa nazionale. Che ora chiedono scusa al ministro.




Peccato, mi sembrava un' esortazione intelligente.

Ciao,
Bruno
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