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Vaticano contro Onu sugli omosessuali

Ultimo Aggiornamento: 14/12/2008 21:37
08/12/2008 16:28
 
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Ho letto i vari commenti inerenti alla depenalizzazione omosessuale, e richieste di spiegazioni alla Santa Sede.

Scusate la mia domanda terra terra, non si potrebbe leggere il contenuto di questa proposta Francese al riguardo?, poiché se non sappiamo cosa dice questa proposta come possiamo pretendere di capire la risposta del Vaticano?, io personalmente non conosco il contenuto della proposta Francese, se qualcuno la può inserire ne sarò grato, almeno personalmente saprei cosa dice, " prima di puntare il dito".
Franco
[Modificato da francocoladarci 08/12/2008 16:41]
09/12/2008 15:06
 
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Posto quanto ho trovato sull'argomento

www.queerblog.it/post/4422/depenalizzazione-dellomosessualita-ecco-il-... - 68k -

Proposta dell’Unione Europea per una dichiarazione ONU che condanni formalmente le discriminazioni contro gli omosessuali
Abbiamo l’onore di presentare questa dichiarazione sui diritti umani realtivamente all’orientamento sessuale e all’identità di genere da parte di […]

Riaffermiamo il principio di universalità dei diritti umani, così come sancito nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo di cui quest’anno si celebra il 60esimo anniversario e che all’articolo 1 proclama che “tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti”;

Riaffermiamo che ogni individuo ha diritto a godere dei diritti umani senza distinzioni di alcun tipo, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione, così come stabilito nell’Articolo 2 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e nell’articolo 2 del Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali e nell’articolo 26 del Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici;

Riaffermiamo il principio di non-discriminazione che richiede che i diritti umani siano estesi a tutti gli esseri umani indipendentemente dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere;

Siamo profondamente preoccupati per le violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali basate sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere;

Siamo anche preoccupati che le persone di tutti i paesi del mondo siano oggetto di violenze, persecuzioni, discriminazioni, esclusioni, stigmatizzationi e pregiudizi a causa del loro orientamento sessuale o della loro identità di genere e che queste pratiche minino la loro integrità e dignità;

Condanniamo tutte le violazioni dei diritti umani basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere ovunque avvengano ed in particolare la loro penalizzazione attraverso la pena di morte, le esecuzioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, la pratica della tortura, altre pene o trattamenti crudeli, inumani e degradanti, l’arresto o la detenzione arbitrarie e la privazione dei diritti economici, sociali e culturali, compreso il diritto alla salute;

Richiamiamo la dichiarazione del 2006 emessa di fronte al Consiglio per i Diritti Umani da 54 paesi, per richiedere al presidente del Consiglio di fornire un’occasione per discutere di queste violazioni durante un’appropriata futura sessione del Consiglio;

Accogliamo con favore l’attenzione conferita attraverso speciali procedure a questi temi dal Consiglio dei Diritti Umani e dai soggetti del trattato e li incoraggiamo a continuare a considerare, nell’esercizio dei loro mandati, le violazioni dei diritti umani basate sull’orientamento sessuale;

Accogliamo l’adozione della Risoluzione AG/RES. 2435 (XXXVIII-O/08) su “Diritti umani, Orientamento Sessuale e Identità di Genere” dell’Assemblea Generale dell’Organizzazione degli Stati Americani, emessa durante la 38esima sessione, il 3 giugno 2008;

Richiamiamo tutti gli stati e i maggiori organismi per la protezione dei diritti umani ad impegnarsi a promuovere e proteggere i diritti umani di tutte le persone, indipendentemente dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere;

Esortiamo gli Stati a prendere tutte le misure necessarie, in particolare legislative o amministrative, per assicurare che l’orientamento sessuale o l’identità di genere non possano essere, in nessuna circostanza, la base per l’attuazione di pene criminali, in particolare di esecuzioni, arresti o detenzioni;

Esortiamo gli Stati ad assicurare che le violazioni dei diritti umani legate all’ orientamento sessuale o all’identità di genere siano investigate e che gli autori siano perseguiti e tenuti a renderne conto in termini giudiziari;

Esortiamo gli Stati ad assicurare un’adeguata protezione ai difensori dei diritti umani e a rimuovere gli ostacoli che impediscono loro di portare avanti il loro lavoro relativamente alla tutela dei diritti umani e alla lotta alle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.



Immediato e secco il "no" della Santa Sede, secondo la quale, in caso di approvazione «gli Stati che non riconoscono l'unione tra persone dello stesso sesso come "matrimonio" verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni»
09/12/2008 15:17
 
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Immediato e secco il "no" della Santa Sede, secondo la quale, in caso di approvazione «gli Stati che non riconoscono l'unione tra persone dello stesso sesso come "matrimonio" verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni»
(grassetto mio)

Questo commento spiega chiaramente, spero, che la Santa Sede non si è espressa contro la depenalizzazione dell'omosessualità.


09/12/2008 16:21
 
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Re:
Vecchia Marziana, 09/12/2008 15.17:

Immediato e secco il "no" della Santa Sede, secondo la quale, in caso di approvazione «gli Stati che non riconoscono l'unione tra persone dello stesso sesso come "matrimonio" verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni»
(grassetto mio)

Questo commento spiega chiaramente, spero, che la Santa Sede non si è espressa contro la depenalizzazione dell'omosessualità.






Ma scusa, se dice "immediato e secco il no della Santa Sede...".

Chi se ne frega del motivo per cui dicono no: il problema è quello, cioè che hanno detto no!
09/12/2008 16:38
 
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Ma scusa, se dice "immediato e secco il no della Santa Sede...".

Chi se ne frega del motivo per cui dicono no: il problema è quello, cioè che hanno detto no!



Hanno detto no alla dichiarazione dell'Unione Europea e non alla depenalizzazione dell'omosessualità.


09/12/2008 16:38
 
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Non so come funziona in sede europea, ma a questo punto, se risponde al vero che la proposta è stata bocciata perchè la maggioranza di paesi chiamati al voto si è espressa negativamente, basterebbe riformulare la dichiarazione.
Se è così che funziona, mi auguro che venga fatto al più presto.


09/12/2008 17:36
 
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Re:
Vecchia Marziana, 09/12/2008 16.38:

Non so come funziona in sede europea, ma a questo punto, se risponde al vero che la proposta è stata bocciata perchè la maggioranza di paesi chiamati al voto si è espressa negativamente, basterebbe riformulare la dichiarazione.
Se è così che funziona, mi auguro che venga fatto al più presto.






Il problema consiste nel modo molto ambiguo con cui tale richiesta è stata formulata non nel suo contenuto specifico. Siamo tutti d'accordo, infatti, sul fatto che un rapporto omossessuale non possa configurarsi come un reato, ma da questo non deriva, per esempio, che da un punto di vista giuridico le coppie omosessuali debbano godere degli stessi identici diritti e privilegi delle coppie eterosessuali, questo perché le prime non saranno mai quello che sono le seconde: delle famiglie.

-------------------------------------------

Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

10/12/2008 22:10
 
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La gerarchia cattolica, non vuole questo inserito nel testo:

"Esortiamo gli Stati ad assicurare che le violazioni dei diritti umani legate all’ orientamento sessuale o all’identità di genere siano investigate e che gli autori siano perseguiti e tenuti a renderne conto in termini giudiziari;"

"Avvenire" organo della Conferenza Episcopale Italiana, di martedì 2 dicembre a pag 13, spiega benissimo la posizione della Santa Sede.

"Con una dichiarazione di valore politico, sottoscritta da un gruppo di Paesi, si chiede agli Stati e ai meccanismi internazionali di attuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tenere conto che se adottate creeranno nuove e implacabili discriminazioni.
Un esempio? Gli Stati che non riconoscono l'unione tra persone dello stesso sesso come "matrimonio" verranno messi alla gogna e fatto oggetto di pressioni."

"Avvenire" si lamenta dei soliti attacchi anti-clericali. Proprio come fanno alcuni "clericali" del Forum.

Intanto nella proposta francese non si parla di "matrimoni" tra omosessuali, e al momento nessuno mette alla gogna i paesi che non riconoscono questo vincolo matrimoniale.
Mentre la proposta francese vuole mettere in evidenza che in otre 90 paesi del mondo, con seggi all'ONU, l'omosessualità è punita con la pena di morte, il carcere, e la fustigazione.

Questo è il vero problema, e che la sua risoluzione è osteggiata dalla Santa Sede per timore che "POI" sugli Stati che non riconoscono tali unioni, vengano fatti oggetto di pressioni.

Nel frattempo "ORA" in 90 paesi si muore, si va in galera si viene fustigato

Saluti


10/12/2008 22:51
 
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Re:
eretikus, 10/12/2008 22.10:


"Avvenire" si lamenta dei soliti attacchi anti-clericali. Proprio come fanno alcuni "clericali" del Forum.

Intanto nella proposta francese non si parla di "matrimoni" tra omosessuali, e al momento nessuno mette alla gogna i paesi che non riconoscono questo vincolo matrimoniale.





In realtà non si tratta di attacchi anticlericali, c'è in opera una vera battaglia culturale che ha come scopo quello di sovvertire i valori tradizionali in nome di un umanesimo che fa dell'Uomo, Dio.

Questa battaglia portata avanti da lobby molto agguerrite, viene compiuta non con le rivoluzioni (come nell'800) ma per piccoli colpettini, tali da non destare troppo sospetto e allarmismo. La Chiesa conosce bene questi giochetti per cui è diventata prudentissima, conscia che una legge buona in se stessa, può diventare un cavallo di troia per il domani.

Ma naturalmente questa battaglia culturale è solo una ossessione dei clericali che vedono nemici da per tutto [SM=x570868]






"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
"Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

Ezechiele



11/12/2008 13:42
 
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Trovo assurdo che si voglia far passare l'idea che la gente continuerà a morire per colpa delle reticente del Vaticano...
Vorrei ricordare che l'ONU non ha alcun potere di depenalizzare l'omosessualità, esattamente come nel caso della moratoria sulle esecuzioni capitali. I paesi incivili in mano agli integralisti islamici che perseguitano i gay, se ne infischiano degli inviti dell'ONU; in compenso un testo ambiguamente formulato può servire a far pressione su quei paesi, questa volta sensibili al dibattito internazionale, che non riconoscono le unioni dello stesso sesso. Ergo riformulino il testo della dichiarazione, e tutto l'occidente sarà ben fiero di votarlo.

Ad maiora
---------------------
Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
11/12/2008 15:27
 
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Re:
eretikus, 10/12/2008 22.10:

La gerarchia cattolica, non vuole questo inserito nel testo:

"Esortiamo gli Stati ad assicurare che le violazioni dei diritti umani legate all’ orientamento sessuale o all’identità di genere siano investigate e che gli autori siano perseguiti e tenuti a renderne conto in termini giudiziari;"

"Avvenire" organo della Conferenza Episcopale Italiana, di martedì 2 dicembre a pag 13, spiega benissimo la posizione della Santa Sede.

"Con una dichiarazione di valore politico, sottoscritta da un gruppo di Paesi, si chiede agli Stati e ai meccanismi internazionali di attuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tenere conto che se adottate creeranno nuove e implacabili discriminazioni.
Un esempio? Gli Stati che non riconoscono l'unione tra persone dello stesso sesso come "matrimonio" verranno messi alla gogna e fatto oggetto di pressioni."

"Avvenire" si lamenta dei soliti attacchi anti-clericali. Proprio come fanno alcuni "clericali" del Forum.

Intanto nella proposta francese non si parla di "matrimoni" tra omosessuali, e al momento nessuno mette alla gogna i paesi che non riconoscono questo vincolo matrimoniale.

ma quanto detto nel punto 3 di tale dichiarazione automaticamente ed evidentemente si estende all'articolo 16 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, quello relativo appunto al matrimonio (dove infatti non si parla di orientamenti sessuali, ma solo di razza, cittadinanza, religione). In pratica, siccome non si può modificare facilmente tale Dichiarazione si è tentato di farlo in via surrettizia, pensando che gli altri fossero scemi e non se ne accorgessero. Del resto qual'è il senso di tale proposta? I diritti degli omosessuali, che sono i diritti di tutti, rientrano già di per sè all'interno della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, per cui o quella francese era un'inutile copia, tanto per fare i fichi, oppure il suo scopo era altro, ovvero quanto detto sopra.


Nel frattempo "ORA" in 90 paesi si muore, si va in galera si viene fustigato

Saluti


cosa che avverrebbe comunque poichè quegli stati che non rispettano la DUDU non si capisce perchè dovrebbero poi rispettare questa sua estensione. Insomma, ancora una volta o era solo una messinscena o aveva altri fini.



******************************

"Uomini che cominciano a combattere la Chiesa per amore della libertà e dell'umanità, finiscono col combattere anche la libertà e l'umanità pur di combattere la Chiesa" (G.K. Chesterton)
12/12/2008 13:52
 
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Polymetis: Vorrei ricordare che l'ONU non ha alcun potere di depenalizzare l'omosessualità, esattamente come nel caso della moratoria sulle esecuzioni capitali.



e infatti, in Messico stanno parlando di reintrodurre la pena di morte.
A testimonianza del presunto potere dell'ONU sugli stati.

Nel caso del Messico, forse ha più potere la Chiesa che infatti si è fatta sentire;

Messico: Vescovi contrari alla reintroduzione della pena di morte

La sua applicazione allunga la catena della violenza, denunciano

CITTA' DEL MESSICO, venerdì, 12 dicembre 2008 (ZENIT.org).- Di fronte alla proposta di reintrodurre la pena di morte in Messico, la Conferenza Episcopale del Paese ha pubblicato un commento affermando che “la vita umana non deve essere considerata un oggetto del quale disporre arbitrariamente, ma la realtà più sacra e intangibile presente al mondo”.

“Non può esserci pace quando manca la difesa di questo bene fondamentale – dichiarano i Vescovi –. Non si può invocare la pace e disprezzare la vita”.

Nel testo, i presuli riconoscono che in Messico si vivono “momenti difficili per delitti, sequestri, criminalità e ogni tipo di violenza”.

“Il dolore e la sofferenza di quanti sono stati vittime di tutto questo male sono comprensibili – riconoscono –. Sappiamo che sono disperati e comprendiamo la loro richiesta di una soluzione che risolva definitivamente questo grave problema e applichi la giusta pena ai delinquenti, molte volte tutelati dall'impunità o dalla corruzione da parte dei funzionari pubblici”.

In questo contesto, “in vari settori della società si leva la voce per la quale la pena di morte è la soluzione che può risolvere una volta per tutte questa grave situazione”.

La Chiesa, tuttavia, “oggi più che mai vede come un segnale di speranza l'avversione sempre più diffusa da parte dell'opinione pubblica nei confronti della pena di morte, anche come strumento di 'legittima difesa' sociale, considerando le possibilità che ha una società moderna per reprimere efficacemente il crimine di modo che, neutralizzando chi lo ha commesso, non lo si privi definitivamente della possibilità di redimersi”.

La posizione di difesa della vita e di opposizione alla pena di morte proposta dalla Chiesa, spiegano i Vescovi del Messico, “si basa sui libri della Sacre Scritture, soprattutto sul libro della Genesi, in cui ci viene mostrato con grande chiarezza che nessuno può concedersi il diritto di uccidere, visto che questo prolungherebbe a tempo indefinito e aumenterebbe la catena della violenza”.

“Lo mostra l'episodio di Caino, al quale dopo aver ucciso suo fratello Dio impone una pena di esilio, proteggendolo allo stesso tempo da chi voglia attentare contro la sua vita, spezzando la catena dello spargimento di sangue”.

Lo Stato, scrivono i presuli, “ha la piena responsabilità di applicare le pene con l'obiettivo di riparare al disordine introdotto dalla violenza, dal delitto e dall'insicurezza”, ma “oltre a difendere l'ordine pubblico e la sicurezza delle persone deve anche contribuire alla correzione dei colpevoli”.

“La violenza ha un limite – concludono –, Dio non la vuole più”.






"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
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Ezechiele



14/12/2008 21:37
 
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Polymetis scrive:

_________Trovo assurdo che si voglia far passare l'idea che la gente continuerà a morire per colpa delle reticente del Vaticano...
Vorrei ricordare che l'ONU non ha alcun potere di depenalizzare l'omosessualità, esattamente come nel caso della moratoria sulle esecuzioni capitali._________________

IL punto essenziale della Francia è questo:

“Siamo anche preoccupati che le persone di tutti i paesi del mondo siano oggetto di violenze, persecuzioni, discriminazioni, esclusioni, stigmatizzationi e pregiudizi a causa del loro orientamento sessuale….”

Significa portare all’ONU una discussione che abbia la conseguenza di condannare i paesi che usano violenze e persecuzioni nei confronti di chi ha un orientamento diverso, come gli omosessuali.

Di cosa ha paura la Santa Sede? Di essere messa alla gogna per avere istituito una commissione che vaglia le scelte sessuali degli aspiranti preti estromettendo chi declina orientamenti omosessuali?
Se fosse così avrebbe ragione la Santa Sede considerando che una discriminazione contro gli omosessuali la commette.
Ma, il vero timore, è il riconoscimento dei matrimoni gay, che non è presente nella proposta ma solo nella mentalità oscurantista e bigotta delle gerarchie clericali della Santa Sede.

Continui dicendo:
______________I paesi incivili in mano agli integralisti islamici che perseguitano i gay, se ne infischiano degli inviti dell'ONU________________

Tra questi paesi incivili, che perseguitano i gay, c’è il cattolico Burundi, il quale ha proprio quest’anno, abolito la pena di morte e nella stessa norma di legge ha inserito il reato di omosessualità.

Questo finale mi piace, veramente tanto:

____________Ergo riformulino il testo della dichiarazione, e tutto l'occidente sarà ben fiero di votarlo.________

Il testo della dichiarazione è stato da tutti i 27 governi europei, Italia compresa, FIERAMENTE accettato, e con altrettanta fierezza lo voteranno.
Di quale “tutto l’occidente” si starà parlando?

Saluti





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