Non vi è alcun dubbio che laddove fu permesso loro, gli ebrei si siano
integrati, semmai hanno resistito all'
assimilazione che è cosa differente, poichè l'assimilazione a differenza dell'integrazione comporta una progressiva ed inarrestabile perdità d'
identità. E questo indubbiamente irritava chi quella identità desiderava ardentemente venisse meno, principalmente per motivi teologici; per questi difatti, il battesimo era l'unico prezzo da pagare per mettere fine alla condizione di "diverso".
Un popolo separato, "diverso" per usi, costumi, e credenze. Tuttavia laddove gli Stati si impegnaronno a promuovere l'emancipazione degli ebrei, essi entrarono a far parte completamente della cultura del luogo in cui risiedevano; non solo in Italia in epoca risorgimentale, ma persino in Germania.
Prima dell'avvento del
nazionalsocialismo in Germania, gli ebrei d' Europa meglio integrati, erano proprio quelli
tedeschi. Si era verificata una sorta di curiosa
simbiosi ebraico-tedesca che aveva avuto inizio con i salotti ebraici frequentati da numerosi intellettuali tedeschi. Tra la filosofia dell'illuminismo tedesco e il pensiero degli ebrei illuminati di Germania vi fu ampia corrispondenza. Il desiderio di gran parte degli ebrei di Germania era quello di
conformarsi al modello del perfetto cittadino tedesco. Essi, subivano forte l' influenza della cultura tedesca. Erano ebrei riformati e liberali, spesso all'avanguardia di ogni attività nell'arte, nella letteratura, e nella musica. Gli ebrei tedeschi avevano fatto il loro dovere nelle
guerre nazionali; molti di loro si arruolarono come
volontari allo scoppio della prima guerra mondiale, incitati dai propri rabbini. I superstiti, al loro ritorno in patria ricevettero le più alte decorazioni militari, onorificenze ed encomi vari (anche se ad altri invece fu negato proprio perchè "ebrei").
Tutti costro, e tanto altri che in qualità di scienziati ed artisti tanto lustro avevano dato alla Germania, verrano considerati "
parassiti" della società tedesca.
Come era accaduto in Germania, anche il nostro Paese con l'avvento del
fascismo tradì gli ebrei italiani con la promulgazione delle
leggi razziali. Non importa quanto
integrati fossero gli ebrei, essi vennero discriminati, espulsi o imprigionati in quanto "
nazione straniera" e "nemica".
All'antisemita non importa se sei un ebreo perfettamente "assimilato", o persino "convertito" ad altra religione, anzi, la circostanza che l'ebreo possa
confondersi tra la popolazione è motivo di allarme per chi da credito alle più svariate ed assurde teorie
complottiste.
[Modificato da Topsy 03/01/2009 03:16]